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“Oliviero Toscani. Professione fotografo”, a Palazzo Reale 800 scatti celebrano lo sguardo geniale di un Artista

La Rubrica online “Piazza Navona” vi presenta la mostra “Oliviero Toscani. Professione fotografo” dal 24 giugno al 25 settembre a Palazzo Reale, Milano. 800 scatti che per celebrare gli 80 anni del celebre fotografo e del suo attento sguardo sulla realtà.

Ritratto di Oliviero Toscani
Foto di OLIVIEROTOSCANISTUDIO
Ph Leandro Manuel Emede

La mostra Oliviero Toscani. Professione fotografo – promossa dal Comune di Milano-Cultura, prodotta e organizzata da Palazzo Reale e Arthemisia e curata da Nicolas Ballario – propone 800 scatti di Toscani e presenta al pubblico tratti iconici del suo lavoro e opere meno conosciute, raccontando la carriera di un uomo dallo sguardo geniale e provocatorio che negli anni ha influenzato i costumi di diverse generazioni e fatto discutere il mondo sui temi più disparati.

Il 28 febbraio 2022, giorno in cui Oliviero Toscani ha compiuto 80 anni, la Città di Milano ha organizzato per festeggiarlo una mostra sui generis: non un’esposizione in una galleria o in un museo, ma una mostra diffusa proprio per Milano, la sua città natale. L’evento, dal titolo “Oliviero Toscani 80”, ha celebrato il grande fotografo per un solo giorno con centinaia di manifesti per la Città, facendo giungere contemporaneamente migliaia di mail allo Studio Toscani che chiedevano di poter vedere l’intera mostra. Essendo un evento temporaneo, la mostra durò giusto le 24 ore del suo compleanno.

Oliviero Toscani
United Colors of Benetton
1990
©olivierotoscani

A qualche mese di distanza il Comune di Milano offre nel suo spazio più prestigioso, Palazzo Reale, la prima grande rassegna dedicata al suo lavoro, in continuità con l’iniziativa del 28 febbraio che era stata fortemente sostenuta dal Comune di Milano-Cultura.

La mostra Oliviero Toscani. Professione fotografo raccoglie i lavori da lui realizzati dai primi anni ’60 fino a oggi: immagini e campagne pubblicitarie che lo hanno reso noto e riconoscibile in tutto il mondo, nonostante la mancanza di alcun logo commerciale, perché da sempre la sua caratteristica è quella di usare il mezzo pubblicitario senza mostrare il prodotto, rendendo quindi la sua fotografia applicabile alla comunicazione di qualunque brand.

Oliviero Toscani
Jesus Jeans
1973
©olivierotoscani

Definito “pubblicitario” da larga parte del pubblico o della critica, la sua storia e il suo lessico dicono una cosa molto diversa: Oliviero Toscani è un fotografo, un artista convinto che è nella massima diffusione che si manifesta l’efficacia di un messaggio. Quindi non un pubblicitario che usa la fotografia, ma un artista che sfrutta i canali della pubblicità come mezzo e mai come fine. Giornali, magazine e manifesti per strada hanno segnato la sua storia, entrando a far parte del suo linguaggio in modo significativo.

Tra gli 800 scatti in mostra, il famoso manifesto Jesus Jeans ‘Chi mi ama mi segua’, Bacio tra prete e suora del 1992, i Tre Cuori White/Black/Yellow del 1996, No-Anorexia del 2007 e moltissime altre, ma anche le immagini realizzate per la moda (da Donna Jordan a Claudia Schiffer, fino a quelle di Monica Bellucci) e addirittura quelle del periodo della sua formazione alla Kunstgewerbeschule di Zurigo.

Oliviero Toscani
No Anorexia
2007
©olivierotoscani

Anche decine di ritratti di personalità che hanno “cambiato il mondo”, come Mick Jagger, Lou Reed, Carmelo Bene, Federico Fellini e i più grandi protagonisti della cultura dagli anni ‘70 in poi. E ancora, il progetto Razza Umana, con il quale Oliviero Toscani ha solcato centinaia di piazze in tutto il mondo per fotografare chiunque lo desiderasse, dando vita al più grande archivio fotografico esistente sulle differenze morfologiche e sociali dell’umanità, con oltre 10.000 ritratti. Il tutto inserito in un allestimento particolare e unico, che vedrà le sale di Palazzo Reale vestirsi per la prima volta di manifesti alle pareti, incollati come fossero per strada. Centinaia di fotografie che offriranno una sintesi completa del lavoro di uno dei più conosciuti artisti italiani a livello internazionale.

Oliviero Toscani
Lou Reed
1974
©olivierotoscani

Priva di sezioni o di un ordine cronologico, l’esposizione sarà un flusso di immagini che mostreranno l’impegno di Toscani nel mondo della moda, del reportage, dell’advertising, della cultura, della ritrattistica, della sperimentazione insieme a copie originali del giornale Colors Magazine fondato e diretto da Toscani, oltre a tanti video che lo hanno visto regista. Una particolare sezione è invece dedicata ai lavori realizzati da Fedele e Marirosa Toscani (padre e sorella di Oliviero), rispettivamente primo fotoreporter del Corriere della Sera e fotografa tra le più importanti di sempre nel mondo del design.

L’evento vede come media partner Urban Vision ed è consigliato da Sky Arte. Il catalogo è edito da Skira.

Nicolas Ballario. Curatore della mostra

In questa mostra non c’è sequenza, non c’è ordine cronologico, non c’è logica. Più che in un’esposizione pare di entrare nella mente di Oliviero Toscani, in un flusso infinito di un uomo che ha cambiato la storia della fotografia. E allora a Palazzo Reale va in scena un grande show, con centinaia di fotografie stampate su manifesti (gli stessi che si usano per le affissioni stradali) incollati alle pareti. “Professione fotografo” quasi come rivendicazione di appartenenza artigianale più che artistica, ma anche come rifiuto di qualunque cosa possa sembrare una retrospettiva.

Oliviero Toscani
United Colors of Benetton
1996
©olivierotoscani

Un oceano di fotografie interrotto a volte da qualche piccolo atollo che sono le parole che abbiamo usato per contestualizzare le immagini, create in sessant’anni di carriera, proprio nell’anno in cui Toscani compie ottant’anni. Io non ho idee, diffido di chi ha idee. In queste poche parole Toscani ci spiega l’essenza del suo lavoro, che è quello del situazionista che non rincorre l’immagine, ma ne viene rincorso. Ha tanti stili, che è come non averne nessuno, ma nonostante questo le sue fotografie sono tra le più riconosciute e celebrate al mondo. Moda, pubblicità, cultura, editoria, nuovi media sono tutti strumenti che ha utilizzato per parlare dei problemi del mondo, non perdendo mai i fini attraverso i mezzi. In queste sale troverete le sue immagini più iconiche e lavori meno conosciuti.

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