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Letto per voi… “Giulia, la prima donna” di Marco Severini

Giulia, la prima donna di Marco Severini (Marsilio Editore)
Giulia, la prima donna di Marco Severini (Marsilio Editore)

Marco Severini, docente di Storia dell’Italia Contemporanea, fondatore e Presidente dell’Associazione di Storia Contemporanea nel suo libro “Giulia, la prima donna” ci racconta di Giulia Berna, tra le protoelettrici italiane del secolo scorso.

La trama

Giulia, la prima donna di Marco Severini narra con molta semplicità ma con dovizia di fatti, date e particolari la vita e la storia di Giulia Berna. Si tratta di una delle nove maestre elementari del Senigalliese che hanno avuto il diritto di voto nel 1906 grazie a Lodovico Mortana, un giurista e avvocato mantovano allora Presidente della Corte di Appello di Ancona.

Lodovico Mortara
Lodovico Mortara

Giulia Berna nasce a Senigallia (in provincia di Ancona, nelle Marche) il 19 aprile 1871 da Gioacchino e Fidalma Pattonico. Nonostante le difficoltà dell’epoca, dove era presente una netta maggioranza di insegnanti uomini, Giulia decide di far di sé una maestra e nonostante i numerosi sacrifici riesce nel suo intento. Allo stesso tempo la donna diviene una delle protoelettrici del secolo scorso segnando ancor di più la sua vicenda personale e del nostro Paese.

Il voto alle donne, 1906
Il voto alle donne, 1906

Infatti,  per la nostra Storia (e, soprattutto, per la Storia delle Donne italiane) e quella europea si tratta di un fatto molto importante. Illuminante. Naturalmente tale avvenimento ha scatenato non poche ire, ilarità e contrarietà nei benpensanti dell’epoca. Molti hanno persino urlato alla rivoluzione di genere e, in particolar modo, del genere femminile. In tal modo, l’Autore ci racconta della vita di questa “prima donna”: della sua famiglia, delle sue origini, del suo studio, del suo carattere, della sua tenacia e caparbietà che le hanno permesso di raggiungere i suoi obiettivi nonostante le grandi difficoltà imposte “dall’alto” e dalla società circostante.

Non resta che leggere questo interessante volume per scoprire l’intera storia di questa forte e caparbia Donna cui tutti ancor oggi (uomini e donne) dobbiamo ancora molto.

Sul libro

Marco Severini è docente di Storia dell’Italia Contemporanea presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Macerata ed è fondatore e Presidente dell’Associazione di Storia Contemporanea. Il Professor Severini già nel 2010 ha raccontato e ricostruito la storia del voto alle donne nel nostro Paese attraverso il volume Dieci donne. Storia delle primi elettrici italiane edito da Liberilibri nella Collana Altrove (2013).

Nel 2017, invece, anche in occasione del sessantennale della scomparsa di Giulia Berna, una tra le protoelettrici italiane, Severini pubblica nella collana Elementi della veneta Casa Editrice Marsilio il volume Giulia, la prima donna. Sulle protoelettrici italiane ed europee.

Si tratta di un manuale, di un saggio storico che andrebbe adottato nelle scuole e, se già non è stato fatto, adottato nei corsi di Storia Contemporanea nelle Università italiane. Molti sono i pregi di questo volume: il primo fra tutti è la sua volontà di essere un semplice ma accurato e accorato omaggio a una delle Donne che hanno fatto grande la nostra Storia.

Marsilio Editore
Marsilio Editore

A tal proposito, nelle ultime pagine del libro, degne di nota sono le parole del Professor Severini a ragione, lamentano una mancanza di riguardo e di memoria verso la Berna e le sue colleghe che, attraverso il loro operato, hanno lottato per un diritto imprescindibile a ogni donna e a ogni essere umano: il diritto di scelta e, quindi, di voto. A questo si devono aggiungere una scrittura non accademica né intellettualista ma appassionata, di effetto e di massima comprensibilità anche per chi non è un fervente amante della Storia, della politica, del potere e dei loro strani e controversi meccanismi.

 

Targa commemorativa a Senigallia
Targa commemorativa a Senigallia

Giulia, la prima donna si legge come fosse un racconto e con grande trasporto. E di questo, in definitiva, si tratta: di un racconto che ha segnato e segna la nostra Storia. E, ancora, del racconto di una Donna che ha contribuito a rendere noi, donne di oggi, libere e consapevoli della nostra importanza, del nostro giudizio e del nostro pensiero. Una storia da non dimenticare. Una donna (assieme alle altre protoelettrici) da tenere sempre a mente, da rispettare e onorare ogni qual volta c’è la possibilità di esprimere la “propria opinione”. Per tutto questo credo che il lavoro di Autore e di Professore, di scrittore e di studioso, di Marco Severini vada conosciuto, apprezzato e diffuso. È anche così che si ricorda e si rinnova la Storia.

