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Letto per voi… “Poesie sul tavolo” di Alessia Pizzi

La Rubrica online “Piazza Navona” ha letto per voi la silloge Poesie sul tavolo (Edizioni Progetto Cultura) della scrittrice Alessia Pizzi già giurata del Premio Letterario Nazionale “EquiLibri”. E non perdete l’Incontro con l’Autrice!

La trama

Alessia Pizzi, “Poesie sul tavolo” (Edizioni Progetto Cultura, 2023)

Venticinque componimenti intervallati dalle illustrazioni di Barbara Gigli animano Poesie sul tavolo, la nuova silloge di Alessia Pizzi. Un libro agile i cui versi parlano di tempo, maturità, profondità d’animo, senso di solitudine, voglia di vivere e di riscatto incastonati in un tempo sospeso, tranquillo eppure tangibile. Versi in cui l’Autrice mette a nudo il suo sé più nascosto e intimo facendo della sua forza e della sua fragilità i punti da cui partire per costruire e costruirsi.

Sono donna
bambina
creatura.
credi ai miei versi
sono rare tessere
di verità, madide
di gioia e di pena.

Sul libro

Edizioni Progetto Cultura

A due anni dalla pubblicazione del testo teatrale Qualcuno si ricorderà di noi (FusibiliaLibri, 2020) la giornalista e scrittrice romana Alessia Pizzi presenta la silloge Poesie sul tavolo pubblicato da Edizioni Progetto Cultura nel febbraio 2023. Venticinque componimenti ordinati secondo la successione di numeri e alternati a circa dieci illustrazioni realizzate da Barbara Bagli.

Un tempo sospeso, calmo, quieto, carico di senso e significato, un’atmosfera placata dalla volontà di riflessione fanno da sfondo a queste poesie che mostrano e narrano l’intimità dell’Autrice nel suo saper essere debole e fragile, insicura e decisa. Alessia Pizzi, infatti, si lascia andare alla scrittura

Alessia Pizzi, “Poesie sul tavolo” (Edizioni Progetto Cultura, 2023)

Poesie scritte sul tavolo
la testa di lato
sono parole dritte
nella mano incerta
dell’inchiostro digitale.
(…)
La mia voce si scioglie
sulla carta come bava
di lumaca che ha
perso la sua casa.

Vulnerabile, sincera e decisa. Così appare Alessia Pizzi tra i suoi versi che si snodano nella quotidianità, nella materia, nella normalità e semplicità di un orologio che segna il tempo che passa e corre, il divano simbolo di unione e di dimensione domestica, nella semplicità e nell’eterna bellezza di un tramonto, di un respiro, di uno sguardo, di un gesto d’amore. L’Autrice narra e canta la necessità di questa semplicità, il bisogno di abbandonarsi a tanta naturalezza, al rifiuto di ogni sovrastruttura. Va all’essenza delle cose Alessia Pizzi, alla morale della vita e di quanto sia necessario capire l’inutilità/dei nostri dolori di fronte/alla fossa (…). Presente e passato si mescolano nelle parole della poetessa: canta come accadeva per i poeti classici e scrive con l’inchiostro digitale che, seppur freddo, fa sentire il sangue e la vita di questa giovane donna che le scorre nelle vene e nel pensiero.

Alessia Pizzi, “Poesie sul tavolo” (Edizioni Progetto Cultura, 2023)

Poesie sul tavolo si rivela essere una lettura da camera da intendere come intima e intimista, solitaria e di autoriflessione. Molti sono, infatti, gli spunti che le poesie offrono per pensare, porsi e porgere domande, osservare il mondo esterno con una nuova curiosità o con una nuova consapevolezza.

Questo è proprio il merito della scrittura di Alessia Pizzi che ancora una volta dimostra la sua versatilità, l’attaccamento e l’attenzione alla costruzione del verso, la ricerca e lo studio delle antiche poetesse, la sua capacità di comunicare senza fare troppi giri di parole. Con essenzialità e pulizia della parola. Scrive il Professor Massimo Giuseppetti nella sua prefazione, Le parole di questa raccolta rivelano in questo modo la marca di un’esperienza che si è fatta espressione, un’espressione tanto più preziosa quanto ci appare nella sua natura multiforme. Un’espressione nata e ricercata nell’esperienza del vivere e Alessia Pizzi, accantonando per un momento la sua acuta e intelligente ironia, mostra il suo disarmante attaccamento alla vita e la bellezza della sua essenza forte nella sua naturale vulnerabilità.

