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“L’Uno”, l’immaginazione diventa realtà tra restrizioni, un oggetto alieno e l’isolamento

La Rubrica online “Piazza Navona” vi parla in anteprima del film “L’Uno” da oggi on demand su Chili. Quando la fantasia diventa (quasi) realtà: un Capodanno, sei ragazzi, l’isolamento, una casa-bunker e un oggetto non identificato.

La trama

“L’Uno” diretto da Alessandro Antonaci, Stefano Mandalà, Daniel Lascar e Paolo Carenzo

Sono quattro mesi da quando l’Uno è apparso nel cielo condizionando la vita dell’intero pianeta. È il momento di festeggiare l’arrivo del nuovo anno. Tommaso e Marta organizzano una festa a cui prendono parte Giulio, il miglior amico di quest’ultima, accompagnato da Claire, una ragazza conosciuta il giorno prima. Ai quattro si aggiungono anche Cecilia (sorella di Marta e incinta di tre mesi) e Marco, il ragazzo che sta frequentando. Nella casa-bunker i sei accolgono l’anno che verrà  rispettando scrupolosamente le regole imposte dal Governo a causa dell’arrivo dell’Uno: coprifuoco anticipato, divieto di sparare i fuochi d’artificio e riunirsi esclusivamente con le persone più “strette” e intime. (Rin)chiusi in casa i protagonisti  mostrano e ricordano le crepe dei loro rapporti rese ancor più profonde dall’Uno. Ecco la mezzanotte. Cosa ne sarà di questi ragazzi? Dei loro cari? Cosa ha in serbo per loro l’Uno? Cosa ne sarà dell’umanità? E se l’Uno non fosse mai arrivato sulla Terra e non si fosse appropriato del suo cielo?

Il trailer

Sul film

“L’Uno

L’Uno, distribuito da NewGen Entertainment e disponibile on demand su Chili a partire dal 23 novembre, nasce dall’omonimo testo teatrale scritto da ContraSto a fine 2018 e portato in scena il giorno di Capodanno di quello stesso anno. Un testo profetico e persino visionario nel quale si racconta di una storia che, con il lockdown, è diventato realtà. È proprio per questo motivo che si è deciso di distribuire il film on demand per poi procedere, non appena le condizioni e le restrizioni lo permetteranno, al cinema. A tal proposito ha affermato Davide Mogna, CEO di NewGen Entertainment Srl:

Il cast di “L’Uno” diretto da Alessandro Antonaci, Stefano Mandalà, Daniel Lascar e Paolo Carenzo

Questo è un film che va mostrato al pubblico adesso, in questo momento di completo smarrimento per le regole che mutano ogni giorno, dettate da un agente patogeno che neanche vediamo, ma che è qui con noi. Abbiamo deciso, insieme a Chili, di uscire prima in digital on demand, senza assolutamente perdere di vista l’importanza della distribuzione in sala. Dal 23 novembre potremo tutti confrontarci con L’Uno a casa nostra, in solitudine o con una compagnia limitata (come i protagonisti del film), ma non appena sarà possibile (magari proprio a Capodanno!), vi aspettiamo tutti al cinema, per ridare vita all’esperienza di visione condivisa che è possibile solo al buio di una sala cinematografica.

Elena Cascino e Matteo Sintucci ne “L’Uno” diretto da Alessandro Antonaci, Stefano Mandalà, Daniel Lascar e Paolo Carenzo

L’Uno racconta di un oggetto non identificato che si è impadronito del cielo terrestre e di media non fanno altro che parlare alimentando curiosità, panico, preoccupazione e terrore. Il Governo è costretto a imporre regole molto ferree per la notte di Capodanno: coprifuoco anticipato, divieto dei fuochi artificiali, di riunirsi con persone non appartenenti alla ristretta cerchia degli affetti più intimi e familiari. È in questo clima surreale che i sei protagonisti (più un nascituro) si ritrovano a trascorrere l’ultimo dell’anno e ad accogliere il futuro che li attende. E il punto è proprio questo: qual è il futuro che li attende? E in che modo l’Uno ha condizionato le loro vite e i loro rapporti? Saranno degli utili flashback a raccontarci la fragilità, la (in)consistenza e la portata di questi legami. Cosa sarà di tutto questo?

