Annalisa Baldinelli nel suo libro d’esordio Volevo vendere sogni (Bertoni Editore) senza tradire il suo lavoro d’origine ci guida in una sorta di viaggio inverso: tra le difficoltà, le gioie e le soddisfazioni del suo essere agente di viaggio.
La trama
Annalisa Baldinelli è un’ex agente di viaggi e non si può dire che non ne abbia letteralmente viste di tutti i colori! Nel suo libro d’esordio Volevo vendere sogni, infatti, ci narra della dura vita di organizzatrice e di agente di viaggi. Quattordici racconti, quattordici. Bastano questi brevi (ma molto esaustivi) estratti di vita vissuta a raccontarci la varietà del mondo circostante e a trasmetterci la passione dell’autrice per il suo lavoro. La Baldinelli, così, diventa venditrice non solo di biglietti aerei, ferroviari… ma lo “strumento” attraverso il quale il cliente/sognatore può finalmente realizzare i suoi desideri. I suoi sogni.
E quante esigenze! Richieste di prezzi vantaggiosi inesistenti, perdite di documenti, rimborsi impossibili, doppie vite da “regolare”, annullamenti di viaggi, lune di miele da mille e una notte… Tutto e di più accade e può accadere in una agenzia di viaggi. E Annalisa Baldinelli forte della sua vasta esperienza sul campo conduce noi lettori anche in questo viaggio alla meravigliosa scoperta della diversità e – a volte – dell’assurdità dell’essere umano contemporaneo e dei suoi desideri sempre più difficili da esaudire.
Sul libro
Chi di noi non è mai entrato in un’agenzia di viaggi per acquistare anche un “solo” biglietto ferroviario o per organizzare la vacanze dei suoi sogni? Ma quanti di noi si sono mai chiesti cosa accade e cosa capita a chi lavora in queste strutture? A chi con tanta pazienza cerca di trasformare i nostri sogni in realtà?
Ebbene: dopo aver letto Volevo vendere sogni di Annalisa Baldinelli (Bertoni Editore) certamente inizieremmo (finalmente!) a renderci conto di quanto possa essere complicata la vita dell’agente di viaggi.
Annalisa Baldinelli, infatti, attraverso i racconti che compongono il suo volume Volevo vendere sogni realizza un ritratto assai completo e ben marcato di questa importante figura lavorativa. Le difficoltà, le soddisfazioni, i colleghi non sempre “piacevoli”, le pratiche da risolvere all’ultimo momento, i last minute a tutti i costi, turisti ingenui, turisti sbadati, turisti furbastri ma anche cortesi, gentili e riconoscenti. Insomma: non manca proprio niente per descrivere il duro lavoro dell’organizzatore di viaggi.
L’Autrice riesce benissimo nel suo intento grazie a una scrittura scorrevole, vivace, carica di energia e della passione con cui ha condotto il suo lavoro (di agente di viaggi prima e di scrittrice oggi). Per gli addetti ai lavori e per chi ama viaggiare è senza dubbio un libro da leggere così da poter capire e scoprire a quali stress è sottoposto chi lavora dall’altra parte della scrivania e di quanta santa pazienza debba essere dotato.
La presenza dell’Autrice è massiccia anche perché suoi e realmente vissuti sono i racconti narrati… a tratti, però, la sua energia è tale da mettere in secondo piano i suoi coprotagonisti o i suoi – lasciatemelo dire – compagni di viaggio. Il vero punto di forza del libro sono senza dubbio l’ironia con cui Annalisa Baldinelli lancia uno sguardo sul (suo) mondo e la sua capacità di farci sorridere e riconoscere – seppur non del tutto – in alcuni dei suoi clienti.
A ogni modo l’Autrice è sicuramente riuscita nel suo intento di vendere sogni. Ora, cari Lettori, mettetevi pure comodi, leggete Volevo vendere sogni e che il vostro viaggio tutto particolare abbia inizio! Buon viaggio!
…e buona lettura!
Incontro con l’Autore
È un vero piacere avere la possibilità di intervistare Annalisa Baldinelli, Autrice di Volevo vendere sogni e agente di viaggi dalla decennale esperienza. Si tratta di una giovane scrittrice colma di energia e passione che riserva nel suo lavoro e in tutto ciò che la riguarda. Una giovane donna dal grande sorriso e armata di spirito d’ironia e di positività davvero contagiosi. Tante grazie Annalisa Baldinelli di aver permesso la realizzazione di questa intervista!
Come è nata l’idea del suo libro Volevo vendere sogni?
