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Letto per voi… “Ellenika” di Nunzio di Sarno

La Rubrica online “Piazza Navona” ha il piacere di ospitare ancora una volta Nunzio Di Sarno e di presentarvi la sua ultima silloge Ellenika (Eretica Edizioni). E non perdete il consueto Incontro con l’Autore!

La trama

Nunzio Di Sarno, “Ellenika” (Eretica Edizioni, 2023)

Ellenika: 49 componimenti che raccontano un viaggio – interiore ed esteriore – sullo sfondo della Grecia. Appunti, riflessioni, parole strutturati in versi narrano l’animo di un uomo in movimento, curioso del mondo, dei volti di chi incontra e di ciò che possono trasmettergli e insegnarli. Linguaggi e lingue che si incrociano e si contaminano (italiano, spagnolo, greco e inglese) divenendo un unicum dal senso e dal sentire universale. Nunzio di Sarno, alla sua terza pubblicazione, procede (appunto!) per il suo viaggio e per la sua strada, tra mito, realtà e contemplazioni.

Sul libro

Il 23 ottobre 2023 Eretica Edizioni pubblica la terza opera dello scrittore napoletano Nunzio Di Sarno dal titolo Ellenika e la Rubrica online “Piazza Navona” è ben felice di tornare a raccontarvi dell’Autore e della sua poetica.

Eretica Edizioni

Come suggerisce il titolo dell’opera, non è difficile scoprire lo sfondo e la fonte di ispirazione dei quasi cinquanta componimenti che compongono Ellenika. Ancora una volta Di Sarno, come già accaduto con le precedenti opere Mu e Wu, riporta nelle sue pagine non solo stati d’animo ma anche un misto di appunti, riflessioni e sguardi rivolti al mondo. In tal modo il Lettore compie il suo personale e intimo viaggio – andata e ritorno – attraverso le parole e gli occhi dell’Autore. E in ogni viaggio che si rispetti, naturali e spontanei sono gli incroci di culture, lingue, tradizioni… Italiano, spagnolo, greco e inglese. Queste sono le lingue (con le relative Traduzioni a chiusura del piccolo e agile volume) che Di Sarno lascia che si incontrino e si mescolino. Ognuna con i propri suoni, ognuna con le proprie radici e la propria storia.

Nunzio Di Sarno, “Ellenika” (Eretica Edizioni, 2023)

Forse il viaggio
È proprio questo –
Sentirsi perduti

Camminare senza meta
Nella canicola che pesa

Sudati senz’acqua solo
Pane e miele del mattino
Tre carote nello zaino

Chiedere nel dubbio
Pur sapendo che
Ogni informazione
Non porterà a niente […]

Viaggio come movimento fisico e culturale, come ricerca di un centro di gravità permanente utile a suscitare nuove riflessioni, pensieri e nuove possibilità di incontro con l’Altro. E con noi stessi, naturalmente.

Nunzio Di Sarno, “Ellenika” (Eretica Edizioni, 2023)

Di Sarno, con decisione e delicatezza, ci porta nel suo viaggio, nei suoi momenti di quiete e in quelle attese della trasformazione dove il cuore accoglie ciò che può. Il viaggio in Grecia come un Ulisse al suo ritorno, alla ricerca e alla ripresa delle sue radici, di ciò che gli appartiene eppure curioso e inconsapevole di ciò che può ancora trovare e scoprire. La Grecia dove il mare plasma il rito e si celebra, si perpetua la vita. scrive Di Sarno in II – Crossroads:

A volte il viaggio e la strada danno
Più di quanto riusciamo a trattenere
E visto che è facile cominciare da fuori

Non resta che infilare sandali buoni
E andare con la protezione degli dèi
Che riposano lontano dagli uomini

Nunzio Di Sarno, “Ellenika” (Eretica Edizioni, 2023)

Uomini e dèi, magia e natura, ragione e sentimento. Tutto e il contrario di tutto. Questo è il piacere di ogni viaggio. Questo è quanto Di Sarno con una inedita penna più consapevole e matura regala generosamente al suo Lettore abbattendo ogni schermo e ogni difesa. Ellenika, così, si trasforma in una sorta di diario di bordo privo di date ma colmo di sentimenti e sensazioni cui corrispondono luoghi, posti, incontri. Le parole si fanno bussola indicando la direzione di un viaggio senza tempo.

