Il racconto e il ricordo di Luisa Cavaliere dedicato alla prima donna italiana a ricoprire la prestigiosa carica di Presidente della Camera dei Deputati: Nilde Iotti. Uno sguardo alla nostra Storia e alla nostra Italia del secondo dopoguerra (e non solo!)
La trama
Leonilde (Nilde) Iotti è stata la prima donna italiana a ricoprire la carica di Presidente della Camera dei Deputati per ben tre Legislature, dal 1979 al 1992. Donna di cappa e spada proveniente da Reggio Emilia (dove è nata il 10 aprile del 1920), insegnante e giovane dotata di profondi sentimenti antifascisti. Saranno proprio questi ultimi a far sì che Nilde Iotti entri in politica militando nel Partito Comunista Italiano (PCI) e nella Resistenza.
È tra le donne (assieme a Lina Merlin) a prendere parte all’Assemblea Costituente partecipando alla stesura della Costituzione italiana all’alba della sconfitta della monarchia nel referendum del 1946. È in questo stesso anno che nasce la sua relazione con Palmiro Togliatti, allora Segretario Nazionale del PCI e già sposato con la politica e fondatrice dell’Unione delle Donne Italiane (UDI) Rita Montagnana. Tra Togliatti e Nilde Iotti vi sono ventisette anni di differenza ma questi non sembrano fermare una unione tanto forte che durerà sino alla morte del politico avvenuta nel 1964.
Questo è quanto viene raccontato nel libro Nilde Iotti di Luisa Cavaliere. Ma c’è anche molto altro. L’Autrice, infatti, non perde questa grande occasione per parlare anche di ciò che ha ruotato attorno alla sua protagonista: personaggi, tematiche, eventi storici, il cambiamento sociopolitico dell’Italia tra la Seconda guerra mondiale e il boom economico. Un racconto, spesso un dialogo, tra donne: una scrittrice che in gioventù ha aderito al PCI, la Presidente della Camera dei Deputati e la Storia.
Sul libro
Nel febbraio 2016 la Casa Editrice Maria Pacini Fazzi pubblica – per la sua collana “Italiane” – un breve volume di circa novantasei pagine dedicato a una delle Donne più importanti della Storia italiana (e non solo): Nilde Iotti. Tale testo – che al suo interno propone come sottotitolo Come una striscia di sole in una stanza buia riprendendo la frase di una lettera di Palmiro Togliatti a Nilde Iotti – porta la firma della napoletana Luisa Cavaliere: laureata in Giurisprudenza, militante nel PCI e impegnata nella Fondazione Annunziata Mediterraneo.
Come scrive la Cavaliere il libro vuole essere un dialogo immaginario fatto di domande e di critiche e punti di vista differenti. Un gioco di rimandi che susciteranno ricordi nella mia memoria ogni giorno più piena di dimenticanze e ogni giorno più avida di passato e di emozioni. Lascerò che il piccolo racconto scorra a tratti senza coerenza come spesso senza coerenza sono i ricordi e le impronte che lasciano nell’anima. Si deve ammettere che l’Autrice è riuscita perfettamente in questo suo intento. Il “racconto”, infatti, ha inizio con il suo incontro con Nilde Iotti avvenuto all’inizio degli anni Settanta alla Scuola di Partito e da lì i suoi pensieri si dilatano mescolando ricordi e congetture.
In tal modo nasce tra le due donne una sorta di continui scambi di sguardi. A volte severi. A volte complici. Accade, però, che troppo l’Autrice si allontana eccessivamente dalla “sua” protagonista senza (voler?) approfondire degli aspetti molto importanti che la riguardano. Tutto è raccontato attraverso degli accenni, attraverso rapidi e superficiali sguardi alla Storia.
È pur vero che è quest’ultima a dover parlare ma allora non ha senso dedicare un breve racconto biografico quando questo appare essere alquanto sommario. È altrettanto vero che Nilde Iotti per il suo racconto così sintetico può essere un breve e funzionale testo da proporre soprattutto a quei giovani che non sanno chi sia e chi sia stata, cosa abbia fatto questa Donna così da avere un’idea certamente veritiera. Si parla di una delle Donne più importanti che hanno letteralmente costruito l’Italia e la nostra Repubblica, una Donna di idee e di cuore. Una Donna fatta di Storia.