La Rubrica online “Piazza Navona” propone un incontro tutto speciale tra fornelli, televisione, sport e impegno sociale con Chef Rubio alla costante ricerca della “cucina vera, di sostanza e della tradizione”.La Rubrica online “Piazza Navona” ha l’immenso piacere di intervistare Chef Rubio, il noto chef che molti di voi avranno avuto modo di apprezzare in programmi televisivi di successo quali, ad esempio, Il ricco e il povero, Unti e bisunti, È uno sporco lavoro e Camionisti in trattoria (attualmente trasmesso in replica dal canale Nove).
Prima di lasciarvi all’intervista, però, conosciamo meglio l’apprezzato chef.
Gabriele Rubini alias Chef Rubio nasce a Frascati il 29 giugno 1983. Sin da giovanissimo è una promessa del rugby partecipando a competizioni di alto livello in Italia e all’estero dal 2002 al 2011 anno in cui, a causa di un infortunio, è costretto a rinunciare allo sport. Assieme al rugby Gabriele nutre un’altra grande passione: la cucina e nel 2010 si diploma presso la scuola internazionale di cucina italiana Alma. A seguito di un trasferimento in Canada per meglio affinare le tecniche dell’arte culinaria Chef Rubio torna in Italia dove inizia la sua collaborazione con il canale del digitale terrestre DMAX per il quale ha creato e condotto diversi programmi di grande successo come quelli già menzionati.
Ma Chef Rubio è molto di più. E lasciamo che sia lui stesso a raccontarci di sé, delle sue attività e del suo importante impegno nel sociale.
Quando è nato esattamente il suo amore per la cucina?
Ciò che si fa per vocazione è missione non ha un inizio e nemmeno una fine precisa. La cucina mi è connaturata.
Come definirebbe il suo approccio così speciale e del tutto particolare con il cibo e la Cucina?
Viscerale, morboso e leale.
La sua attività televisiva in cucina è stata intensa: da Unti e bisunti a Uno sporco lavoro passando per I re della Griglia. La televisione ha in qualche modo condizionato il suo modo di “fare” e di “intendere” la Cucina?
La televisione è un contenitore privo d’anima, non può cambiare quelli come me. Piuttosto, con le produzioni TV a cui ho lavorato e lavoro, provo a cambiare il modo di parlare di cibo e persone in tv e continuerò a farlo finché ne sarò gradito interprete.
Le sue ultime apparizioni in TV sono sempre meno orientate al cibo? Cosa ci dobbiamo aspettare da lei come Chef? Quali i suoi prossimi impegni in TV
Sono già a lavoro con un nuovo programma che mi riporterà in viaggio per le strade italiane e vi racconterà la realtà particolare di persone amanti anche del cibo. L’ho detto più volte, la cucina è il prisma attraverso il quale osservo e assaporo la vita in ogni suo aspetto e diversità. Lo faccio senza filtri e pregiudizi e lo racconto pubblicamente, con spirito critico e costruttivo, con un occhio di riguardo per le categorie più deboli.
Ha studiato la Lingua Italiana dei Segni ed è riuscito a metterla al servizio della Cucina. Come crede che quest’ultima possa essere, in un certo senso, di aiuto a chi convive con problemi di cecità e/o sordità? Secondo lei con il gusto si può sopperire o integrare quei sensi che, purtroppo, non sono sviluppati?
Queste persone non hanno bisogno d’aiuto né di compensare sensi mancanti. Gli scompensi sono altri e non sono i loro ma della società che li circonda, troppo spesso priva di d’umanità e rispetto. Sono questi i valori di cui dovremmo nutrirci tutti.
Intensa è la sua attività nel sociale tanto da promuovere con Erri De Luca a Roma la campagna del “Pranzo Sospeso”. Può dirci di più di questa iniziativa e se ci sarà un continuo?
Agli inizi di febbraio 2018 abbiamo celebrato un anno dal lancio dell’iniziativa con Erri De Luca. Abbiamo realizzato un’altra giornata alla Casetta Rossa per rinfrescare questo stimolo alla solidarietà che dopo un anno si è consolidato divenendo un gesto di condivisione sotteso. Una buona abitudine. Siamo molto soddisfatti dei risultati.
Cosa sono per lei il cibo e la cucina?
Nutrimento e filosofia di vita.
Oltre alla cucina un’altra sua passione e la regia. Ha diretto le sue video-ricette e anche dei videoclip. Ha altri progetti nel cassetto da realizzare in tal senso?
Ho diversi soggetti da me scritti che girerò e produrrò nei prossimi anni con un gruppo di amici al fianco ma di cui però non posso al momento è ancora presto parlarne.
Ed è con questo sguardo ai progetti del futuro che ringraziamo di vero cuore Chef Rubio di averci rilasciato questa intervista e di averci permesso di conoscere più a fondo il suo lavoro, le sue passioni e la sua professione. Non ci resta che salutarci e sicuramente a presto… non mancheremo di seguirla nei suoi programmi e nei suoi progetti!