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Letto per voi… “Di niente e di vento” di Claudia Zuccarini

La Rubrica online “Piazza Navona” ha letto per voi la raccolta di poesie Di niente e di vento di Claudia Zuccarini (Campi di Carta) classificatasi al secondo posto nella sezione “Poesia” alla quinta edizione del Premio Letterario Nazionale “EquiLibri”. E non perdete l’Incontro con l’Autrice!

La trama

Claudia Zuccarini, “Di niente e di vento” (Campi di Carta, 2022)

Di niente e di vento è la raccolta poetica di Claudia Zuccarini. Cinquanta componimenti suddivisi in cinque parti ben distinte eppure tra loro indissolubilmente collegate: Risacche, Terra ferma, Oceano, Sabbie mobili e Orizzonte. Parole trasformate in versi che cantano gli affetti, le speranze, gli umori profondi, le emozioni e i pensieri di una donna  che, con semplicità, autenticità e naturalezza, ha fatto sue le parole di Rabindranath Tagore: Lasciate che la vostra vita danzi con leggerezza sui bordi del tempo come rugiada sulla punta di una foglia.

Sul libro

La poesia comincia quando un emozione ha trovato il pensiero e un pensiero ha trovato le sue parole.
Robert Frost

È il 2022 quando Campi di Carta pubblica nella sua collana “Campi di Stelle” la raccolta poetica della scrittrice pugliese Claudia Zuccarini dal titolo Di niente e di vento. L’opera, classificatasi al secondo posto nella sezione “Poesia” alla quinta edizione del Premio Letterario Nazionale “EquiLibri”, raccoglie cinquanta componimenti articolati in cinque parti: Risacche, Terra ferma, Oceano, Sabbie mobili e Orizzonte. Diversamente da quanto si possa pensare è proprio questa struttura a rendere la raccolta incredibilmente unita facendo sì che l’Autrice intessa un vero e proprio percorso di dialogo con se stessa e con il Lettore.

Campi di Carta

Come suggerisce il titolo, Di niente e di vento dà l’idea di un verso e, quindi, di una parola sospesa, impalpabile, eterea, fluttuante e danzante nell’aria eppure agitata come un’onda del mare e solida come la terra. È esattamente qui che si trova il valore dello stile poetico e della scrittura di Claudia Zuccarini: tra versi che (la) raccontano con estrema semplicità e genuinità facendo leva sui suoi affetti, l’àncora di salvezza di tutti gli animi, soprattutto dei più sensibili.

Così, la poetessa servendosi della struttura e delle parti che compongono Di niente e di vento narra della sua famiglia, delle sue speranze, degli umori che cambiano spesso con un niente e a volte come il vento, del passato, di un futuro tutto da vivere e costruire e persino di incomunicabilità e solitudine. Proprio come ne La giacca, quando scrive:

Claudia Zuccarini, “Di niente e di vento” (Campi di Carta, 2022)

(…)Fingendo pieghe distese,
si imbottisce
di forte armatura
e si confonde
tra cento altre giacche,
vicine,
in metrò affollati.

Ma abbiamo accennato anche agli affetti, alla famiglia: questo è un elemento cardine in Di niente e di vento. È nel nucleo affettivo e familiare che la poetessa ripone tutte le sue energie, le sue forze, liberandosi di ogni peso, condividendo ogni fardello, ogni paura cercando e offrendo riparo e ristoro. Nella poesia Cecilia, infatti, scopriamo il profondo legame tra una madre e la propria figlia, la gioia di una complicità naturale:

Claudia Zuccarini, “Di niente e di vento” (Campi di Carta, 2022)

Meraviglia, sorta tra noi
come tempesta d’estate,
danzami accanto
oltre ogni confine,
sino a quando
danzeranno con te
le mie indomabili
screziature verdeoro.

Certo, non mancano Nodi, Mancanze, Primavere smarrite… ma questo, ahinoi, è parte della vita così come il complicato tentativo di trovare una quadra, una chiave di lettura che ci aiuti a comprendere e a raggiungere il giusto equilibrio in una danza tanto sfrenata.