Incontro con l’Autrice

La scrittrice Alessia Pizzi con la silloge “Poesie sul tavolo” (Edizioni Progetto Cultura, 2023) – Ph. Francesca Blasi

In che modo è nato il suo interesse per lo studio e la scrittura della Poesia?

In modo naturale: sin da piccola amavo imparare a memoria le poesie, ti ricordi quelle che ci davano a scuola? Carducci, Leopardi, Manzoni… le amavo tutte. Facendo il liceo classico ho amato anche quelle greche e latine e sono approdata alla facoltà di Lettere. Mentre studiavo, scrivevo le mie poesie sin dalle superiori e mi sfogavo: erano una sorta di diario. Con la crescita, è cambiato il mio modo di scrivere: ora è sicuramente più consapevole della tradizione letteraria, ma resta comunque una valvola di sfogo. Ringrazio il professor Luca Serianni per quell’ultima lezione sulla poesia femminile al Teatro Manzoni poco prima della sua tragica morte la scorsa estate… molto di quello che so di poesia me l’ha insegnato lui durante e dopo l’università.

Come è nato il progetto editoriale di Poesie sul tavolo?

Alessia Pizzi, “Poesie sul tavolo” (Edizioni Progetto Cultura, 2023)

Poesie sul tavolo è il frutto di due settimane di scrittura sul piccolo tavolo del mio balcone: era giugno 2022, ero a casa da sola e ho sfogato quello che provavo. Credo si tratti della summa del biennio 2020-22 e di tutte le frustrazioni varie accumulate.

Lei ha scritto anche il testo teatrale Qualcuno si ricorderà di noi (Fusibilia, 2020) dove ha dato letteralmente voce ad Erinna, Anite e Nosside,  poetesse greche del III e IV secolo a.C. che vengono a scontrarsi con Google e l’era moderna. Ecco: dalla scrittura teatrale alla poesia, in quale stile e genere sente di essere più a suo agio. E perché?

Mi sento a mio agio con tutto quello che mi viene naturale: non ho scelto di scrivere poesia, ma mi ci ritrovo, mi viene facile. Il corto teatrale è nato veramente senza che io ne fossi consapevole: venivo da qualche anno come giurata letteraria/giornalista in ambito drammaturgico e teatrale, quindi forse inconsciamente ho maturato anche quel tipo di scrittura. Di fatto credevo fosse il modo giusto per raccontare le poetesse in modo più “immediato” di un saggio. Purtroppo ho pubblicato il libro in pieno Covid19 quindi non è ancora mai andato in scena… ma se qualche regista volesse, ne sarei contenta. Sarebbe un sogno!

Alessia Pizzi, “Poesie sul tavolo” (Edizioni Progetto Cultura, 2023)

Dei venticinque componimenti che animano Poesie sul tavolo a quale sente di essere più legata? E perché?

Non mi lego a niente di quello che scrivo, perché mentre lo scrivo non me ne rendo conto. Le mie poesie, una volta pubblicate, sono per gli altri, per suscitare emozioni al di fuori di me: io ho “già dato”. Tuttavia, sicuramente la poesia dedicata al mio cane Nike è quella più “affettiva” (numero 18).

Poesie sul tavolo è arricchito dalle bellissime illustrazioni di Barbara Gigli. Come è nata la vostra collaborazione? E quanto è importante il rapporto tra la parola e l’immagine?

Devo ringraziare Marco, l’editore di Progetto Cultura: quando ha letto le mie poesie mi ha affiancato Barbara, che ha fatto varie bozze per arrivare al risultato che volevo. Le illustrazioni sono bellissime e non mi sarei mai sognata di averle in un mio libro di poesie. Mi sono molto emozionata, credo sia un valore aggiunto.

Alessia Pizzi, “Poesie sul tavolo” (Edizioni Progetto Cultura, 2023) – Ph. Francesca Blasi

Nella sua silloge lei si offre completamente al Lettore. Si svela pian piano come un fiore che si apre all’aurora. Quanto coraggio e fiducia ci vogliono per abbandonarsi con così tanta semplicità e onestà a un foglio bianco?

