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Simona Atzori, l’angelo della Danza

Graphic Art Gino Aloisio
Graphic Art Gino Aloisio

Simona Atzori: la ballerina, scrittrice e pittrice nata senza le braccia ma che ha imparato a volare. La Rubrica online “Piazza Navona” vi propone questo incontro speciale.La rubrica online “Piazza Navona” oggi ha il piacere di incontrare e di ospitare Simona Atzori: la meravigliosa Artista milanese nata senza le braccia. Ballerina, pittrice, scrittrice, ambasciatrice, motivatrice…  Una vita impiegata e impegnata a superare i propri limiti dando vita e sostanza ai propri sogni.

Ma lasciamo la parola a Simona Atzori. Lasciamo che sia lei a raccontarci di sé, della sua gioia e voglia di vivere espresse dal suo dolcissimo e bellissimo sorriso. Un’Artista totale e completa, senza limiti, ricca della sua passione e dei suoi numerosi e genuini talenti. Una vera gemma di Vita, di speranza… un inno alla Vita, un sorriso e uno sguardo che vanno oltre ogni ostacolo alla conquista della vita stessa e della sua profonda e unica essenza.

Simona Atzori
Simona Atzori

Come si è avvicinata al mondo della Pittura? Qual è il suo rapporto con i colori?

Mi sono avvicinata al mondo della pittura a 4 anni, quando ho fatto la mia prima mostra nell’oratorio del mio paese. Poi da lì è nata una vera e propria passione e amore per quest’arte e all’età di 8 anni sono entrata a far parte dell’associazione internazionale dei pittori che dipingono con la bocca e con il piede (VDMFK), la casa editrice italiana SPAM (Abilityart.it).

Il rapporto con i colori è vita, è parte di me così come con il disegno, il mio primo soggetto, la figura umana, che disegnavo al contrario e poi giravo il foglio. Quando dipingo e mischio i colori entro in relazione profonda con me stessa.

Simona Atzori
Simona Atzori

Quando ha iniziato a danzare?

Del mio primo approccio con la danza ho ricordi diversi. Il primo è quello di quando danzavo da piccolissima appena la musica partiva. Era proprio qualcosa di insito in me che ho amato da sempre. Non vedevo l’ora di compiere 6 anni per iniziare a seguire corsi di danza classica. Ricordo una felicità immensa e per me esisteva davvero solo la danza. Aspettavo i giorni delle lezioni con tanta ansia e mi sembrava di vivere per le emozioni e il divertimento che provavo mentre ballavo. Mi piaceva anche molto la parte della disciplina insito nella danza. Ci tenevo ad essere sempre perfetta nell’abbigliamento e con i capelli. Mi piaceva sentirmi una danzatrice e anche se mi divertivo molto l’ho sempre preso molto sul serio. Solo la passione mi ha spinto ad amare questa bellissima arte, il desiderio di sfidare i limiti non è mai stato un aspetto che ho mai preso in considerazione perché fondamentalmente non ho mai pensato che non avere le braccia fosse un limite.

Simona Atzori (Per gentile concessione di Simona Atzori)
Simona Atzori (Per gentile concessione di Simona Atzori)

Cos’è per lei la Danza?

Io ho iniziato a danzare e anche a dipingere quando ero piccola, sia la danza che la pittura hanno sempre fatto parte della mia vita. Io amo pensare che siano state le mie arti a scegliere me e non io a scegliere loro. Non credo che avrei potuto fare altro se non dipingere e danzare. Sentivo fin da piccola la voglia di esprimermi attraverso l’arte sia della pittura che della danza, e così lo stimolo al disegno è nato con spontaneità, come un gioco fino a diventare sempre più importante e parte della mia vita. Per la danza è stato lo stesso, queste mie due passioni sono nate e cresciute insieme a me con forza e determinazione. Io ritengo che l’arte sia una delle forme di comunicazione più vere e spontanee, che va in più direzioni, parte da dentro per uscire ed arrivare agli altri. è prima un dialogo con la propria anima e con le proprie sensazioni per poi arrivare al cuore e all’anima dello “spettatore” che desidera ascoltare. Non potevano non diventare anche il mio “lavoro”, le ho amate e desiderate tantissimo.

Simona Atzori
Simona Atzori

Attraverso queste forme d’Arte ha avuto l’onore di incontrare eccellenze della Danza quali Roberto Bolle, Luciana Savignano, Carla Fracci… persino Papa Giovanni Paolo II e Papa Francesco cui ha avuto l’onore di donare una sua opera. Può raccontarci delle sue emozioni, dei suoi ricordi?

Tutti incontri memorabili sia per la mia vita artistica che personale. Incontrare e donare i miei dipinti a due Papi ha un valore per me immenso. Due momenti diversi, anche in termini di tempo che però mi hanno permesso di vivere emozioni grandi e indimenticabili. Dipingere un ritratto di persone che significano così tanto nella mia vita è come entrare più in profondità in una conoscenza che va al di là del vero e proprio incontro. Un onore grande.

