Letto per voi… “Sanpietrino e il segreto della Valle Oscura” di Luisella Traversi Guerra

La Rubrica online “Piazza Navona” è felice di presentarvi il fantasy scritto da Luisella Traversi Guerra dal titolo “Sanpietrino e il segreto della Valle Oscura” (Mondadori Electa). Un libro per ragazzi e per lettori di tutte le età che narra, tra magia e realtà, il vero senso e la profonda essenza della Bellezza.

La trama

Sanpietrino vive in una baita in montagna dove è nato dall’amore di due esperti montanari: Gabella e Troclinio.

Luisella Traversi Guerra, “Sanpietrino e il segreto della Valle Oscura” (Mondadori Electa, 2020)

La coppia, assieme al loro amato figlio, è vittima di un incantesimo della strega Pitimilla che li ha derubati della loro bellezza. Sanpietrino, però, sembra non dare troppo peso a ciò che vede riflesso nello specchio. Tutto cambia, però, quando i compagni, le ragazze iniziano a deriderlo e ad allontanarlo facendolo sentire solo e “diverso”. Da qui, con l’intervento del Maestro Asgard, si scoprirà la vera storia di Gabella e Troclinio e della strega Pitimilla che porterà Sanpietrino a guidare una lotta contro il Male e contro chi non ha e non ha avuto né anima né cuore cibandosi della vita e della bellezza altrui. Il giovane protagonista entrerà a far parte della Schola di Asgard, affronterà la strega Pitimilla. Tra realtà e fantasia, tra spazi immaginari e la metropoli americana Sanpietrino, con il sostegno dei suoi genitori e degli affetti più cari lotta per sconfiggere ogni “diversità” e difendere la bellezza che

nasce dal cuore e dal coraggio di vivere tutto il bene che in esso si condensa; essa si manifesta lentamente in ciascuno di noi, nel momento in cui i valori, da riferimento individuale diventano vita vera e fanno sì che la bellezza diventi felicità, bene comune, gioia luminosa e travolgente.

Sul libro

Luisella Traversi Guerra – scrittrice, imprenditrice e pittrice –  torna a dedicarsi alla narrativa per ragazzi con il fantasy dal titolo Sanpietrino e il segreto della Valle Oscura edito da Mondadori Electa (collana “ElectaJunior”).

Mondadori Electa

L’Autrice con questa sua opera ricca di personaggi, eventi, colpi di scena e magia regala al suo vasto pubblico di lettori (di ogni età) una storia che, seppur ben incastrata nell’impostazione fantastica,  mostra uno scorcio di reale che appartiene a tutti. Adulti e ragazzi. Grandi e piccini. All’interno della vicenda, infatti, con grande sensibilità e delicatezza si affrontano e si narrano temi e tematiche attuali, reali, concrete che riguardano soprattutto i più giovani (per lo più in età scolare). Bullismo, discriminazione, superficialità, bellezza intesa come sinonimo di successo, gloria, fama e fortuna. Su tutto questo poggiano la trama e l’impostazione di Sanpietrino e il segreto della Valle Oscura. Così, alcuni personaggi, a causa dei loro difetti fisici e della loro “presunta bruttezza”, si ritrovano ad esser costretti a vivere in disparte o con difficoltà relazionali. Per timore di essere presi in giro, giudicati, feriti, malvisti, di non essere accettati, apprezzati e amati. Ma il libro di Luisella Traversi Guerra è molto di più.

Collana “ElectaJunior”

La scrittrice, infatti, in qualche modo reinterpreta e pone “ad altezza di adolescente” un caposaldo della Letteratura di tutti i tempi: Il ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde (1890). In questa celeberrima opera, infatti, sono l’apparenza, la bellezza, la gioventù  “le qualità” da preservare. Da qui il conseguente e imprescindibile contratto e patto con il Male: si vende la propria anima pur di conservare quella bellezza apparente che, però, nasconde un sinistro e mostruoso ritratto (e riflesso) di sé. Per accorgersi di questo e per non lasciarsi fagocitare dal Male e dalla superficialità del “bello” ci vuole coraggio.

