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Letto per voi… “Ritrovare la via” di Paolo Favillini

La Rubrica online “Piazza Navona” ha letto per voi Ritrovare la via di Paolo Favillini (Europa Edizioni) classificatosi al quarto posto nella sezione “Racconti” alla scorsa edizione del Premio Letterario Nazionale “EquiLibri”. Non perdete l’Incontro con l’Autore!

La trama

Paolo Favillini, “Ritrovare la via” (Europa Edizioni, 2022)

Ci sono eventi e accadimenti che possono modificare profondamente e irreversibilmente le nostre vite. Questo è ciò che succede a Paolo Favillini. È il 15 marzo 1986 quando un gravissimo incidente lo porta a lottare tra la vita e la morte e ad avere un “incontro” con qualcosa al di là del proprio corpo e del proprio spazio. Un’esperienza che l’Autore non ha dimenticato facendone tesoro e il suo primo passo di una nuova vita. Non mancheranno sofferenze (fisiche e morali), dolori, momenti di sconforto… eppure questa tragedia diventerà la chiave di (s)volta di Paolo Favillini che riscoprirà la presenza e l’amore di Dio cambiando per sempre la sua vita e la percezione di essa.

Sul libro

Europa Edizioni

Nel 2022 Europa Edizioni pubblica Ritrovare la via di Paolo Favillini all’interno della collana “Chronos. Autobiografie di cittadini” classificatosi al quarto posto nella sezione “Racconti” alla quinta edizione del Premio Letterario Nazionale “EquiLibri”.

Si tratta di un racconto autobiografico in cui Paolo Favillini offre al suo Lettore la storia e l’esperienza della propria vita senza mai nascondere e nascondersi. È un gioco a carte scoperte quello che ci regala l’Autore e, quindi, onesto, sincero e desideroso di essere condiviso.

Paolo Favillini, “Ritrovare la via” (Europa Edizioni, 2022)

Paolo Favillini è un bambino e poi un ragazzo come tanti. Con tanta voglia di vivere, di giocare e di fare i propri passi nella vita. Però,

Spesso, troppo spesso, accade di dimenticare le proprie radici, di rinunciare alla voce interiore che da sempre in noi è presente e di sviare dalla strada che, in un modo o nell’altro, ci è stata assegnata. È una tragedia invisibile, perché spesso ha luogo senza che l’individuo se ne accorga: preso com’è dalla vita, dalle sue occupazioni quotidiane e dalle distrazioni che spesso le accompagnano, egli dimentica, giorno dopo giorno, di accudire quella propensione innata, quello spirito che lo alberga, quella luce che lo illumina e che pure gradualmente si è offuscata a causa sua.

Ed è esattamente questo che accade a Paolo Favillini, spegnendosi e perdendo la (sua) via. Almeno fino a quando, il 15 marzo 1986, a causa di un gravissimo incidente, la sua vita è costretta a cambiare.

Paolo Favillini, “Ritrovare la via” (Europa Edizioni, 2022)

Un cambiamento dovuto al nuovo assetto di salute, alle conseguenze di alcuni affetti tenuti lontani o allontanatisi, a un’esperienza extracorporea che ha portato lo spirito (o l’anima) di Favillini a diretto contatto con qualcuno o qualcosa di cui ci racconta proprio nelle pagine di questo libro. Un incredibile viaggio nell’aldilà che ha portato l’Autore a rivalutare interamente la sua vita assegnandole un nuovo significato, un nuovo valore. Un’esperienza che ha segnato così tanto l’animo e l’emotività di Favillini da permettergli di (ri)avvicinarsi a Dio comprendendo il significato di tanto dolore e di ogni sua sofferenza patita.

Ritrovare la via, così, diviene un viaggio all’interno una vita anche spirituale ricca di spunti di riflessione.

Paolo Favillini, “Ritrovare la via” (Europa Edizioni, 2022)

Nonostante le incredibili sofferenze e i problemi che l’Autore ha dovuto affrontare ammirabile è lo spirito dell’Autore che non solo si mette in discussione ma si apre all’Altro permettendo la ripresa di un dialogo e di un rapporto interrotto.

Dieci capitoli, poco più di cento pagine rendono il racconto di Paolo Favillini avvincente, sorprendente per il suo coraggio anche nella lotta contro il Male e il Maligno, per la sua dignità e la sua onestà narrativa. È la storia di un uomo che attraverso il dolore ha ritrovato l’amore, la voglia di vivere e la costante presente di Dio per poi scoprire di non essere mai stato abbandonato come credeva.

Sarà chiaro a questo punto del racconto che la mia vita interiore è stata un’avventura, una strada di maturazione lunga e faticosa ma percorsa per grazia di Dio. Ho sofferto per Gesù, lottato – contro me stesso, quando incosciente e irresponsabile cercavo di distruggere quanto di buono Lui aveva seminato in me, e contro il nemico – per non separarmi da Lui.

Incontro con l’Autore

Lo scrittore Paolo Favillini (Per gentile concessione di Paolo Favillini)

Come avvenuto il suo primo incontro con la scrittura?

