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“Futura”, il jazz protagonista dell’ultimo film di Lamberto Sanfelice

La Rubrica online “Piazza Navona” oggi vi racconta di “Futura” l’ultimo film del regista romano Lamberto Sanfelice che dal 17 giugno arriva nelle nostre sale. La storia di un uomo che della sua musica vuole fare la sua vita cercando di venire a patti con quest’ultima.

La trama

“Futura” di Lamberto Sanfelice

Louis è un trombettista jazz di grande talento che, alle prime difficoltà presentatigli dal mondo della musica, ha preferito cambiare strada e dedicarsi ad altro. Lavora di notte come tassista e spacciatore di droga assieme alla trans cilena Lucya, la sua unica e migliore amica che vive esibendosi come cantante lirica nei locali notturni. Louis è separato da Valentina dalla quale ha avuto una figlia, Alice, con cui condivide la stessa passione per la musica (suona il pianoforte) e un rapporto non semplice ricalcando quello tra lui e suo padre, il noto sassofonista Max Pierri, che lo ha abbandonato quando era solo un bambino. Questa incomunicabilità familiare e l’insoddisfazione lavorativa portano Louis sempre più lontano dai suoi veri affetti. A risollevare Louis da questa brutta situazione è Niko, un amico di suo padre, proponendogli di suonare con il suo gruppo in un concerto così da poter rientrare anche nel “giro” della musica. Il giovane trombettista accetta di buon grado deciso a non perdere questa occasione a causa delle sue paure, delle sue insicurezze e del suo passato non ancora risolto. Ma come uscire indenne dal vortice della criminalità e dello spaccio? E come comprenderà il reale pericolo in cui ha messo la sua famiglia e, soprattutto, sua figlia Alice?

Il trailer


Sul film

“Futura” di Lamberto Sanfelice (© Adele Pozzali)

A sei anni si distanza dal film Clorounico film italiano selezionato al Sundance Film Festival nel 2015 – Lamberto Sanfelice dirige Futura che, distribuito da Adler Entertainment, uscirà nelle nostre sale giovedì 17 giugno.

Non c’è che dire: Futura è un omaggio del regista romano alla musica e in particolar modo al jazz e alla lirica. E questa stessa musica diviene rappresentazione del percorso interiore e della crisi esistenziale di Louis, il protagonista. A tal proposito afferma il Lamberto Sanfelice:

La musica è al cuore della storia e ritma il percorso emotivo di Louis. La prima parte del film immersa nella notte sprigiona una musica techno e elettronica suonata nei locali che frequenta il protagonista. Una sonorità che lo stordisce e lo lascia nella sua confusione per poi riscoprire il jazz e un approccio più intimistico quando cerca di riavvicinarsi e confrontarsi con la figura paterna. La musica diventa così il linguaggio attraverso il quale Louis riesce a comunicare prima con la figura paterna e in seguito anche con la figlia.

“Futura” di Lamberto Sanfelice (© Adele Pozzali)

Il regista, però, sceglie di articolare la narrazione su due piani ben distinti: da una parte, infatti, vi sono la musica, le paure di Louis nel viverla e nell’affrontarla anche a causa dell’abbandono di suo padre, che non riesce a superare, e la messa in discussione del suo essere marito e padre; dall’altra, invece, vi è il mondo notturno di una Milano quasi sospesa nel tempo e nello spazio in cui si vivono e si muovono criminali, spacciatori e prostitute. E, forse, per Fortuna non è stata una scelta fortunata (perdonerete il gioco di parole) quella di strutturare il film in questo modo poiché i due piani narrativi risultano essere del tutto slegati e persino incompatibili tra loro. Molto probabilmente il regista avrebbe fatto meglio a scegliere la via della semplicità e della linearità concentrandosi esclusivamente sul piano emotivo di Louis e sul suo rapporto con la musica lasciando tutto il resto al di fuori dell’impianto narrativo. Questo perché, al di là dell’ottima fotografia di Luca Bigazzi e della bellissima colonna sonora di Stefano Di Battista, Enrico Rava, Lorenzo Cosi, Giovanni Damiani (SONORAM), la narrazione dedicata al “mondo della criminalità notturna” sfalza non poco la trama del film rendendolo anche poco credibile e assai confuso. Ed è un vero peccato.

“Futura” di Lamberto Sanfelice (© Adele Pozzali)

Sul piano musicale assolutamente niente da dire: come si è accennato la musica è il cuore di questo film e in esso troviamo dalla lirica al jazz, da Giacomo Puccini alla techno… un’immersione totale nelle note che non hanno tempo né età e che hanno continuamente nuova vita.

La parte “jazzistica” del film vuole rappresentare un omaggio a Massimo Urbani, uno dei grandi jazzisti italiani del passato, e attorno al progetto è nata una collaborazione con alcuni esponenti di spicco del jazz italiano e internazionale come Enrico Rava e Stefano Di Battista. Il supporto della scena jazzistica al film, è stato fondamentale nel cercare di rappresentare questo mondo in modo onesto e originale.

Ecco: se Lamberto Felice avesse concentrato tutte le sue forze sul senso profondo della musica senza perdersi in narrazioni e particolari che non arricchiscono la vicenda ingarbugliandola irrimediabilmente certamente il film avrebbe avuto la sua totale ragion d’essere. Precisa. Circoscritta.

Ma se è vero che la Musica salverà il mondo di certo salva – almeno in parte – anche questo film che senza di “lei” perderebbe il suo cuore e la sua  motivazione profonda.

Voto 2/5

Scheda tecnica:

Titolo originale: Futura

Regia e soggetto: Lamberto Sanfelice

Cast: Niels Schneider, Matilde Gioli, Daniela Vega, Aurora Onofri, Stefano Di Battista, Olivia Trummer, Daniele Sorrentino, Gino Del Prete, Maurizio Urbani, Yuri Perrone, Tatiana Mogavero

Sceneggiatura: Fabio Natale, Lamberto Sanfelice in collaborazione con Alessandro Valenti

Produzione: Indiana Production (Marco Cohen, Benedetto Habib, Fabrizio Donvito) MeMo Films (Francesco Melzi D’Eril e Gabriele Moratti) Lalavì Film con Rai Cinema e Rosebud Entertainment Pictures Angelo Laudisa e Lamberto Sanfelice in associazione con Camillo Greco

Produttori esecutivi: Stella Savino, Daniel Campos Pavoncelli

Distribuzione: Adler Entertainment

Aiuto Regia: Edoardo Re

Casting: Chiara Agnello

Acconciature: Elvira Stella Pastore

Trucco: Elisabetta Flotta

Scenografia: Monica Sironi

Costumi: Grazia Materia (A.S.C.)

Suono: Roberto Mozzarelli (A.I.T.S.)

Montaggio: Cristiano Travaglioli (A.M.C.), Riccardo Cannella

Fotografia: Luca Bigazzi

Musiche Originali: Stefano Di Battista, Enrico Rava, Lorenzo Cosi, Giovanni Damiani (SONORAM)

Paese: Italia, 2021

Genere: Drammatico

Durata: 97 minuti

Data di uscita: 17 giugno 2021

 

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