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“Terry O’Neill. Icons”: il Complesso del Vittoriano continua il suo omaggio al mondo della Fotografia

"Terry O'Neill. Icons" al Complesso del Vittoriano
“Terry O’Neill. Icons” al Complesso del Vittoriano

“Terry O’Neill. Icons”. Al Complesso del Vittoriano dal 2 marzo al 20 maggio 2018 l’omaggio al mondo della Fotografia… continua. Una galleria di ritratti di personaggi noti del mondo dello spettacolo, della musica e del cinema che racconta la forza, l’essenialità e l’unicità degli scatti di Terry O’Neill.

Il Complesso del Vittoriano continua il suo ciclo di mostre dedicato alla Fotografia e dal 2 marzo al 20 maggio 2018, dopo il successo della mostra I Grandi Maestri. 100 Anni di fotografia Leica ospiterà Terry O’Neill. Icons che raccoglie gli scatti più belli e significativi del fotografo inglese.

I Rolling Stones in Hanover Square Londra, 1964 © Terry O'Neill
I Rolling Stones in Hanover Square
Londra, 1964
© Terry O’Neill

Terry O’Neill classe 1938 era un’aspirante batterista jazz e inizia la sua carriera di fotografo lavorando per il dipartimento di fotografia, per la British Airways nell’aeroporto di Heathrow di Londra ritraendo con la sua 35mm viaggiatori e turisti in arrivo.

Arriva il 1963 e O’Neill scatta la sua prima fotografia ai famosissimi Beatles. È l’inizio di una nuova era. O’Neill si traferisce a Hollywood dove i suoi cari amici Richard Burton e Michael Caine gli consegnano le chiavi per accedere al mondo della “fabbrica dei sogni” per eccellenza. Inoltre, collabora con riviste eccellenti quali Vogue e Rolling Stone.

Audrey Hepburn sul set di "Come rubare un milione di dollari e vivere felici". Parigi, 1966. © Terry O'Neill
Audrey Hepburn sul set di “Come rubare un
milione di dollari e vivere felici”. Parigi, 1966. © Terry O’Neill

Da questo momento, infatti, il fotografo diviene il punto di riferimento dello star system e non c’è personaggio famoso – per oltre cinquant’anni – che non sia stato immortalato dalla sua macchina fotografica.

Audrey Hepburn, David Bowie, i Rolling Stones, i già citati Beatles, Liz Taylor, Sean Connery, Frank Sinatra, Katherine Hepburn, Faye Dunaway (che diverrà sua moglie), Paul Newman… questi sono soltanto alcune delle star ritratte da Terry O’Neill.

Paul Newman e Lee Marvin sul set di "Per una manciata di soldi" Denver, 1971 © Terry O'Neill
Paul Newman e Lee Marvin sul set di “Per
una manciata di soldi”
Denver, 1971
© Terry O’Neill

 Lo stesso fotografo in un’intervista ammette,

Sono stato molto fortunato. Mi sono trovato al posto giusto nel momento giusto: Londra negli anni sessanta. (…) È stata un’epoca d’oro, sembrava che ogni giorno accadesse qualcosa di nuovo.

Gli scatti di O’Neill divengono il simbolo di un mondo in rinascita e in ripresa dopo le disfatte, le sconfitte e i dolori della Seconda guerra mondiale. Il mondo che il fotografo ritrae è quello del bel mondo, della moda, del cinema, della musica… che in qualche modo riscatta di tutto quanto sofferto non molti anni prima.

Gli idoli dei giovani (e non solo) sono tra i soggetti preferiti di O’Neill ritratti in uno splendido e limpido bianco e nero lasciando vivere l’immagine in un non-tempo sospeso e sempre contemporaneo, presente… Insomma: un passato mai passato.

E la bellezza di queste cinquanta immagini esposte sta proprio in questo: nella loro semplice costruzione, nei dietro le quinte, in quegli attimi (apparentemente?) rubati che regalano allo spettatore – di ieri e di oggi – una percezione unica, di una vita sospesa, di un mondo in bianco e nero ancora vivo.

Robert Mitchum Olanda, 1986 © Terry O'Neill
Robert Mitchum
Olanda, 1986
© Terry O’Neill

Inoltre, la mostra prodotta e realizzata da Arthemisia e curata da Cristina Carrillo de Albornzoz, vuole essere anche un omaggio a David Bowie che O’Neill ha fotografato dal 1973 sino agli Novanta. A tal proposito ha affermato il fotografo,

Ogni foto con Bowie era una vera e propria lezione di recitazione: a ogni scatto si cambiava d’abito, e ogni volta era sempre più provocatorio e inventivo. Era una persona naturalmente e meravigliosamente eccentrica.

Si tratta di una mostra davvero da non perdere. Un tuffo in un passato della (nostra) memoria che si trasforma in un presente senza tempo. Poiché le immagini di O’Neill non hanno tempo. Non hanno età.

Amy Winehouse prima di salire sul palco per il concerto tributo ai 90 anni di Nelson Mandela Londra, 2008 © Terry O'Neill
Amy Winehouse prima di salire sul palco per
il concerto tributo ai 90 anni di Nelson
Mandela
Londra, 2008
© Terry O’Neill

I loro protagonisti non sono mai scomparsi. Sono ancora tutti lì. Vivi. Ritratti nei loro momenti più “intimi”, naturali o in posa… uomini e donne davanti a un obiettivo di un grande Artista. Di un grande Fotografo che ha reso delle leggende della Musica e del Cinema immortali e senza tempo. In fondo, la magia e l’essenza della Fotografia è tutta qui.

 

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