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“Vincent Van Gogh e il Giappone”, la Grande Arte torna al Cinema

La locandina del docufilm
La locandina del docufilm

La Rubrica online “Piazza Navona” vi parla del docufilm evento “Vincent Van Gogh e il Giappone” in sala il 16, 17 e 18 settembre visto per voi in anteprima. Un viaggio alla scoperta del legame tra l’artista olandese e la pittura giapponese. Non perdete questo incontro con l’Arte sul grande schermo!

La trama

Dal 23 marzo al 24 giugno 2018 si è tenuta presso il Van Gogh Museum di Amsterdam la mostra dal titolo Van Gogh & Japan raccontando il rapporto dell’Artista olandese con il Giappone e la sua influenza figurativa. È bene sottolineare sin da subito che Van Gogh non si è mai recato in terra nipponica. Nel 1868 al termine del periodo Edo il Giappone si apre all’Occidente e Parigi viene “invasa” da tutto ciò che riguarda l’Arte del Paese orientale: stampe, ceramiche, Ukiyo-e ovvero “immagini del mondo fluttuante” (sono stampe realizzate su blocchi di legno in cui sono ritratte scene teatrali, paesaggi, vita di quartiere…).

Il Van Gogh Museum di Amsterdam
Il Van Gogh Museum di Amsterdam

In tal senso si riveleranno decisive per Van Gogh le opere di Hiroshige e Hokusai. Ma non solo, anche la stampa e l’editoria parigina offrono ampio spazio a quello che viene definito Japonisme pubblicando libri e riviste dedicate al mondo e all’Arte nipponico. Un esempio in tal senso sono: Le Japan en image, la rivista illustrata Petit France, il libro L’Art Japonais di Gonse e il romanzo Madame Chrysanthème dello scrittore francese Pierre Loti.

Vincent Van Gogh resta folgorato da tale fermento e, anche con l’aiuto economico dell’amato fratello Theo con cui condivide questo nuovo “interesse” acquista a buon prezzo oltre 400 stampe giapponesi… alcune delle quali esposte proprio nella mostra Van Gogh & Japan.

Hiroshige, "Improvviso acquazzone sul ponte vicino Atake" (1857) - Van Gogh, "Ponte sotto la pioggia" (1887)

Hiroshige, “Improvviso acquazzone sul ponte vicino Atake” (1857) – Van Gogh, “Ponte sotto la pioggia” (1887)

In tal modo il film documentario diviene un vero e proprio racconto di questo rapporto e di questa passione per il Giappone che Van Gogh vive da lontano pur condividendo con i suoi pittori contemporanei (Degas, Monet, Gauguin, Manet…) anch’essi – ognuno a proprio modo – influenzati da questa nuova Arte orientale, dai suoi colori, dai suoi tratti, dai suoi soggetti…

Si tratta di un viaggio tra il Giappone, l’Olanda e la Provenza il cui motore è un grande e profondo amore per l’Arte e la volontà della ricerca di un modo autentico di essere e creare Arte.

Il trailer

Sul film

Dopo il film Loving Vincent di Dorota Kobiela (2016) e Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità di Julian Schnabel (2018 e con un bravissimo Willem Defoe) sul grande schermo si torna a parlare e a raccontare del pittore olandese. Il 16, 17  e 18 settembre 2019, infatti, si riapre la nuova stagione della Grande Arte al Cinema, progetto ideato e prodotto da Nexo Digital con il docufilm Van Gogh e il Giappone.

Partendo dall’omonima mostra tenutasi presso il Van Gogh Museum di Amsterdam il regista David Bickerstaff racconta il rapporto “a distanza” tra il pittore e la terra nipponica. Per far questo di grande aiuto sono gli interventi dei curatori della mostra, di studiosi e di Storia dell’Arte quali, ad esempio, Nienke Bakker, Tsukasa Kōdiera, Cornelia Homburg, Shigeru Oikawa. Ma non solo.

Vincent Van Gogh, "Ritratto di Père Tanguy" (1887)
Vincent Van Gogh, “Ritratto di Père Tanguy” (1887)

Il regista, infatti ha avuto la brillante idea non solo di inserire nel racconto delle letture di alcune lettere di Van Gogh indirizzate all’amato fratello Theo ma anche di creare un ponte tra l’arte di fine Ottocento e quella contemporanea, tra Oriente e Occidente attraverso la presenza e gli interventi dell’artista Tatsumi Orimoto e del calligrafo Tomoko Kawao.

Van Gogh e il Giappone è certamente un docufilm – come suggerisce lo stesso titolo – che ci mostra e ci racconta di un capitolo ben circoscritto dell’artista olandese sottolineando quanto quest’ultimo sia amato in Giappone e di come il suo “mito” sia esploso nel Sol Levante “solo” negli ultimi vent’anni. Non aggiunge elementi innovativi a fini di studio o storici. È un docufilm e come tale racconta fatti. Qui una mostra.

Nonostante questo, però, si tratta di un ottimo prodotto che, nella sua semplicità narrativa e di costruzione, permette a chiunque sia appassionato di Storia dell’Arte e a chiunque si stia avvicinando alla figura controversa e complessa di Vincent Van Gogh (per ragioni di studio, per passione, per ricerca…) di capirne i fondamenti e il carattere.

Vincent Van Gogh, "L'Arlesiana (Madame Ginoux)", 1888
Vincent Van Gogh, “L’Arlesiana (Madame Ginoux)”, 1888

Ancora una volta la Nexo Digital merita un plauso per il suo impegno nel suo progetto e per la capacità di portare sul grande i tratti e i ritratti di alcuni tra i più importanti Artisti che hanno creato la Grande Arte universale.

Perciò, il 16, 17 e 18 settembre… non perdete questo appuntamento esclusivo: immergetevi nell’Arte!

Scrive Van Gogh in una lettera datata 1888:
Non si potrebbe studiare l’arte giapponese, mi sembra, senza diventare molto più sereni e più felici: dobbiamo ritornare alla natura, nonostante la nostra educazione e il nostro lavoro in un mondo convenzionale. … Invidio ai giapponesi l’estrema nitidezza che tutte le cose hanno presso di loro. Nulla vi è mai noioso, ne mi sembra mai fatto troppo in fretta. Il loro lavoro è semplice come respirare: essi fanno una figura mediante pochi tratti sicuri, con la stessa disinvoltura come se si trattasse di una cosa semplice quanto abbottonarsi il panciotto. 

Voto 3/5

Scheda tecnica

Titolo originale: Van Gogh & Japan

Regia: David Bickerstaff

Cast: Nienke Bakker, Tsukasa Kōdiera, Cornelia Homburg, Shigeru Oikawa, Tomoko Kawao, Tatsumi Orimoto, Louis Van Tilborgh, Chris Uhlenbeck

Sceneggiatura: David Bickerstaff, Phil Grabsky

Montaggio: David Bickerstaff

Produzione: Phil Grabsky

Distribuzione: Nexo Digital

Paese: Gran Bretagna

Anno: 2019

Durata: 85 minuti

Uscita in sala: 16, 17 e 18 settembre 2019

 

 

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