I vincitori del Premio Letterario Nazionale “EquiLibri” 2021: “Scacco alle emozioni” di Genny Sollazzi

La Rubrica online “Piazza Navona” è lieta e orgogliosa di presentarvi i vincitori del Premio Letterario Nazionale “EquiLibri” Edizione 2021: Genny Sollazzi e la sua raccolta di racconti “Scacco alle emozioni” (Lupi Editore). Non perdete l'”Incontro con l’Autrice”!

La trama

Genny Sollazzi, “Scacco alle emozioni” (Lupi Editore, 2021)

Scacco alle emozioni di Genny Sollazzi è una raccolta di sedici racconti che in un baleno si trasformano in istantanee e scorci di vita, di sentimenti, di sensazioni e pensieri dei rispettivi protagonisti. E, così, del Lettore. Donne e uomini di ogni età si ritrovano a compiere un viaggio – più o meno consapevole – alla ricerca del proprio spazio, del proprio tempo e del proprio senso. C’è chi deve trovare il coraggio di abbandonarsi a un sogno, chi lotta con la propria depressione o con la malattia, chi è vittima di bullismo e di violenze domestiche, chi è in prigione, chi in isolamento o in un letto d’ospedale, infermieri in prima linea contro il Covid-19, chi ha scoperto una realtà virtuale, chi sta per abortire… Tanti e tutti diversi sono i protagonisti nati dalla fantasia e dalla penna di Genny Sollazzi. Tutti differenti eppure tutti ugualmente curiosi, spaventati e affamati della loro stessa vita che cercano di difendere come possono e come sanno. Nonostante tutto.

Sul libro

Lupi Editore

Nel 2021 Lupi Editore pubblica la raccolta di racconti di Genny Sollazzi, scrittrice e banchiera pisana, dal titolo Scacco alle emozioni classificatasi al quarto posto nella sezione “Racconti” al Premio Letterario Nazionale “EquiLibri” Edizione 2021.

Sedici racconti con altrettanti protagonisti che Genny Sollazzi scrive e descrive con estrema dolcezza, delicatezza, tenerezza e sensibilità. Il suo libro, così, diviene un inno alle emozioni, alla volontà e alla possibilità di viverle e di affrontarle, sempre. Anche – e soprattutto – quando queste sono più grandi e più forti di noi. L’Autrice racconta e disegna, anche attraverso l’uso sapiente del dialetto toscano, la vitalità e l’ironia dei suoi personaggi ma anche la loro sconfitta, la loro paura e persino la loro resa. E lo fa con un tratto leggero ma profondo, delicato e incisivo allo stesso tempo da attenta osservatrice e da terzo occhio del Lettore. Quest’ultimo, infatti, si lascia piacevolmente guidare dalle parole e dalle storie della Sollazzi con la quale sente di poter instaurare un dialogo, una sorta di complicità poiché la sente vera, umana, reale, immersa e nascosta tra le sue parole ma incredibilmente vera e presente. Questo è certamente il punto di forza di questa (troppo breve!) antologia di racconti.

Genny Sollazzi, “Scacco alle emozioni” (Lupi Editore, 2021)

L’umanità, la verità, la fantasia e la dolcezza con cui l’Autrice si approccia al foglio, ai suoi personaggi e al suo Lettore sono così concreti, percettibili e reali che sembra quasi sia lei stessa a leggere le sue parole e non la voce bassa o silenziose del Lettore stesso. Anche questa è magia. Magia della scrittura, della lettura, di entrambi queste esperienze che, se mescolate o unite, sanno fare all’anima e alla mente colorati ed effervescenti fuochi d’artificio.