Claudia Zuccarini ha trovato il suo equilibrio, la sua scrittura lo dimostra. Agile, leggiadra, morbida, eterei passi di danza che si muovono su uno spazio impalpabile ma inesorabile qual è il tempo e, quindi, la vita stessa. La poetessa, proprio come le illustrazioni dai colori tenui, sfumati, libere da ogni contorno di Chiara Anaclio, è libera e si libera dei suoi pensieri e del suo sentire facendone un generoso regalo per il il Lettore. È un’abile acrobata Claudia Zuccarini

Claudia Zuccarini, “Di niente e di vento” (Campi di Carta, 2022)

Attendo il sole
a rischiarare
percorsi altri,
lontani da cerchi
sempre uguali

…ma la sua danza e il suo cammino non si arrestano. Essi procedono sicuri dell’imprevedibile e del possibile, della musica e del silenzio, sempre pronti a un inaspettato cambio di ritmo e di direzione, forti ed essenziali, liberi e spontanei, fatti di tutto ma anche di niente e di vento.

Incontro con l’Autrice

La scrittrice Claudia Zuccarini (Per gentile concessione di Claudia Zuccarini)

Come è avvenuto il suo incontro con la scrittura?

Il mio approccio alla scrittura ha origini lontane e si è concretizzato man mano nel tempo, assecondando il riconoscimento di un universo emotivo che non è solo personale, bensì universale.

Perché ha deciso (o scelto) di dedicarsi in particolar modo alla poesia?

Non mi sono mai chiesta cosa mi porti a comporre poesie. È una forma di scrittura spontanea che mi consente di portare alla luce in modo immediato rievocazioni, viaggi interiori o allegorie esistenziali più generali. Mi immedesimo in un giocoliere che rilancia le “visioni” in un’altra dimensione, conducendo il lettore ad oltrepassare la cornice della lirica.

Claudia Zuccarini, “Di niente e di vento” (Campi di Carta, 2022)

Come è nato il progetto editoriale di Di niente e di vento?

Di niente e di vento è una silloge maturata lentamente, in un arco temporale lungo, ed è un progetto editoriale che lascia spazio al dialogo con altre modalità comunicative, più in particolare artistiche. L’intento è la necessità stessa di confluire in un flusso di emozioni, di sentimenti che scorrono, contraddistinti da versi sciolti, nei quali il ritmo e la musicalità mutano a seconda del componimento e ritmano quadri animati. Scegliere un’illustratrice professionista, Chiara Anaclio, è stata un’esigenza scaturita dalla stessa essenza dei componimenti. Ne è nato uno scambio arricchente che ha generato gli acquerelli delicati che anticipano ogni sezione ed una copertina che sintetizza il senso ultimo di questo progetto: “dondolare” oltre le difficoltà, vestendosi di libertà e grazia.

Claudia Zuccarini, “Di niente e di vento” (Campi di Carta, 2022)

Da dove trae ispirazione per i suoi versi?

L’ispirazione l’ho tratta dai ricordi, da ciò che ho vissuto o vivo, da ciò che mi circonda. La mia terra, la famiglia, gli elementi naturali e la passione per i gioielli artigianali sono senz’altro parte integrante del mio plasmare scenari dipinti con le parole. È la vita stessa ad essere ritratta con tutta la sua potenza e malia.

La sua famiglia, i suoi affetti, il suo vissuto quanto hanno influenzato la creazione e la realizzazione della sua silloge?

La scrittrice Claudia Zuccarini (Per gentile concessione di Claudia Zuccarini)

Lavorando a questa pubblicazione, albergava in me la volontà di comunicare una sorta di leggerezza, di allontanamento dai fardelli, traendo forza dalle proprie origini, dalla Terra Ferma, caratterizzata da radici ben abbarbicate nel suolo, ovvero i legami privati. La sfera dei sentimenti costituisce dunque una sorta di bolla privata, pregnante in Di niente e di vento e tramutatasi in percezioni e visuali diffuse.

Di niente e di vento è articolato in cinque parti ognuna delle quali rappresenta metaforicamente un momento della sua vita, una tipologia di sentimento. In che modo ha pensato e organizzato tale struttura facendo diventare la sua silloge un vero e proprio “viaggio dell’anima”?

