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Letto per voi… “Naviga la parola e consuma amore” di Giulia Basile

La Rubrica online “Piazza Navona” ha letto per voi Naviga la parola e consuma amore di Giulia Basile (Secop Edizioni) classificatosi al primo posto della sezione “Racconti” alla quinta edizione del Premio Letterario Nazionale “EquiLibri”. Non perdete l’Incontro con l’Autrice!

La trama

Giulia Basile, “Naviga la parola e consuma amore” (Secop Edizioni, 2020)

Ventitré racconti suddivisi in quattro parti: Le parole hanno ali, L’amore declina l’amore, I luoghi del dolore transitano in sospensione e I sogni sognano la realtà. Così è articolato Naviga la parola e consuma amore della scrittrice pugliese Giulia Basile. Ventitré racconti per altrettanti schegge di realtà e di sguardi sul presente. Lì dove tutto ha inizio e da dove l’Autrice trae fonte di ispirazione. Immigrazione, abbandono, passioni sfrenate, quotidianità, solitudine… l’universalità è la vera protagonista di questa antologia di racconti facendo di ogni storia un evento particolare, unico, ricco di sentimento.

Sul libro

Nel 2020 Secop Edizioni pubblica nella Collana “Correlazione Universale” ideata da Silvana Folliero l’antologia di racconti Naviga la parola e consuma amore di Giulia Basile. Tale opera, classificatasi al primo posto nella sezione “Racconti” della quinta edizione del Premio Letterario Nazionale “EquiLibri”, è articolata in ventitré racconti ognuno dei quali, attraverso un intenso, forte e profondo sguardo femminile, affronta i sentimenti e la nostra quotidianità trasformandoli in universalità.

Secop Edizioni

Le donne, gli uomini, le vicissitudini, le azioni e le storie narrate da Giulia Basile hanno il valore e il pregio di essere scritte con estrema semplicità, anche quando la tematica trattata è assai delicata, attuale e controversa. Pensiamo “solo” alla gravosa e triste tematica dell’immigrazione. L’Autrice racconta con estrema delicatezza e sensibilità la trasformazione del nostro Mar Mediterraneo in un cimitero le cui acque si tingono di nero per gli innumerevoli lutti e la morte della speranza in un futuro e in un modo migliore. Ma non solo. Giulia Basile dà ampia dimostrazione del valore della sua penna e dell’uso sapiente delle parole raccontando anche la malattia (in Lonia e maometto) e la quotidianità più semplice (ad esempio in Una mezza giornata qualunque: tra pensieri, fatti e misfatti, punti e parentesi). Così facendo l’Autrice diviene una voce tra le voci, diviene la portavoce di storie, paure, sentimenti, eventi instaurando con il suo Lettore un autentico rapporto di fiducia e confidenza. Infatti, non si può non diventare amici dei protagonisti di queste storie instaurando con essi un rapporto di reciproco rispetto. Tutto questo, però, è possibile solo perché la Basile ha creato e reso i suoi personaggi in modo autentico, proprio come è lei. I protagonisti dei suoi racconti non mentono, sono reali, concreti e non hanno paura di mostrare e di essere ciò che sono. Hanno coraggio e attraverso lo stile pulito da ogni artificio ci donano, con delicatezza, sensibilità, schiettezza e purezza, un nuovo sguardo sulla vita, sull’esistenza, sulla miseria e sulla ricchezza umana. E quindi, su noi stessi.

Incontro con l’Autrice

La scrittrice Giulia Basile (Per gentile concessione di Giulia Basile)

Come è avvenuto il suo primo incontro con la scrittura?

Sono nata nell’aprile del 1945 con la fine della Guerra, e mi sono sempre presentata, scherzando un po’, come portatrice di pace. E questa definizione la usò per me scherzando una delle suore dell’Asilo comunale quando avevo cinque anni. Amavo la poesia e anche recitarla per i complimenti che mi venivano rivolti. Vivevo in una famiglia povera e onorata e ho abbracciato gli studi classici per un desiderio di riscossa, interiore e incondizionata. Lew borse di studio e i libri che divoravo erano il mezzo di quella riscossa. Il traguardo della laurea in lettere e poi in pedagogia col massimo dei voti fu il modo per poter fare, già dal giorno dopo dell’esame di laurea, quello che mi piaceva: insegnare, per trasmettere ai miei alunni che volere è potere, e si cominciava dalla conoscenza. Per un lungo periodo misi da parte i miei desideri, le mie letture, e il mio sentire e per trentadue anni ho insegnato con passione e altruismo contesa tra il lavoro e la mia famiglia con tre figli da seguire. Riavvicinarmi alla poesia questa volta non fu più per gioco, ma per trasmetter agli alunni la forza della poesia capace di donarci la salute del cuore e della memoria. Risale ad allora, anno 1984 la prima pubblicazione di un corposo libro di poesie (“Nel buio di dentro”) che rivelano la decantazione delle mie inquietudini, accumulate nella memoria ed espresse in versi.. Da allora, come se avessi interrotto i miei segreti singhiozzi, trovai nella poesia una rivalsa, una via di salvezza associata all’amore.