Genny Sollazzi non si sottrae a questo sortilegio. È lei stessa a crearlo pagina dopo pagina, racconto dopo racconto. E ciò che più colpisce è la costruzione dei suoi personaggi che, seppur messi sotto scacco dalla vita, reagiscono attraverso le loro emozioni e anche quando decidono di arrendersi non sono mai dei vinti. Tutti gli uomini e le donne narrati in Scacco alle emozioni sono dei vincitori perché non si fermano, vanno oltre sé stessi e le proprie paure, i propri dolori. Non c’è mai un secco finale di partita ma l’inizio di una continua nuova partita. Forse, sotto forme e sembianze diverse. Forse, con tanti cambiamenti impressi nel cuore, nel corpo e nella mente ma si è sempre in continuo divenire. Anche nella propria solitudine. Per questo è impossibile porre la parola “fine” al termine di ciascun racconto della Sollazzi: al termine di ognuno tutto sembra continuare anche senza di noi… e l’Autrice dovrebbe e potrebbe continuare a dar (nuova) voce a questi suoi personaggi che sono universali, semplici, umani, onesti, impauriti come tutti, davvero coraggiosi come pochi. I racconti, così, sembrano finire ma la storia continua…

La scrittrice Genny Sollazzi

Anche fuori da Scacco alle emozioni tanto che i proventi del libro verranno donati all’A.V.O – Associazione Volontari Ospedalieri di Pontedera (Pisa) di cui la stessa Genny Sollazzi è Presidente.

Incontro con l’Autrice

Quando ha scoperto il suo interesse, la sua passione per la scrittura?

La passione per i libri risale alla mia infanzia, quando ancora non sapevo leggere, li sfogliavo e li guardavo affascinata, come si fa con una cosa magica. Mi sono sempre detta: quando sarò grande scriverò un libro. Mi affascinava il pensiero di poter essere io a creare l’alchimia, ma il sogno è rimasto a lungo chiuso nel cassetto. C’erano le prove della vita da affrontare e grande non lo ero mai abbastanza, tutt’altro, forse più crescevo, più mi sentivo piccola. La scrittura è venuta da sola ad aiutarmi in un momento di grande difficoltà, è stata come il filo di un aquilone che mi ha spinto a guardare in alto.

Genny Sollazzi, “Scacco alle emozioni” (Lupi Editore, 2021)

Come è nato il progetto editoriale di Scacco alle emozioni?

Scacco alle emozioni è nato in piena pandemia. In un coacervo di pensieri e riflessioni, ho cercato un linguaggio crudo, diretto, immediato per arrivare dritta al cuore di un’emozione. In uno stato d’animo in cui tutto si riduce all’essenziale, avevo la necessità di fotografare le cose che veramente sento importanti. Scacco alle emozioni è la mia quinta pubblicazione. Mai ero stata così lapidaria: mi sono servita della scrittura come di un bisturi per sagomare e levigare immagini e personaggi. Ho raccolto i miei racconti e li ho inviati al Concorso Metamorphosi – Lupi Editore. Per i vincitori era prevista la pubblicazione: sapere di essere tra questi è stata una grande gioia.

Lei scrive racconti, libri per bambini, poesie… in quale stile e genere si sente più a suo agio? E perché?

Genny Sollazzi, “Punto” (Giovane Holden Edizioni, 2020)

La scrittura per me è un’espressione naturale, rispecchia i miei moti interiori. Ho notato che le poesie nascono quando sono particolarmente triste. Ci sono eventi che mi colpiscono nel profondo e, per quelli, occorrono poche scelte, scarne parole. Ricami in versi che corrispondono alle peripezie del cuore.

I racconti invece sono fotografie, le stesse fotografie che continuamente scatto ogni volta che ne ho la possibilità. Percezioni di uno stato d’animo, di qualcosa che magari conoscevo, ma che mai era stata sfogliata, studiata, approfondita in tal modo. Uno scavo, un esperimento.

Punto è il libro che ho scritto per bambini. Gli sono particolarmente affezionata. È la gioia, la scoperta, la voglia di cercare, anche adesso che sono adulta, un nuovo modo per guardare la realtà. Un modo buono, quello che ho ereditato da mia nonna e che mi piacerebbe trasmettere a chi mi conosce. La chiave è ironica, simpatica e sbarazzina, ma sempre molto attinente al vero. Del resto, è realtà che i bambini abbiano sempre molti punti di domanda, come il mio Luca che una mattina si sveglia con un gigante punto interrogativo sulla testa. Vorrei che si diventasse adulti senza mai darsi tutte le risposte, conservando stupore ed entusiasmo. È difficile, ma sono convinta che si possa farlo!