Non so quanto un’esigenza sia coraggiosa, fatto sta che quando il bisogno di dire bussa alla mia porta, io apro sempre, che sia comodo o meno (tanto per me quanto per gli altri). Ci sono alcune storie che devo ancora raccontare, ma non sento che la mia penna sia pronta. Arriverà anche quel momento.

Al contrario, quali sono i versi che sono stati più difficili da incastonare su carta? E perché?

Sono scivolati tutti dalla mia penna cancellabile rosa: anzi, a volte ho dovuto trattenerne qualcuno! 

Secondo lei, osservando il panorama editoriale contemporaneo, quale ruolo e posto occupa la Poesia?

Alessia Pizzi, “Poesie sul tavolo” (Edizioni Progetto Cultura, 2023)

La poesia è una Cenerentola perché è per pochi: hai fatto caso che i bookblogger di Instagram al 90% recensiscono solo romanzi? Per me non è mai stato un caso. Tuttavia, io credo fortemente che la poesia sia uno degli strumenti più potenti per raccontare, forse proprio perché non è main stream, non è chiassosa in un mondo bombardato da notizie polarizzate.

Spesso si sente ripetere che i poeti sono degli “eroi”, è convinta anche lei che la Poesia (assieme alla Musica) salverà il mondo?

Per salvare il mondo credo serva un Bruce Willis e una trivella! Scherzi a parte, non credo ai “salvatori”. Credo però che la bellezza vada protetta, tutta. Per questo motivo pubblico le mie poesie: spero che diano agli altri un po’ di bellezza, la stessa che salva me quando le scrivo.

Poetessedonne.it

Da non molto è nato il suo nuovo progetto Poetessedonne.it Vuole raccontarci di più in merito a questa sua nuova iniziativa?

Poetessedonne.it è figlio degli oltre dieci anni di divulgazione che faccio sulla letteratura femminile. Dopo aver pubblicato Qualcuno si ricorderà di noi, ricordo che parlavo col mio compagno del fatto che se la poesia è di nicchia, quella delle donne è stata anche più nascosta: basta aprire un libro di scuola. E lui mi disse di aprire un sito dedicato per raccontare queste benedette poetesse dimenticate! Quindi dopo Culturamente.it, che era un progetto “di squadra”, ho aperto questo sito dove sto effettuando il censimento di tutte le poetesse contemporanee (che possono fare una comoda intervista online) e dove pubblico le schede delle poetesse del passato, a volte anche col contributo di altre studiose. Mi richiede molto studio, sto cercando tutte le sillogi poetiche possibili e immaginabili, ma è veramente un progetto di valore, tutto mio, che mi dà gioia. Qualcuno dovrà ricordarsi di loro… l’ha detto Saffo, e io provo a fare in modo che sia così con gli strumenti che conosco meglio di professione, ovvero quelli digitali. Internet e cultura sono i miei due punti fermi.

Alessia Pizzi, “Poesie sul tavolo” (Edizioni Progetto Cultura, 2023)

Per il secondo anno consecutivo è presente nella Giuria del Premio Letterario Nazionale “EquiLibri” e in collaborazione con Poetessedonne.it assegnerà il Premio della Critica “Spacciatori di Cultura”. Sperando possa già confermare la sua presenza nella prossima edizione, cosa può dire in merito a questa sua esperienza?

Essere giurata letteraria e mediapartner di premi di questo genere per me è solo un onore, oltre che un grande modo per crescere. Dirigendo redazioni e leggendo le opere altrui ho veramente ampliato la mia mente quando si tratta di scrittura. Ne sono grata.

Quali sono i suoi prossimi impegni professionali ed editoriali?

Alessia Pizzi, “Poesie sul tavolo” (Edizioni Progetto Cultura, 2023)

Di recente mi sono decisa a portare Poetessedonne.it sui social: mi trovate come Alessia Pizzi su YouTube e TikTok e come Poetessedonne su Instagram col format “Forse non c’è sui libri di scuola”. In meno di un minuto leggo una poesia di una poetessa che al 90% non era nei vostri libri scolastici. Scommettiamo? Nel frattempo, sto studiando molto l’intelligenza artificiale applicata al giornalismo (ho pubblicato da poco un report per L’Ordine Nazionale dei Giornalisti), sono giurata e mediapartner anche per il Premio Letterario L’Avvelenata e continuo a scrivere poesie. Nella mente mi frulla un “pensiero stupendo” di tipo saggistico, ma come sempre dovrò aspettare l’epifania.

 

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