Incontro con l’Autore

Lo scrittore Nunzio Di Sarno (Per gentile concessione di Nunzio Di Sarno)

Da cosa ha tratto ispirazione per la sua silloge Ellenika?

Dai viaggi, dai luoghi visitati, dalle persone conosciute, dagli incontri fugaci e da quelli da cui sono nate poi amicizie, che mi hanno schiuso mondi che non avrei potuto vedere altrimenti. Credo allo stesso tempo che questa forte risonanza sia stata possibile perché c’è qualcosa di ancestrale che mi lega alla Grecia, visto che lo stesso non è avvenuto in altri paesi, visitati più volte. Forse per il Tibet, in cui però non sono mai stato ancora, ho provato qualcosa di simile, ma per ragioni diverse, che spiegherò in merito ad un’altra raccolta, che sperò vedrà presto la luce.

Nunzio Di Sarno, “Ellenika” (Eretica Edizioni, 2023)

In Ellenika è molto presente il tema e il sentimento proprio del viaggio. Sembra quasi che i tuoi versi siano stati scritti on the road. La Grecia, i suoi miti e la sua filosofia quanto hanno influenzato i suoi versi? E il senso e la metafora del viaggio quanto possono essere utili per comprendere e confrontarsi con la realtà?

Sì. Molti dei versi sono stati scritti sulla strada, in nave, ai tavoli delle taverne, nei campeggi, sul balcone di casa di amici che mi ospitavano, sotto gli alberi, su strade sterrate ecc…, anche se la struttura è nata dopo, tra un viaggio e l’altro, seduto al pc o dopo il lavoro, quando mi rimmergevo in quel tempo, che non è mai perduto. Si è delineata così in modo sempre più chiaro la forma della raccolta come un viaggio unico con una partenza e un ritorno. Non a caso la prima poesia è “La nave”. Ci sono alcuni miei amici che hanno una conoscenza filosofica o un’ossessione per i miti greci maggiore della mia. Per quanto mi riguarda, al di là dell’infarinatura scolastica da liceo, permane un’attrazione per Eraclito e un interesse per i presocratici, il platonismo e il neoplatonismo, anche per le connessioni che hanno con certa psicologia. Di sicuro mi affascina la filosofia greca antica per come al tempo riusciva a rendere vitale, esperienziale e trasformativa la pratica filosofica, religiosa, scientifica ed artistica. Non c’era ancora la vivisezione specialistica che, in cambio di uno sviluppo più veloce, ha perso troppo spesso la visione d’insieme.

Nunzio Di Sarno, “Ellenika” (Eretica Edizioni, 2023)

Il viaggio può essere importante perché, misurandosi con l’altro, ci si misura con le nostre parti aliene, non visibili e quindi non integrate. Ovviamente ciò accade quando se ne dà la possibilità. Spesso però la facilità degli spostamenti, propria della nostra epoca, non corrisponde ad un reale movimento interiore. Quindi si va e si ritorna identici a prima, forse solo con più foto e souvenir di varia natura. Nonostante Ellenika sia attraversata da una caleidoscopica varietà di paesaggi e di volti, è il viaggio interiore quello che m’interessa, che può essere intrapreso muovendosi o rimanendo nella propria città. Certo più input abbiamo, più si impara a conoscersi attraverso le nostre reazioni. Sempre se ne si è consapevoli.

Come è già accaduto nelle sue precedenti raccolte, anche in Ellenika compaiono versi scritti in inglese? Perché ha sentito e sente questa necessità di esprimere anche in questa lingua e attraverso i suoi suoni, la sua fonetica?

