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“Coffee & Cigarettes”, un carosello di attori tra caffè e nicotina

… Ed eccoci arrivati al nostro secondo appuntamento di oggi dedicato al cinema di Jim Jarmusch. Siamo felici di parlarvi del ritorno in sala di “Coffee & Cigarettes”: un carosello di attori, personaggi e situazioni surreali tra un caffè e una sigaretta.

La trama

Locandina del film

Coffee & Cigarettes è composto di undici cortometraggi che raccontano, in modo del tutto singolare e persino surreale, cosa può accadere e di cosa si può parlare durante il rito più amato al mondo: caffè e sigaretta. Così, si alternano vicende e personaggi tra loro tanto diversi e distanti uniti “solo” da questa magica e rilassante pratica quotidiana cui i fumatori non rinuncerebbero per niente al mondo. Sconosciuti, gemelli, cugini o presunti tali, attori, registi, cantanti, “medici alternativi”, camerieri… tutti si ritrovano seduti a un tavolo a parlare degli argomenti più disparati (persino del nulla!) senza poter fare a meno di quel rituale considerato da molti tra i più rilassanti e appaganti al mondo: caffè e sigaretta!

Coffe & Cigarettes è Un insieme di cortometraggi travestito da film (o viceversa, forse). Ogni sequenza presenta una serie di personaggi che seduti a un tavolino, sorseggiano caffè, fumano e discutono di vari argomenti che spaziano dai ghiaccioli al caffè a Gianni e Pinotto, dai complotti sulla morte di Elvis alla  corretta preparazione di un buon tè all’inglese, dalle invenzioni di Nikola Tesla all’immaginario  gruppo rock degli Sqürl, dalla Parigi degli anni Venti all’uso della nicotina come insetticida…(Jim Jarmusch)

Il trailer

Sul film

Il 6 agosto 2020 Coffee & Cigarettes, il film di Jim Jarmusch uscito nel 2004, torna al cinema in versione restaurata distribuito da Movies Inspired.

Steven Wright e Roberto Benigni in “Coffee & Cigarettes” di Jim Jarmusch (2003)

In realtà, il progetto di Coffee & Cigarettes nasce nel 1986 ovvero nello stesso periodo in cui il regista statunitense sta lavorando a Down by Law (Daunbailò). Tutto ha inizio quando i produttori del celebre Saturday Night Live commissionano a Jarmusch la realizzazione di un cortometraggio per lo show televisivo. Così nasce l’episodio Coffee & Cigarettes (poi nel film intitolato Strano conoscersi”) che vede Roberto Benigni e Steven Wright, sconosciuti, seduti a un tavolo di un bar sorseggiando caffè e fumando sigarette. Un altro episodio dal titolo Coffee and Cigarettes: Memphis Version (Gemelli” nel film) è stato girato nel 1989 a Memphis durante le riprese di Mistery Train – Martedì notte a Memphis e, infatti, i suoi protagonisti sono gli stessi del film: Steve Buscemi e Cinqué Lee in compagnia di sua sorella Joie. Del 1992, invece, è il terzo cortometraggio Coffee and Cigarettes: Somewhere in California con Iggy Pop e Tom Waits (Da qualche parte in California” nel film) con il quale il regista ottiene la Palma d’Oro al Festival di Cannes come Miglior Cortometraggio.

Alfred Molina in “Coffee & Cigarettes” di Jim Jarmusch (2003)

Solo agli inizi del Duemila Jim Jarmusch unisce questi tre cortometraggi ad altri otto creando la versione completa di Coffee & Cigarettes presentata fuori concorso alla sessantesima edizione del Festival del Cinema di Venezia.

Undici episodi undici che, spesso al limite del surrealismo e carichi di ironia, ci raccontano realtà possibili e (im)probabili che si muovono attorno al rito istituzionale del “caffè e sigaretta”. Un binomio indissolubile che Jim Jarmusch ricrea e rappresenta sul grande schermo attraverso l’uso magistrale del bianco e nero, delle coppie (solo in due episodi – altro binomio! – appare un trio) di interpreti, cinema e musica. E sono tutte coppie vincenti! Così, vediamo apparire sul grande schermo una carrellata di attori e musicisti tanto cari al regista: Tom Waits, Iggy Pop, Steve Buscemi, Roberto Benigni, Cate Blanchett, Alfred Molina, Steven Wright, Cinqué Lee, Bill Murray… e, come già ricordato, li ascoltiamo parlare degli argomenti più disparati: dall’(im)probabile fratello gemello di Elvis Presley all’uso della caffeina come insetticida, da improbabili parentele ritrovate alle invenzioni di Nikola Tesla

Cate Blanchett in “Coffee & Cigarettes” di Jim Jarmusch (2003)

Eppure nonostante tutto questo sfiori il grottesco e il surrealismo Cofee & Cigarettes è da considerarsi la massima espressione del cinema indipendente americano (e non solo) e il manifesto artistico e intellettuale di Jim Jarmusch.

