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Letto per voi… “Pezzi d’anima disillusa” di Salvatore Cantone

La Rubrica online “Piazza Navona” ha letto per voi Pezzi d’anima disillusa di Salvatore Cantone (Gruppo Albatros Il Filo) classificatosi al quarto posto nella sezione “Poesia” alla scorsa edizione del Premio Letterario Nazionale “EquiLibri”. Non perdete l’Incontro con l’Autore!

La trama

Salvatore Cantone, “Pezzi d’anima disillusa” (Gruppo Albatros Il Filo, 2022)

Pezzi d’anima disillusa raccoglie 35 componimenti poetici di Salvatore Cantone. Versi e parole che ci raccontano la profondità e l’essenza dello stesso Autore in relazione alla realtà circostante. Vita, amore, morte, solitudine, incertezza, sprazzi di entusiasmo… di questo e tanto altro il poeta di Pomigliano d’Arco  nutre la sua poetica e la sua raccolta. Una silloge sincera che mostra paure e perplessità in un mondo in cui l’apparenza e la perfezione (anche d’animo) sembrano farla da padroni.

Sul libro

È il settembre 2022 quando Albatros pubblica nella Collana “Voci” la silloge Pezzi d’anima disillusa del giovane poeta campano Salvatore Cantone. La raccolta, classificatasi al quarto posto nella sezione “Poesia” alla quinta edizione del Premio Letterario Nazionale “EquiLibri” è la rappresentazione e la condivisione di un’anima multi sfaccettata, dalle molteplici letture e dalle complesse rivelazioni. Al cuore di questa silloge composta da trentacinque componimenti, scritti in dieci anni (ogni poesia riporta una data), vi è la sincerità.

Gruppo Albatros

La sincerità di un uomo e di un poeta che osserva il mondo e l’altro da sé dritto negli occhi nel tentativo di creare un dialogo, un ponte di comunicazione o di ricevere attenzione, carezze, sicurezze. Una chimera? Un’utopia? Un figlio alla ricerca di certezze da una natura matrigna e da una realtà complessa? Certo, possibile. Proprio per questo assolutamente reale e incredibilmente comune, nel senso di diffuso. Molto più di quanto si possa pensare e credere. I pezzi d’anima disillusa di Salvatore Cantone fanno amicizia con quella del Lettore che, ritrovandosi o meno nei versi del poeta, non può non riconoscerne la realtà e provare quelle sensazioni certamente non sconosciute. Questi versi, con il loro ritmo lento e la loro essenzialità, indagano e si pongono domande sulla morte, il silenzio, la vita, il futuro, la notte, l’amore… In un continuo alternarsi di chiaroscuri, l’Autore compie la sua continua ricerca con coraggio e determinazione. Proprio per questo Marina Sarracino scrive nella Prefazione del volume:

Salvatore Cantone, “Pezzi d’anima disillusa” (Gruppo Albatros Il Filo, 2022)

Salvatore Cantone si interroga e ci interroga su cosa valga realmente nella vita, e la risposta la si può ottenere parlandosi, ascoltandosi, magari in un pensiero che volge all’infinito o in una sensazione che si staglia dentro. È la riflessione che giunge in una notte di stelle e che cresce come le ore danzanti a ritmo di tic-tac. È la voglia di riempire un bicchiere vuoto per ridestare una vita riarsa.

Cantone non ha timore di chiedersi “chi sono?” e di vedere la sua disillusione da cui si libera attraverso un libero sfogo. Con Pezzi d’anima disillusa il poeta compie una sorta di viaggio (che inizia con un Debutto e termina con un Testamento), di percorso di crescita, di evoluzione e di affermazione della propria identità che, con tutti i suoi dubbi e i suoi timori, si afferma acquisendo sempre più peso e forma. La scrittura, così, attraverso la più pura semplicità diviene mezzo e strumento di (auto)analisi. Ancor di più, essa diviene un metodo assai funzionale per esorcizzare ogni paura e per ricomporre in silenzio e in una forma tutta da comprendere gli infiniti pezzi d’anima disillusa che compongono ogni spirito umano.

