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Letto per voi… “Le metamorfosi delle esperienze” di Erika Montanari

La Rubrica online “Piazza Navona” vi racconta di Le metamorfosi delle esperienze di Erika Montanari (Gruppo Albatros Il Filo) classificatosi al secondo posto nella sezione “Racconti e Narrativa per l’Infanzia e Ragazzi (dai 3 ai 14 anni)” alla quinta edizione del Premio Letterario Nazionale “EquiLibri”. Non perdete l’Incontro con l’Autrice!

La trama

Erika Montanari, “Le metamorfosi delle esperienze” (Gruppo Albatros Il Filo, 2022)

Le metamorfosi delle esperienze è una raccolta di dodici fiabe che Erika Montanari scrive per se stessa, per i grandi e i piccoli lettori. Storie che strutturalmente si rifanno alla “grande tradizione” (eroe, vittima, antagonista, ostacolo da superare, happy end e morale) ma vengono ribaltate e cambiate le assegnazioni dei ruoli. L’eroe diventa donna finalmente capace di prendere le sue scelte e di autodeterminarsi. Nelle fiabe di Montanari c’è un profondo senso e bisogno di riscatto. Non a caso per la realizzazione di queste storie l’Autrice ha tratto ispirazione dalla sua stessa vita. Eppure nulla al mondo può far rinunciare alla celeberrima formula C’era una volta… ma con uno sguardo fisso sul presente e al contempo proiettato al futuro.

Sul libro

Credo che le fiabe, quelle vecchie e quelle nuove, possano contribuire a educare la mente. La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il mondo.
Gianni Rodari

Gruppo Albatros Il Filo

Nel 2022 Gruppo Albatros Il Filo pubblica nella collana “NuoveVoci Fabulae – Fiabe” il libro Le metamorfosi delle esperienze della scrittrice parmense Erika Montanari classificatosi al secondo posto nella sezione “Racconti e Narrativa per l’Infanzia e Ragazzi (dai 3 ai 14 anni)” alla scorsa edizione del Premio Letterario Nazionale “EquiLibri”.

Dodici fiabe che divengono strumento di riscatto, rinascita, autoaffermazione e crescita emotiva. Erika Montanari racchiude tutto questo (e molto altro) nelle dodici storie che animano la sua raccolta. L’Autrice, però, compie un ulteriore passo avanti servendosi (benevolmente e consapevolmente) dell’uso e del potere terapeutico della scrittura. Nella sua Premessa, infatti, scrive: “Le metamorfosi delle esperienze” sono state la chiave per superare molte cose, tra cui il dolore, il tradimento, la perdita, la rabbia e la frustrazione. Sono state la mia cura. Sono il simbolo di un percorso di guarigione per ritornare a gioire e a vivere in un modo nuovo, diverso, e forse più appagante di come si poteva immaginare. Così scrivendo fiabe ho colto un nuovo aspetto di questo tipo di racconto. Ho scoperto il loro potere guaritore attraverso le sue frasi chiave di “C’era una volta…” e “Vissero tutti felici e contenti”, insegnandomi che non tutto è perduto se capita una disgrazia. Anzi abbiamo una possibilità, se solo si desidera, ritornare realmente a quel “felici e contenti” tipico di tutte le fiabe. Esso ritorna, ritorna sempre, anche se si presenta in un modo diverso da come lo immaginavamo all’inizio.

Erika Montanari, “Le metamorfosi delle esperienze” (Gruppo Albatros Il Filo, 2022)

A sottolineare e ad approfondire quanto riportato dall’Autrice è Patrizia Vetri che nella sua Introduzione al volume riporta: Le vicissitudini dell’Eroe/Eroina rappresentano le difficoltà che l’essere umano affronta nella vita di ogni giorno, pur celando dietro la narrazione di difficoltà materiali quelle ben più gravi, dolorose e meravigliose, incontrate dall’Anima. Il necessario lieto fine della fiaba è la storia di una guarigione psichica: la trasformazione della persona che riesce a controllare i moti della sua psiche e, di conseguenza, gli eventi della sua vita, pieno di nuova energia e capace di affrontare il mondo con serenità, forza, coraggio e determinazione. 

