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Letto per voi… “Senza tema! Poesie coraggiosamente atematiche” curato da Pietro Pancamo

La Rubrica online “Piazza Navona” vi presenta “Senza tema! Poesie coraggiosamente atematiche” (Edizioni Simple), la silloge curata da Pietro Pancamo che ne è anche Autore assieme ad altri quattro poeti. Cinque voci che declamano poesie in libertà. E non perdete l’Incontro con l’Autore!

La trama

Aa. Vv., “Senza tema! Poesie coraggiosamente atematiche” (Edizioni Simple, 2022)

5 poeti. 40 componimenti. Questi sono i numeri della silloge Senza tema! Poesie coraggiosamente atematiche curata da Pietro Pancamo il quale assieme a Kikai, Angela Lombardozzi, Tommaso Meldolesi e Fabio Sebastiani è anche tra gli Autori dell’opera. Cinque Autori, cinque voci, cinque stili e approcci differenti alla scrittura, alla vita e alla poesia stessa. Quest’ultima, infatti, come suggerisce anche il titolo dell’opera, è svincolata da ogni tema, libera da ogni binario, felice di toccare e sfiorare argomenti e avvenimenti recenti e passati nonché ogni sfumatura di sentimenti e di animo umano. Una silloge ricca di contenuti e di articolati punti di vista che si trasforma anche in un’ottima occasione di presentazione e di incontro di nuovi Autori ben introdotti e raccontati dai commenti e dalle note del suo attento curatore.

Sul libro

Nel luglio 2022 le Edizioni Simple pubblicano la silloge Senza tema! Poesie coraggiosamente atematiche curata da Pietro Pancamo inserendola nella Collana “Le antologie di “Omeriggiare pallido e assorto”.

Edizioni Simple

Va detto subito: si tratta di un progetto editoriale assai ambizioso e coraggioso. E non solo perché si tratta di Poesia che, come sappiamo, non sempre ha un mercato e uno spazio editoriale ampi e ben strutturati. Senza tema! Poesie coraggiosamente atematiche è un libro ambizioso perché si offre al Lettore senza sovrastrutture, semplice, libero da ogni schema e, come ci preannuncia il suo titolo, da ogni tema. Eppure c’è ancora dell’altro poiché l’esile volume (circa novantadue pagine) racchiude in sé tante voci. Cinque per l’esattezza e sono quelle di Kikai, Angela Lombardozzi, Tommaso Meldolesi, Fabio Sebastiani cui si aggiunge quella di Pietro Pancamo, nella doppia veste di poeta e curatore dell’opera. In tal modo vengono a incontrarsi senza mai scontrarsi ma al contrario arricchendosi l’un l’altro, stili, racconti, immagini, sentimenti, anime… tutte diverse tra loro. In questo modo anche al Lettore è offerta – giocoforza –  la possibilità di esplorare mondi, tematiche e pensieri completamente slegati tra loro (dai sentimenti al Covid, dal lockdown alla guerra, dalla solitudine all’amore) omaggiando il senso e il significato di Poesia.

Aa. Vv., “Senza tema! Poesie coraggiosamente atematiche” (Edizioni Simple, 2022)

Infatti, leggendo Senza tema! Poesie coraggiosamente atematiche sembra quasi di essere a un reading, a un evento poetico dove ciascun Autore si avvicina al proprio leggìo iniziando a declamare i propri versi restando poi ad ascoltare anche quelli dei suoi “colleghi”, dei suoi compagni di scrittura e di verso. Si deve ammettere che la sensazione è assai piacevole. Certo, se non ci fosse l’intervento di Pietro Pancamo tutto questo risulterebbe assai confusionario. Per fortuna così non è. Il poeta e curatore, infatti, è assai presente e questa sua presenza è ben visibile e tangibile da parte del Lettore che non perde mai l’attenzione e viene guidato a una lettura ragionata dei versi proposti. Questo perché Pancamo introduce ciascun Autore con un’attenta nota biografica, bibliografica e da un suo commento (personale e altrettanto poetico se non, a volte, eccessivamente “lirico”) relativo allo stile, alla costruzione del verso del poeta cui si riferisce. Tale scelta si potrebbe tradurre in due modi: come una sorta di aiuto per il Lettore per meglio comprendere cosa sta per andare a leggere; come una sorta di presentazione del Poeta che si presenta e si regala al pubblico come autore con tutto il suo mondo interiore.