Anna Canale ne “L’Uno” diretto da Alessandro Antonaci, Stefano Mandalà, Daniel Lascar e Paolo Carenzo

Ma non solo. Questa occasione offre ai sei protagonisti (di chiaro richiamo e ricordo pirandelliano) di (ri)scoprire se stessi, il loro intimo più profondo, i loro caratteri tesi come corde di violino e di capire quale ruolo e quale spazio occupano in questo nuovo contesto così controllato e circoscritto. Impostazione cinematografica e narrativa che abbiamo già visto in film come Carnage (Roman Polanski, 2011) e Perfetti Scnosciuti (Paolo Genovese, 2016)

Affermano i registi che L’Uno

È una dimensione straniante e surreale che raggiunge l’apice nel momento in cui, finita la paura, ogni personaggio getta via la sua maschera, per tornare alla dimensione reale – comunque mostrata – grigia e noiosa in cui saranno, da lì in poi, costretti a vivere ancora più soli di prima. Eppure non si è mai soli dentro una stanza vuota, né a camminare nel cuore della notte, né seduti in cima a un monte ad ammirare il panorama. Si è soli quando la solitudine dà alla luce l’originale che c’è in ognuno di noi.

Carlo Alberto Cravino e Alice Piano ne “L’Uno” diretto da Alessandro Antonaci, Stefano Mandalà, Daniel Lascar e Paolo Carenzo

Come già accennato il testo teatrale di L’Uno in tempi non sospetti è stato profetico e, oggi, attuale da far quasi spavento. Quel futuro immaginato tutto d’un tratto si è palesato in un presente senza scampo e senza scrupoli. E cosa ne sarà di noi? Ci si sbranerà l’un l’altro? Ci si lascerà sgretolare dall’interno? Ci si abbandonerà al futuro, alla speranza e alla Vita che verrà? Questi e molti altri sono gli interrogativi che la visione di L’Uno tra un sorriso (amaro) e l’altro ci lascia e ci regala.

L’Uno è un film che ben si adatta al tempo e al contesto che stiamo vivendo e la sua visione assumerà per ogni spettatore un senso e un significato diverso e unico. Però, slegando il film da tutto questo poco ne rimarrebbe se non una buona idea di partenza che sembra essere portata avanti a forza e sin troppo “diluita”. L’Uno, infatti, non tradisce la sua impostazione teatrale e questo lo si nota sia nella sceneggiatura sia nella recitazione degli attori. Forse sarebbe stato meglio riprendere lo spettacolo dal vivo e poi traslarlo sullo schermo invece di ricrearne una versione apposita. Il teatro c’è e questo, in alcuni punti, non è stato ben adattato al linguaggio cinematografico.

Stefano Accomo ne “L’Uno” diretto da Alessandro Antonaci, Stefano Mandalà, Daniel Lascar e Paolo Carenzo

Va comunque detto che L’Uno resta un esperimento interessante per la sua trama e per il suo tentativo di essere un film maturo e completo in ogni suo aspetto. Lo stesso va detto anche per la recitazione degli attori che, spesso, è esasperata e “vistosa” quando sarebbe bastato molto meno e qualche correzione alla sceneggiatura in fase di lavorazione.

Tutto questo, però, non significa che L’Uno non sia un valido film da vedere, se non altro per curiosità. Possiamo dire che è un tentativo di fare cinema non perfettamente riuscito ma un buon esperimento di portare il teatro al cinema. E non è detto che il futuro ci offra anche questo regalo unendo e amalgamando queste Arti così uniche e totaliciascuna a suo modo. Ed ecco che L’Uno ricorda ancora una volta Pirandello… Non tutto è perduto!

Voto 2/5

Scheda tecnica

Titolo originale: L’Uno

Regia: Alessandro Antonaci, Stefano Mandalà, Daniel Lascar e Paolo Carenzo

Soggetto: Basato sullo spettacolo teatrale “L’Uno” di ContraSto diretto da Paolo Carenzo

Sceneggiatura: Anna Canale, Paolo Carenzo, Elena Cascino, Carlo Alberto Cravino, Alice Piano, Matteo Sintucci

Cast: Elena Cascino, Matteo Sintucci, Stefano Accomo

Montaggio: Alessandro Antonaci

Musica: Francesco Carrese, Filippo Loliva, Simone Pollino, Stefano Angaramo

Fotografia: Alessandro Antonaci

Scenografia: Stefano Mandalà

Produzione: ContraSto e Eryde Produzioni

Distribuzione: NewGen Entertainment

Paese: Italia

Anno: 2020

Durata:  92 minuti

Uscita on demand: 23 novembre 2020 su Chili (seguirà distribuzione in sala non appena le restrizioni lo consentiranno)

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