Letto per voi… “Pinky. Sui sentieri dell’anima” di Piero Donato

Piero Donato, "Pinky. Sui sentieri dell’anima" (CTL Editore)
Piero Donato, “Pinky. Sui sentieri dell’anima” (CTL Editore)

Lo scrittore genovese Piero Donato ci racconta la storia di “Pinky”, il bel gatto dal manto rosso che si trasforma in un portatore sano di ideali, di sentimenti e di giustizia conservando in sé il vero e profondo senso della Vita… accompagnandoci sui sentieri dell’anima.

La trama

Amadeus Nicolò Pinkerton De Franchi, detto Pinky, è un gatto di razza Norvegese delle foreste dal manto rosso e pelo lungo ed è il protagonista di questa storia. Anzi, il motore di questo racconto. Pinky, infatti, è appartenuto all’ingegner Rinaldo Cosimo De Franchi il quale nel pieno delle sue facoltà mentali ha disposto un testamento da svelarsi tre anni dopo la sua (reale?) dipartita. Sono trascorsi questi tre anni ed è arrivato il momento, per Leonardo (nipote dell’ingegnere) e la sua fidanzata Greta, di conoscere il contenuto del documento ed è proprio Pinky a dar vita alla caccia al tesoro guidando e movimentando le ricerche del testamento lasciato in giacenza, per tutti questi tre anni, presso uno studio notarile.

gatto

Si scopre, così, che l’ingegnere De Franchi ha nominato come unico erede di tutti i suoi averi il suo affezionato gatto Pinky. A Leonardo, però, viene concesso l’uso come dimora di Villa De Franchi ma anche imposto di prendersi cura di Pinky. La storia sembra essere arrivata a una conclusione ma nulla è mai come appare. E, a proposito di apparizioni, ecco che dopo tre anni riappare nello studio del notaio l’ingegner De Franchi il quale, dopo la morte dell’amata moglie, ha deciso di prendersi il suo tempo e il suo spazio e di fare un viaggio tra la Thailandia, l’India e il Nepal prima di rientrare in patria. A segnarlo profondamente è stata la sua salvezza dal terribile disastro provocato dallo tsunami del 26 dicembre 2004.

Piero Donato
L’Autore Piero Donato

L’ingegnere torna a casa decisamente cambiato pur mantenendo il suo filo diretto con il suo amato gatto Pinky e la sua nuova fiamma Silea. L’uomo parla di Pace, di Anima, di Natura, di unità d’intenti pregando la giovane coppia di fidanzati a non arrendersi facendosi tramite di un messaggio vero, profondo di una possibilità futuribile e realizzabile. Ora la storia sembra davvero essere arrivata alla sua conclusione: ma ne siamo poi del tutto sicuri? Pinky non ha ancora dato la sua ultima “zampata”…

Il libro

Piero Donato ha pubblicato Pinky. Sui sentieri dell’anima – in ristampa proprio in questi giorni – nel dicembre 2017 per la livornese CTL Editore.

È giusto riconoscere sin da subito il merito dell’Autore Piero Donato il quale è riuscito a realizzare un romanzo che racchiude in sé più stili, più messaggi, più racconti che si svolgono in parallelo così da avvicinare un pubblico molto vasto e anche molto esigente. Certamente non rimarrà deluso. Infatti, dalle prime pagine del romanzo la vicenda che ci viene presentata sembra essere quasi la sceneggiatura di un cartone animato o di un film comico brillante per poi cambiare più volte registro.

CTL Editore
CTL Editore

In un secondo momento la vicenda sembra trasformarsi in un racconto impegnato sul viaggio, sulle realtà che l’ingegner De Franchi incontra nei suoi tre anni di viaggi trascorsi tra la Thailandia, l’India e il Nepal. In questa fase particolare attenzione viene data alla psicologia del presunto scomparso De Franchi che, rimasto vedovo, ha avuto bisogno di allontanarsi dal suo habitat naturale e andare lontano ritrovando sé stesso e la sua voglia di vivere. C’è un attento resoconto del disastro dello tsunami del 2004, della situazione tragica di quei luoghi cui si aggiunge il fascino dell’India e del Nepal. Ma non è tutto.