Riportiamo velocemente brevissimi estratti di questi commenti del Pancamo:

Aa. Vv., “Senza tema! Poesie coraggiosamente atematiche” (Edizioni Simple, 2022)

Secondo il critico e storico della musica Massimo Mila, il sentimento predominante, nei brani di Mozart, è una sorta di benefico sorriso fra le lacrime. Io credo di poter dire lo stesso per i versi della brava Kikai;

Le liriche di Angela Lombardozzi s’improntano talora ad un serrato flusso di coscienza, magistralmente concepito per rispecchiare la concitata e penosa assenza di senso, dalla quale l’esistenza quotidiana di noi uomini è ahimè afflitta (…)

Le poesie di Tommaso Meldolesi prendono le mosse da una tenera o meglio sognante rassegnazione che, pur attraversata sempre da una favilla di speranza (…)

(…) Fabio Sebastiani ci svela impietoso le piccole miserie del grigiore quotidiano, presentandole come un rito scaramantico a cui noi esseri umani, in nome di una vita completamente ottusa e quindi molto più comoda, ci siamo autoaddestrati e autoaddomesticati con tenacia imperterrita.

Aa. Vv., “Senza tema! Poesie coraggiosamente atematiche” (Edizioni Simple, 2022)

E del Pancamo? Ci permettiamo noi di (an)notare che i suoi versi e la sua poetica assumono dei tratti oscuri, profondamente intimi (Dormo in incognito per non farmi riconoscere dagli incubi) narrando di sogni infranti e di una speranza che sembra allontanarsi sempre più fino a diventare quasi (del tutto) irraggiungibile. Il Poeta si mette letteralmente a nudo pur lasciandosi proteggere dalle sue parole e da queste sue emozioni che sembrano travolgerlo, lì dove il lume acceso mi nasconde.

Ecco, sono proprio queste molteplici e diverse voci che meritano di essere ascoltate, lette e capite. Si ha bisogno di progetti poetici ed editoriali come Senza tema! Poesie coraggiosamente atematiche poiché sono la manifestazione tangibile di un reale bisogno di esprimersi liberamente, in ogni direzione e di “far gruppo”, di condividere e di “fare squadra”. Anche con la Poesia e la scrittura si può. E, forse, mai come in questo momento creare dei gruppi di condivisione e diffusione come questo si trasforma in una boccata d’aria fresca e limpida.

Incontro con il Curatore e Autore

Pietro Pancamo, curatore e autore di “Senza tema! Poesie coraggiosamente atematiche” (Edizioni Simple, 2022) – Per gentile concessione di Pietro Pancamo

Quando e come ha scoperto la sua predilezione per la scrittura e, in particolar modo, per la poesia?

Ho iniziato a scrivere sotto l’influsso delle mie letture; confesso che prediligevo la narrativa. Non a caso, da giovane, ho preso ben presto a buttar giù (per gioco, vale a dire per propensione naturale) una serie di piccole novelle. E dato che queste ultime si prefiggevano l’obiettivo di lavorare intensamente sul linguaggio, così da riecheggiare la prosa lirica dell’ultimo Pirandello, ecco che intorno ai vent’anni si è originato spontaneo, in me, il passaggio alla poesia. Ricordo che si trattò di una fase molto creativa: il mio cervello sfornava versi in continuazione, ad ogni ora, senza che io minimamente li cercassi o “propiziassi”. Adesso comunque, dopo un periodo piuttosto lungo durante il quale mi son dedicato quasi esclusivamente alla stesura di versi e liriche, ho ricominciato a scrivere racconti, badando scrupolosamente a permearli tutti di una spiccata ironia (dal momento che la realtà attuale e la razza umana in genere mi convincono decisamente poco).