Giulia Basile, “Naviga la parola e consuma amore” (Secop Edizioni, 2020)

Come è nato il progetto editoriale di Naviga la parola e consuma amore?

I racconti di Naviga la parola e consuma amore sono recenti e seguono a molte altre pubblicazioni sia in poesia che in prosa. Ma si legano ad una precedente raccolta 13 Storie per tredici donne in cui portavo il lettore a riflettere sul vissuto femminile, fautrici di cambiamento, e sull’amore per il mio Sud.

Naviga la parola e consuma amore affronta quattro “tematiche” principali: la parola, l’amore, il dolore  e i sogni. In che modo è riuscita ad armonizzare e ad orchestrare elementi tra loro tanti diversi eppure tutti collegati l’un l’altro?

Sono quattro tematiche, che io chiamerei la spina dorsale dei miei sentimenti, della mia scrittura e di tutta la mia vita in genere: la parola, l’Amore, il Dolore e i Sogni.  Ho imparato da bambina che la parola è più forte del potere, è cardine dei sentimenti, è ancella del pensiero, è testimonianza del tuo fare e agire, è portatrice di felicità o di odio. Uccide e perdona. L’Amore è padrone della nostra vita da quando nasciamo. Il dolore ci viene trasmesso con le doglie della nostra nascita e dobbiamo convivere scendendo a patti con lui. Io ne ho vissuto le pene quando ho avuto un cancro dell’intestino e ho indossato la corazza per lottare e sconfiggere il dolore e il male fisico. E infine i sogni, i nostri angeli custodi, al nostro fianco per fare in modo di essere sereni sia quando arriviamo alla meta sia quando siamo costretti a spostarla più in là.

Giulia Basile, “Naviga la parola e consuma amore” (Secop Edizioni, 2020)

Una domanda difficile, me ne rendo conto:  a quale racconto di Naviga la parola e consuma amore sente di essere particolarmente legata? E perché?

Il racconto al quale sono più visceralmente legata è “Ci vuole tempo” perché è autobiografico e la sintesi è annunciata già da due pensieri di Madre Teresa di Calcutta che introducono il racconto: “Il vero amore deve sempre far male. Deve essere doloroso amare qualcuno, doloroso lasciare qualcuno. Solo allora si ama veramente”.

Lei è stata sindaca di Noci (in provincia di Bari), è un’insegnante in pensione ed è fondatrice (nel 1989) dell’Avis Comunale di Noci. Può raccontarci qualcosa di più di queste sue esperienze professionali e sociali?

Oltre alla famiglia, la Scuola, la scrittura mi sono sempre sentita come una crocerossina in pectore e per me è stato sempre impossibile rimanere indifferente davanti a chi soffre, chi ha bisogno di un aiuto, fosse anche una parola, a chi anela al progresso di un paese come il mio di circa 18.000 cittadini. La crocerossina ho imparato sia a farla con le parole sia letteralmente, per curare parenti e amici. La mia non era una famiglia blasonata ma l’altruismo era da sempre la sua veste. Sono stata parte attiva in molte Associazioni e di due sono diretta creatrice: Una Sezione AVIS portando a donare anche le donne; una Associazione culturale, DARF (acronimo di Donne Associate nella rivendicazione Femminile), una Associazione per accogliere i bambini di Chernobyl; un’altra per portare alla Biblioteca di Dubrovnik, in Jugoslavia, distrutta alla fine della guerra del 1991, casse di libri, premio da me conquistato in una gara poetica, a Martina Franca.  Nessuno si meravigliò quando nel 2000 mi proposero di concorrere alla carica di Sindaco. Con la complicità dei miei figli accettai e vinsi. Ma la mia sorte politica fu vicina a quella di Giulio Cesare nel 47 a.C.: veni, vidi, vici . In meno di tre anni capii che la via demoniaca della politica non faceva per me, e fui felice quando lasciai il compito. 

