Moonlight: tre atti di una vita

Moonlight
“Moonlight”

La storia di una vita ai margini della società: droga, bullismo, omosessualità… la crescita di un uomo.

Trama

Liberty City, Miami. È qui che cresce Little, un ragazzino nero innocente e già vittima della vita con i compagni di scuola che lo rincorrono per picchiarlo e deriderlo e una madre drogata e ubriaca che lo aspetta a casa. Per il “piccolo” non sembra esserci una via di salvezza fin quando, proprio durante una delle sue fughe dalla vita e dalle persone che la abitano, non viene in suo soccorso Juan (Mahershala Ali) che per tranquillizzarlo lo porta a casa sua dove ad attenderli c’è la compagna Teresa (Janelle Monáe). Nonostante le difficoltà iniziali, quando inizia a instaurarsi un sincero rapporto di fiducia (sintetizzato nella scena in cui Juan insegna al ragazzino a nuotare) la coppia diventerà una sorta di famiglia adottiva per il Little aiutandolo e sostenendolo anche economicamente. Ciò naturalmente provoca la gelosia e le ire della madre del ragazzo che, malgrado la fatica, cerca di continuare per la sua strada.

Moonlight
“Moonlight”

Little cresce diventa un ragazzo che ancora non ha scalfito la sua innocenza e la sua sensibilità. Cerca di vivere come sa e come può continuando a difendersi dal bullismo e dalla madre. Pian piano la sua identità si sta formando e ed è proprio in questo momento che realizza di essere omosessuale e di essere innamorato del suo più caro amico Kevin (Jharrel Jerome) cui, in qualche modo, resterà per sempre fedele.

Questa scoperta per Little che ora si fa chiamare con il suo nome, Chiron (Ashton Sanders), è alquanto traumatica così come la scoperta del vero lavoro del suo “padre adottivo” è uno degli spacciatori più importanti del posto ed è proprio lo stesso che vende la droga a sua madre. Per ragioni di territorio e di denaro Kevin non avrà la meglio e a prendere il suo posto sarà proprio quel ragazzino innocente che ha sempre avuto paura persino della sua ombra.

Ashton Sanders in "Moonlight"
Ashton Sanders in “Moonlight”

Da qui ha inizio il terzo atto della vita del protagonista che ora si fa chiamare Black: è ricco, ha denti d’oro, ha il controllo del mercato di droga, è temuto ed ha finalmente potere e rispetto. Ma tutto questo non può cambiare ciò che lui in realtà è: un uomo, omosessuale, ferito dalla mancanza di affetto e ancora innamorato di Kevin (André Holland), il suo compagno di scuola. In questo momento c’è un nuovo scatto nella vita del ragazzo che prende, forse per la prima volta, veramente il controllo e il comando della sua vita e compie il passo più importante: riprende il contatto con il su amico più fidato per scoprire una realtà che non avrebbe mai immaginato e che potrebbe finalmente aprire un nuovo atto, quella decisivo e molto probabilmente, quello decisivo per la sua esistenza.

Trailer

Sul film

Barry Jenkins per creare il suo film si è ispirato al testo teatrale In Moonlight Black Boys Look Blue di Tarell Alvin McCraney e bisogna ammettere che questa influenza teatrale è ben visibile sul grande schermo come dimostrano, ad esempio, la suddivisione in tre parti della vita del protagonista e il linguaggio molto scarno, molto ermetico e sintetico dei personaggi. E questo se da una parte enfatizza ancora di più la drammaticità della vicenda, dall’altra non aiuta poi tanto allo sviluppo dei personaggi dal punto di vista della narrazione cinematografica cui sembra mancare sempre una parola, ed è proprio quella decisiva. Nonostante questo tutti gli interpreti sono stati grandiosi nel rendere un’interpretazione profonda e con un’eco che ci accompagna anche al di fuori della sala buia.

 

"Moonlight"
“Moonlight”

Ma tutto questo non è sufficiente a salvare il regista e il film nel cadere nella banalità e nei luoghi comuni dei temi trattati e oggi assolutamente attuali: discriminazione razziale, bullismo, omofobia, traffico di droga, disagi delle zone più popolari, degradate e malfamate delle grandi città… Forse al regista no è bastato servirsi di un testo teatrale e tentare di rimanergli fedele e di tentare di lavorare in quella dimensione, molto probabilmente ha voluto fare di più: ha voluto trattare tutti quei temi appena menzionati ma, proprio perché tanti e tutti di un’importanza indicibile ha creato una certa confusione dicendo poco di tutto e quel poco risulta essere assolutamente ovvio senza dire la “sua”, senza dire di più.

Trevante Rhodes in "Moonlight"
Trevante Rhodes in “Moonlight”

Ma lasciamo la parola a Barry Jenkins che afferma, “Durante le riprese ci siamo detti che quello che stavamo facendo non era neorealismo. (…) Moonlight è senza dubbio un film che tratta argomenti gravi, che affronta tematiche serie, ma ho cercato comunque di catturare la vitalità inaspettata di questi quartieri popolari, per ricreare quelle sensazioni che si hanno quando le luci e i colori di Miami passano attraverso le vostre retine”.

Ma grande successo ha riscosso il film presentato in anteprima mondiale al Telluride Film Festival e presentato con successo al Toronto International Film Festival e come film d’apertura della scorsa edizione della Festa del Cinema di Roma.

André Holland in "Moonlight"
André Holland in “Moonlight”

Moonlight, inoltre, realizzato anche grazie agli stessi produttori di 12 anni schiavo e Selma e già vincitore del Golden Globe come Miglior Film drammatico, merita un sincero plauso per tutti protagonisti: Ashton Sanders, Trevante Rhodes, Naomie Harris, André Holland, Janelle Monáe e Mahershala Ali che hanno contribuito certamente e con vigore alla candidatura di Moonlight a ben otto premi Oscar nella prossima edizione del 26 febbraio (Miglior film, Miglior regista, Miglior Montaggio, Migliore Fotografia, Migliore attore non protagonista, Migliore attrice non protagonista, Migliore sceneggiatura non originale, Miglior Colonna Sonora).

Voto 3,5/5

Janelle Monáe in "Moonlight"
Janelle Monáe in “Moonlight”

Scheda tecnica:

Titolo originale: Moonlight

Regia: Barry Jenkins

Cast: Ashton Sanders, Trevante Rhodes, Naomie Harris, André Holland, Janelle Monáe e Mahershala Ali

Soggetto: dal testo teatrale In Moonlight Black Boys Look Blue di Tarell Alvin McCraney

Sceneggiatura: Barry Jenkins

Montaggio: Joi McMillon, Nat Sanders

Fotografia: James Laxton

Paese: USA

Anno: 2016 – Data di uscita:

Durata: 111 minuti

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