L’incontro con la scrittura nasce dalla precisa esigenza di portare la mia testimonianza. Dopo l’esperienza sovrannaturale vissuta, per oltre venti anni il Signore mi ha esortato a rendere testimonianza e l’ho fatto con Ritrovare la Via.

Come è nato il progetto editoriale di Ritrovare la via?

Non sono né mi considero uno scrittore, non so nemmeno da dove iniziare la stesura di un racconto. Ho così deciso di rivolgermi ad una casa editrice a pagamento per raggiungere in poco tempo il mio obiettivo. Ho presentato il mio progetto lo hanno ritenuto interessante per gli argomenti proposti e così è arrivato in stampa.

In Ritrovare la via racconta in prima persona la sua vita e gli eventi che l’hanno profondamente segnata. Qual è stata la difficoltà maggiore nel dover scrivere di sé e delle sue esperienze?

Non ho avuto difficoltà a scrivere di me stesso perché da subito ero consapevole che mi sarei esposto nei confronti dei lettori per questo motivo ho scritto di me sinceramente.


Paolo Favillini, “Ritrovare la via” (Europa Edizioni, 2022)

Dal suo racconto emerge il suo legame con la Fede e con Dio. Dalla sua gioventù, il suo incidente, gli “incontri” con il Male… come è cambiato il suo rapporto con Dio? E con la sua stessa vita?

Per me è stato un cammino di fede che mi ha fortificato e avvicinato ancora di più a Dio. Cosa rimane agli uomini se escludono dalla loro vita Dio?

Qual è stata la parte del suo racconto che è risultata più difficile da tradurre in parole e da scrivere su carta?

La parte del racconto più difficile da tradurre in parole? La conoscenza che ho fatto di Dio nello spirito è stata un’esperienza ineffabile non si può tradurre in parole, ci ho provato a pagina 38 ma non rende giustizia al momento vissuto.

Paolo Favillini, “Ritrovare la via” (Europa Edizioni, 2022)

Nel raccontare la sua storia ha mai temuto di non essere creduto? E lei stesso, non ha mai avuto dubbi? Come ha reagito a tutto questo? In che modo è riuscito a incamerare e, se posso, a razionalizzare una esperienza dello spirito come la sua?

Non mi sono mai preoccupato di non essere creduto. Le persone sono libere di credere in ciò che vogliono, io offro la mia testimonianza così come il Signore mi ha chiesto di fare. Nei primi anni dopo l’esperienza ho dovuto lottare contro la mia razionalità che mi spingeva a credere che ciò che avevo vissuto era il frutto di un istinto di sopravvivenza, di qualche meccanismo del mio cervello. Per contro il mio animo mi diceva invece che ciò che avevo vissuto era un dono di Dio e che io veramente ero stato portato in Cielo.

Paolo Favillini, “Ritrovare la via” (Europa Edizioni, 2022)

Oggi, Paolo Favillini è felice? Ha ritrovato la via e il suo equilibrio spirituale?

La fede mi ha permesso di fare pace con me stesso, sono riuscito ad abbandonarmi con serenità d’animo tra le braccia del Signore e tutto per me è cambiato in meglio. Vivo nel mondo ma separato dalle cose del mondo. Posso dire di essere un uomo sereno e in pace. La felicità? Non appartiene a questo mondo! Non per me… dopo averla toccata con mano nel Regno del Signore.

Ritrovare la via si è classificato al quarto posto nella sezione “Racconti” alla scorsa edizione del Premio Letterario Nazionale “EquiLibri” con la seguente motivazione:

Paolo Favillini con Ritrovare la via ci consegna un testo davvero notevole e duraturo, intriso sia di miti classici sia di teologia cristiana. Questo audace e appassionato testo permette al Lettore di raggiungere importanti traguardi relativi al rapporto spirituale con Dio e con il mondo. L’opera ci spinge e ci sprona a trovare il nostro coraggio e ci ispira a perseverare nella ricerca della nostra personale via. Un viaggio e un percorso intimi, per chi crede o meno, che da millenni guidano e contribuiscono a formare l’umanità.

Paolo Favillini alla cerimonia di premiazione del Premio Letterario Nazionale “EquiLibri” – Anguillara Sabazia, 27 maggio 2023

Cosa ha significato per lei, per la sua storia e la sua scrittura ricevere tale riconoscimento?

Ricevere un riconoscimento per una persona come me che. come ho detto. non sono uno scrittore è stata una sorpresa che mi ha sbalordito sono rimasto senza fiato… per questo vi ringrazio.

Quali sono i suoi prossimi progetti editoriali?

Non penso di avere altri progetti editoriali…ma nella vita mai dire mai.

Qui di seguito troverete una breve clip della Cerimonia di Premiazione della quinta edizione del Premio Letterario Nazionale “EquiLibri” tenutasi lo scorso 27 maggio 2023 presso i Giardini del Torrione di Anguillara Sabazia (Rm). Questa è una occasione per ringraziare ancora una volta il Comune di Anguillara Sabazia, tutti i partecipanti, gli Autori, gli Editori e i collaboratori che hanno permesso e sostenuto la realizzazione della manifestazione con immenso entusiasmo e grande fiducia.

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