Salvatore Cantone, “Pezzi d’anima disillusa” (Gruppo Albatros Il Filo, 2022)

(…) Ed in questo stato
sofferente,
la mia anima trova
dentro,
la risposta al mio
tormento,
qualcosa che non vedo ma
sento.

Incontro con l’Autore

Come è avvenuto il suo incontro con la scrittura e, in particolar modo, con la Poesia?

Lo scrittore Salvatore Cantone (Per gentile concessione di Salvatore Cantone)

È un ricordo lontano, i primi anni della scuola media in cui restavo, durante le ore pomeridiane dopo aver svolto i compiti, nella mia camera a leggere un’antologia scolastica di italiano degli anni 68/69 di mio padre. Lì ho avuto il primo incontro con la letteratura e quello con uno dei più grandi scrittori italiani, Francesco Petrarca. “Voi ch’ascoltate in rime sparse il suono di quei sospiri”, parole profonde che mi hanno sin da subito catturato e immerso nel mondo della Poesia, in questo Sentire profondo.

Com’è nato il progetto editoriale di Pezzi d’anima disillusa?

Il progetto editoriale, o meglio il voler pubblicare una silloge poetica incentrata sulle emozioni e legata al concetto dell’esistenza, è un desiderio che volevo realizzare sin da quando ero ragazzo durante il liceo classico, non a caso in questa silloge sono presenti poesie scritte in un arco temporale di oltre dieci anni. Questo progetto nasce dall’esigenza di mettere a nudo la propria anima e raccontare le più intime emozioni e riflessioni che mi hanno accompagnato tutta una vita.

Salvatore Cantone, “Pezzi d’anima disillusa” (Gruppo Albatros Il Filo, 2022)

La sua silloge riunisce poesie scritte nell’arco di dieci anni trasformandosi in un percorso introspettivo e di conoscenza. Da cosa ha tratto ispirazione per i suoi versi? E questo suo intimo percorso, dove l’ha condotta?

Il tema principale della silloge è quello dell’Esistenzialismo sul quale poi si sviscerano tematiche universali come ad esempio quella del tempo, del dolore, dell’amore, della morte. Non la definirei un’ispirazione, bensì un ascolto, ovvero ascoltare nel profondo l’anima che mi ha condotto in un percorso unitario caratterizzato da una genesi, con la prima poesia “Debutto”, e da una fine, con l’ultima poesia “Testamento”. L’intera silloge è una continua ricerca introspettiva e di conoscenza fatta di domande, affinché il lettore, attraverso questo soliloquio dell’anima, diventi egli stesso interprete principale di questa ricerca.

Lo scrittore Salvatore Cantone (Per gentile concessione di Salvatore Cantone)

Tra le sue poesie e i suoi versi, a quale (o quali) sente di essere più legato? E perché?

Nell’intera silloge si evidenzia un continuo ossimoro che pervade nei versi, questo “sento di non sentire” che è legato a tutto ciò che non è tangibile, tutto ciò che non possiede né forma né nome, tanto da domandarsi quale sia il nome di questo“peso invisibile dell’anima, (che) con forza nascosta allo sguardo altrui, comprimi il mio respiro”, infine chiedendosi “cosa c’è che valga nella vita” trovando risposta in “qualcosa che non vedo ma sento”. È proprio questo sentire nascosto dell’anima cui dobbiamo tendere per esistere ed essere realmente vivi, cercando redenzione “tra ciò che sono e ciò che sembro”, ossia tra l’essere e l’apparire, ponendo l‘autenticità dell’anima e del sentire come aspetto fondamentale dell’IO rispetto a questa società contemporanea che esige gli individui come manichini vuoti.

Quali sono gli Autori e le opere che hanno influenzato e formato il suo essere scrittore e lettore?

Salvatore Cantone, “Pezzi d’anima disillusa” (Gruppo Albatros Il Filo, 2022)

Alcune letture che mi hanno fortemente influenzato sono “Così parlò Zarathustra” di Nietzsche, “La nausea” di Sartre, “La tentazione di esistere” di Cioran, “Uno, nessuno e centomila” di Pirandello. Mentre gli autori di poesia cui mi sento più legato sono Alda Merini, Antonia Pozzi, Cesare Pavese e in particolar modo la figura e l’intera opera di Fernando Pessoa.