Il racconto procede su un altro livello ancora prestando attenzione al sociale, allo spirito, al futuro, alla necessità di credere e di realizzare un mondo migliore nel totale rispetto del prossimo e della Natura. Eppure non è ancora tutto. Piero Donato crea un racconto parallelo: la medesima storia viene vista e vissuta dal punto di vista “felino” di Pinky e Silea i quali sembrano essere il riflesso animale dell’universo umano (ma sempre animali siamo!) Quest’ultimo aspetto è molto importante perché i due gattini divengono il motore della vicenda. Infatti, spesso sono proprio loro con le loro scorribande e i loro dispetti a sciogliere i nodi e i presunti misteri della Villa De Franchi.

Piero Donato
Piero Donato

Insomma, si tratta di una costruzione narrativa assai complessa e innovativa proprio come dimostra il finale che – non voglio spoilerare – spiazzerà il Lettore lasciandolo a bocca aperta, non deluso ma desideroso di saperne di più. Di voler leggere e scoprire ancora. Piero Donato ha realizzato certamente un ottimo romanzo aperto al pubblico di ogni età, colmo di spunti di riflessione senza mai cadere nel banale, nell’essere scontato o prevedibile. Un romanzo che merita di esser letto per la sua vivacità, il suo interesse e per la sua capacità di far riflettere senza farcene accorgere. Perché è semplice. Naturale.

Incontro con l’Autore

Piero Donato
Piero Donato

Piero Donato, classe 1960, è uno scrittore genovese. Sin dagli anni ’80 intenso è il suo impegno nell’ambito culturale, musicale e letterario. Le sue prime pubblicazioni, però, risalgono al decennio successivo quando contribuisce notevolmente anche alla corrente filosofica del Metarealismo di Jean Guitton cercando di spiegarne il significato attraverso le più diverse espressioni artistiche. Nel 1993 pubblica la silloge Impulsi e forma (Erga Edizioni) cui segue, nel 1997, la raccolta di liriche Utopia di fine Novecento (Ibiskos Editrice). Dal 2002 è Presidente dell’Associazione Culturale “Artenuova”. Tra il 2006 e il 2017 Donna e altri racconti (Il Foglio Letterario Edizioni), La pietra del Mito (Rupe Mutevole Edizioni) e Pinky. Sui sentieri dell’anima (CTL Editore).

Come è nata l’idea del tuo libro?

Non c’è stata un’idea ben precisa, nell’incipit; ho iniziato a scrivere molti anni fa Pinky, spinto da una reale “trance ispirativa”: dovevo scrivere, era qualcosa che mi spingeva a farlo, ma senza sapere assolutamente dove mi avrebbe portato il racconto, né quando si sarebbe terminato; infatti, è stato terminato, nei dettagli, soltanto nell’estate del 2017, a distanza di una quindicina d’anni, rispetto all’incipit.

La storia ha un inizio quasi comico per poi dirigersi in tutt’altra direzione. In che modo hai pensato e immaginato la struttura del romanzo?

Come dicevo, non ho pensato a nulla, quando iniziai a scriverlo; giunto, all’incirca, a metà del racconto, però, mi accorsi che non sapevo come andare avanti, come chiuderlo; sentivo che ero giunto vicino al termine, ma qualsiasi soluzione avessi preso, all’epoca, sarebbe stata soltanto una soluzione di comodo, “di mestiere”, ma non sarebbe stata frutto della stessa scintilla ispirativa dell’incipit. Così decisi di non tradire quella scintilla primigenia e di accantonare il progetto a data da destinarsi, scelta privilegiata dal fatto che io ho sempre scritto, oltre a testi di narrativa, anche poesia, aforistica, teatro… scrissi anche un testo di teatro, una ventina di anni or sono, che vinse il primo premio “Giovanni Gronchi”. Quindi non mi mancavano certo i soggetti a cui dedicarmi, all’epoca; non mi feci, dunque, condizionare dal blocco dello scrittore, ma ripresi Pinky molto tempo dopo. Di solito io scrivo soltanto quando sento una forte spinta che mi induca a farlo, altrimenti, se non avverto tale spinta, preferisco astenermi.