Come abbiamo ripetuto più volte gli undici episodi sono tra loro differenti per argomenti e interpretazioni ma tutti risultano essere di alto livello tecnico e narrativo anche se realizzati con un movimento minimo della macchina da presa (spesso con inquadratura fissa) e con la ripetizione, in ciascun episodio, di una ripresa dall’alto del tavolino dove viene servito il caffè. Quest’ultima è una scelta ben precisa del regista attraverso la quale sottolineare ancora di più il bianco e nero dato anche dalla “fantasia” a scacchi del tavolo, dalle zollette di zucchero e dal nero del caffè. Ebbene sì, perché come in una perfetta equazione nella mente di Jarmusch il bianco sta alle sigarette come il nero sta al caffè.

Iggy Pop in “Coffee & Cigarettes” di Jim Jarmusch (2003)

In tutto questo ragionamento “tecnico”, però, non manca l’elemento poetico che viene mostrato nell’ultimo episodio del film “Champagne” dove due anziani signori discorrono della Parigi degli anni Venti e della New York degli anni Settanta brindando alla vita con il caffè immaginando sia champagne. Uno dei sue signori, però, si addormenta… starà veramente dormendo? Ed è proprio con questo episodio che non poco ricorda la poetica di Samuel Beckett e l’attesa di un “certo” Godot che si chiude Coffee & Cigarettes. Con un inno al passato e alla vita stessa. E, forse, anche a una nuova vita!

È davvero difficile poter stabilire quale tra gli undici episodi di Jarmusch sia quello riuscito meglio. Ovviamente quello con Iggy Pop e Tom Waits ha quasi del mistico! Senza, però, dimenticare quello in cui l’ex acchiappa fantasmi Bill Murray recita nei panni di un cameriere dipendente da caffeina e l’altro dove Cate Blanchett recita nel doppio ruolo di se stessa e della cugina invidiosa del suo successo e del suo lavoro.

GZA, RZA e Bill Murray in “Coffee & Cigarettes” di Jim Jarmusch (2003)

Coffee & Cigarettes è assolutamente un film da (ri)vedere e (ri)valorizzare sia per la carrellata di attori che ospita sia per la maestria di Jim Jarmusch che ha saputo orchestrare questo carosello senza fine nato da quanto di più semplice si replica – per molti di noi – ogni giorno: il rito del caffè e della sigaretta. E la giostra continua…

Voto 3,5/5

Scheda tecnica

Titolo originale: Coffee & Cigarettes

Regia, Soggetto e Sceneggiatura: Jim Jarmusch

Cast: Roberto Benigni, Steven Wright, Joie Lee, Cinqué Lee, Steve Buscemi, Iggy Pop, Tom Waits, Joseph Rigano, Vinny Vella, Vinny Vella Jr., Renee French, E.J. Rodriguez, Alex Descas, Isaach De Bankolé, Cate Blanchett, Meg White, Jack White, Alfred Molina, Steve Coogan, Gza, RZA, Bill Murray, Bill Rice, Taylor Mead

Montaggio: Jay Rabinowitz, Melody London, Terry Katz, Jim Jarmusch

Fotografia: Robby Müller, Tom DiCillo, Ellen Kuras, Frederick Elmes

Musica: Tracy McNight, Jay Rabinowitz, Iggy Pop, Tom Waits

Distribuzione: Movies Inspired

Produzione: Joana Vicente, Jason Kliot, Stacey Smith, Gretchen McGowan per Smokescreen Inc. e Asmik Ace

Paese: Stati Uniti d’America

Anno: 2003

Genere: Commedia

Uscita: 6 agosto 2020

Data prima uscita: 12 marzo 2004 (Italia)

Durata: 95 minuti (bianco e nero)

 

 

 

 

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