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François Morlupi e il suo libro “Formule mortali”: cosa si nasconde dietro una serie a catena di efferati omicidi?

François Morlupi, "Formule mortali" (Edizioni Croce, 2018)
François Morlupi, “Formule mortali” (Edizioni Croce, 2018)

La Rubrica online “Piazza Navona” ha il piacere di presentarvi il romanzo d’esordio del talentuoso François Morlupi dal titolo “Formule mortali” (Edizioni Croce). Una città, efferati delitti e una violenza inaudita. Cosa c’è dietro tutto questa follia omicida? E… non perdete l’Incontro con l’Autore!

La trama

Roma. Piena estate. Sabato 18 agosto. Ore 6.28. Sono esattamente questi il giorno e l’ora in cui il Signor Massotti intento a fare jogging in quel di Villa Sciarra rinviene vicino a un’aiuola un corpo brutalmente mutilato. Si scoprirà, non senza poche difficoltà, che si tratta del Professore di chimica Franco Valoti. Ma questo non sarà che il primo di una serie di efferati e feroci delitti di cui dovrà occuparsi il Commissariato di Monteverde. C’è qualcosa, però, ad accumunare tutti questi omicidi: l’uso di formule chimiche (di non facile interpretazione), l’uso di tecniche di tortura adottate nel Medioevo, una moneta con inciso un pesce ritrovate nei corpi assassinati e la certezza dell’esistenza e diffusione in rete delle riprese video sia delle torture sia delle morti delle povere vittime.

Le indagini sembrano essere davvero intricate tanto da arrivare sino ad Ajaccio, in Corsica, dove si dirigeranno l’ansioso Commissario Ansaldi ed  il vice ispettore Eugénie Loy, ragazza silenziosa, introv

François Morlupi, "Formule mortali" (Edizioni Croce, 2018)
François Morlupi, “Formule mortali” (Edizioni Croce, 2018)

ersa e poco incline alla socialità di origine parigina. Chi è l’autore di questi violenti omicidi? Chi è coinvolto in questa follia? C’entra l’ambiente religioso, una setta o è “solo spettacolo” per i malati fanatici del deep web? Riuscirà Ansaldi con la sua poliedrica squadra a bloccare e a incastrare questa folle macchina omicida?

Sul libro

Formule mortali è il fortunato romanzo d’esordio dell’italo-francese François Morlupi (classe 1983) pubblicato, nel 2018, nella Collana Fuori Collana della Casa Editrice Croce ottenendo la menzione d’onore quale Miglior giallo dell’anno al  premio letterario internazionale Voci Città di Roma e rientrando tra i  finalisti al Garfagnana in Giallo Barga noir 2019.
Si tratta di un libro giallo poliziesco pensato e scritto con grande attenzione, con grande capacità (narrativa e stilistica), con grande personalità (autoriale e narrativa), con tanta semplicità (che nulla ha a che vedere con il pressapochismo o la trascuratezza). Morlupi, infatti, nel suo Formule mortali crea, come suggerisce un poco anche lo stesso titolo, una eccezionale formula narrativa all’interno della quali si muovo dei personaggi ben strutturati, identificati e identificabili, riconoscibili, dotati di una propria costruzione e personalità.

Edizioni Croce
Edizioni Croce

Si noterà che l’Autore, altra “formula” intelligente, non approfondirà troppo i caratteri e le peculiarità dei suoi personaggi, mancano dei tasselli ma nulla avviene per caso. Formule mortali, infatti, non è destinato a rimanere un unico capitolo creato e concluso. I suoi protagonisti hanno troppo da raccontare e da dire. Primi fra tutti il forte, tenero e ansioso Commissario Ansaldi e il vice ispettore Eugénie Loy. Già questi due sono sufficienti a conquistare l’affetto e la simpatia dei lettori: chi al giorno d’oggi non è (almeno un po’) ansioso? E chi tante volte preferirebbe nascondersi in ogni dove pur di non aver a che fare con il prossimo? Diciamolo pure: in ognuno di noi c’è un pizzico di Ansaldi e di Loy!

E François Morlupi racconta e descrive tutto questo passando dalla serietà del caso all’ironia senza mai perdere un colpo o una battuta. Altro punto di forza di Formule mortali, infatti, è la presenza discreta ma attenta dello stesso Autore che ritroviamo nell’omaggio che rende alla sua bella Roma e ad Ajaccio, altra città cui è profondamente legato. A questo si aggiunge la scoperta o l’approfondimento di alcuni mondi – anche virtuali – non troppo conosciuti quali, in questo caso, lo snuff movie ovvero la ripresa video di torture culminanti con la morte delle povere vittime, destinata a quel pubblico del web che resta più nascosto o, almeno, in ombra.

François Morlupi, "Formule mortali" (Edizioni Croce, 2018)
François Morlupi, “Formule mortali” (Edizioni Croce, 2018)

In tal caso, tale racconto potrebbe aprire anche spiragli su nuovi spunti di riflessione su quanto ci accade intorno. Non tutto è poi così finzione!

