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“Diego Maradona”, ascesa e decadenza di un mito

La locandina del film "Diego Maradona" di Asif Kapadia
La locandina del film “Diego Maradona” di Asif Kapadia

La Rubrica online “Piazza Navona” dopo aver preso parte all’anteprima stampa, vi presenta e vi racconta del docufilm “Diego Maradona” diretto da Asif Kapadia presentato fuori concorso al Festival di Cannes 2019. El Pibe de Oro – grazie a Nexo Digital – si racconta al Cinema solo il 23, 24 e 25 settembre

La trama

Diego Maradona è un film documentario di Asif Kapadia che porta sul grande schermo la vita, le vittorie, le sfide, le sconfitte e i problemi con la legge e con la droga di quello che – oggi – è considerato tra i migliori calciatori di tutti i tempi. Si inizia dalla sua infanzia e dalla sua adolescenza trascorse a Villa Fiorito, una tra le città più povere e desolate situata a sud della Gran Buenos Aires, in provincia di Buenos Aires.

Un giovanissimo Diego Armando Maradona
Un giovanissimo Diego Armando Maradona

Sin da allora la passione di Maradona per il calcio non ha limiti e arrivano le prime piccole grandi soddisfazioni. Entra a far parte dell’Argentinos Juniors e del Boca Juniors. A quindici anni si ritrova ad essere il capofamiglia e grazie al calcio riesce ad acquistare una vera casa nella capitale argentina per i suoi genitori e i suoi fratelli. In seguito passa al Barcellona dove, però, non riesce ad esprimere il suo talento né a vincere alcun scudetto.

Nel frattempo di lui si accorge Corrado Ferlaino il dirigente della la Società Sportiva Calcio Napoli, che lo vuole nella sua squadra cui fa vincere il primo scudetto in assoluto. Ma non solo! Ad esso seguono: un altro scudetto, una Coppa Italia, una Coppa Uefa. I napoletani amano Maradona considerandolo sacro come San Gennaro. Nello stesso tempo impegnandosi con la Nazionale argentina Maradona si laurea Campione del Mondo di Messico ’86.

Corrado Ferlaino e Diego Armando Maradona
Corrado Ferlaino e Diego Armando Maradona

Il calciatore sembra aver realizzato ogni suo sogno. Ha soldi, fama, donne, una famiglia. E molto di più. Il suo legame con il clan Giuliano di Forcella, il suo incessante bisogno di assumere cocaina, il suo desiderio di lasciare Napoli… fanno sì che la sua carriera e la sua vita privata vadano a picco. Maradona sembra aver preso sopravvento su quel ragazzo prodigio di Villa Fiorito e fagocitandolo lo ha portato negli angoli più bui degli abissi.

Il trailer

Sul film

Diego Armando Maradona: El Pibe de Oro. La mano de Dios. È in questi termini che il calciatore – tra i più noti e acclamati al mondo – è ricordato e conosciuto dal vasto pubblico e dagli appassionati di calcio. Ma dietro così tanto talento e tanta bravura c’è molto altro. Ed è questo che racconta Asif Kapadia (lo stesso regista di Senna (2010) e Amy, del 2015. Infatti, quello di Diego Armando Maradona non è solo un sogno di vita che si realizza. C’è anche l’altro lato della medaglia che si rivela poco dopo il suo trasferimento in Italia.

Maradona, dopo il suo acclamato arrivo a Napoli (ad attenderlo allo stadio San Paolo c’erano oltre 85000 persone!), sin da subito entra nelle maglie più fitte e intricate della città. Non è un caso che la stampa estera all’epoca si meravigliò non poco del fatto che Napoli, considerata la città più povera d’Europa e con il più alto tasso di

"Diego Maradona" con una parte della famiglia Giuliano
“Diego Maradona” con una parte della famiglia Giuliano

criminalità, fosse riuscita ad acquistare a un prezzo tanto alto un simile calciatore. Non fu nemmeno un caso che Maradona si ritrovò ad essere immortalato in diverse occasioni assieme al clan Giuliano che poi si scoprì essere il suo “fornitore ufficiale” di cocaina e sostanze stupefacenti.

Insomma, è la storia finita male di un ragazzo che ha ottenuto tutto quanto desiderava – e anche tanto di più – senza poi riuscire a gestire denaro, donne, famiglia, dipendenze, lavoro, legalità. E il documentario servendosi di filmati amatoriali provenienti dall’archivio privato di Maradona, di servizi giornalistici, di interviste ai suoi familiari, collaboratori e calciatori tutti rigorosamente in voice over (ovvero senza mai farsi vedere) racconta proprio tutto questo.

"Diego Maradona", la mano de Dios
“Diego Maradona”, la mano de Dios

Le oltre due ore del documentario (presentato fuori concorso al Festival di Cannes 2019) sono esattamente questo senza tralasciare – ovviamente – di riproporre i goal più belli e spettacolari del calciatore. Il film, così, appare ben costruito mantenendo lo stesso ritmo di un’avvincente telecronaca sportiva senza annoiare nemmeno chi non è propriamente appassionato del calcio.

L’unica pecca, a mio avviso non trascurabile, è il fatto di voler far passare Diego Maradona come un ragazzo venuta dal nulla che quando ha visto denaro, soldi e donne è come impazzito senza rendersi veramente conto delle sue azioni. All’epoca non era un ragazzino sprovveduto Diego Armando Maradona.

Diego Armando Maradona - Campione del Mondo Messico '86
Diego Armando Maradona – Campione del Mondo Messico ’86

Ha scelto di assumere cocaina e di risultare positivo anche i controlli antidoping. Ha scelto di avere più donne con vari ed eventuali figli a seguito. Ha scelto di dare “confidenza” a un clan mafioso. Ha scelto di non pagare i suoi debiti con il fisco. Certamente resta il suo indiscusso talento che lo ha reso il calciatore che tutti conosciamo e non possiamo non ammirare. Ma da qui a farlo passare per una vittima della sua società e del suo stile di vita… credo vada un po’ oltre l’interesse, lo scopo e il senso che il film avrebbe dovuto assumere.

Voto 2,5/5

Scheda tecnica

Titolo originale: Diego Maradona

Regia: Asif Kapadia

Montaggio: Chris King

Musica: Antonio Pinto

Produzione: Film4, Lorton Entertainment, On The Corner Films

Distribuzione: Nexo Digital

Paese: Regno Unito

Anno: 2019

Durata: 130 minuti

Uscita in sala: 23, 24 e 25 settembre 2019

 

 

 

 

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