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Letto per voi… “L’uomo tagliato a pezzi” di Antonio De Vito

"L'uomo tagliato a pezzi" di Antonio De Vito (Miraggi Editore)
“L’uomo tagliato a pezzi. Delitti e processi dei “favolosi” anni Sessanta” di Antonio De Vito (Miraggi Edizioni)

Il giornalista Antonio De Vito con i suoi articoli raccolti nel volume L’uomo tagliato a pezzi. Delitti e processi dei “favolosi” anni Sessanta (Miraggi Edizioni) ci conduce nelle aule della Corte d’Assise di Torino, tra la nostra Storia e quella della nostra Legislatura. 

La trama

Antonio De Vito è un avvocato che, dal 1962, diviene giornalista specializzandosi nella cronaca giudiziaria. Scrive per la redazione torinese de L’Unità e de La Stampa (dove resta sino al 1994).

Il Palazzo di Giustizia "Bruno Caccia" di Torino
Il Palazzo di Giustizia “Bruno Caccia” di Torino

Il suo libro L’uomo tagliato a pezzi. Delitti e processi dei “favolosi” anni Sessanta raccoglie la memoria viva e vivace di un “testimone informato sui fatti” dei più efferati crimini e misfatti della Torino dei primi anni Sessanta. Nel volume, infatti, si ripropongono i resoconti di quei processi che hanno segnato – almeno in parte – l’Italia del boom economico. Tra questi vi sono: il processo al vigile Millo Cossetta accusato di omicidio per aver ucciso il ladro della Flaminia dell’allora Sindaco torinese Giancarlo Anselmetti; l’assassinio della gioielliera Maria Albera; il terribile omicidio di Chivasso da parte della famiglia – oggi insospettabile cognome – Montalbano che ha fatto a pezzi e chiuso in due valigie la sua vittima; l’estradizione del gangster mafioso italoamericano Settimo Accardo conosciuto nell’ambiente con il nome di Big Sam; la truffa dei concorsi truccati di Radiofortuna,  Telefortuna, Giugno radiofonico e Serie Anie che assegnavano premi e automobili a vincitori ben precisi; la fuga dal Tribunale da parte del Tarzan alias  Angelo Roberto Felice Foresta; e ancora, il processo a Giulio Einaudi, Michele Straniero, Sergio Liberovici, Margot Galante Garrone per aver pubblicato il testo Canti della Resistenza spagnola contenenti due quartine incriminate di vilipendio alla religione e oltraggio al pudore.

L'Unità
L’Unità

E non è tutto. Il testo è arricchito da un’appendice in cui sono raccolte le perizie psichiatriche degli imputati dell’omicidio di Chivasso e alcune sentenze dei casi riportati (ad esempio, il furto della Flaminia del Sindaco torinese).

Il giornalista De Vito racconta, così, il suo lavoro, la Storia e anche quella di un Paese e della sua Legislatura e dei suoi processi. Ora, la parola sta alla “Difesa”.

La Stampa
La Stampa

Sul libro

Nell’ottobre 2017 la torinese Casa Editrice Miraggi riedita nella Collana Contrappunti il volume di Antonio De Vito L’uomo tagliato a pezzi. Anni 60 in Assise con il titolo L’uomo tagliato a pezzi. Delitti e processi dei “favolosi” anni Sessanta. Si tratta di un volume che raccoglie la cronaca giudiziaria della Torino dei primi anni Sessanta il cui “occhio discreto” e diretto testimone è il giornalista Antonio De Vito, collaboratore prima de L’Unità poi de La Stampa.

Antonio De Vito
Antonio De Vito

In tal modo, De Vito ci conduce nelle sale del Tribunale della Corte d’Assise torinese e ci fa letteralmente assistere ai dibattimenti, alle udienze persino alle perizie psichiatriche. Ma non solo. Il giornalista regala a noi lettori – forse inconsapevolmente – un’ulteriore e importantissima testimonianza. Mi riferisco alla deposizione della Storia della nostra Legislatura, di una parte del nostro Paese, di un ben preciso e generoso momento storico quale è stato il boom economico. Si deve ammettere che si tratta di una lezione di Giornalismo davvero particolare, innovativa e di grande impatto.

Miraggi Edizioni
Miraggi Edizioni

Inoltre, così facendo Antonio De Vito permette a noi lettori e passivi spettatori di questo Passato di rivolgerci numerose e diverse domande. La prime tra tutte sono queste: quanto è cambiata la nostra giurisdizione? E, soprattutto, è cambiata? In che modo? Il confronto è inevitabile e forse la risposta che possiamo darci non è delle più rosee né delle più (pro)positive. Così, è molto meglio focalizzarci sulla lezione di Giornalismo e di scrittura che l’autore ci regala. Quest’ultimo, infatti, raccontando di criminali (veri e/o presunti), di omicidi, di furti, di condanne, di fughe, di tradimenti, di assassinii offre uno sguardo ben fisso sulla realtà torinese del periodo di riferimento.

Quarti di copertina di "L'uomo tagliato a pezzi" di Antonio De Vito (Miraggi Edizioni)
Quarta di copertina di “L’uomo tagliato a pezzi” di Antonio De Vito (Miraggi Edizioni)

Naturalmente è uno sguardo che può ampliarsi a un più ampio raggio fornendo un’idea ben precisa di quegli stessi anni in cui perversano il twist, la Dolce Vita, i film di Michelangelo Antonioni, gli scritti e i film di Pier Paolo Pasolini… quegli stessi anni ruggenti che di lì a poco apriranno le braccia alle agitazioni del ’68 e agli attentati degli anni di piombo.

Antonio De Vito dalle aule della Corte d’Assise di Torino ci regala la nostra Storia da sempre messa sotto processo, difesa e attaccata da testimoni e da avvocati più o meno validi la cui sentenza non viene mai pronunciata… è onore e onere dei posteri.

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