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Ruthie Foster, la signora del Blues

Graphic Art Gino Aloisio
Graphic Art Gino Aloisio

È un onore per la Rubrica online “Piazza Navona” Ruthie Foster, la celebre signora del Blues che la rivista Rolling Stone ha descritto come pura magia da sentire e da ascoltare.

Sono orgogliosa di incontrare nella piazza virtuale della rubrica online Piazza Navona la cantante e musicista Ruthie Foster. Ma prima di dedicarci alla nostra intervista esclusiva desidero presentarvi la nostra illustre ospite.

Autografo di Ruthie Foster
Autografo di Ruthie Foster (Per gentile concessione di Ruthie Foster)

Ruthie Foster nasce nel Texas Centrale in una famiglia di cantanti gospel. Sin dall’infanzia è forte il suo amore per il canto entrando a far parte del coro della sua città e di gruppi blues. Ruthie si arruola in Marina dove il suo talent canoro è molto apprezzato sino a quando inizia la sua “vera” carriera di cantante alternando dei lavori per la televisione come operatore di camera e assistente alla produzione.

Ruthie Foster (Photo by Gino Aloisio)
Ruthie Foster (Ph. Gino Aloisio)

La Musica, però, resta la sua vita. Dopo la morte della madre, avvenuta nel 1997, realizza il suo primo album Full Circle seguito da altri lavori come Crossover, Runaway Soul, Heal Yourself, The Phenomenal Ruthie Foster, The Truth According to Ruthie Foster (ottenendo la prima nomination al Grammy Award per il Miglior Album Blues) Let It Burn (guadagnando la seconda nomination ai Grammy Award per il Miglior Album Blues), Promise of a Brand New Day (altra nomination ai Grammy Award per il Miglior Album Blues).

Ruthie Foster (Photo by Gino Aloisio)
Ruthie Foster (Ph. Gino Aloisio)

Il suo ultimo lavoro è Joy Comes Back realizzato con l’etichetta Blue Corn Music.

Ma adesso diamo spazio a Ruthie Foster e alla sua intervista!

Buona lettura e… lunga vita alla Musica!

Ruthie Foster (Photo by Gino Aloisio)
Ruthie Foster (Ph. Gino Aloisio)

 Quando ha scoperto di amare la Musica e cos’è per lei il Blues?

Sono cresciuta nel Texas centrale, in una famiglia di cantanti gospel e questo è diventato parte di me, non l’ho mai più dimenticato. L’amore per il blues e il soul l’ho ereditato da mio padre che ascoltava di continuo questo genere di musica. Amava artisti come Lightnin’ Hopkins, Ike & Tina Turner andando sempre ai loro concerti quando venivano a suonare nel Chitlin Circuit.

Ruthie Foster (Photo by Gino Aloisio)
Ruthie Foster (Ph. Gino Aloisio)

Alla fine ho trovato il modo di mescolare tutti questi stili creandone uno tutto mio. Devo ammettere che di grande aiuto è stato imparare a suonare la chitarra con i libri degli accordi delle canzoni di James Taylor e dei Beatles. In passato ho lavorato come meccanico nella Marina Militare su di un elicottero ed ero circondata da uomini che ascoltavano sempre il rock ‘n roll. Sono stati proprio loro a insegnarmi ad amare il rock mentre io ho insegnato loro ad amare il blues.

Ruthie Foster (Photo by Gino Aloisio)
Ruthie Foster (Ph. Gino Aloisio)

La rivista Rolling Stone l’ha definita “pura magia da sentire e da ascoltare”. Qual è il suo rapporto con la sua voce?

La mia intenzione è quella di condividere le mie esperienze personali attraverso la musica nella speranza che qualcuno possa comprenderle e riconoscersi in esse ristorando la propria anima. La mia voce è il mezzo attraverso il quale io mi rapporto con le persone che ho intorno e le mie performance sono molto più influenzate dall’amore e da quel senso di pace interiore che non dalle scalette, dalle varie città dove canto o dalle camere d’albergo.

Ruthie Foster
Ruthie Foster (Per gentile concessione di Ruthie Foster)

Può raccontarmi qualcosa del suo ultimo album Joy Comes Back?

Questo album racconta del mio percorso e del mio viaggio che ho compiuto per realizzarlo. Ho scritto molte canzoni ma ho deciso di inserire molte cover perché ho ritrovato canzoni che veramente dicevano quello che io desideravo dire. Ci sono voluti un paio d’anni per terminare di registrare questo lavoro durante i quali si sono girati tanti posti… e sentirete tutto questo nella compilation. Volevo sedermi e buttar tutto fuori verso il microfono e il registratore a modo mio.

Ruthie Foster (Photo by Gino Aloisio)
Ruthie Foster (Ph. Gino Aloisio)

Musicalmente desideravo esser capace di dire ciò che avevo bisogno di dire senza tradire il mio stile musicale facendo un grande passo avanti con quelle canzoni che erano già lì… avevano solo bisogno che io mettessi su di loro la mia impronta. Ed è proprio quello che ho fatto. Inoltre, anche quando mi siedo a terra con Maya, mia figlia di sette anni, provo gioia. Lei mi insegna a gioire. Gioisco quando canto. La mia famiglia. La mia casa nel Texas. C’è qualcosa che si ha il bisogno di dire per dare coraggio e per i veri amici.

Io vivo in Italia.. cosa pensa del mio Paese? I suoi fan italiani quando avranno la possibilità di ascoltarla in concerto?

Amo l’Italia! Nel Luglio 2016 ho fatto un lungo tour in Italia e spero di poter tornare presto in questo bel Paese.

Qual è la canzone della sua vita?

Senza dubbio Phenomenal Woman perché è soprattutto una canzone che dà forza alle donne e io credo nel messaggio positivo della musica soprattutto per chi potrebbe sentirsi più fragile di questi tempi.

Ruthie Foster (Photo by Riccardo Piccirillo - Per gentile concessione di Ruthie Foster)
Ruthie Foster (Photo by Riccardo Piccirillo – Per gentile concessione di Ruthie Foster)

Ed è così che si conclude il nostro incontro con Ruthie Foster che ringraziamo e salutiamo… invitandola sin da ora a venirci nuovamente a trovare nella nostra Rubrica online “Piazza Navona”.

 

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