Luis Sepúlveda e Giulia Basile (Per gentile concessione di Giulia Basile)

Nella nostra società quanto sono importanti la cultura e l’apertura, l’aiuto verso il prossimo? Le sue esperienze le sono state di ispirazione in tal senso?

Io penso che l’Italia, che amo, sia un Paese dai più grandi contrasti: grande e unica per tesori artistici, così come è povera di attenzioni per questo prezioso patrimonio; da una parte manca il necessario, dall’altra lo spreco è sotto l’occhio di tutti. L’Italia non è la Nazione che misura le sue potenzialità e le protegge, è un Paese in cui si mescolano eccellenze e solidarietà in alcuni settori della vita e del lavoro, e dall’altra ci si dimentica del fratello che muore accanto.

Naviga la parola e consuma amore si è classificato al primo posto della sezione “Racconti” alla quinta edizione del Premio Letterario Nazionale “EquiLibri” con la seguente motivazione:

…Che magnifico risultato ha raggiunto Giulia Basile con questa gloriosa raccolta di storie e di racconti che ci trasporta in luoghi e tempi colmi ed evocativi, utili allo sviluppo profondo dei suoi personaggi così straordinariamente ricchi nella loro essenza. L’abilità dell’Autrice nello sviluppo vivido del personaggio nel formato del racconto è eccezionale: ci offre persone vive, che respirano risultando intriganti e, allo stesso tempo, familiari. Con questa meravigliosa raccolta di racconti, l’Autrice ci fa desiderare di uscire, di sperimentare le persone nella loro profondità e di vivere la vita più pienamente.

Giulia Basile alla cerimonia di premiazione del Premio Letterario Nazionale “EquiLibri” – Anguillara Sabazia, 27 maggio 2023

Cosa ha significato per lei e la sua scrittura ricevere tale riconoscimento?

Felicissima. In questi ultimi anni, da quando ho lasciato la Scuola, ho curato più la poesia che la prosa e mi aspettavo riconoscimento da quella, invece è stata una felice sorpresa ricevere il vostro premio.

Cosa significa per lei scrivere?

Scrivere per me è… un po’ come morire: uso fantasia e sentimenti quando sono all’opera, e poi mi intristisco quando finisce una storia.

Quali sono gli Autori e le opere che hanno formato il suo essere lettrice e scrittrice?

Da ragazza al Liceo ho letto moltissimo, i poeti italiani e stranieri in primis, ma anche romanzieri di successo. La ragazza di Bube per me fu un romanzo speciale degli anni ’60, perché aveva come protagonista una ragazza di 15 anni, mia coetanea, testarda e libera, che si vota al sacrificio. Per me una premonizione. E poi, dello stesso periodo, romanzo e film “La ragazza con la valigia” con Claudia Cardinale”, prima volta in cui mio padre mi concedeva il permesso di andare al Cinema con mio fratello. Ovviamente i classici Verga, Pirandello, Pavese, Primo levi, Elsa Morante, fino ai più vicini Gomorra di Saviano, le tante pubblicazioni di 3 pugliesi bravi Carofiglio, Carrisi, e Gabriella Genisi con i suoi thriller. E sto per cominciare, spinta dalla curiosità, il libro Le brave ragazze vanno in Paradiso. Le cattive dappertutto di un’autrice difficile da nominare Ute Ehrhardt.

Giulia Basile, “Naviga la parola e consuma amore” (Secop Edizioni, 2020)

Quali sono i suoi prossimi progetti editoriali?

Sono felice di poter dire che “sta per nascere” un nuovo libro di poesie, già in mano all’editore, tutte intorno all’Amore. Spero vi piacerà come antidoto alla violenza, alla crudeltà, all’indifferenza, all’odio , all’egoismo, alla guerra del nostro tempo.

Qui di seguito troverete una breve clip della Cerimonia di Premiazione della quinta edizione del Premio Letterario Nazionale “EquiLibri” tenutasi lo scorso 27 maggio 2023 presso i Giardini del Torrione di Anguillara Sabazia (Rm). Questa è una occasione per ringraziare ancora una volta il Comune di Anguillara Sabazia, tutti i partecipanti, gli Autori, gli Editori e i collaboratori che hanno permesso e sostenuto la realizzazione della manifestazione con immenso entusiasmo e grande fiducia.

 

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