Ho studiato inglese all’università. Ma credo che le ragioni siano altre. Direi che in ordine potrebbero essere: il mio interesse per certa letteratura americana; la fonetica e la ritmica interne alla lingua che mi spingono a scrivere in modo diverso dall’italiano; l’uso che se ne fa come lingua franca e infatti anche in Grecia mi ritrovavo a parlarla più dell’italiano.

Nunzio Di Sarno, “Ellenika” (Eretica Edizioni, 2023)

Rispetto alle sue precedenti sillogi, Mu e Wu, in cosa si differenzia questa sua ultima opera? In che modo è “cresciuta” la sua poesia?

Sicuramente sono cambiato io crescendo, ma non per gli anni trascorsi, piuttosto per come li ho attraversati. Questi ultimi dieci anni sono stati veramente ricchi di esperienze e studi. I primi anni del 2010 furono un trampolino fondamentale per il salto, che portò ad una lunga immersione. La mia produzione ne è speculare ma, per come sono state scritte le raccolte, non si può rintracciare un percorso lineare e sequenziale. A parte forse Wu, che fu scritta interamente tra il 2011 e 2012, ma pubblicata come seconda raccolta, le altre, comprese quelle inedite, sono scritte quasi contemporaneamente, anche se definite e terminate in tempi diversi. Così come in Mu e Wu, anche Ellenika è qui possibile ritrovare i miei interessi più profondi: artistici, musicali, spirituali, psicologici e politici. Si caratterizza credo per una maggiore presenza umana. Persone con le loro storie che, a seconda dell’intensità dell’interazione, risultano più o meno vivide e presenti nelle scene, che possono risultare in alcune parti degli appunti di viaggio in forma lirica.

Nunzio Di Sarno, “Ellenika” (Eretica Edizioni, 2023)

Qual è il suo rapporto con la parola e lo spazio che occupa? Sia esso un foglio, un evento, un incontro, un dialogo…

In principio era il verbo, ma c’è chi dice che in principio era il suono. Ebbene, possiamo unire le due citazioni, se ribadiamo che la parola è un contenitore e si carica a seconda di chi la pronuncia o la scrive, in base a ciò che veicola, e non solo di suono, interiore o esteriore che sia. Se mettessimo la stessa frase in bocca a due persone diverse, avremmo effetti diversi. La parola, insieme ad altri elementi che sono paraverbali e non verbali, va a creare il campo per la relazione. In questo campo può succedere di tutto. Sta a noi connotarlo. Si può semplicemente fare la spesa e comprare 2oogr di prosciutto crudo, si possono porre le basi di un setting psicoterapeutico per l’alleanza propedeutica alla trasformazione, si può godere della mutua comprensione e compenetrazione in amicizia e in amore, raggiungere stati non ordinari di coscienza… Il tutto, a parte il prosciutto, è possibile se c’è una relazione profonda, che non è comune. In conclusione, il mio rapporto con la parola è vitale, essendo un docente e psicologo ed utilizzando la scrittura e la musica come media per dare forma e sostanza a ciò che mi si muove dentro e fuori. 

Nunzio Di Sarno, “Ellenika” (Eretica Edizioni, 2023)

Cosa le ha lasciato questa sua ultima esperienza di scrittura?

Ho rivissuto in maniera molto forte le stesse emozioni provate nei viaggi. L’incontro, il riconoscimento e l’addio, che a volte era un arrivederci, mi si ripresentavano con la stessa potenza appena li rievocavo attraverso i versi. A volte l’effetto era insostenibile, tanto da impedirmi di scrivere per l’eccessivo carico, intensificato dalla perdita o dalla lontananza. Infatti, soprattutto nei giorni a cavallo dei ritorni, vivevo un dissidio tra una parte di me, che voleva affrettarsi a dare una forma più chiara ai ricordi e alle emozioni ancora sospese fuori dalla carta, e l’altra che non riusciva ad andare oltre, sopraffatta da una materia troppo densa, che aveva bisogno di tempo per poter essere pian piano integrata. Dopo le riletture per le correzioni editoriali, ho sentito quanto in fondo Ellenika sia un inno all’amicizia, alla comunione più pura tra l’uomo e i suoi simili e gli altri esseri, senzienti o meno. Quindi direi che mi ha lasciato la gioia del sentirmi uomo tra gli altri esseri. Che ognuno a suo modo può far sì che la vita sia una continua meraviglia, nonostante dolore, malattia, sopraffazione, orrore. La scintilla della pura condivisione illumina in un istante il buio della ragione, che pare accompagnarci quotidianamente.

