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World Press Photo 2018: al Palazzo delle Esposizioni di Roma una mostra dedicata al Fotogiornalismo

©Ronaldo Schemidt
©Ronaldo Schemidt

Questa mattina si è tenuta presso gli ampi saloni del Palazzo delle Esposizioni di Roma la conferenza stampa della mostra World Press Photo 2018 che sarà aperta al pubblico – in prima assoluta italianadal 27 aprile al 27 maggio 2018. Immagini che ritraggono la realtà come non è mai stata vista.

Il Palazzo delle Esposizioni dal 27 aprile al 27 maggio 2018 ospita nelle sue ampie e splendide sale la mostra World Press Photo 2018. È la prima volta in assoluto che tale mostra arriva in Italia. Ed è un orgoglio e una gioia avere la possibilità di poter ammirare tutte le fotografie vincitrici del World Press Photo ovvero del più importante riconoscimento nell’ambito del Fotogiornalismo.

Palazzo delle Esposizioni (Ph. Chiara Ricci)
Palazzo delle Esposizioni (Ph. Chiara Ricci)

Tale concorso – oggi alla sua 61a edizione – è animato da una giuria indipendente composta a esperti del settore provenienti da ogni parte del mondo che ha il compito di giudicare tutte le fotografie inviate alla Fondazione World Press Photo di Amsterdam.

Quest’anno il concorso ha avuto una forte affluenza italiana e ben cinque sono stati gli italiani premiati: Alessio Mamo, 2° nella categoria People – Foto singole; Luca Locatelli, 2° nella categoria Environment – storie; Fausto Podavini, 2° nella categoria Long-Term Project; Giulio di Sturco, 2° nella categoria Contemporary Issues – singole e Francesco Pistilli, 3° nella categoria General News – storie.

Francesco Pistilli, Fausto Poderini e Alessio Mammo (Ph. Chiara Ricci)
Francesco Pistilli, Fausto Poderini e Alessio Mammo (Ph. Chiara Ricci)

La foto dell’anno appartiene alla categoria Sport News ed è quella realizzata dal fotografo venezuelano che ha presentato lo scatto che ritrae un ragazzo avvolto dalle fiamme durante una manifestazione nel maggio 2017. Di questa immagine ha detto Magdalena Herrera, Presidente della giuria,

È una foto classica, ma che possiede un’energia fortemente dinamica. I colori, il movimento e la forza della composizione trasmettono un’emozione istantanea.

Tra i presenti alla conferenza stampa vi erano Francesco Zizola in qualità di Direttore artistico di 10b Photography, ovvero l’Associazione culturale che organizza la tappa romana del World Press Photo, Lars Boering Direttore generale della Fondazione World Press Photo e tre dei cinque vincitori italiani: Alessio Mammo, Fausto Poderini e Francesco Pistilli che unanimi hanno ringraziato la manifestazione dell’opportunità e del prestigio conferiti loro.

Francesco Pistilli, Fausto Poderini, Alessio Mammo, Francesco Azzizola e Lars Boering (Ph. Chiara Ricci)
Francesco Pistilli, Fausto Poderini, Alessio Mammo, Francesco Zizola e Lars Boering (Ph. Chiara Ricci)

Il primo a prendere la parola è stato proprio Francesco Zizola che ha affermato,

Siamo alla 61a edizione. Io voglio dirvi che la 10b Photography è molto contenta di poter gestire questo evento culturale ricordandoci quanto la fotografia non sia soltanto un fatto estetico ma continui ad essere vicino a uno dei linguaggi più usati dalle persone  e che in queste immagine rappresentano non solo un fatto estetico ma anche delle storie che riguardano gli esseri umani e l’ambiente che spesso gli esseri umani riescono a violare e a violentare.

Francesco Azzizola (Ph. Chiara Ricci)
Francesco Zizola (Ph. Chiara Ricci)

Quest’anno ci sono delle interessanti novità che riguardano, ad esempio, un premio che è stato assegnato in una categoria nuova che è quella del Progetto a lungo termine così come anche la categoria che riguarda l’Ambiente. Voglio aggiungere dei numeri importanti da ricordare: i fotografi che hanno partecipato all’edizione di quest’anno sono circa 5000 con 73000 fotografie da 125 Paesi differenti. Qui abbiamo 137 fotografie esposte con 45 differenti storie. Abbiamo fatto in modo che questa mostra fosse la prima fatta in Italia e di questo siamo molto orgogliosi ringraziando moltissimo il Palazzo delle Esposizioni per aver contribuito a questo “primato” di una delle prime del mondo.

