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Letto per voi… “Blue Sunday” di Marco Lepori

La Rubrica online “Piazza Navona” ha letto per voi il romanzo “Blue Sunday” di Marco Lepori (Catartica Edizioni). E non perdete un inconsueto, quasi surreale e assai ironico “Incontro con l’Autore”!

La trama

Marco Lepori, “Blue Sunday” (Catartica Edizioni, 2022)

Sardegna. Un gruppo male assortito di persone – più e meno giovani – si mettono in viaggio per raggiungere Capital City ovvero Cagliari. Destinazione: manifestazione perché il 60% delle servitù militari italiane è sul suolo sardo. Il gruppo si muove come può e come sa, tra la follia e l’incoscienza più assolute ma anche rendendosi conto del pericolo e del senso di questo scendere in piazza. Non a caso si ricordano gli eventi del G8 di Genova, la morte di Carlo Giuliani, l’irruzione della polizia nella scuola “Diaz”, le torture consumate nella caserma di Bolzaneto. Così, l’allegra brigata composta da Michele Moscone, Matteo Vaderrana, Luca il Sardo, Labbrone James, Cristo l’Impavido, Cristoforo Coraggio si dirige, chi in auto chi in pullman, verso la città pronta ad affrontare – come moderni Don Chisciotte e Sancho Panza – i cordoni della polizia creando e subendo tragicomiche avventure. Ma non solo. A far da contraltare alla storia vi è anche il ritrovamento di un manoscritto in cui si narra di un avvenimento accaduto durante la prima guerra mondiale e del senso di “pace” e “guerra”. La storia è poi così tanto cambiata?

Sul libro

Catartica Edizioni

Nell’aprile 2022 la sarda Catartica Edizioni pubblica nella Collana “In Quiete” il romanzo dello scrittore Marco Lepori dal titolo Blue Sunday con il quale si chiude la trilogia iniziata con La domenica della cattiva gente e Dancing Days (entrambi editi da Catartica Edizioni).

Blue Sunday è certamente un romanzo che non può non incuriosire il Lettore e lasciarlo, pagina dopo pagina, sempre più sorpreso e stupito. Questo è dovuto a diversi indiscussi punti di forza del testo. Primo fra tutti l’allegra brigata stile “armata Brancaleone” composta dai numerosi protagonisti che partono all’arrembaggio e alla conquista pacifica di Capitol City. Ovviamente non mancheranno episodi tragicomici e del tutto surreali che al contempo faranno (sor)ridere e riflettere il Lettore. Si tratta di una comitiva assai assortita: chi beve, chi va su di giri, chi fa saltare in aria un trattore, chi segue il pullman per non perdersi lungo la strada verso la città, chi ricorda i tristi trascorsi e i violenti eventi avvenuti durante il G8 di Genova nel caldo luglio del 2001. C’è di tutto e di più. Tutto e il contrario di tutto. Giovani e adulti si incontrano e, tra un episodio e l’altro, si stringono a favore di una città che non vuole e non deve essere militarizzata. A questo si aggiunge un interessante espediente narrativo trovato dall’Autore, ovvero il ritrovamento di un quadernino scritto a mano (con tanto di correzioni!) dove si racconta la storia di Matteu, un giovane militare durante la prima guerra mondiale.  Anche questa è una storia di violenza, guerra, soprusi, di un futuro rubato, di vendetta.

Marco Lepori, “Blue Sunday” (Catartica Edizioni, 2022)

Così facendo, Lepori crea un doppio piano narrativo che va a incastrarsi tra passato e presente, tra vita reale e vita raccontata, tra vita vissuta e quella (de)scritta, tra giovani e persone di ieri e di oggi. In fondo, a  veder bene, sembra la stessa storia – seppur con le dovute differenze – ma vista da angolazioni diverse. I tempi sono certamente cambiati. Ma Matteu, così come la nostra allegra e disordinata brigata, ha cercato solo di difendere se stesso, la legalità del suo territorio e i più deboli.

