La rubrica online “Piazza Navona” vi porta al cinema con la recensione del film “Raccolto amaro” di George Mendeluk che, da oggi al cinema, racconta di uno degli eventi storici più controversi e oscuri: il genocidio per fame imposto da Stalin all’Ucraina agli inizi degli anni Trenta del secolo scorso.
La trama
Ucraina, 1932-1933. Sullo sfondo di una delle pagine più oscure e dimenticate della Storia nasce e si consuma l’amore tra il giovane artista Yuri e la bella Natalka. La giovane coppia, però, si ritrova a vivere su di sé, sui propri affetti e sulla propria gente la folle politica tirannica di Joseph Stalin. Quest’ultimo, infatti, desideroso di ottenere il controllo totale dell’economia e della società pretende di confiscare tutta la produzione agricola del popolo il cui viene obbligato a compiere una tra queste due scelte: o la collettivizzazione ovvero la fine della proprietà privata per andare a lavorare per i terreni di proprietà dello Stato o la dekulakizzazione ovvero la deportazione in Siberia e la morte certa dei piccolo proprietari agricoli.
A tutto questo si aggiunge l’attualizzazione del cosiddetto Holodomor: il genocidio per fame. Stalin, infatti, con la confisca dei raccolti e di ogni bene di sopravvivenza della popolazione fa sì che muoiano tra le sette e le dieci milioni di persone. Ed è all’interno di questi reali fatti storici che prende vita la storia di Yuri e Natalka i quali devono superare numerose prove per vivere uniti, sereni e salvi dall’incubo della morte, delle umiliazioni, dei soprusi e della deportazione. È la storia di un amore forte: quello per la Libertà.
Il trailer
Sul film
Oggi esce nelle nostre sale Raccolto amaro di George Mendeluk e distribuito da PFA Films. Il film è senz’altro un piccolo gioiello di circa 100 minuti che conserva in sé moltissimi pregi. Il primo tra questi è la vicenda che narra ma non tanto la storia d’amore tra i giovani Yuri e Natalka quanto quella che rimane nel sottotesto e che è davvero la vera protagonista del film: la soppressione a opera di Stalin e il suo folle progetto definito Holodomor.
In tal modo George Mendeluk è riuscito con apparente semplicità a raccontare, a far ricordare e a far scoprire al grande pubblico la tragedia di questo genocidio che conta milioni di morti e di cui si è venuti a conoscenza solo nel 1991, dopo la caduta dell’Unione Sovietica. Ed è solo in anni recentissimi, ovvero nel 2003, che la Russia firma una dichiarazione delle Nazioni Unite in cui si attesta che le morti provocate da questo deliberato genocidio sono da stimarsi tra sette e dieci milioni. Mentre si dovrà aspettare il 23 ottobre 2008 per veder riconosciuto da parte del Parlamento Europeo l’Holodomor quale crimine contro l’umanità (pur rimanendo ancora aperto un dibattito in tal senso).
Altro pregio e punto di forza di questo film è senza dubbio il cast stellare di cui fa parte un convincente e volitivo Terence Stamp nel ruolo di un anziano guerriero e rivoluzionario pronto a tutto per difendere la sua libertà. Ma del cast fanno parte anche Barry Pepper (ha recitato in Snitch – L’infiltrato di Ric Roman Waugh nel 2013 e nel più recente Crawl – Intrappolati di Alexandre Aja), Tamer Hassan (molto di voi lo ricorderanno nella serie televisiva Snatch diretta da Gui Ritchie), Max Irons, Samantha Barks, Nicholas Aaron.
Altro elemento positivo è la fotografia che ben racconta e dipinge con luci grigie, scure, dalle tine forti quasi color dell’acciaio questo periodo buio (è proprio il caso di dirlo) dell’Ucraina. Queste stesse luci, però, lì dove si pensa – almeno in un primo momento – si possa respirare maggiore aria di libertà, ovvero Kiev, divengono più luminose e forti. Per poi adattarsi anch’esse alla Storia.
Raccolto amaro è un film che merita assolutamente di esser visto e non per la storia dei due ragazzi innamorati che, in realtà, nulla toglie né aggiunge a tutto quanto accade attorno a loro. Potremmo quasi dire che i giovani non sono altro che il pretesto (di cui si sarebbe anche potuto fare a meno) del racconto – e non solo del raccolto – amaro di questi vergognosi e incresciosi avvenimenti della Storia.
È un vero peccato che questo film venga distribuito nelle sale in questo periodo abbastanza statico per quanto riguarda l’affluenza del pubblico al cinema. Raccolto amaro avrebbe meritato di essere distribuito nel momento clou della stagione. Speriamo almeno che le scuole vengano a conoscenza di questo bel film e che accompagnino i loro studenti alla scoperta della Storia.
Anche delle sue più grandi vergogne. Sapere è necessario. Ricordare è doveroso. E mai come in questi casi vanno ricordate le parole di Primo Levi, anch’egli vittima di un genocidio ignobile, riportate nel suo libro Se questo è un uomo:
“Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte ed oscurate: anche le nostre”.
Voto 3,8/5
Scheda tecnica
Titolo originale: Bitter Harvest
Genere: Storico, Sentimentale
Regia: George Mendeluk
Sceneggiatura: George Mendeluk, Richard Bachynsky Hoover
Cast: Max Irons, Samantha Barks, Barry Pepper, Terence Stamp, Tamer Hassan, Aneurin Barnard, Richard Brake, Tom Austen, Nicholas Aaron, Lucy Brown, William Beck, Richard Ashton
Fotografia: Douglas Milsome
Montaggio: Stuart Baird, Lenka Svab
Musiche: Benjamin Wallfisch
Produzione: Devil’s Harvest Production, Tell Me A Storey
Distribuzione: P.F.A Films
Paese: Canada, Gran Bretagna
Durata: 103 min
Anno: 2017
Data di uscita: 18 luglio 2019