Qual è la poesia che avrebbe tanto voluto scrivere?

È la prima poesia che, leggendola, mi ha lasciato letteralmente disarmato e privo di forze, “Verrà la morte e avrà i tuoi occhi” di Cesare Pavese. Poesia di un’intensità e sensibilità unica di una delle più grandi voci della poesia italiana.

Viaggiamo con la fantasia: ha la possibilità di incontrare il suo autore (o la sua autrice) preferito/a. Chi sarebbe? E cosa chiederebbe o direbbe?

Salvatore Cantone, “Pezzi d’anima disillusa” (Gruppo Albatros Il Filo, 2022)

È tra i miei autori preferiti, la più grande poetessa italiana Alda Merini, la incontrerei solo per chiederle perdono per ciò che ha subito, perché in fondo siamo tutti colpevoli rispetto ad alcuni meccanismi sociali.

Pezzi d’anima disillusa si è classificata al quarto posto nella sezione “Poesia” alla quinta edizione del Premio Letterario Nazionale “EquiLibri” con la seguente motivazione:

In questi versi il tema ricorrente, a volte anche ripetitivo, è quello della stanchezza di vivere. Tuttavia le poesie di Salvatore Cantone, nonostante il messaggio, sono leggere, non soffocano. Piuttosto lasciano un velo di malinconia su ciò che è stato e non è più, conducendo il Lettore alla scoperta di uno stato d’animo, una condizione, in cui tutti possono rispecchiarsi. Per dirla con le parole del poeta fu vita, e non sogno.

Lo scrittore Salvatore Cantone durante la cerimonia di premiazione del Premio Letterario Nazionale “EquiLibri” V Edizione (Anguillara Sabazia, 27 maggio 2023)

Cosa ha significato per lei ottenere questo riconoscimento?

È stato uno dei primi riconoscimenti ricevuti, l’inizio di un percorso di consapevolezza rispetto alla mia voce e a ciò che voglio comunicare. Oltre al Premio Letterario Nazionale EquiLibri, ad oggi la silloge risulta menzione d’onore al Premio Amarganta 2023, terzo premio al Concorso Giugno di San Vigilio 2023, menzione speciale al premio internazionale Aspromonte, menzione di merito al Caffè delle Arti 2023, menzione d’onore al premio I Fiori sull’Acqua e secondo premio al concorso Le parole arrivano dal passato Associazione Culturale RinnovaMenti.

Salvatore Cantone, “Pezzi d’anima disillusa” (Gruppo Albatros Il Filo, 2022)

Quali sono i suoi prossimi progetti editoriali?

Da poco ho terminato il manoscritto del mio prossimo libro di poesie, che sarà incentrato sull’amore. È nella fase iniziale editoriale, quindi ci vorrà del tempo prima della sua pubblicazione e diffusione. Il tema dell’amore di solito viene identificato in componimenti romantici, quasi da un contenuto che rievoca il sogno come mondo favolistico, invece questa raccolta vuole andare controcorrente, essere nuda e reale, mirare dritto al ventre del lettore fino a toccare l’anima, raccontando tutte le declinazioni dell’amore che si fondono in un unico componimento che vuole celebrare la natura di questo sentimento. Oltre questo manoscritto sull’amore, ho iniziato a scrivere anche una silloge sul rapporto tra l’essere e il non essere, quindi un evidente richiamo alla tematica dell’esistenzialismo presente in Pezzi d’Anima Disillusa.

Qui di seguito troverete una breve clip della Cerimonia di Premiazione della quinta edizione del Premio Letterario Nazionale “EquiLibri”  tenutasi lo scorso 27 maggio 2023 presso i Giardini del Torrione di Anguillara Sabazia (Rm). Questa è una occasione per ringraziare ancora una volta il Comune di Anguillara Sabazia, tutti i partecipanti, gli Autori, gli Editori e i collaboratori che hanno permesso e sostenuto la realizzazione della manifestazione con immenso entusiasmo e grande fiducia.

 

 

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