logoricci.fw

“Mystery Train – Martedì notte a Memphis”: un hotel, tre storie e il fantasma di Elvis Presley

La Rubrica online “Piazza Navona” vi offre una doppietta cinematografica dedicata ai film di Jim Jarmusch che tornano in sala in versione restaurata distribuiti da Movies Inspired. Cominciamo con “Mystery Train – Martedì notte a Memphis”!

La trama

Locandina del film

Memphis. All’Arcade Hotel in una notte si susseguono tre vicende assai bizzarre ognuna delle quali ha un suo titolo.

Lontano da Yokohama. Una giovane coppia di giapponesi con una grande passione per il rock ‘n roll anni Cinquanta fa tappa a Memphis per visitare Graceland (il “regno” di Elvis Presley).

Un fantasma. Una vedova italiana tenta di riportare a Roma la salma di suo marito. La donna incontra Dee Dee, una ragazza squattrinata che ha appena lasciato il suo fidanzato e che vuole trasferirsi nel Mississippi, con cui decide di condividere una stanza all’Arcade Hotel. Nella notte, però, le appare il fantasma di Elvis Presley

Perduti nello spazio. Due uomini bianchi e uno di colore sono ricercati dalla polizia. Tra questi vi è Johnny detto Elvis per il modo di portare i capelli: ha perso il lavoro ed è appena stato lasciato dalla sua fidanzata… Dee Dee. I tre vogliono bere e in un negozio di liquori sparano al proprietario. Per fuggire dalla polizia si nascondono all’Arcade Hotel.

Il trailer

Sul flm

Una scena del film “Mystery Train – Martedì notte a Memphis” di Jim Jarmusch (1989)

Mystery Train – Martedì notte a Memphis di Jim Jarmusch dopo oltre vent’anni il 30 luglio  torna al cinema in versione restaurata distribuito da Movies Inspired.

Una notte. Tre storie. Ancora una volta il regista statunitense usa la struttura a episodi e l’unità temporale per raccontare le vicende dei suoi personaggi. Per questi ultimi Memphis rappresenta il luogo dei sogni, della speranza e della fuga. Il minimo comun denominatore? Elvis Presley la cui  omonima canzone dà persino il titolo al film. In tutti e tre gli episodi, infatti, il Re del Rock viene evocato, ricordato, imitato, osannato, criticato sino a regalare persino una sua apparizione! Il Re, così, diviene una sorta di Caronte, di nocchiere, di Virgilio che accompagna queste anime – più o meno dannate, più o meno disperate – nel loro peregrinare tra le strade della sua città (Memphis) e alla ricerca della propria felicità (o salvezza). Tutto questo naturalmente non potrebbe avvenire senza il tocco da maestro di Jim Jarmusch rappresentato dalla sua dissacrante ironia che punta sino al grottesco e all’uso magistrale della musica che diviene un’altra importante colonna (non solo sonora) del film stesso.

Una scena del film “Mystery Train – Martedì notte a Memphis” di Jim Jarmusch (1989)

Come non ricordare i meravigliosi Screamin’ Jay Hawkins (anche splendido cantante… ascoltate la sua bellissima versione di  I Put a Spell on You) e Cinqué Lee (fratello di Spike Lee) rispettivamente nei panni del portiere di notte che indossa uno scintillante abito rosso (acquistato ai grandi magazzini) e del facchino in divisa da Grand Hotel con tanto di berretto sulle ventitré? Come dimenticarli seduti lì, alla reception dove, per ben tre volte, si scambiano praticamente le stesse battute e compiono sempre gli stessi gesti? Un modo semplice per dire: le persone possono anche cambiare, i volti sono differenti ma le storie, alla fine, sono sempre le stesse…

E ancora sua Maestà la Musica! In Mystery Train – Martedì notte a Memphis non si può proprio dire che manchi la Musica! Come abbiamo accennato, lo spirito di Elvis Presley aleggia in ogni singolo fotogramma e la sua versione di Blue Moon appare in tutti e tre gli episodi ma appaiono anche il già citato Screamin’ Jay Hawkins, Tom Waits e Joe Strummer ovvero il cantante e chitarrista del gruppo punk rock The Clash per il quale Jim Jarmusch crea appositamente il ruolo di Johnny del terzo episodio.

Una scena del film “Mystery Train – Martedì notte a Memphis” di Jim Jarmusch (1989)

Con tutti questi ingredienti Jim Jarmusch non poteva non creare un film unico nel suo genere: innovativo, rock, surreale, fantastico, comico e grottesco. Eppure sembrano non mancare alcune influenze di quel cinema europeo ritenuto classico: pensiamo alla comicità pungente di Lubitsch (Vogliamo vivere!, 1942 e Ninotchka, 1939) ma anche a Max Ophüls (La Ronde, 1950).

Ma non mancano autocitazioni. Infatti, come accade anche nel successivo Tassisti di notte, appaiono richiami e riferimenti a precedente Daunbailò (1986): la voce di Tom Waits alla radio, la presenza di Nicoletta Braschi (qui, forse, in una delle sue – se non l’unica – più riuscite interpretazioni) cui seguirà nel successivo Tassisti di notte la presenza di Roberto Benigni e il pomello a forma di palla da biliardo numero otto della leva del cambio.

Della potenza di questo film se ne accorge anche il 42° Festival di Cannes conferendogli il Premio per il contributo artistico.

Una scena del film “Mystery Train – Martedì notte a Memphis” di Jim Jarmusch (1989)

Mystery Train – Martedì notte a Memphis è certamente un film da non perdere: un carico di ironia e comicità inaspettate e costruite alla perfezione da un regista indipendente che merita si essere (ri)valutato, (ri)scoperto e certamente apprezzato. In fondo… e Jim Jarmusch ce lo insegna in tutti i suoi film è sempre una ruota, una giostra che gira e tutto torna da dove si è iniziato. Nel cinema come nella vita.

Voto 3/5

Scheda tecnica

Titolo originale: Mystery Train

Regia, Soggetto e Sceneggiatura: Jim Jarmusch

Cast: Nagase Masatoshi, Youki Kudoh, Screamin’ Jay Hawkins, Cinqué Lee, Nicoletta Braschi, Elizabeth Bracco, Joe Strummer, Steve Buscemi, Rick Aviles, Tom Waits

Montaggio: Melody London

Fotografia: Robby Müller

Musica: John Lurie

Distribuzione: Movies Inspired

Produzione: Dan Bishop

Paese: Stati Uniti d’America

Anno: 1989

Genere: Commedia

Uscita: 30 luglio 2020

Data prima uscita: 17 novembre 1989 (Stati Uniti d’America)

Durata: 113 minuti (colore)

 

Articoli recenti

error: Content is protected !!