Genny Sollazzi, “Oltre i limiti dell’universo” (Scatole Parlanti, 2022)

I miei due romanzi (Mimmo Pesciolino Jung e Oltre i limiti dell’universo) sono molto diversi tra loro. Rappresentano una sfida a me stessa, un tentativo di creazione più lungo e complesso. Li vedo come un viaggio nel quale sono io a decidere in che direzione andare sotto la pressione dei personaggi. Sono stata felice dei punti di arrivo, e, ancora una volta, un po’ stupita.

Nei racconti di Scacco alle emozioni scrive di emergenza sanitaria, violenza contro le donne, di depressione, di donne abusate in carcere ma anche di sogno, speranza, amore per il prossimo. In che modo è riuscita a trovare l’armonia tra queste “note” così diverse tra loro?

È l’armonia che cerco continuamente dentro me. Siamo circondati da episodi da incubo, adesso più che mai. Sono eventi che ci schiacciano e che non possono essere ignorati. Ma la loro crudeltà è tale che per continuare a vivere dobbiamo cercare necessariamente cose belle. L’orrore ci salta addosso, ci schiaccia ed è difficile ripararsene. La bellezza invece va cercata, continuamente, senza soste. Ovunque. In un fiore, in un quadro, nel gemito di un essere vivente, in un libro, nella natura, in un pensiero nuovo.

Genny Sollazzi, “Scacco alle emozioni” (Lupi Editore, 2021)

Quali sono state la fase e il racconto più complesse da scrivere?

Non ci sono cose complesse da scrivere. Non certo perché io pensi di essere brava, ma solo per il fatto che scrivo quanto sale naturalmente a galla, senza filtri, imposizioni o forzature. È quanto scrivo che vuole comporsi, ed io sono solo lo strumento di emozioni in opera. La maggior difficoltà sta, a volte, nel rivivere sensazioni che credevo dimenticate e che nella scrittura trovano nuove sembianze. Alla fine, però ciò provo è sempre stupore. Tante volte mi sono trovata incredula a chiedermi: “l’ho scritta io questa cosa?”…e la grafia, incomprensibile, è inequivocabilmente la mia. Altri scritti hanno radici così datate e profonde che non ho dubbi sulla loro provenienza, semplicemente non avrei potuto non scriverle.

Per le sue storie da cosa trae ispirazione? Come nasce per lei una storia, un racconto?

Genny Sollazzi, “Scacco alle emozioni” (Lupi Editore, 2021)

Tutto per me nasce da un’emozione, sempre! Può essere qualcosa che ho provato personalmente, ma anche una storia che ho sentito e nella quale mi sono immedesimata. La nascita di un racconto è un esperimento sui vari ruoli che possiamo assumere nella nostra vita, direi un esercizio dell’anima.

È una domanda difficile, posso immaginarlo, ma tra i racconti che compongono Scacco alle emozioni a quale (o quali) sente di essere più legata? E perché?

È vero, domanda difficile, non si vorrebbe mai scegliere qualcosa tra ciò che si è scritto. Dovendo farlo, scelgo “Regalati un sogno” e “Se un ti fidi, un motivo ci sarà”. Il primo è fantasia pura, speranza, gioco, magia, appunto, sogno! Il secondo invece è una storia cruda e purtroppo vera, sdrammatizzata dall’uso del dialetto toscano, dall’occhio ironico e profondo di chi rivive l’esperienza di un aborto lasciando spazio alla commozione e all’umanità, tendendo una mano al medico carnefice che diviene lui stesso vittima. Ho fatto la mia scelta, però, aggiungerei una postilla…se fossi il membro di una giuria letteraria, un piccolo premio lo darei anche a “Ovino”, così tenero che, quando lo leggo, mi commuovo da sola! Mi perdoneranno per questa scelta “Polpa di cocomero”, “Nicoletta e il sole” e tanti altri racconti per i quali nutro un particolare affetto.