Luisella Traversi Guerra, “Sanpietrino e il segreto della Valle Oscura” (Mondadori Electa, 2020)

Questa è la morale di questo delizioso libro di Luisella Traversi Guerra: la bellezza esteriore non vale quanto quella interiore che non si può svendere, scambiare, prestare, vendere né tantomeno acquistare. Nemmeno (soprattutto!) a buon prezzo. Ciò che una persona è… lo resta. Sempre e comunque. E questo, in particolar modo per le attuali giovani generazioni, è un messaggio fondamentale bombardate come sono da “esempi” fittizi, plastificati, commerciali e, molto spesso, irreali se non surreali.

Luisella Traversi Guerra, “Sanpietrino e il segreto della Valle Oscura” (Mondadori Electa, 2020)

La vicenda di Sanpietrino e il segreto della Valle Oscura, infatti, si svolge con un ritmo equilibrato e cadenzato in perenne bilico tra Bene e Male, tra fantasia e realtà, tra verità e possibilità. E l’Autrice, ponendosi “solo” come narratrice, ha il pregio e il merito di lasciare al proprio Lettore la completa libertà e autonomia di elaborare il proprio pensiero e di decidere consapevolmente “da quale parte stare”.

Luisella Traversi Guerra, così, con la sua scrittura limpida, cristallina, sincera e uno stile accattivante e avvincente che si articola in tanti eventi e in tanti personaggi conquista i lettori di tutte le età. C’è un gran bisogno di libri come Sanpietrino e il segreto della Valle Oscura. Tutti abbiamo in  noi quella parte “infantile” e bambina che necessita di essere rasserenata e incoraggiata. E l’Autrice con la dolcezza e la forza del suo racconto riesce a farci sentire più amici e sicuri di noi stessi, del nostro essere. Adulti e giovani. Grandi e piccini.

Incontro con l’Autrice

La scrittrice Luisella Traversi Guerra e il suo libro “Sanpietrino e il segreto della Valle Oscura” (Mondadori Electa, 2020)

Come è avvenuto il suo primo incontro con la scrittura?

È una storia che parte da molto lontano quando la mia maestra, sensibile al fatto che la mia prima lingua fosse il francese, mi aveva procurato una poesia scritta da una poetessa di soli otto anni che si chiama Minou Drouet e nata in Francia (Mondadori ha pubblicato una sua raccolta di poesie nel 1957).

Dopo essere cresciuta a Parigi, con la famiglia sono tornata in Italia nel 1950. Ho così iniziato a frequentare le scuole elementari in un piccolo paese di campagna. Ero molto brava nella scrittura, nonostante la fatica di dover acquisire la lingua italiana. I miei scritti erano considerati così particolari e interessanti che venivano regolarmente inviati a Piacenza al Provveditorato come esempio di sforzo qualitativo ed educativo svolto dalla mia insegnante. La parola “poetessa” mi colpì tantissimo e da allora anch’io volli iniziare a scrivere poesie e racconti.

Perché ha deciso di dedicarsi alla narrativa per bambini e ragazzi?

La scrittrice Luisella Traversi Guerra

La mia inclinazione umanistica mi ha sempre spronato a essere consapevole dell’importanza fondamentale della formazione. Ho insegnato per alcuni anni, ma diventando madre di cinque figli ho dovuto, a un certo punto, fare una scelta. Nel frattempo, mentre mi occupavo della crescita dei miei ragazzi, ho continuato a studiare per arricchire la mia formazione spaziando in diversi ambiti culturali (storia, poesia, musica, psicologia, teatro, creatività ecc.). Questa preparazione mi ha spalancato le porte, dopo 10 anni, a un lavoro estremamente significativo all’interno dell’azienda di proprietà della mia famiglia. Erano gli anni ’80, quelli in cui la filosofia della qualità totale arrivò come un nuovo modo di vedere e vivere il lavoro. Erano anche gli anni in cui il processo creativo iniziò a entrare nelle logiche manageriali, problem solving, ricerca per il marketing, carte creative. Spesso, per poter spalancare nuovi schemi mentali, per conoscere sfumature diverse della realtà, si usava far inventare delle fiabe a gruppi di lavoro aziendali. In quell’occasione ho scoperto un mondo interessantissimo e fantastico posseduto da moltissime persone che svelavano se stesse attraverso dinamiche psicologiche ed educative. Diventai un’esperta di fiabe che regolarmente raccontavo ai miei figli e successivamente, diventando nonna, ai miei nipoti.

