La Rubrica online “Piazza Navona” è lieta e orgogliosa di presentarvi i vincitori del Premio Letterario Nazionale “EquiLibri” Edizione 2021: Elvira Trap e il suo romanzo Lei era così (Kubera Edizioni). E non perdete l’Incontro con l’Autrice!
La trama
Lei era così narra le gioie e i dolori della benestante famiglia Rivara, attraverso gli occhi della giovane ed entusiasta Valeria (da tutti chiamata affettuosamente Leria) la quale, se nel padre trova conforto e sostegno, nella madre trova quasi una nemica e un giudice impassibile che perde ogni difesa e ogni durezza davanti all’amato figlio Anselmo, il primogenito. A questa famiglia di Voghera non verranno risparmiati dolori, vergogne, problemi soprattutto quando un incredibile lutto si abbatte su di essa. Nonostante questo Leria sprizza gioia e vitalità da tutti i pori senza dimenticare il suo amore per la vita neanche quando questa le riserva gravi problemi di salute, le pone davanti agli occhi fatti di incredibile violenza e di abusi sessuali subiti dalle sue amiche più care. Leria, però, non è sola. Per la gioia, il sorriso e le lacrime ha sempre per sé la stretta delle forti braccia di Aua, la fedele domestica e tata. Intanto, Leria cresce con nuove consapevolezze senza mai smettere di amare la vita e di osservarla con tenero stupore.
Sul libro
Nel 2021 Kubera Edizioni pubblica nella Collana “Narrazioni” il romanzo di Elvira Trap dal titolo Lei era così classificatosi al quarto posto nella categoria “Romanzo” del Premio Letterario Nazionale “EquiLibri” Edizione 2021.
Trentatré capitoli per raccontare la storia di una famiglia borghese di Voghera dell’inizio del secolo scorso. Elvira Trap con uno stile delicato, tenero, leggero, morbido, colmo di colore e arricchito da un linguaggio semplice, appassionato e molto curato narra con dovizia di particolari e di attenzioni il ritratto della famiglia Rivara composta da moglie, marito, due figli e una tata: Lorenzo, Adele, Valeria (detta Leria), Anselmo e Aua. Nulla è risparmiato a questa famiglia, sulla quale si abbatte ogni tipo di calamità che culminano nel coinvolgimento del primogenito Anselmo nella morte di una giovane donna, da lui amata senza troppo successo.
E ancora, tutti i dolori fisici di Leria e le difficoltà dei genitori di mantenere unita la famiglia perché divisi da sentimenti contrastanti: chi ama entrambi i figli nonostante i difetti e i problemi che possono creare seppur con una certa riserva, chi, invece, proprio come Adele, ha occhi, cuore, anima e respiro solo per il figlio maschio. Quest’ultimo, infatti, ben cosciente di questa “debolezza” materna non si trattiene dal creare guai finanziari, giudiziari, morali. Fino ad arrivare alla sua rovina e a quella della sua famiglia che si vedrà trascinata dalla sua stessa vergogna. A tutto questo, però, si affianca un coro di voci e di co-protagonisti della vicenda assai funzionali e ben inserito nella narrazione. Si tratta delle amiche e degli amici meno abbienti di Lara che subiscono la violenza e le angherie del proprio padre sino ad arrivare a un punto senza ritorno e alla disfatta (anche!) di questa famiglia e di questi ragazzi innocenti.
Elvira Trap racconta tutto questo con estrema lucidità tanto da inserire nel testo immagini, cartoline, fotografie di un tempo a noi lontano eppure narrato con tanto entusiasmo e vitalità da farlo apparire moderno, contemporaneo. In fondo, Lei era così narra delle tante miserie dell’uomo, delle sue insicurezze e queste non badano né al ceto sociale né all’epoca di riferimento. Sono pressoché universali. Forte e consapevole di questo, Elvira Trap traccia un ritratto assai autentico della vicenda, dei suoi protagonisti e della loro anima profonda. Per questo va inserire la figura di Valeria, un vero e proprio angelo, un raggio di luce tra tanta confusione e tra tante brutture umane e materiali. L’Autrice, infatti, è riuscita a costruire un personaggio che definire “eroina positiva” è poco. Valeria illumina letteralmente le sue pagine e il suo vissuto senza mai perdere il sorriso, la speranza, il desiderio di essere e di fare, di fare di sé una donna serena, realizzata, risolta… senza mai ascoltare ciò che di negativo e di distorto le viene detto e riferito, soprattutto da parte di sua madre.
Perché Lei era così, semplicemente, onestamente, dolcemente. Uguale a se stessa nella sua unicità e rarità. Incontrare donne e anime come Valeria fa sempre bene, anche tra le pagine di un romanzo… in particolar modo quando questo è riuscito, completo, dallo stile agile, dal ritmo vivace e arricchito dalla trasparenza d’animo della sua Autrice che sta contemporaneamente dalla parte dei suoi personaggi e dei suoi Lettori. Perché, lei è così. Un animo sensibile che, come la sua giovane eroina, si dona e si racconta mostrando l’arcobaleno della sua vitalità e della sua semplice anima, pura come la tavolozza dei colori di un pittore che si appresta a realizzare la sua opera più sentita e più riuscita.