"La Pietra del Mito"
Piero Donato, “La Pietra del Mito” (Rupe Mutevole Edizioni)

Il bel gatto rosso Pinky è uno dei protagonisti del tuo romanzo che – spesso – sembra assumere il ruolo di un “grillo parlante”. Perché hai deciso di assegnare a questo personaggio – e non ad altri – questa funzione?

Anche rispetto a questa domanda, devo rifarmi alle precedenti risposte; semplicemente non è stato frutto di decisione, ma il romanzo si è scritto da solo… potrei prendere in prestito la visione del poeta che ha Alessandro Bergonzoni: il poeta, l’artista, quando scrive, non inventa nulla: è come se le Idee esistessero già, da qualche parte; il poeta non fa altro che “captare” queste idee e fissarle sul foglio.

Piero Donato, "Utopia di fine Novecento" (Ibiskos Editrice)
Piero Donato, “Utopia di fine Novecento” (Ibiskos Editrice)

Nel libro sono sottolineati due tipi di rapporti: tra umani e animali e tra animali e animali. In tal modo sei riuscito a creare una storia quasi “binaria”, vista da due punti di vista diversi e che si svolge, appunto, allo stesso tempo su due binari differenti ma convergenti. È stato difficile creare questo tipo di impostazione narrativa?

No, è stato semplicissimo, avendo lasciato “sedimentare” il testo per tanti anni, rispetto a quando è nato… le difficoltà si sarebbero presentate se avessi dovuto terminarlo subito, entro breve tempo; ma siccome non mi porsi il problema, all’epoca, quando mi tornò l’ispirazione, era tutto già pronto; dovevo soltanto sedermi al pc, accenderlo e… scrivere!

  • Cosa pensi del rapporto tra gli esseri umani e la complicità animale? E quanto ti ha influenzato la realtà circostante per la creazione del personaggio del nonno così fortemente connesso con il mondo nonostante tutto?

Si tratta di un rapporto simbiotico, quello tra gli esseri umani e I gatti: il gatto, evidentemente, nonostante la sua natura di felino, è un animale abitudinario; essendo anche molto affettuoso, oltre che indipendente, si lascia voler bene in maniera illimitata, da parte degli esseri umani disposti a prendersene cura. In quest’ottica, risulta essere un rapporto bellissimo, costruttivo, perché varca i confini posti tra diverse specie viventi. La realtà circostante è quella che noi avvertiamo, che sentiamo… laddove accada qualcosa di diverso, in quei casi non si sarebbe sinceri: con noi stessi in primis, e, di riflesso, verso gli esseri viventi e la Natura in genere che ci circonda.

Piero Donato, "Impulsi e forma" (Erga Edizioni)
Piero Donato, “Impulsi e forma” (Erga Edizioni)

Il finale del tuo libro è davvero innovativo e spiazzante. A cosa è dovuta la scelta di renderlo in questo modo? Quale vuole essere il tuo messaggio?