Il voto alle donne
Il voto alle donne

Incontro con l’Autore

È con vero piacere che ho realizzato questa intervista al Professor Marco Severini che ringrazio di tutto cuore della sua disponibilità, della sua collaborazione e, ancora una volta, di farci dono della magia della Memoria e della meraviglia della Storia.

Come è nata l’idea e il progetto di “Giulia, la prima donna” e come ha scoperto la storia di questa donna e delle sue importanti contemporanee?

Stavo studiando tematiche affini. Mi interessava conoscere quali fossero state le prime elettrici europee, visto che sul tema c’è tanta confusione. Sorpresa: erano dieci maestre italiane precarie!

Il Professor Marco Severini
Il Professor Marco Severini

Come è riuscito a reperire e a organizzare il materiale raccolto durante le sue ricerche?

Ho fatto questo semplice ragionamento. La legge che ha avocato allo Stato l’istruzione elementare è del 1911. Questa vicenda è invece di cinque anni prima. Pertanto potevo cercare i fascicoli professionali delle maestre negli Archivi comunali, visto che appunto erano ancora dipendenti municipali. Non è stato facile. Questi dieci fascicoli erano in mezzo a parecchia documentazione archivistica che il Comune di Senigallia ha dato in appalto per la conservazione a una ditta esterna.

All’interno del suo testo c’è un rimprovero alla disattenzione mostrata nei riguardi di Giulia Berna. Attraverso i suoi studi e le sue ricerche la storia di questa donna ha (ri)tornata alla vita. Eppure c’è ancora molto da fare per la memoria. Quali sono i suoi suggerimenti in tal senso?

Abbiamo un primato tutto italiano, quello delle protoelettrici europee. Dovremmo lavorare per dare ad esso la giusta collocazione in termini storico-culturali. Ma i manuali recepiscono i risultati delle ricerche scientifiche con grande lentezza e con attenzione non sempre adeguata. Il primo libro in cui ho narrato la vicenda, Dieci donne. Storia delle prime elettrici italiane (2012) ha fatto quattro edizioni ed è stato presentato 90 volte tra Italia, Francia, Portogallo, Germania e Stati Uniti. Nel 2017 sono ritornato sul tema con Giulia, la prima donna che continua a essere richiesto. Penso di aver offerto il mio contributo.

Giulia, la prima donna di Marco Severini (Marsilio Editore)
Giulia, la prima donna di Marco Severini (Marsilio Editore)

Qual è oggi il valore storico di Giulia Berna? 

Si tratta di un valore attualissimo: lottare per i propri diritti adempiendo prima i propri doveri è un messaggio concreto, profondo, quasi disarmante…

Le nuove generazioni – in particolar modo le ragazze di oggi – come possono avvicinarsi a una Donna che ha fatto davvero molto per tutte noi? 

Come suggeriva Goethe: leggendo, leggendo, leggendo.

Credo il suo testo Giulia, la prima donna meriti di essere adottato nelle scuole. Le nuove generazioni hanno il dovere di conoscere chi ha lottato per la sua libertà. Crede questo sia possibile?

Dipende dalle scuole e da chi gestisce le adozioni. Per conto mio sono già andato a parlarne in alcune scuole e sono pronto, impegni accademici permettendo, a continuare in quest’opera di dialogo e divulgazione.

Marsilio Editore
Marsilio Editore

Cosa simboleggia per lei, oggi, Giulia Berna dopo averne studiato la storia, la vita e le incredibili battaglie?

Come una donna libera e determinata.

Qual è il messaggio, il pensiero, l’idea o la curiosità che vorrebbe nascesse nel Lettore leggendo Giulia, la prima donna?

Perché non mi sono interessato prima dell’emancipazione femminile? Perché mi sono limitato a leggiucchiare Virginia Woolf o autrici simili? Spesso, nella storia italiana abbiamo storie esemplari che farebbero invidia ad altri paesi…

Donne al voto
Donne al voto

Quali sono i suoi prossimi impegni in qualità di studioso e di scrittore?

Sto finendo di scrivere un libro per Marsilio su alcune donne italiane che tra Otto e Novecento hanno anticipato i tempi e precorso, magari senza averne chiara consapevolezza, la modernità. Come si può vedere, il mio rapporto con la storia di genere continua e si arricchisce di nuovi tasselli.

Ancora infinite grazie Professor Severini. Attenderemo con interesse l’uscita del suo prossimo libro e mi auguro se ne possa ancora parlare assieme.

 

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