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“Botticelli e Firenze. La Nascita della Bellezza”, la vita e l’Arte del Maestro arrivano sul grande schermo

La Rubrica online “Piazza Navona” vi racconta in anteprima il docufilm Botticelli e Firenze. La Nascita della Bellezza di Marco Pianigiani. La storia, i capolavori e la vita del pittore fiorentino vi aspettano al cinema solo il 28, 29 e 30 novembre!

La trama

“Botticelli e Firenze. La nascita della bellezza” di Marco Pianigiani (2022)

Botticelli e Firenze. La Nascita della Bellezza è il docufilm di Marco Pianigiani che, attraverso la voce narrante di Jasmine Trinca e gli interventi di storici, critici e professori di storia dell’Arte, curatori di musei ed esperti del settore, narra la meraviglia e la purezza delle opere create e realizzate dal fiorentino Alessandro di Mariano di Vanni Filipepi, noto come Sandro Botticelli. Così, tra la maestosità e la grande bellezza dell’Arte si compie un viaggio nel Rinascimento italiano e della sua culla per eccellenza: Firenze. È qui, infatti, che il pittore si fa notare realizzando le sue opere più significative e iconiche (pensiamo “solo” alla Nascita di Venere e alla Primavera) conquistando persino la corte e la famiglia De’ Medici nonché – si presume – la rigidità e la severità di Gerolamo Savonarola. Ma c’è anche Roma nella vita di Botticelli che realizzerà magnifici affreschi per la Cappella Sistina. Eppure Botticelli morirà dimenticato e in disgrazia: Raffaello, Michelangelo e Leonardo hanno preso il suo posto. Saranno i Preraffaelliti del XIX secolo a riportarlo in auge riscoprendo e riproponendo i suoi soggetti, i suoi colori. Sarà il Novecento a consacrarlo all’immortalità con le serigrafie di Andy Warhol, le riproduzione di Jeff Koons, gli omaggi del mondo della moda e persino della musica creando una vera e propria Botticelli-mania. La Grande Bellezza è stata donata alla Storia ma anche a un vasto pubblico che (forse) inconsapevolmente la proietta in un futuro perpetuo.

Il trailer


Sul film

Nexo Digital

Il 28, 29 e 30 novembre La Grande Arte al Cinema di Nexo Digital torna nelle nostre sale con il docufilm Botticelli e Firenze. La Nascita della Bellezza diretto da Marco Pianigiani: 90 minuti di pura Bellezza.

Il film evento, infatti, porta e racconta sul grande schermo la personalità di Alessandro di Mariano di Vanni Filipepi, detto Botticelli (riprendendo il soprannome datogli da suo fratello, pare, per la sua stazza e/o per il suo grande amore per il vino) mostrandone come mai prima d’ora il dettaglio, il tratto, i colori delle sue opere d’arte custodite nella maestosa e magica Firenze. È qui, infatti, che Botticelli realizza il meglio di sé sino a diventare intimo amico della famiglia De’ Medici dalla quale ottiene molte commissioni. Tra queste ultime ricordiamo in particolar modo il ritratto di Giuliano De’ Medici che il fratello Lorenzo De’ Medici commissiona a Botticelli dopo la sua tragica morte avvenuta in quell’efferato assassinio passato alla storia come “la congiura dei Pazzi” (in questa stessa occasione viene colpito anche Lorenzo ma senza troppe conseguenze).

“Madonna del Libro”, Sandro Botticelli (1480-81).

Firenze in questo periodo è l’odierna Wall Street, la nostra Manhattan: è il fulcro dell’economia occidentale ed europea. Tutto il mondo guarda Firenze. E Firenze si guarda attenta tutta intorno. Per proteggere il suo prestigio e incentivare, diffondere, coltivare, cullare la cultura del periodo. Quell’Arte e quella Cultura che hanno fatto la Storia e di cui ancora oggi godiamo lo splendore e i fasti. Botticelli è il motore di questo particolare momento storico. Anzi, ne è il cuore pulsante. E la sua Arte riflette questo splendore, questa “illuminazione” artistica, filosofica, umana. Da qui la sua ambiguità, il suo gioco con l’impostazione strutturale e spaziale della tela e dell’affresco, i suoi colori impalpabili, il suo tratto etereo e inconfondibile che si fa materia e forma, le sue donne morbide, sicure, forti e fiere. Non è un caso che pare sia stato proprio Botticelli a infrangere la quarta parete dipingendo il volto di una donna non più con lo sguardo basso o di profilo ma guardando dritto negli occhi lo spettatore (Ritratto di Smeralda Bandinelli, 1472 ca). Una innovazione assoluta per l’epoca che potremmo paragonare nel cinema allo stesso effetto e la stessa reazione di coinvolgimento desiderato e provocato da Oliver Hardy quando guarda dritto nella macchina da presa come alla ricerca del sostegno, del supporto e anche della complicità dello spettatore.