Oltre a essere scrittrice, è anche un’apprezzata e stimata pittrice. Scrittura e pittura: in quale campo artistico sente di essere più a suo agio e di avere la possibilità di esprimersi ancor più liberamente?

Luisella Traversi Guerra, “Pensieri tra le stelle” (olio su tela, 2020)

Durante il liceo, partecipai a un concorso di pittura a Roma poiché il mio insegnante spesso mi invitava a disegnare con i gessetti sulle lavagne. Disegnare era naturale per me, inoltre il piacere nel disegno mi donava un grande benessere. Ho continuato a coltivare questa dimensione in modo libero fino a quando in America, dove mi trovavo per lavoro, ho vissuto un’esperienza che mi ha scioccato. Infatti, partecipando per scherzo a una mostra bohémien lungo l’Ohaio River in Evansville (Indiana), un bimbo comprò un mio quadro. Mi chiesi: “Che cosa quel bambino ha scoperto nei miei lavori pittorici?”. Era possibile che un bambino riconoscesse qualcosa che io stessa non conoscevo di me? Decisi da quel momento di lavorare in quella direzione. Scoprii uno dei miei più importanti mondi e da allora mi ci sono dedicata appassionatamente. Le parole che per tanti anni avevano assorbito i miei vissuti interiori ora potevano trasformarsi in forme e colore. Poesia, scrittura e pittura sono lo stesso aspetto artistico con il quale ho la possibilità di esprimere la mia umanità, i miei sentimenti, la mia spiritualità.

Non dobbiamo dimenticare, però, anche la sua attività imprenditoriale. In che modo il suo mondo artistico e la sua attività professionale convivono e, se possibile, si influenzano l’un l’altro?

La scrittrice Luisella Traversi Guerra

Trentotto anni di direzione del personale, che avevo trasformato in “valorizzazione delle risorse umane”, sono stati la fantastica esperienza relazionale umana che mi ha permesso, attraverso una continua e doverosa formazione psicologica, di comprendere che un’azienda di qualsiasi natura essa sia è una comunità di persone e si nutre e si sviluppa solo attraverso la coltivazione di processi umani, oltre che professionali. Come dicevo nella mia precedente risposta, sono stata una antesignana dell’utilizzo della filosofia della qualità totale e di tutto quello che questa filosofia stimola e utilizza: cultura a 360°.

Come è nato il progetto editoriale del suo libro Sanpietrino e il segreto della Valle Oscura?

Questo libro mi è stato richiesto espressamente da mia figlia. Infatti, avendo scritto più di 120 fiabe raccontate in alcune manifestazioni dedicate ai bambini, Linda mi sollecitava a prendere in considerazione non solo la bellezza, di cui spesso avevo scritto, ma anche la bruttezza di cui nessuno mai si occupa. Da questo stimolo è nato Sanpietrino.

Sanpietrino e il segreto della Valle Oscura tratta con dolcezza e sensibilità alcuni temi delicati per il suo pubblico di lettori (e non solo) quali la morte, il (pre)giudizio e il rifiuto legato all’aspetto fisico. Qual è stata la difficoltà maggiore nel raccontare tutto questo in chiave fantasy e ad “altezza di adolescente”?