Come è nato il progetto editoriale di Senza tema! Poesie coraggiosamente atematiche?

Aa. Vv., “Senza tema! Poesie coraggiosamente atematiche” (Edizioni Simple, 2022)

Il volume nasce dal desiderio di ribellarsi alla moda delle antologie a tema, che troppo spesso imbrigliano e condizionano sia l’ispirazione che la fantasia dei propri autori; ma scaturisce anche dalla volontà di far circolare, almeno un po’, i testi in versi di quattro validi scrittori: Kikai, Angela Lombardozzi, Tommaso Meldolesi e Fabio Sebastiani. A tal proposito, mi permetto di riportare, qui di seguito, alcuni estratti dai commenti critici di cui ho corredato il libro: “Secondo lo storico della musica Massimo Mila, il sentimento predominante, nei brani di Mozart, è una sorta di benefico sorriso fra le lacrime. Io credo di poter dire lo stesso per i versi della brava Kikai. […] Le liriche di Angela Lombardozzi s’improntano invece ad un serrato flusso di coscienza, magistralmente concepito per rispecchiare la concitata e penosa assenza di senso, dalla quale l’esistenza quotidiana di noi uomini è ahimè afflitta. […] E se le poesie di Tommaso Meldolesi prendono le mosse da una tenera o meglio sognante rassegnazione che, pur attraversata sempre da una favilla di speranza, piega spesso il ginocchio dinanzi alle (s)torture dell’esistenza, Fabio Sebastiani, in una continua e ica(u)stica dissolvenza incrociata d’immagini che sfumano rapide l’una nell’altra, ci svela impietoso le piccole miserie del grigiore quotidiano, presentandole come un rito scaramantico a cui noi esseri umani, in nome di una vita completamente ottusa e quindi molto più comoda, ci siamo autoaddestrati e autoaddomesticati con tenacia imperterrita”.

Aa. Vv., “Senza tema! Poesie coraggiosamente atematiche” (Edizioni Simple, 2022)

Da dove viene il titolo di questa interessante raccolta?

È un gioco di parole: il sostantivo “tema” viene usato, infatti, nel doppio significato di “argomento” e “timore”; dunque ne risulta che la mia è, al tempo stesso, un’antologia senza argomento e senza paura: senza paura di non avere un leitmotiv.

In che modo ha selezionato gli Autori e le poesie che animano questa silloge?

È molto semplice: fra tutti i poeti che, nell’arco degli ultimi anni, mi è capitato d’incontrare (ad esempio in occasione di presentazioni o reading letterari), mi son limitato a scegliere quelli che – non solo come autori, ma anche come persone – mi sono sembrati i migliori.

In qualità di curatore di questa raccolta qual è stata la fase di lavorazione più complessa o più semplice? E perché?

Sicuramente la fase più ostica è stata l’impaginazione dei testi che, oltre a portarmi via una gran quantità di tempo, mi ha richiesto uno sforzo di concentrazione e attenzione davvero notevole. A ogni modo penso d’aver ottenuto, alla fine, un buon risultato.

Pietro Pancamo, curatore e autore di “Senza tema! Poesie coraggiosamente atematiche” (Edizioni Simple, 2022) – Per gentile concessione di Pietro Pancamo

È prevista una prossima raccolta curata da lei e con la presenza di altri validi poeti contemporanei?

Fra qualche mese uscirà probabilmente un nuovo volume; raccoglierà alcuni dei bravi autori che partecipano, in genere, ai miei reading letterari (ovvero quelli che ho l’abitudine di organizzare, periodicamente, nella città di Milano).