“Ritratto di Smeralda Bandinelli”, Sandro Botticelli (1472 ca)

Non c’è che dire: Botticelli è stato un grande innovatore della sua epoca. Tantissime le sue opere significative anche se la memoria collettiva ricorda soprattutto la celebre Nascita di Venere e la Primavera. Ma c’è ancora di più. Il prestigio di Botticelli pian piano viene meno anche a causa di un fortissimo “ricambio generazionale” con l’esplosione del genio di Michelangelo, Leonardo e Raffaello. Botticelli morirà solo e in disgrazia. Per oltre tre secoli l’Artista sembra essere dimenticato e tutto il suo apporto, le sue innovazioni, le sue sperimentazioni sembrano essere ormai perse nel nulla. Persino la sua prima rappresentazione figurativa dell’Inferno di Dante sembra perdere ogni importanza e senso. Si deve attendere il 1800 quando i Preraffaelliti guardano a chi è stato “prima di Raffaello”, quindi Botticelli che viene finalmente (ri)valutato, (ri)abilitato (ri)acquistando il suo prestigio e il suo meritatissimo posto nel paradiso dell’Arte. Con il XX secolo, però, si compie un passo avanti: già con Mussolini nel 1939 si prende la Nascita di Venere facendola diventare la rappresentazione dell’Italia all’estero, ovvero l’Arte viene usata a scopo propagandistico e, quindi, politico. Ci si serve di Botticelli che pian piano diventa il testimonial e il brand del “bel Paese”. E così è ancora oggi! Botticelli è stato trasportato nel mondo della moda, della pubblicità, della musica… il celebre corpo della sua Venere è stata replicata e restituita a nuova vita da Andy Warhol, Jeff Koons, la sua pittura ha ispirato Terry Gilliam, Lady Gaga e David LaChapelle donando alle creazioni e al genio del nostro Artista l’immortalità.

Jasmine Trinca è la voce narrante di “Botticelli e Firenze. La Nascita della Bellezza” (© Sky – Ph. Federica Belli)

Ecco: tutto questo e tanto altro è raccontato nei 90 minuti di Marco Pianigiani che, alternando immagini della meravigliosa Firenze, le opere di Botticelli, tableaux vivants e rapide (ma efficaci) ricostruzioni accompagnate dalla voce narrante di Jasmine Trinca, regala allo spettatore la bellezza dell’Arte al microscopio. Un’esperienza irripetibile, un’occasione unica per conoscere la storia e il talento di un immenso Artista e la meraviglia di una città e di un Paese che ha saputo vivere e dar vita alla Cultura… attraverso il Rinascimento e la luce di un popolo, delle sue menti, dei suoi talenti molti dei quali regalati alla magia e alla sacralità dell’immortalità.

Voto 3/5

Scheda tecnica

Titolo: Botticelli e Firenze. La Nascita della Bellezza

Titolo originale: Botticelli e Firenze. La Nascita della Bellezza

Regia: Marco Pianigiani

Ideato a scritto da: Francesca Priori

Voce narrante: Jasmine Trinca

Con: Jonathan K. Nelson (Professore di storia dell’arte presso la Syracuse University, Firenze), Kate Bryan (Storica dell’arte), Franco Cardini (Professore emerito di Storia Medievale, Università di Firenze), Alessandro Cecchi (Direttore Museo Casa Buonarroti, Firenze), Anna Debenedetti (Curatrice della sezione disegni e dipinti, Victoria & Albert Museum, Londra), Marco Ciatti (Direttore dell’Opificio delle pietre dure, Firenze), Chiara Cappelletto (Professore associato di estetica, Dipartimento di Filosofia Unimi), Edward Buchanan (Direttore creativo, Sansovino 6)

Montaggio: Michele Porcella e Andrea Catalano

Fotografia: Timoty Aliprandi

Scenografia: Anna Forletta

Produzione: Sky, Ballandi e Nexo Digital

Distribuzione: Nexo Digital

Paese: Italia

Genere: Documentario, Biografico

Durata: 90 minuti

Uscita: 28, 29 e 30 novembre 2022

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