La scelta del finale è nata in maniera naturale, forse per cercare di far riflettere, il più possibile, il lettore rispetto all’emergenza in cui si è venuta a trovare, attualmente, la prospettiva di vita sul nostro pianeta: le azioni irresponsabili dell’uomo, volte verso un’irragionevole propensione a trarre profitto economico nei confronti di ogni attività umana basata sul principio del liberismo dei consumi, sviluppatesi dall’inizio della rivoluzione industriale e accelerate dal recente ingresso dell’uso globale della tecnologia digitale, hanno determinato i risultati attuali, descritti anche nel romanzo, ovvero quell’emergenza ambientale e climatica che è sotto gli occhi di tutti, che provoca disastri anche in termini di biodiversità utile al pianeta che ci ospita; nonché gli effetti della diseguaglianza in tema di distribuzione delle ricchezze, che provoca evidenti disagi globali nei confronti di molti popoli al mondo, tuttora messi alla fame. A tutte queste problematiche, se lo vogliamo davvero, si può ancora porre rimedio, ma occorre grande volontà e spirito collaborativo da parte di tutti i popoli al mondo, altrimenti andremo incontro a sicure illusioni, senza alcuna prospettiva d’invertire la rotta rispetto agli scenari che abbiamo di fronte oggi.

Piero Donato, "Donna e altri racconti" (Il Foglio Letterario Edizioni)
Piero Donato, “Donna e altri racconti” (Il Foglio Letterario Edizioni)

C’è per caso in programma un sequel?

Al momento non c’è in programma alcun sequel, ma non si può, di certo, escludere, per il futuro: sicuramente, come speriamo, se Pinky dovesse farci riscontrare una significativa attenzione da parte del pubblico, è facile pensare che io stesso mi sentirei molto motivato nello scrivere altre storie aventi Pinky tra i protagonisti.

Premiazione di Edoardo Sanguineti, Premio alla Carriera Artenuova, Montebruno (GE), 7 dicembre 2003
Premiazione di Edoardo Sanguineti, Premio alla Carriera Artenuova, Montebruno (GE), 7 dicembre 2003

Quali sono i tuoi prossimi progetti letterari?

In questo momento sono molto concentrato nella scrittura di un altro romanzo, che ha soggetti differenti, rispetto a Pinky; ma non posso anticipare nulla, in quanto sono ancora molto distante dalla conclusione; il fatto che introduca tematiche di grande attualità, m’induce a pensare che potrebbe essere la mi sesta pubblicazione personale (Pinky, infatti, è la quinta). Ma ho anche, in cantiere, altri progetti, come la pubblicazione di un libro di aforismi sulla Pace e sulla salvaguardia della Natura; nonché il recupero di una commedia scritta molto tempo fa, basata su soggetti ancora oggi molto attuali, che però non è presente in formato digitale; ho quindi incaricato collaboratori, affinché mi aiutino in quest’altro lavoro. Non so dire quale dei tre progetti citati, però, verrà realizzato per primo; chissà, magari potrebbe vedere per prima le stampe, la prossima raccolta di poesie, che sono sempre “in agguato” nei confronti delle mie attività! O magari l’eventuale sequel di Pinky, che non è ancora in progetto, ma, come è   detto… chi può dirlo?

L'Autore Piero Donato
L’Autore Piero Donato

Da Autore e Lettore: quali sono gli Autori e i libri che hanno segnato la tua vita e la tua formazione?

Eh, sono tanti, in effetti, gli autori che hanno inciso profondamente per la formazione della mia forma mentis di scrittore a 360 gradi… Tra i narratori direi sicuramente Hermann Hesse, Franz Kafka, Paolo Coelho, Luis Sepulveda, Alberto Moravia, Alessandro Baricco… In poesia: Charles Baudelaire, Thomas Stearns Eliot, Eugenio Montale, Salvatore Quasimodo, Giorgio Caproni… Per il teatro: Pirandello, Samuel Beckett, Dario Fo in particolare. Determinanti sono anche state le letture di testi di Friedrich Nietzsche, Arthur Schopenhauer, Henri Bergson, Jean Guitton, Sigmund Freud e di ciò che resta dei grandi classici dell’antica Grecia, soprattutto dei filosofi presocratici; così come anche le Upanishad antiche e medie, testi già molto a cuore a Schopenhauer. Questi sono solo i primi che mi vengono in mente…

 

 

 

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