Insomma, non manca proprio nulla a questo romanzo per non farci pensare alle prossime indagini di Ansaldi e del Commissariato di Monteverde. E molto si deve proprio alla discrezione dell’Autore cui si è appena accennato e alla forza della sua scrittura così vivace, essenziale, pulita da ogni inutile ghirigoro stilistico.

Incontro con l’Autore

François Morlupi e il suo "Formule mortali" (Edizioni Croce, 2018)
François Morlupi e il suo “Formule mortali” (Edizioni Croce, 2018)

Come e quando è avvenuto il tuo primo incontro con la scrittura? – Come è nato il progetto editoriale di “Formule mortali”?

Fondamentalmente sono stati tre i motivi che mi hanno spinto a scrivere… Il primo, forse il più importante, era la volontà di evadere dalla quotidianità che mi stava attanagliando a lavoro dove le cose non andavano benissimo. Ho tentato dunque di rifugiarmi in un mondo nuovo, dove io ero il protagonista e nessuno mi schiacciava con il suo peso.
Poi leggere una quantità industriale di libri l’anno ha fatto sì che nel mio cervello, qualcosa venisse seminato ogni giorno. Il tutto ha germogliato in un determinato periodo, ma probabilmente bolliva da parecchio! Lo stress da lavoro non ha fatto altro che accelerare un processo inevitabile. Credo fermamente che prima di essere scrittori, salvo rari casi, si deve essere grandissimi lettori.

François Morlupi, "Formule mortali" (Edizioni Croce, 2018)
François Morlupi, “Formule mortali” (Edizioni Croce, 2018)

The last but not the least, è che spesso rimango deluso da alcuni romanzi. Mi sento quasi tradito quando compro un libro pubblicizzato che poi non mi soddisfa. Invece di criticare soltanto, ho voluto mettermi alla prova, agire. E ho partorito Formule Mortali. Non invento nel mio libro ma racconto aneddoti di vita vissuta, esperienze.. ogni protagonista del commissariato possiede un pezzo della mia personalità e alcune mie passioni. Per fortuna però non tutti i loro problemi, ansie e paturnie mi appartengono, vi tranquillizzo! Se così fosse, sarei da rinchiudere!  

Per realizzare questa tua prima opera da cosa hai tratto ispirazione?

Sicuramente ho tratto ispirazione dai giallisti nordici (Mankell, Indridason e Nesbo su tutti) e da quelli mediterranei (Markaris, De Giovanni e Izzo). Ho tentato di unire alcune caratteristiche del noir scandinavo, come la descrizione della società in cui viviamo, all’accurata introspezione dei personaggi del noir mediterraneo. Un mix che spero possa accontentare le giuste pretese dei lettori.

François Morlupi, "Formule mortali" (Edizioni Croce, 2018)
François Morlupi, “Formule mortali” (Edizioni Croce, 2018)

Nel libro nascosto tra i protagonisti, come accade a tutti gli scrittori, ci sei anche tu. La tua presenza si nota soprattutto nel binomio Roma- Ajaccio, ovvero la città in cui vivi e quella che hai nel cuore. Puoi dirci di più di questi tuoi legami?

Sono romano e ho sempre vissuto a Roma. Il mio rapporto con la città è come quello di tutti i cittadini che vivono quotidianamente nella città più bella del mondo…ma non, purtroppo, la più vivibile! Roma è capace di farti passare dall’inferno al paradiso (o vice versa) in pochissimi istanti. È capace di lasciarti imbottigliato nel traffico per ore e al tempo stesso di farti ammirare il Gianicolo o il Colosseo. Formule Mortali è anche una scusa per poter raccontare i pregi e i difetti della capitale. In fondo, penso che sia una mia dichiarazione d’amore alla città. A volte, temo, non corrisposta! 

François Morlupi e il suo "Formule mortali" (Edizioni Croce, 2018)
François Morlupi e il suo “Formule mortali” (Edizioni Croce, 2018)

Per quanto riguarda Ajaccio e la Corsica in particolare, ho voluto omaggiare una regione che mi ha adottato come un figlio, fin da quando avevo cinque anni. Anche in questo caso, non descrivo “l’ile de beauté” come tutta rosa e fiori, ma nel mio piccolo, tento di ringraziare un’isola e i suoi abitanti che da più di trent’anni mi accolgono ogni estate a braccia aperte.

In che modo hai creato i tuoi personaggi (soprattutto il Commissario Ansaldi e l’inquieta Eugénie Loy)?

Tutti i protagonisti posseggono mie caratteristiche. Mi sono diviso in cinque personalità. Partiamo dal primo, Ansaldi. La sua passione per l’arte deriva dal mio amore per Hopper e gli impressionisti. Poi ovviamente, per quanto riguarda le sue paturnie, le ho inventate, ispirandomi però ad amici e conoscenti che purtroppo soffrono di questi problemi, ma ogni giorno, li affrontano e tornano a casa vincitori. Ho voluto creare un personaggio né bianco né nero, ma grigio, che fosse il più realistico possibile. Un personaggio che non rappresentasse il classico super eroe ma anzi, che fosse impacciato ma dotato di grandi valori e ideali.

