La Rubrica online “Piazza Navona” vi suggerisce di non perdere la mostra “Bansky & Friends” allestita nella splendida cornice della Chiesa di San Francesco di Udine. Dall’8 luglio al 18 settembre 2022 la street art si racconta!
Dall’8 luglio al 18 settembre 2022, nella storica Chiesa di San Francesco di Udine sarà ospitata la mostra Banksy & Friends, un evento unico che racconta la storia della street art italiana ed internazionale attraverso il dialogo tra il misterioso artista inglese e influenti artisti italiani del momento come Mr. Brainwash, TvBoy, Jago, Andrea Ravo Mattoni e Pau.
Street art ma non solo. Con oltre 40 opere, Banksy & Friends, insieme a lavori che sono entrati nell’immaginario collettivo come punte di diamante dell’arte contemporanea di strada, va oltre, presentando al pubblico quelli che sono i nuovi orizzonti della cultura figurativa: saranno esposte, tra le tante opere di Banksy presenti, anche le celebri Girl with Balloon e Bomb Love, oltre a Everyday life e la recente Stay safe di Mr. Brainwash; le reinterpretazioni di Andrea Ravo Mattoni de La nascita di Venere di Botticelli e Ragazzo morso da un ramarro di Caravaggio; Stand for Hope e Love in the time of corona virus di TvBoy; Santa Suerte #2 e Santa Libertà negata (Penso spesso a George Floyd) di Pau e Taste of Liberty di Jago.
Un dialogo – suddiviso in 6 sezioni, tra opere fondamentali dell’artista inglese, provenienti dalla prestigiosa collezione di proprietà della Pop House Gallery, e famosissimi artisti italiani selezionati dal curatore Pietro Quattriglia Venneri – che porta il visitatore a cogliere le corrispondenze esistenti tra i diversi orientamenti nell’elaborazione delle tendenze legate alla street art europea che in questo momento diventa un punto di riferimento internazionale.
La mostra, col patrocinio del Comune di Udine, è organizzata da Apapaia e Piuma e vede come main sponsor Ferest Rail, come sponsor BCC Banca di Udine, Moroso, Reale Mutua – Agenzia di Udine e Sky Energy e come partner Pop House Gallery, Profilo Libero Comunicazione & Design, Dusci Gangi, Emily Evans Contemporary Supplies, Idea Spettacolo, Luce Group, Restauri & Costruzioni e Specogna.
La mostra
Prima sezione – Banksy
Ci vuole coraggio per alzarsi in piedi e sfidare il mondo con le proprie idee, attraverso un velo di vernice fresca. Ci vuole audacia per invocare libertà, democrazia, giustizia attraverso uno stencil. È il più grande artista globale dei nostri tempi a compiere questi gesti eroici: il misterioso, irriverente, anglosassone Banksy. È considerato una delle personalità più influenti nel mondo dell’arte e il suo superpotere è l’invisibilità. Ci sottopone temi attuali, scottanti, freschi e senza filtri con la semplicità immediata dell’arte di strada. Nasce a Bristol attorno al 1970 ed è l’artista vivente che ha meglio compreso, interiorizzato ed interpretato la nostra società contemporanea, sfidando con sfacciataggine le sue problematiche politiche e sociali. La sua street art si esprime come un’esplicita provocazione nei confronti del conformismo e del mercato dell’arte, toccando temi tanto attuali quanto perentori: la guerra, l’ambientalismo, la globalizzazione, il potere, la politica. Nessuno conosce la sua identità, ma lui con fermezza si fa sentire e invade le città. A parlare al suo posto sono infatti le sue opere che emanano una straordinaria potenza tematica ed etica.
Seconda sezione – Brainwash
La strada è il campo da gioco preferito per entrambi gli artisti ed in questo si sostanzia lucidamente quello che è uno degli elementi sui quali si basa la street art. Le opere di Mr. Brainwash sono concepite come opere di strada e per la strada, vogliono lasciare un messaggio forte ma anche educativo. Dalle risse di Banksy, magnificamente espresse da “CND Soldiers” al mondo delle vie e dei muri di Mr Brainwash.
Terza sezione – Pau
Un “Welcome” scritto su di un tappeto che fa pensare al benvenuto che siamo (o non siamo) capaci di dare alle migliaia di donne migranti che puntualmente vediamo arrivare sulle nostre coste, donne dotate della forza di sante laiche esattamente al pari di quelle che ci vengono proposte, in maniera geniale, dalle creazioni di Pau. In questa sezione si analizza la volontà espressa da entrambi gli artisti di puntualizzare un focus sulla potenza dirompente della figura femminile che supera i confini della religione proponendo un modello di forza che valica confini di spazio e tempo, consacrandosi come immortale.
Quarta sezione – Ravo
Se c’è un animale che fa parte dell’evoluzione storica umana quello è sicuramente il ratto. Fedele compagno dell’uomo attraverso i secoli, talvolta ne ha rappresentato anche lo strumento di morte. Basti pensare alle innumerevoli epidemie di peste scoppiate in giro per l’Europa che vedevano proprio il nostro animale come vettore di trasmissione, in momenti in cui la contiguità tra uomo e ratto era molto più quotidiana di quanto non lo sia ad oggi. Because I’m Worthless rappresenta la più classica iconografia di Banksy e questa sua classicità si lega in maniera determinante a quella di Andrea Ravo Mattoni, capace di attualizzare alcune delle immagini paradigmatiche del patrimonio artistico e culturale italiano: da Lefebvre a Caravaggio passando per icone come la mitica Gioconda o la primavera di Botticelli.
Quinta sezione – Tvboy
Tvboy è sicuramente l’artista italiano che meglio esprime le nuove tendenze del mondo legato alla street art, all’intervento artistico immediato e duraturo che sfocia nel concetto tutto contemporaneo di “artivismo”. Artista capace di cambiare la realtà attraverso immagini che propongono metacollegamenti, si lega in questa sezione ad una delle opere più iconiche di Banksy, Love bomb, dove, il concetto dell’immagine proposta vuole proprio essere quello di un ribaltamento, di un cambiamento di significato. L’analisi di questa sezione si lega anche, in maniera indiscutibile, alla tematica della guerra in Ucraina, sicuramente il tema più caldo nell’agenda mondiale.
Sesta sezione – Jago
Il raggiungimento della libertà come ideale umano viene analizzato in questa sezione dal collegamento proposto tra Girl with Balloon di Banksy e Taste of Liberty di Jago. Le mani che si protendono verso l’alto in questo infinito anelito rappresentano la tendenza umana alla ricerca di una libertà che non sia solo una visione interiore ma che possa rappresentare un obiettivo comune a tutto il genere umano.