 

Certamente sto per farle una domanda apparentemente scontata, ma come nasce una poesia? Quali sono gli aspetti, gli elementi di cui tener conto per una corretta costruzione del verso?

A giocare un ruolo fondamentale nella mia esistenza quotidiana di autore (e a dettarmi letteralmente quei versi che poi pubblico in Rete o sulla carta stampata) è la mia abitudine di fare esercizio fisico e, più precisamente, di marciare rapido nei boschi, lungo sentieri ripidi e scoscesi. Infatti, quando cammino, a volte piango, a volte rido, a volte prego, a volte impreco: insomma l’adrenalina del movimento è un vero sisma neurale, per me, e mi provoca una sorta di estasi spirituale che, inevitabilmente, mi porta a creare. Per quanto riguarda, poi, i versi in sé, io penso che la poesia stampata debba occupare un cantuccio e basta, affinché il resto della pagina sia libero per gli appunti, le osservazioni e gli scarabocchi del lettore; per i suoi pareri, per le sue note a matita, per le sue sensazioni: insomma per la sua vita.

Aa. Vv., “Senza tema! Poesie coraggiosamente atematiche” (Edizioni Simple, 2022)

Secondo lei, quale ruolo e posto occupa la Poesia nel panorama editoriale contemporaneo?

L’editoria riserva scarsa attenzione alla poesia. E d’altronde non ha tutti i torti: a mio parere, infatti, la poesia italiana è attualmente in balia di imbarazzanti derive intellettualoidi che la rendono troppo fredda e cerebrotica, togliendole qualunque capacità effettiva di coinvolgere il lettore e trasmettergli alcunché.

La lettura come tutte le Arti è un bellissimo rifugio per tutti noi. Soprattutto in questo particolare momento storico così complesso e complicato. In tutto questo la Poesia quale (super)potere e ruolo ha?

Gli autori sconosciuti come me sanno benissimo una cosa: la poesia ti rovina la vita, ma ti salva le giornate.

Se dovesse descrivere Senza tema! Poesie coraggiosamente atematiche con tre parole o una breve frase quali userebbe?

Pietro Pancamo, curatore e autore di “Senza tema! Poesie coraggiosamente atematiche” (Edizioni Simple, 2022) – Per gentile concessione di Pietro Pancamo

I versi di Senza tema! innescano una vera rivoluzione dei sentimenti, opponendosi alle mode con “arioso” coraggio.

Quali sono gli Autori che hanno influenzato e formato il suo stile poetico?

I miei “numi tutelari” sono Federico García Lorca (per il tono “immaginifico” delle sue liriche) ed Edgar Allan Poe (per la bellezza fosca e allucinata di testi come Il corvo o Il verme conquistatore). Infine non posso certo dimenticare Vittorio Alfieri, i cui versi sono spesso retorici, se vogliamo, ma che in passaggi come ad esempio “morte, a troncar l’obbrobrïosa vita,/ che in ceppi io traggo, io di servir non degno,/ che indugi omai, se il tuo indugiar m’irrìta?”, si riscattano prontamente per quel sentimento di dignità ferita (e perciò “ruggente” o leonina, se non eroica addirittura) che sanno indubbiamente esprimere.

Aa. Vv., “Senza tema! Poesie coraggiosamente atematiche” (Edizioni Simple, 2022)

Quali sono i suoi prossimi impegni editoriali e professionali?

Attualmente sto lavorando a una presentazione di Senza tema!; si tratta di un evento che avrà luogo in novembre, durante il Festival «BookCity» di Milano, e che potrà contare sulla partecipazione di Maria Cristina Giongo, articolista di «Avvenire» e del «Quotidiano Nazionale».

Detto questo, io la ringrazio molto per l’intervista, cara Chiara, e le faccio i miei migliori auguri per il futuro della sua bella rubrica online!

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