Claudia Zuccarini, “Di niente e di vento” (Campi di Carta, 2022)

È un’osservazione corretta, difatti le sezioni racchiudono aree diversificate. Risacche contiene liriche più metaforiche ed universali; Terra ferma si ancora agli affetti trainanti dell’esistenza; Oceano canta l’amore nelle varie modulazioni; Sabbie mobili elabora il disincanto e l’amarezza e, infine, Orizzonte offre una trasformazione, un ripensarsi nella crescita personale. Di niente e di vento raffigura, se vogliamo, un percorso nel quale ognuno di noi può ritrovarsi. In tale flusso di stimoli, i colori e la luce sono ingredienti fondamentali e derivano dalla magia di una Puglia affascinante e atemporale, soprattutto la mia amata Grottaglie. Le particolari sfumature del mare, delle nostre piante autoctone, del cielo del sud – che ci regala appunto una luce talvolta abbacinante ed altre calda e avvolgente – fungono da cornice percettiva primaria. Gli accostamenti con la natura costituiscono un ponte per affrescare i sentimenti e renderli leggibili e fruibili, per tutti. Trovo che la poesia possa essere un importante catalizzatore e propulsore per il lettore, se lo stesso può agevolmente interpretare il contenuto dei versi. È questo il filo che unisce i miei versi: suggerire scorci, trame nelle quali chiunque possa identificarsi.

Di niente e di vento si è classificato al secondo posto nella sezione “Poesia” alla quinta edizione del Premio Letterario Nazionale “EquiLibri” con la seguente motivazione:

Verso breve e linguaggio ricercato. Ogni cosa ha dignità di essere raccontata nelle poesie di Claudia Zuccarini, dalla giacca al ciliegio, dal figlio alla sorella. Tutto merita lo stesso spazio. La natura ha le movenze degli esseri umani e gli esseri umani prendono le vesti della natura. Nella fattispecie, la natura, antropomorfizzata, s’intreccia all’essere umano nelle esperienze e agisce, non è spettatrice come pensiamo: il ciliegio offre petali in dote alle incerte primavere. Allo stesso tempo essa regala figure retoriche per lo stato d’animo umano: anche una bocca può essere rocciosa.

Cosa ha significato per lei e per la sua scrittura ricevere tale riconoscimento?

Claudia Zuccarini alla cerimonia di premiazione del Premio Letterario Nazionale “EquiLibri” – Anguillara Sabazia, 27 maggio 2023

Aver ricevuto un riconoscimento così lusinghiero mi ha emozionata. È stata inoltre un’occasione preziosa per stabilire rapporti di amicizia con altre scrittrici e operatrici culturali che provenivano dalla Puglia come me, dalla Toscana, dal Veneto. Ogni stimolo relazionale ci trasforma e ci arricchisce. Sono pertanto grata per questa esperienza condivisa.

Sto per rivolgerle una domanda difficile se non impossibile: tra i componimenti della sua silloge quale la rappresenta di più? E perché?

Claudia Zuccarini, “Di niente e di vento” (Campi di Carta, 2022)

Desidero, in verità, che sia il lettore a sentirsi rappresentato, poiché la poesia è sì un riverbero dell’autore ma ancor di più delle anime che abitano il creato.

Quali sono gli Autori e le opere che hanno influenzato e formato il suo essere scrittore e lettrice?

Questa è una domanda spinosa per me che sono lettrice accanita. C’è un corposo retaggio culturale in termini di letteratura poetica, a partire da Pascoli per poi spaziare con opere scelte di ogni paese e cultura. Ne cito alcuni solo come esempi: Montale, Pavese, Merini, Gualtieri, avalli, Candiani, Szymborska, Cortázar, Salinas, Neruda, Hikmet, Lorca, Jiménez, Khayyâm, Senghor e molti altri. Ogni autore letto ha creato suggestioni interiori e competenze comunicative differenti. Sebbene la lettura e la scrittura siano due operazioni disgiunte, tale bagaglio è fluito nel mio stile personale.

Qual è il verso o la poesia che avrebbe voluto creare e scrivere? E perché?

Claudia Zuccarini, “Di niente e di vento” (Campi di Carta, 2022)

La mia sera di Pascoli, un gioiello della letteratura italiana che ho sempre amato per la musicalità metrica, il linguaggio accurato, la composizione vivida di immagini. E decine e decine di altre liriche…

Quali sono i suoi prossimi progetti editoriali?

Continuo a scrivere quando posso ed è un nuovo cammino nel mondo ed in me stessa, che presto o tardi avrà una sua forma compiuta come è accaduto per Di niente e di vento.

Qui di seguito troverete una breve clip della Cerimonia di Premiazione della quinta edizione del Premio Letterario Nazionale “EquiLibri” tenutasi lo scorso 27 maggio 2023 presso i Giardini del Torrione di Anguillara Sabazia (Rm). Questa è una occasione per ringraziare ancora una volta il Comune di Anguillara Sabazia, tutti i partecipanti, gli Autori, gli Editori e i collaboratori che hanno permesso e sostenuto la realizzazione della manifestazione con immenso entusiasmo e grande fiducia.

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