Attraverso queste chiavi di lettura Le metamorfosi delle esperienze compie un ulteriore balzo in avanti donandosi al pubblico di tutte le età. Le fiabe di Erika Montanari, infatti, sono dedicate ai bambini ma ancor di più agli adulti che custodiscono i bambini che sono stati e che non si smetterà mai di essere. Le dodici storie conservano sì gli elementi base della “tradizionale” fiaba ma vanno a scardinare i ruoli da sempre imposti alla ricerca di una nuova autoaffermazione e, come già accennato, di un nuovo modo di rappresentare la realtà e di autodeterminare il proprio io.

Erika Montanari, “Le metamorfosi delle esperienze” (Gruppo Albatros Il Filo, 2022)

Erika Montanari attraverso i suoi protagonisti cresce, si lancia nella vita, prende decisioni importanti, nette, riprende in mano la sua esistenza comprendendo che la “principessa” è molto meglio si salvi da sola. Questo non per un esacerbato animo femminista o perché si può fare a meno di tutti (grande bugia!) ma, molto più semplicemente, perché può farlo, perché ha abbastanza energia e forza per contare su se stessa. Sono proprie queste fiabe così tenere, dai tratti genuinamente infantili e, quindi, autentici a dimostrarlo. Ciò significa, come insegna l’aritmetica, che pur cambiando l’ordine dei fattori il risultato non cambia. Erika Montanari ha compiuto degli interessanti cambiamenti nella fiaba per costruirla attorno a sé, per adattarla alla sua emotività che risulta molto simile a quella dei suoi Lettori. I suoi protagonisti (animali e umani), le loro (dis)avventure, le morali e i finali positivi è in questa direzione che si muovono senza stravolgere le loro funzioni pur ampliandole e, forse, rendendole più umane e complesse. Però, mai… mai si potrà fare a meno della magica formula C’era una volta… In fondo, l’obiettivo è sempre lo stesso: essere felici, sentirsi protetti. Erika Montanari punta dritta alla sua destinazione. E adesso le fiabe possono cominciare…

Incontro con l’Autrice

La scrittrice Erika Montanari (Per gentile concessione di Erika Montanari)

Come è nato il progetto editoriale di Le metamorfosi delle esperienze?

Il progetto editoriale di Le metamorfosi delle esperienze è nato un po’ per caso, come capita alla maggior parte degli autori alle prime armi, che non sanno nulla del settore editoriale italiano. Avevo portato alla mia cara amica, Patrizia Vetri, la mia raccolta, e lei mi suggerì di pubblicarle, magari facendomi aiutare da Veronica D’Onofrio per le immagini. L’idea di vedere il mio manoscritto in un libro fisico usufruibile ai lettori non mi dispiaceva. Così ho fatto le mie ricerche e da lì è partito il progetto.

Da cosa ha tratto ispirazione per le sue favole?

Le mie fiabe (perché si tratta di fiabe più che di favole) traggono ispirazione da fatti realmente accaduti e da persone realmente conosciute che in qualche modo hanno influenzato la mia crescita personale, la mia “metamorfosi” da bambina/adolescente a donna adulta. E penso anche alle innumerevoli fiabe e miti che ho divorato negli anni, diventati una parte di me.

Erika Montanari, “Le metamorfosi delle esperienze” (Gruppo Albatros Il Filo, 2022)

Quanto c’è di autobiografico nelle sue fiabe?

Di autobiografico c’è tanto. Perché per me è quasi impossibile non trarre ispirazione dalla vita reale, anche se si tratta di fiabe per bambini. Gli elementi autobiografici sono le esperienze che nella vita reale tutti possiamo sperimentare, come: il dolore, la perdita, il tradimento, la rabbia, l’ingiustizia ecc. Questo mi avvicina ai lettori, in modo particolare ai genitori dei lettori, che per insegnare o far comprendere qualcosa di difficile ai loro figli ,come tali esperienze, inevitabili nella vita, li aiuta a farlo grazie a una storia. Se non capiamo qualcosa, di solito si fa un esempio o si racconta una storia, anche con elementi estremi, per far capire meglio il messaggio. Scrivendo queste fiabe ho capito il messaggio di speranza di ciò che mi era accaduto.