L’Autore con estrema leggerezza di spirito e d’animo (che non è affatto superficialità, è bene sottolinearlo) e con una sapiente e tagliente ironia si unisce ai suoi protagonisti divenendo anch’egli parte di questa brigata surreale che, forse senza rendersene conto, seppur con tutti i suoi guai e i suoi disordini non perde la sua autenticità, la sua umanità, la sua spontaneità e il suo desiderio di libertà.

Marco Lepori, “Blue Sunday” (Catartica Edizioni, 2022)

Un ultimo aspetto che si ritiene degno di nota è l’attenzione al dettaglio dell’Autore nella descrizione non solo dei suoi protagonisti così limpidi, ben costruiti e caratterizzati nel loro modo di essere e di agire ma anche nella scelta dei titoli che presentano ogni singolo paragrafo. Tutti, infatti, hanno a che fare con il mondo della musica. Sono tutti titoli di splendide canzoni del passato che accompagnano e creano anch’essi il loro racconto.

Blue Sunday, così, diviene un romanzo completo a cavallo tra dramma e commedia, impreziosito di una sua colonna sonora e di personaggi e protagonisti che, attraverso le loro (dis)avventure, non possono non conquistare la simpatia e l’empatia del Lettore. Si riflette (sor)ridendo e anche questa è una conquista delle pagine sapientemente scritte da Marco Lepori.

Incontro con l’Autore

Lo scrittore Marco Lepori (Per gentile concessione di Marco Lepori)

Quando ha scoperto la sua passione per la scrittura? Una relazione movimentata e travagliata…

Purtroppo devo ammettere di averla scoperta tardi, quasi alla soglia dei settantanni! Prima avevo avuto qualche sporadico rapporto con i libri ma niente di serio o duraturo. Una volta, ricordo di aver pensato di regalarne uno ad una ragazza che mi stava simpatica, però alla fine, dovendo scegliere tra un libro e una motoretta optai per quest’ultima e la parcheggia in garage.

Come è nato Blue Sunday?

Il come onestamente non lo rammento, ricordo benissimo però il quando. Era il 29 febbraio, compleanno di mia nonna, mi trovavo sdraiato sul letto a guardare Mamma Roma su Telenorba, ad un certo punto Anna Magnani è uscita dallo schermo ed incazzata nera ha preso a borsettate Pasolini, reo di averla sgridata per una scena contesa. Insomma ne è nata una zuffa, classica di quegli anni, io mi sono messo in mezzo e le ho buscate da entrambi. Ovviamente stavo solamente sognando, ma sono rimasto così tanto impressionato che al risveglio ho scritto Blue Sunday tutto d’un colpo, ed eccoci qua.

Marco Lepori, “Blue Sunday” (Catartica Edizioni, 2022)

Nonostante il sogno della borsettata della Magnani, Blue Sunday è costruito su un doppio piano narrativo e conta tredici protagonisti, tredici ognuno dei quali racconta la sua storia. Perché ha scelto di dare al suo testo tale impostazione?

I protagonisti sono tredici se li contiamo dall’inizio e scorriamo verso la fine, se invece facciamo il contrario, tipo un manga, rimangono sempre tredici. L’impostazione “indisciplinata” nasce da una mia necessità intima di confondere i lettori, disorientarli, portarli ad odiare il libro a tal punto che poi finiranno per stimarlo. Perché si sa che “dal letame non nasce niente, dal disordine nascono i fior!”

Ogni scrittore ha il suo problema pratico da risolvere. Qual è stata la sua prima difficoltà da superare?

Il problema principale, di difficile risoluzione è trovare una penna per scrivere a casa mia! I miei figli le rubano, le smontano, le distruggono, e a volte le vanno a nascondere in un intercapedine, per me inaccessibile, ricavata tra la libreria in cartongesso e l’armadio della roba da stirare. Una vera e propria jellaccia, anche perché nessuno mi regala le penne per scrivere, non sono P:G: Pulixi io! Me le devo comprare continuamente e, si sa, le penne costano.

