“Vulnerabili”, un trittico sulle profondità del rapporto genitori e figli

Eccoci al nostro secondo appuntamento cinematografico! La Rubrica online “Piazza Navona” vi racconta in anteprima di  “Vulnerabili”, film diretto da Gilles Bourdos e da oggi nelle nostre sale. Tre famiglie che si incrociano, storie di genitori e figli.

La trama

Locandina del film

Tre storie apparentemente così distanti tra loro si avvicinano, si toccano e si mescolano facendo incrociare e scontrare le vite dei loro protagonisti tra loro tanto diversi mostrando le complessità e le difficoltà del rapporto genitori/figli.

Josephine e Tomasz si sono appena sposati. Sembrano felici. Ma subito dopo il “sì” qualcosa sembra cambiare profondamente. Melanie è una giovane studentessa di ventitré anni che deve dire ai suoi genitori – che si stanno separando – di essere incinta e di voler sposare un uomo quarant’anni più grande di lei. Anthony, invece, è un ragazzo tutto dedito allo studio che continua a chiedere borse di studio per timore di laurearsi ma dovrà prendere la vita di petto quando sua madre, abbandonata dal marito, viene ricoverata in un ospedale psichiatrico. Cosa e chi farà incontrare tra loro questi personaggi? Quale legame li unisce?

Il trailer

Sul film

Vulnerabili diretto da Gilles Bourdos è tratto dal libro autobiografico The Short Stories Of Richard Bausch pubblicato nel 2003 e, dopo esser stato presentato in concorso al Festival di Venezia 2017 nella sezione Orizzonti, dal 9 luglio  sarà nelle nostre sale distribuito da  Movies Inspired.

Una scena del film “Vulnerabili” di Gilles Bourdos

Racconta il regista al riguardo:

Ho scoperto l’opera letteraria di Richard Bausch un po’ per caso, ed è stato un immediato colpo di fulmine per questo autore poco conosciuto in Francia, nonostante sia molto famoso negli Stati Uniti. Nella grande tradizione degli scrittori di novelle americani, Bausch è un maestro nell’arte di raccontare nella forma breve storie di intricati rapporti familiari e di coppie che si separano. Ho portato i libri di Bausch a Michel Spinosa senza avere un’idea precisa di ciò che avremmo potuto trarne dal punto di vista cinematografico. È stato Michel Spinosa ad avere l’intuizione di costruire il film sullo schema di un gioco di carte, il “gioco delle famiglie”, in cui le carte vengono continuamente rimescolate. Così, il film funziona seguendo la modalità del confronto e dello shock: confronto tra padre e figlia, tra figlio e madre, tra marito e moglie ecc. I padri sono messi alla prova dalle scelte in amore delle figlie, un figlio affronta la disastrosa vita matrimoniale dei suoi genitori e così via.

Una scena del film “Vulnerabili” di Gilles Bourdos

Il regista ispirandosi ai mosaici di Gaudì o alle asimmetrie di Mondrian crea sul grande schermo (sullo sfondo della Costa Azzurra), senza rinunciare minimamente all’armonia d’insieme, dei livelli di tensione e di narrazione tra loro definiti e distaccati. In questo modo lo spettatore viene accompagnato da una vicenda all’altra che, come in un vortice musicale, diventa pian piano quasi un assolo. Un vero canto del cigno. Dei più belli e ei più poetici.

Tre sono le storie che vengono raccontate che mostrano altrettanti modi diversi di essere genitori e figli. Ruoli complessi dove gli uni hanno il terrore di deludere e ferire gli altri, di non essere e di non fare abbastanza. Su questo aspetto il regista si fa un passo indietro rispetto allo spettatore optando per dei finali aperti lasciandolo libero da giudizi e condizionamenti. Lo spettatore, così, diventa parte attiva della narrazione perché può concluderla o immaginarla a suo piacimento portando in essa il suo personale bagaglio di vita.

Una scena del film “Vulnerabili” di Gilles Bourdos

Al centro, però, vi è sempre la famiglia. Per quanto le situazioni siano complesse, dolorose, irrimediabili e disperate… tutti i protagonisti si rintanano in essa cercando conforto, difesa, sicurezza e protezione.
Vulnerabili è proprio questo che racconta: la fragilità dell’animo umano e le sue paure. Tutti i protagonisti sono vulnerabili, nessuno escluso. Ognuno cerca la propria salvezza e la (ri)cerca della propria vita. Chi dandola chi togliendola. Tutti hanno qualcosa da farsi perdonare e allo stesso tempo tutti hanno qualcosa per cui vivere e lottare. Loro stessi. Le loro famiglie.

Una scena del film “Vulnerabili” di Gilles Bourdos

Gilles Bourdos è riuscito perfettamente nel suo intento di voler creare attraverso lo svolgimento delle sue tre storie familiari un mosaico di umanità senza nasconderne pregi e difetti, debolezze e punti di forza. Rendendo più umani e più vulnerabili anche noi che guardiamo. E non giudichiamo. Perché anche noi siamo, se non genitori, certamente figli e sappiamo benissimo quanto sia difficile avere l’onore e l’onere del nostro ruolo. Senza mai voler deludere né ferire alcuno dei nostri affetti più cari.

Voto 4/5

Scheda tecnica

Titolo originale: Espèces menacées

Regia: Gilles Bourdos

Soggetto: The Short Stories Of Richard Bausch di Richard Baush

Sceneggiatura: Michel Spinosa, Gilles Bourdos

Cast: Alice Isaaz, Vincent Rottiers, Grégory Gadebois, Suzanne Clément, Eric Elmosnino, Alice de Lencquesaing, Carlo Brandt, Agathe Dronne, Damien Chapelle, Brigitte Catillon, Pauline Etienne, Frédéric Pierrot, Christa Theret, Micha Lescot

Montaggio: Yannick Kergoat

Fotografia: Ping Bin Lee

Musica: Alexandre Desplat

Distribuzione: Movies Inspired

Produzione: Les Films du Lendemain, Les Films du Fleuve

Paese: Francia, Belgio

Anno: 2017

Genere: Drammatico

Uscita: 9 luglio 2020

Durata: 105 minuti (colore)

 

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