Nel suo caso ma anche aprendo un discorso generale, la scrittura può avere una funzione terapeutica? Se sì, in che modo?

Erika Montanari, “Le metamorfosi delle esperienze” (Gruppo Albatros Il Filo, 2022)

Io sostengo molto la scrittura come strumento terapeutico. Mi basta pensare al lavoro sulla psicofiaba di Paola Biato, che ha ideato i Tarocchi fiabeschi. Un mazzo di carte, simile ai tarocchi con cui le persone scrivono delle fiabe che in qualche modo hanno una correlazione con loro stesse. Si tratta di un lavoro molto personale, dove la scrittura ha un potere terapeutico. Scrivere, specialmente per una persona non abituata a esprimere le proprie emozioni o a far emergere con facilità il proprio mondo interiore, è uno strumento molto utile per conoscersi e per imparare a definirsi. Quando noi prendiamo coscienza di un aspetto di noi o di un’emozione “scomoda” grazie alla scrittura intuitiva, riusciamo a trasformarlo, perché lo tiriamo fuori. Ovviamente la scrittura è uno dei tanti mezzi utili per la crescita personale. Io penso che i mezzi della creatività, di cui fa parte la scrittura, il disegno, la pittura, il collage, ecc. siano molto utili per aiutare un bambino a diventare un adulto consapevole di se stesso e del mondo in cui vive.

Tra le fiabe e i personaggi che compongono e abitano Le metamorfosi delle esperienze a quale sente di essere più legata? E perché?

Erika Montanari, “Le metamorfosi delle esperienze” (Gruppo Albatros Il Filo, 2022)

Tutte le mie fiabe in qualche modo sono legate a me. Non ce n’è una in particolare a cui sono legata. La cosa che amo è come le ho ordinate in sequenza. La particolarità de “Le metamorfosi delle esperienze” è che inizia e finisce con due storie molto simili, in cui in entrambe ci sono gli stessi elementi principali (una regina, un cavaliere, un dolore da sconfiggere e un saggio/saggia come aiutante magico) anche se descritti in un ambito diverso. Questo mi fa capire che tutte le mie storie non sono solo collegate a me in qualità di autrice, ma lo sono anche tra di loro. Insieme compongono un ciclo di vita, un anno che qualsiasi essere umano può vivere. Rappresenta uno step di cambiamento che si verifica in ognuno di noi in un determinato arco di tempo.

Erika Montanari, “Le metamorfosi delle esperienze” (Gruppo Albatros Il Filo, 2022)

Secondo lei, in una fiaba o in un racconto per bambini cosa non deve mai mancare? Quali sono gli elementi basilari?

Secondo me in una fiaba per bambini non deve mai mancare “Il viaggio dell’eroe”. Mi spiego meglio. Ci deve sempre essere un protagonista, a cui il lettore si può sentire legato per empatia; un ostacolo da superare, meglio se è difficile perché è grazie alle difficoltà che impariamo; un aiutante magico o comunque un amico che ci aiuti nell’impresa, perché tutti abbiamo bisogno degli altri per superare un ostacolo; e infine un tesoro, una meta, una bella principessa o un principe, ovvero la ricompensa della felicità dopo aver affrontato tutto quello che c’era prima. Riassumendo, quello che non deve mai mancare in una buona storia sono le basi della narrativa e come si creano le storie. Nello specifico per le storie per bambini, ci deve essere un insegnamento.

Quali sono gli Autori e le opere che hanno formato il suo essere scrittrice e lettrice?