Nel 2006 ha partecipato alle cerimonia d’apertura delle Paralimpiadi di Torino 2006. Come è stato rappresentare l’Italia e donare anche il proprio volto, la propria Arte a un eventi sportivo (e non solo) così importante?

Danzare alla cerimonia di apertura delle Paralimpiadi di Torino è stato uno degli eventi più emozionanti della mia vita.  Si prova qualcosa che è indescrivibile. Tutti gli aggettivi e le parole che potrei usare non sono sufficienti, è qualcosa che provi dentro, qualcosa di talmente bello e forte che sembra quasi un sogno, un sogno che non avrei mai pensato di fare e che ancora oggi stento a credere di aver vissuto.

Oltre al suo impegno nel mondo artistico si occupa anche di tenere degli “Incontri motivazionali” per aiutare ad avere un atteggiamento positivo e propositivo verso la vita. Qual è il messaggio che intende trasmettere? Qual è il motore di tutto questo suo immenso impegno?

I miei incontri hanno l’obiettivo di aiutare le persone a non vedere solo le limitazioni e a migliorare l’atteggiamento verso loro stessi, aiutandoli a cercare, nella parte più positiva del loro atteggiamento, il modo per affrontare le difficoltà, o semplicemente a guardare alla vita e alle sue potenzialità.

Obiettivo ultimo è far capire come da avversità, problemi e limitazioni si possano ricavare potenzialità immense, che aiutano nelle difficoltà quotidiane. Il motore è semplicemente crederci davvero e avere voglia di essere in molti a farlo.

Simona Atzori
Simona Atzori

Ha scritto anche tre libri: Cosa ti manca per essere felice?, Dopo di te e La strada nuova. Diventare protagonisti della propria vita con i quali ha riscosso grandi consensi e successi. Come è stato vestire anche i panni di scrittrice?

Adoro scrivere e faccio ancora fatica a considerarmi scrittrice. È  uno strumento che ho scoperto darmi davvero molto. Rappresenta per me un’altra possibilità di raccontare e di donare alle persone ciò che sono e che desidero comunicare. Scrivere nero su bianco i propri sentimenti è una grande opportunità e ha una grande forza comunicatrice.

La sua carriera e i suoi impegni sono inarrestabili mostrando quanto nulla sia impossibile e una forza d’anima e di volontà veramente eccezionali. In quale ruolo artistico si sente più a suo agio?

In tutti quanti mi sento completamente me stessa e fino a che posso, cercherò di portarli avanti tutti.

Simona Atzori
Simona Atzori, “La strada nuova. Diventare protagonisti della propria vita” (Giunti Editore, 2018)

Nel Dicembre 2012 viene insignita dell’onorificenza di Cavaliere della Repubblica Italiana dal Presidente Giorgio Napolitano. Cosa può raccontarci di questa immensa soddisfazione?

È stata una grande sorpresa per me e devo dire una grande soddisfazione soprattutto per la mia famiglia. Un riconoscimento così importante in qualche modo restituisce molto di tutte le difficoltà vissute. Ma soprattutto è stato un segno importante che mi fa venire voglia di andare avanti.

  • Se dovesse descrivere la sua vita con un dipinto o con balletto, un passo a due… quali sarebbero?

È difficile questa domanda. Forse però sarebbe una Madonna con bambino, perché il rapporto con la mia mamma è stato fondamentale per poter costruire la vita che ho. Grazie a lei e al mio papà che mi hanno donato la vita e la voglia di credere nel suo grande dono.

Simona Atzori (Per gentile concessione di Simona Atzori)
Simona Atzori (Per gentile concessione di Simona Atzori)

Il suo messaggio per i ragazzi, per le persone che tendono ad arrendersi facilmente, a chi ha paura o si lascia spaventare.

Con tutto il cuore vi dico di ascoltare la parte più intima di voi, quella che quando eravate bambini sapeva davvero cosa desiderava e che poi spesso i no e le condizioni ci fanno dimenticare. Immaginate i vostri sogni e fateli diventare talmente importanti per voi da mettere in moto la voglia e la forza più grande per farli diventare realtà. Credeteci fortemente ma impegnatevi al massimo, studiate, cercate, siate curiosi e non perdete mai l’entusiasmo.

Ed è con questo messaggio positivo, entusiasmante, appassionante ed emozionante che ringraziamo Simona Atzori della sua bellezza d’animo, della sua disponibilità e di questa bellissima intervista rilasciata ai lettori della rubrica online “Piazza Navona”. Naturalmente, carissima Simona, il nostro invito a ritrovarci in questa piazza virtuale è già ufficiale! E ancora tante grazie a nome di tutta la redazione!

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