François Morlupi, "Formule mortali" (Edizioni Croce, 2018) - Versione cartacea ed ebook
François Morlupi, “Formule mortali” (Edizioni Croce, 2018) – Versione cartacea ed ebook

Passando invece ad Eugénie, il suo background italo francese mi appartiene ma i punti in comune finiscono lì. Lei è totalmente inventata di sana pianta. Avevo bisogno di creare una figura femminile lacerata da un dolore, che però unita al commissario, potesse paradossalmente emergere. Due emarginati che da soli non sono nulla, ma insieme risultano in qualche modo, vincenti. Si completano, professionalmente parlando e si stimano. È un rapporto particolare tra i due, direi quasi padre figlia.

Anche gli altri tre poliziotti non sono inventati del tutto: Di Chiara è forse il personaggio che mi somiglia maggiormente. Amante del cinema coreano, della pizza, del calcetto e romanista. È un buon mix delle mie passioni e follie! Leoncini invece, nel suo amore per la sua seconda guerra mondiale, abbraccia la mia passione per la storia. Infine Caldara con la sua pazienza e i suoi quotidiani problemi famigliari, rappresenta tanti amici che hanno difficoltà con suoceri, mogli e figli!

François Morlupi
Lo scrittore François Morlupi

Come recita il titolo del tuo libro in questo giallo ricoprono particolari importanza delle formule matematiche. Cosa ti ha spinto a dirigerti in questa direzione per il tuo racconto?

I miei studi in ambito scientifico mi hanno probabilmente indirizzato per poter raccontare anche situazioni di cui sono a conoscenza. Poi ovviamente, per risultare il più preciso possibile, ho dovuto ripassare…su numerosi libri!

Sono previsti dei sequel e degli altri romanzi dopo le tre fortunate ristampe di “Formule mortali”?

Sì! Nel suo piccolo Formule Mortali sta avendo successo e mi diverto molto nel descrivere le avventure del commissariato di Monteverde…pertanto posso tranquillamente dirti che il secondo volume è già stato scritto

Da “scrittore” a “lettore”: quali Autori hanno influenzato la tua formazione letteraria e di scrittura?

Come dicevo prima, penso che per essere un autore bisogna innanzitutto essere un avido lettore. Sicuramente mi ha influenzato il mio autore preferito, Maupassant. Il suo descrivere personaggi asociali, emarginati della società mi ha, da adolescente, colpito moltissimo. Nei suoi libri emerge sempre l’altra faccia della società, quella triste e sottotraccia, composta da pazzi, prostitute, barboni o inetti. Essendo italo francese, non posso negare che la letteratura francese possegga un posto fondamentale nella mia cultura. Poi ho letto di tutto, dalla fantascienza ai romanzi storici. È  evidente che nello scrivere un giallo, non posso non citare Agatha Christie. La regina da cui tutto, forse, è partito. Certo il giallo ha subito un’evoluzione, ora non lascia più soltanto una scia di sangue, ma tenta, nel suo piccolo, di affrontare tematiche importanti. Per questo motivo, oltre ai giallisti già citati, Thilliez e Bussi sono stati fondamentali nel mio percorso di maturazione.

Premio Speciale Miglior Giallo/Noir - 10° Cooncorso Letterario Città di Grottammare
Premio Speciale Miglior Giallo/Noir – 10° Concorso Letterario Città di Grottammare

Tra i diversi riconoscimenti ottenuti per Formule mortali lo scorso 5 ottobre hai ricevuto la menzione d’onore quale Miglior giallo dell’anno al prestigioso premio letterario internazionale Voci Città di Roma. Qual è stata la tua emozione e il tuo primo pensiero nell’ottenere questo importante risultato?

Quando ho appreso la notizia, sono rimasto senza fiato. Il riconoscimento da parte del Festival della mia città natale mi ha reso felice e orgoglioso. Cosa volere di più? Non nego che questo premio possiede per me, un sapore particolare.

Il mio primo pensiero è stato per la mia compagna che mi ha spronato a terminare il libro, incitandomi fin dal primo capitolo a proseguire quest’avventura e ai miei genitori che mi hanno offerto la possibilità di leggere fin da piccolo, comprandomi qualsiasi libro da me richiesto. Senza di loro, Formule Mortali non avrebbe mai visto la luce del giorno.

François Morlupi al NeRoma Noir Film Festival 2019
François Morlupi al Neroma Noir Film Festival 2019

Quali sono i tuoi prossimi impegni editoriali?  

Ho appena partecipato alla fiera Più liberi più Libri e parteciperò al Festival Neroma Noir. Poi mi auguro che ci siano altre presentazioni o manifestazioni. Spero che Formule Mortali e la squadra di Monteverde vivano ancora per un po’!

 

 

 

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