Erika Montanari, “Le metamorfosi delle esperienze” (Gruppo Albatros Il Filo, 2022)

Di autori ce ne sono diversi per le fiabe: i fratelli Grimm, H. C. Andersen, I. Calvino e storie popolari in genere. Ho sempre amato molto i miti e da quando ho scoperto, da grande, “Le metamorfosi” di Ovidio me ne sono innamorata. Poi per capire meglio il mondo della fiaba e della sua utilità mi sono avvicinata a Clarissa Pinkola Estés, autrice di “Donne che corrono coi lupi” e a Paola Biato autrice di “Fiabe di potere”. Questi sono solo alcuni.

In che modo ha organizzato il lavoro di stesura con l’illustratrice Veronica D’Onofrio? Quanto sono importanti le immagini all’interno di un testo, soprattutto se questo è destinato ai piccoli lettori?

Lavorare con Veronica D’Onofrio è stato molto bello, soprattutto perché noi abbiamo frequentato la stessa scuola di bioenergetica a Parma. Ci siamo trovate subito. Io le ho detto che cosa volevo, e avevo le idee molto chiare che per Veronica è stato molto facile realizzare i disegni. Per un libro indirizzato ai bambini le immagini sono molto importanti, perché spezzano il testo e incuriosiscono. I bambini piccoli in genere sono molto visivi e quando gli si fa vedere un libro pieno di tante illustrazioni colorate che attraggono la loro attenzione, sono più invogliati a tenerlo in mano, a imparare a leggerlo e a scoprire i suoi segreti grazie all’aiuto di un adulto.

Le metamorfosi delle esperienze si è classificato al secondo posto nella sezione “Racconti e Narrativa per l’Infanzia e Ragazzi (dai 3 fino ai 14 anni) alla quinta edizione del Premio Letterario Nazionale “EquiLibri” con la seguente motivazione:

Le metamorfosi delle esperienze è una raccolta di storie ricche e talvolta complesse che presentano un minimo comune denominatore: il coraggio. In ciascuna storia narrata vi è un personaggio femminile che soffre, che prova rabbia, che vive conflitti, ma che pure trova la forza di guardare dentro di sé e al futuro. Attraverso la scrittura, l’Autrice dà voce alle sue emozioni, al dolore che, se liberato, diventa momento di crescita. Le storie narrate propongono una lettura semplice e – al tempo stesso – complessa aiutando il giovane Lettore ad avvicinarsi alle proprie emozioni, imparando a riconoscerle e a gestirle. Sono proprio queste ultime che insegnano a non arrendersi, a trovare sempre un punto da cui poter ricominciare e a trasformare le difficoltà in nuove, meravigliose possibilità.

Cosa ha significato per lei ricevere tale riconoscimento?

Roberto Casati alla cerimonia di premiazione del Premio Letterario Nazionale “EquiLibri” – Anguillara Sabazia, 27 maggio 2023

Ricevere quel premio per me è stata una sorpresa inaspettata. Non credevo che un’opera come la mia, così sconosciuta e così piccola nel grande mondo editoriale italiano, potesse avere un tale riconoscimento. Per me è stata la conferma che le mie storie avevano un valore al pari delle altre, e che potevano andare ai lettori giusti. Per me è stata la conferma che tutto il lavoro che avevo fatto sulla fiaba e su di me era stato visto e che poteva essere utile a qualcuno. Per questo dico mille volte grazie!

Erika Montanari, “Le metamorfosi delle esperienze” (Gruppo Albatros Il Filo, 2022)

Quali sono i suoi prossimi progetti editoriali?

Per quanto riguarda i miei prossimi progetti editoriali, non ne ho per ora. La mia vita è stata un rimescolarsi di cambiamenti, tuttora in atto. Però mi sto dedicando per ora allo studio della narrativa e altro.

Qui di seguito troverete una breve clip della Cerimonia di Premiazione della quinta edizione del Premio Letterario Nazionale “EquiLibri” tenutasi lo scorso 27 maggio 2023 presso i Giardini del Torrione di Anguillara Sabazia (Rm). Questa è una occasione per ringraziare ancora una volta il Comune di Anguillara Sabazia, tutti i partecipanti, gli Autori, gli Editori e i collaboratori che hanno permesso e sostenuto la realizzazione della manifestazione con immenso entusiasmo e grande fiducia.

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