Tra i protagonisti – uomini e donne – di Blue Sunday a quale sente di essere più affine? E perché?

Marco Lepori, “Blue Sunday” (Catartica Edizioni, 2022)

Senza dubbio la ragazza incinta! Vuoi mettere l’ebrezza di vedersi crescere a dismisura il pancione, avere la nausea 24 ore su 24 e poi, dopo appena nove mesi, provare a sputare fuori da un buchino di 8 cm di diametro un babbione di quattro chili e mezzo! La poesia della vita…

Blue Sunday è il terzo romanzo della saga trash country preceduto da La domenica della cattiva gente e Dancing Days (entrambi pubblicati da Catartica Edizioni). Cos’è una saga trash country e come è stata accolta da Catartica?

Speravo che questa definizione “Trash country” (slogan coniato dall’amico Raffaele Ciminelli, ndr.) potesse prendere piede e vi ringrazio per questo insperato aiuto, anche se devo ammettere che non so esattamente cosa significhi. Ad ogni modo, non è che ci sia proprio un progetto dietro, anche se le fondamenta sono abbastanza solide e i muri perimetrali resistono a quasi tutti i tipi di vento. Continuerò finché uno dei due, l’altro sarebbe l’editore Fara Giovanni Paolo, non va a terra per k.o.

Quali sono gli Autori e le opere che hanno contribuito a formare il suo essere scrittore e lettore… tenendo conto della sua sensibilità musicale?

Marco Lepori, “Blue Sunday” (Catartica Edizioni, 2022)

Sono talmente tanti che non basterebbero mille fogli di carta vergati con inchiostro indelebile per poterli elencare tutti. Mi fermo ai tre più importanti perché ho pietà di voi. In primis il grande Carlo Alberto Monconi, delizioso prosatore e delicato romanziere. In secundis, ho amato molto la biografia del cantante dei Coldplay, gruppo straordinario, ovviamente ho pianto a dirotto per il finale tragico. Infine, apprezzo molto le liriche della poetessa Capricciosa Picchiarelli, fantastiche composizioni intrise di una melanconia che non esito a definire rivoluzionaria!

Blue Sunday è anche il titolo di un brano dei The Doors. Tutti i capitoli del libro hanno per titolo quello di una canzone. Quanto è importante la musica?

Se non sbaglio i The Doors sono quelli del film The Doors, pensare che in paese avevamo un negozio di serramenti e infissi con quel nome con un commesso tale e quale a Jim Morrison, spiaccicato. Cosa sarebbe la vita senza la musica? Una parentesi grigia tra le parole “sto morendo di noia”!

Blue Sunday ha buone prospettive per il futuro?

Marco Lepori, “Blue Sunday” (Catartica Edizioni, 2022)

Il libro è in testa alle classifiche di invendita, nel senso che due persone a cui l’avevo regalato sono andate in libreria il giorno dopo per restituirlo e pretendere il rimborso dei soldi che non avevano manco speso. In questo momento siamo a meno due in classifica, però ho buone percezioni per il prossimo futuro, è un libro decisamente autunnale e per quanto da tempo non ci siano più le mezze stagioni, si prevede un autunno molto caldo.

E adesso a quali progetti sta lavorando?

Prima di tutto stiamo disegnando un manga insieme agli inarrivabili Tony Inoki e Kostas il Geko, due nomi sinonimo di successo assicurato. Sto anche concludendo un romanzo d’amore e fuoco ambientato sulle spiagge di Palma de Maiorca, ne succederanno di tutti i colori! Invece, nell’immediato futuro, mi aspetto di vedere bocciata questa mia intervista, in quanto le risposte verranno considerate abbondantemente al di sotto della soglia minima di serietà. My apologize (che è quasi il titolo di una canzone dei Nirvana).

 

 

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