Subito dopo l’intervento di Zizola è venuto quello di Lars Boering che ha accolto tutti noi presenti con un

Buongiorno Roma!  E ha continuato dicendo,

Lars Boering (Ph. Chiara Ricci)
Lars Boering (Ph. Chiara Ricci)

Desidero ringraziarvi della vostra presenza. Per me è molto importante essere qui oggi. Questa è una mostra molto grande e importante per noi, per Roma e questo è un posto bellissimo nel quale poterla presentare. Tutte le strade portano a Roma ma anche al di fuori di Roma. Infatti, questa è una delle – undici o più – mostre che ci saranno in Italia. Per questo l’Italia è per noi un Paese estremamente  importante. Ma non solo per le mostre. Per la Fotografia in sé. Infatti, tanti sono i fotografi italiani che prendono parte al nostro concorso e alcuni sono proprio a presentare il loro lavoro. Quindi il World Press Photo è decisamente un concorso di rilevanza per i fotografi italiani. Le fotografie vincitrici di questo concorso saranno mostrate in tutto il mondo. Saranno organizzate oltre 100 mostre in più di 55 Paesi. È un numero che va crescendo proprio a dimostrazione dell’interesse che le persone nutrono nei confronti del fotogiornalismo e della fotografia. E ciò dimostra anche alle persone importa ciò che viene fatto vedere loro attraverso il fotogiornalismo e che c’è questa fiducia verso quanto viene mostrato. Ma c’è molto di più.

©Luca Locatelli (Ph. Chiara Ricci)
©Luca Locatelli (Ph. Chiara Ricci)

World Press Photo è più di un concorso tant’è che noi organizziamo corsi di formazione, masterclass, parliamo della fotografia sia in occasioni più ristrette ma anche in luoghi molti importanti. Ad esempio, nei prossimi giorni parteciperò – in Ghana – a un incontro organizzato dalle Nazioni Unite su questo tema. Insomma, noi pensiamo che dal livello più piccolo al più alto è molto importante essere presenti. Un’altra cosa molto importante per noi è avere fiducia in quello che si vede. Per questo motivo nel concorso adottiamo un codice etico più severo di quello che viene applicato normalmente. Bisogna fidarsi di ciò che ci viene mostrato: per questo controlliamo queste fotografie. Nel contempo vogliamo mostrarvi delle fotografie diverse, che vengano da tutto il mondo ma sempre credendo in ciò che si vede. World Press Photo intende stabilire un collegamento tra il mondo e le storie che devono essere raccontate. 

La mostra World Press Phot al Palazzo delle Esposizioni
La mostra World Press Photo al Palazzo delle Esposizioni

In chiusura sono velocemente intervenuti i tre fotografi italiani premiati visibilmente emozionati di tanto prestigio e nel vedere le loro opere e il proprio lavoro esposto in una cornice così unica e importante.

È una vera meraviglia essere immersi (e non sommersi) dalla Bellezza e dalla Verità di queste fotografie che provengono da ogni parte del mondo e che, come tali, si ritrovano a raccontare tante storie tra loro tutte diverse. La parola d’ordine è Verità. Lo spettatore deve fidarsi della realtà che gli viene (ri)proposta che –seppur sottoposta a un lavoro più o meno massiccio di editing – non tradisce lo sguardo che si è posato su di essa.

©Juan Barreto (Ph. Chiara Ricci)
©Juan Barreto (Ph. Chiara Ricci)

Queste immagini hanno tanto da dire e da raccontare. Per gli amanti della Fotografia e per tutti coloro che desiderano osservare la realtà circostante più da vicino e con maggior attenzione World Press Photo è una mostra assolutamente da vedere. Da ammirare.

Dal 27 aprile al 27 maggio al Palazzo delle Esposizioni di Roma. Perché l’essenziale è la Verità dello sguardo. E la Sincerità del racconto.

 

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