Nunzio Di Sarno, “Ellenika” (Eretica Edizioni, 2023)

Tra i suoi versi raccolti in Ellenika, a quali sente di essere più legato?

Per me sono veramente tutti significativamente toccanti, proprio come i vari momenti del viaggio. L’armonia è possibile solo dando valore ad ogni singolo momento e spesso attraversando gli estremi. Così la fame, per risparmiare soldi pur di prolungare il viaggio, è un passaggio indispensabile per poter godere in estasi di una cena col pesce pescato dal marito della proprietaria della taverna e mangiare a due metri dal mare. L’alternarsi del silenzio e della musica. Della solitudine e della compagnia. Della noia e dell’esaltazione. Dello scoramento e della fiducia. Questo movimento, mi impedisce di scegliere, perché è l’insieme di ogni singola scena, strofa, capitolo a dare l’equilibrio al tutto.

Quale vuole essere il messaggio della sua poetica e dei suoi versi?

Nunzio Di Sarno, “Ellenika” (Eretica Edizioni, 2023)

Non c’è un messaggio. A seconda di chi legge o guarda può aprirsi un varco o un altro. Quello che scrivo, e penso di averlo ripetuto spesso, è una traccia ed uno strumento. Traccia di un’esperienza, che quando va bene è trasformativa, e strumento per poter riaccedere a quella stessa esperienza. Per come sono strutturati i versi, o almeno molti di essi, è possibile acceder a più livelli. Fatto sta, che come in ogni arte, ci si può sentire più o meno in consonanza con ciò che si fruisce. Inoltre il lettore, o lo spettatore, visti i video che sto creando negli ultimi tempi, è chiamato sempre ad interagire, compartendo il proprio mondo interiore, ed essendo disposto a stravolgerlo. Proprio come nella psicoterapia e nei sentieri spirituali. Questo passaggio era descritto in modo chiaro, quando parlavo di Wu, scrivendo:Le parole sembrano ossa disposte su uno scheletro che assume posizioni diverse, spinto dalle circostanze. Alle ossa-parole si attaccano i muscoli, la carne-connotante dall’interno e dall’esterno, che cambia e si muove a seconda del soffio. Sembrano date solo l’entrata e l’uscita, come quelle del corpo, per nutrirsi o liberarsi. Ognuno a seconda del tempo e dello spazio che si trova ad abitare, può scegliere il passo per inoltrarsi nel sentiero, le pause, la fine ed il ritorno. Il vortice delle immagini spiegate sugli arti disperde e ricompone il senso. Lo smarrimento, che attraverso la misura, porta al cambiamento.” Ciò si ritrova in una forma e in un grado diverso in tutta la mia produzione.

Nunzio Di Sarno, “Ellenika” (Eretica Edizioni, 2023)

Quali sono i suoi prossimi progetti editoriali?

Ho in standby un libro sul Parkinson, tratto da una delle mie due tesi di laurea, per cui avevo una proposta da una casa editrice, ma a cui non ho ancora messo mano e non so quando comincerò. C’è una raccolta finita, collegata alle pratiche vajrayana, alla psicologia e alle esperienze che ho vissuto lungo questi sentieri, che impregnano anche i versi delle raccolte precedenti e lo faranno immagino anche in quelle future, visto che il nucleo della mia ricerca esperienziale è quello. Sto cercando un editore. Poi ce ne sono altre tre, a cui sto ancora lavorando, di cui una è legata al lavoro con le immagini ed ora con i video che sto portando avanti sui social. In sostanza, ci sono molti progetti attivi. Aspetto di trovare le condizioni giuste per la pubblicazione…

 

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