Ho scritto Volevo Vendere Sogni quando la mia carriera di agente di viaggio stava volgendo al termine. Si dice che nella vita sono quattro o cinque i giorni che si ricordano, il resto fa volume ed io volevo che la mia esperienza non fosse dimenticata, neanche da me. Credo molto nel valore di questi miei anni di lavoro, lavoro che non vende solo sogni, come si può facilmente pensare. È una vera palestra di vita che lascia un segno molto più profondo. Questo libro è stato chiuso in un cassetto per diverso tempo, finché non ha incontrato un editore Jean Luc Bertoni, che ha creduto in questo progetto, ha aperto quel cassetto, ed ha deciso di far volare in alto i sogni, far sognare i lettori ed un po’ anche me, che sono l’artefice di tutto questo.
Quando e come è nato il suo interesse per la scrittura?
In realtà per lungo tempo sono stata redattrice di articoli di marketing turistico su riviste a tiratura nazionale come Siti, la rivista delle città patrimonio dell’Unesco, ma è tutt’altra cosa. Qui ho compiuto un percorso totalmente diverso.
Questo è il suo primo libro: quali soddisfazioni le ha regalato?
Per natura vivo inseguendo le mie passioni: i viaggi, i sogni, la cucina, la scrittura…non potrei fare altrimenti. Le soddisfazioni più grandi le ricevo quando incontro i miei lettori di persona nelle mie chiacchierate itineranti, quando mi dicono che non solo si sono divertiti, che hanno riso molto, ma che ho dato loro degli spunti di riflessione sulla società attuale ad esempio, sui cambiamenti che ha affrontato, sul loro ritrovarsi nei panni dei miei “clienti” quando vestono anche loro i panni del cliente! Tutti noi siamo clienti più e più volte al giorno nella nostra vita in innumerevoli situazioni.
Quanto è stato utile condire i suoi racconti con ironia e verità? È stata “un’operazione” difficile da compiere?
In realtà gli addetti ai lavori che hanno letto questo libro, mi hanno sempre detto che emerge la mia grande professionalità, io ho semplicemente cercato di raccontare i vari punti di vista dei protagonisti di ogni episodio, mantenendo l’assoluta verità di ogni situazione. Il tutto è stato molto spontaneo forse perché vissuto con un profondo coinvolgimento e perché è proprio grazie all’ironia che spesso mi sono ” salvata”!
Immagino abbia dovuto scegliere tra moltissimi incontri e racconti vissuti in prima persona durante il suo lavoro… quali criteri ha usato per la scelta dei racconti?
Sì, è vero gli episodi sono tantissimi, ognuno ha dato un contributo alla mia crescita personale prima ancora che professionale. Credo molto nel valore dei rapporti umani che ci permettono di conoscere, arricchire e condividere l’animo di ognuno di noi. Del resto chi svolge un’attività a contatto con il pubblico, si trova a vivere moltissime situazioni. Nel mio caso c’è un elemento in più, non da poco! Chi sta per intraprendere un viaggio e ti chiede di organizzarglielo, in realtà ti affida il suo bene più prezioso: il tempo! Ho scelto gli episodi più significativi che mi hanno permesso di delineare tante tipologie di “viaggiatori”, di far emergere pregi e difetti, vizi e virtù, punti di forza e di debolezza di ognuno di noi.
Quali sono i suoi prossimi progetti come scrittrice?
Di progetti ce ne sono molti, del resto chi mi conosce sa che sono un “vulcano di idee”. Per ora posso solo anticipare, in via del tutto confidenziale, una mia prossima pubblicazione in uscita per l’autunno prossimo e non solo…
Non sarebbe una cattiva idea realizzare una sorta di sequel del suo libro: crede sia possibile?
Molti mi chiedono , in realtà non sono molto amante dei “sequel”. Credo che ogni progetto sia un pezzo unico con delle sue caratteristiche ed un valore che non sempre si riesce a replicare a pieno. Ho avuto la fortuna e la sfortuna di dovermi spesso reinventare, di svolgere diversi lavori anche nel turismo. Sono stata agente di viaggio, agente congressuale, accompagnatrice di gruppi, receptionist di albergo, sono stata titolare di un’attività commerciale di vendita di prodotti alimentari di alta qualità: cioccolato, caffè, thè, infusi, tisane, confetti, spezie, sali, liquirizia e molto altro ancora che, grazie alla mia fervida fantasia, ho confezionato per le situazioni più impensate. Il futuro? Vedremo cosa ci riserverà!
Domanda di rito: quali libri e scrittore hanno il suo influenzato e forgiato il suo essere scrittrice e lettrice?
Fondamentalmente leggo di tutto e leggo per curiosità. Ci deve essere qualcosa che mi colpisce nell’autore, nella copertina o nella trama o in tutti e tre. Sono passata dalla letteratura classica, persino Cicerone, Platone, le commedie e le tragedie greche, anche le ricette di Apicio, a Camilleri, alla Allende, a Khaled Hosseini, pure Harry Potter, anche in lingua originale. Diciamo che mi piace spaziare. Credo che tutti possono insegnare qualcosa e lasciare una traccia.