Luisella Traversi Guerra, “Sanpietrino e il segreto della Valle Oscura” (Mondadori Electa, 2020)

Non ho avuto nessuna difficoltà poiché sono allenata e, amando i giovani, so rapportarmi a loro con metafore per cercare di passare valori in modo naturale e semplice. Ho un grande allenamento in famiglia poiché sono nonna di ben nove meravigliosi nipoti.

Nel suo libro compaiono numerosi personaggi, ognuno dei quali possiede il proprio carattere e la propria struttura – esteriore e interiore – ben delineati. Come è riuscita ad armonizzare questo coro di voci e a creare un’impostazione narrativa così solida?

Esperienza di tutta una vita nel campo della gestione delle risorse umane.

Tra tutti i personaggi di Sanpietrino e il segreto della Valle Oscura qual è stato quello più complesso da realizzare? Perché?

Il personaggio che mi ha maggiormente impegnato è stato Asgard, il Maestro, poiché volevo che questa figura affascinasse i lettori per la sua levatura morale. Incontrare il Maestro nella nostra vita significa trovare la via per la propria realizzazione.

La scrittrice Luisella Traversi Guerra e il suo libro “Sanpietrino e il segreto della Valle Oscura” (Mondadori Electa, 2020)

Quali autori hanno formato il suo essere lettrice e il suo essere scrittrice?

I miei libri preferiti da bambina, oltre a Piccole donne, sono stati il Piccolo Lord e Il gatto con gli stivali. Nell’adolescenza ho letto libri consigliati dalla scuola, ma nessuno di essi mi ha lasciato un’impronta profonda. Ho letto moltissime biografie di grandi uomini della storia, dell’arte, della musica e dell’imprenditoria. Robert Owen, fondatore di New Harmony, Adriano Olivetti, grande imprenditore italiano e Roberto Assaggioli, fondatore della psicosintesi, sono stati miei compagni di viaggio per tanti anni. Non amo leggere i romanzi e ultimamente sono profondamente legata a Vito Mancuso e Stefano Mancuso come voci vitalizzanti nel campo letterario. Ovviamente ho letto molti testi professionali, amo la poesia e sono curiosa di leggere quei libri che diventano velocemente best-seller e non sempre riesco a finirli. Gusto moltissimo la bella scrittura come una bella musica e cerco di coltivarmi in questa dimensione.

 

Quale messaggio vorrebbe inviare ai giovani lettori per invitarli a scoprire il meraviglioso mondo dei libri? E, secondo lei, la scuola, la famiglia, l’Editoria cosa potrebbero fare in tal senso?

Luisella Traversi Guerra, “Gioia nascente” (olio su tela, 2019)

Incontrare i libri e appassionarsi alla lettura è sicuramente una delle esperienze più importanti da vivere e, come tale, è fondamentale trovare la chiave per stimolare i giovani verso tale incontro. Dalla mia esperienza traggo il fatto che nessun testo della mia adolescenza era riuscito veramente a catturarmi perché la mia natura non era pronta e disponibile a certi tipi di libri e quelli che mi affascinavano non facevano parte della rosa di quelli che mi venivano suggeriti. Questo mi ha insegnato che è fondamentale indagare prima su quali sono le tappe di interesse che si stanno sviluppando nel percorso di crescita di un giovane. Solo in questo modo gli si può offrire l’incontro necessario, adeguato e corrispondente. Mi sono riletta Dante, Manzoni, Leopardi, Verga, Pirandello nella maturità e ho scoperto la qualità e la profondità di tali capolavori che avevo studiato, ma che non avevo assolutamente compreso. Questa potrebbe essere una riflessione utile per scegliere i testi da proporre agli adolescenti in modo che essi possano trasformarsi in stimoli culturali per il futuro. Credo che in famiglia si possa e si debba dare il buon esempio, mentre l’editoria dovrebbe impegnarsi a promuovere soltanto libri di qualità e di valore. Un saggio dice che il crimine più grande che possiamo compiere è quello di ingannare i nostri giovani su ciò che veramente è significativo nel vivere e di come questo si snoda in un continuo processo di comprensione e sviluppo dinamico.

 

 

 

 

 

 

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