La pergamena con la motivazione della Giuria del Premio Letterario Nazionale “EquiLibri” 2021

Scacco alle emozioni si è classificato al quarto posto nella Sezione “Racconti” al Premio Letterario Nazionale “EquiLibri” – Edizione 2021 con la seguente motivazione:

Esperienze di vita sono occasioni di racconto. Racconto interiore di varie anime che hanno bisogno di esprimersi in un mondo che va troppo veloce e che ha ancora bisogno di credere nei sogni. In questa raccolta regna il non detto, abile espediente per mandare al lettore messaggi che solo lui può intendere, a seconda della propria predisposizione d’animo. A volte c’è il rischio di diventare un po’ troppo oscuri, ma potrebbe essere anche un pregio. 

Cosa ha significato per lei e per la sua scrittura ricevere tale riconoscimento?

Questa risposta è semplicissima. Ho provato gioia pura e profonda. Ne sono stata incredibilmente felice. Ci sono tanti concorsi letterari, e non tutti hanno le stesse caratteristiche in termini di serietà, organizzazione, valutazione delle opere, prestigio della giuria. I proventi di Scacco alle emozioni sono devoluti ad un’associazione di volontariato ospedaliero e i giornali della mia zona hanno dato risalto alla notizia del riconoscimento del premio conseguito. Per i piccoli, pressoché sconosciuti, scrittori come me sono occasioni importanti per dar voce alla loro passione, per far conoscere linguaggi diversi. Un concorso dovrebbe essere uno spazio democratico ed il Premio Letterario Nazionale EquiLibri lo è. Mi piace anche solo la denominazione “EquiLibri”! Non posso che sentirmi immensamente grata.

Genny Sollazzi, “Scacco alle emozioni” (Lupi Editore, 2021)

Quali sono gli Autori e le opere che influenzato e formato il suo essere lettrice e autrice?

Questa sì che è una domanda difficile!! Non so davvero rispondere. Ho sempre letto tanto e mai pensando di trarne ispirazione per un mio libro (per la mia vita sì). Credo che tutto quello che ho letto abbia lasciato una piccola, grande, evidente o remota traccia. Ci sono cose che inconsapevolmente rielaboriamo in forma nostra: siamo alla fine ciò di cui ci nutriamo. Ho sempre amato la letteratura; la poesia è una scoperta di anni più recenti. In questo periodo, per assurdo che possa sembrare, sto rileggendo l’Odissea e i grandi classici. Sono onnivora, i libri sono finestre aperte su di un mondo diverso, ci consentono evasioni, sogni e opportunità di riflessione come nulla altro.

Genny Sollazzi, “Scacco alle emozioni” (Lupi Editore, 2021)

Quali sono i suoi prossimi impegni e progetti editoriali?

A giugno è stato pubblicato il mio romanzo Oltre i limiti dell’universo, un viaggio in una realtà fantascientifica alla scoperta della natura, dell’importanza delle relazioni umane, degli sguardi, delle parole, dell’amore. Sono tendenzialmente timida, la mia gioia si realizza nello scrivere; le presentazioni mi mettono un po’ alla prova, ma credo che questa storia meriti di essere divulgata per il messaggio che racchiude, per cui sto cercando di raccontarla ai lettori nelle varie occasioni che mi si presentano. A breve poi uscirà Ghirigori che è forse la raccolta di racconti più intima che ho scritto, lo scavo più profondo e accurato. Spero che piaccia ai lettori, ma soprattutto che susciti spunti di riflessione.

Qui di seguito troverete una breve clip della Cerimonia di Premiazione del Premio Letterario Nazionale “EquiLibri” Edizione 2021 tenutasi lo scorso 21 maggio 2022 presso i Giardini del Torrione di Anguillara Sabazia (Rm). Questa è una occasione per ringraziare ancora una volta il Comune di Anguillara Sabazia, tutti i partecipanti, gli Autori, gli Editori e i collaboratori che hanno permesso e sostenuto la realizzazione della manifestazione con immenso entusiasmo e grande fiducia.


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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