Incontro con l’Autrice
Come è nato il progetto editoriale di Lei era così?
Il progetto è nato sfogliando un album di fotografie d’epoca. Mi sembrava quasi che quelle immagini mi stessero parlando. Ho voluto ascoltarle.
Lei era così è la narrazione di una borghese famiglia milanese dei primi Novecento. Quanto c’è di autobiografico nel suo racconto?
Valeria, detta Leria, è fragile e rocciosa, caparbia e gioiosa. Un po’ come me. Alcuni capitoli sono ambientati nei collegi frequentati dalla protagonista a Milano e a Menzingen in Svizzera. In queste pagine emergono dinamiche di classe complesse e talvolta dolorose. Ecco, qui è possibile rintracciare qualcosa del mio percorso nel mondo della scuola, alunna prima e insegnante poi. E c’è Aua, la cameriera di casa Rivara, amatissima da Valeria, perché sua complice e suo paracadute. Lei ha tutte le caratteristiche della mia cara tata Franca.
In che modo ha creato i protagonisti di Lei era così? E qual è stato quello più complesso da descrivere e raccontare?
I personaggi si sono raccontati a poco a poco. Già conoscevo, comunque ,episodi e aneddoti da mamma e nonna. Perché è la storia della mia famiglia. Il personaggio più difficile da sbozzare è stato quello di Anselmo, fratello di Valeria. Un tipo senza scrupoli, cinico e ambiguo.
Se oggi potesse incontrare Valeria, la giovane ed entusiasta protagonista del suo romanzo, cosa le chiederebbe o direbbe?
Se potessi incontrare Valeria la abbraccerei stretta e le direi: “ammiro tanto persone come te ! Persone intrepide di cuore”.
Cento anni dopo… Valeria di questo mondo di oggi, cosa direbbe?
Valeria ama la poesia della vita. Forse non riuscirebbe a comprendere il mondo odierno, ma immagino, come spesso succede, si adeguerebbe obtorto collo.
Dall’ideazione alla stesura del suo romanzo: qual è stata la parte più complessa da realizzare? E perché?
Per questo romanzo non ho avuto grossi intoppi. È stato bello come una passeggiata all’aria aperta. Nato spontaneo come un fatto naturale. Solo le pagine della malattia di Adele sono state difficili. In qualche modo mi hanno ricordato i problemi di salute della nonna paterna.
Lei era così si è classificato al quarto posto nella sezione “Romanzo” al Premio Letterario Nazionale “EquiLibri” Edizione 2021 con la seguente motivazione:
Lei era così si delinea in un’avvincente ambientazione storica in cui ogni personaggio si evolve adeguatamente ad essa. La struttura dà ampio spazio al dialogo pur mantenendo un perfetto equilibrio nella narrazione così da renderla particolarmente tratteggiata ed emotivamente avvincente conquistando interamente l’attenzione del Lettore.
Cosa ha significato per lei e la sua scrittura ottenere tale riconoscimento?
Non ho un gran concetto di me stessa, quindi, questo premio, così inatteso e così gradito, è stato una bella carezza di rassicurazione.
Lei scrive romanzi, racconti, libri per bambini e ragazzi. In che modo si approccia a stili e generi così diversi? In quale si sente più a suo agio, e perché?
Credo di essere, nonostante l’età, un’adolescente di cuore. Quel famoso “fanciullino” pascoliano non l’ho mai dimenticato. Mi viene naturale scrivere per l ‘infanzia perché quel mondo mi piace.
Tra i suoi libri e Autori del cuore. Quale libro avrebbe voluto scrivere e quale scrittore – al di là del tempo e dello spazio – vorrebbe o avrebbe voluto incontrare?
Da sempre sono innamorata di Verga. Amo il suo modo di scrivere così essenziale, spontaneo e dialogato. E quindiper forza di coseavrei voluto essere l ‘autrice de I Malavoglia.
Quali sono i suoi prossimi progetti editoriali?
Ne ho un paio in cantiere, non ancora ben chiari però. Un libro con cibi parlanti e un altro ancora troppo nebuloso.
Qui di seguito troverete una breve clip della Cerimonia di Premiazione del Premio Letterario Nazionale “EquiLibri” Edizione 2021 tenutasi lo scorso 21 maggio 2022 presso i Giardini del Torrione di Anguillara Sabazia (Rm). Questa è una occasione per ringraziare ancora una volta il Comune di Anguillara Sabazia, tutti i partecipanti, gli Autori, gli Editori e i collaboratori che hanno permesso e sostenuto la realizzazione della manifestazione con immenso entusiasmo e grande fiducia.