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Letto per voi… “Maschere e figure” di Paolo Ruffilli

La Rubrica online “Piazza Navona” è lieta di presentarvi Maschere e figure di Paolo Ruffilli (Il Ramo e la Foglia Edizioni). Un saggio dedicato a personaggi e archetipi della Letteratura e tanti consigli di lettura! E non perdete l’Incontro con l’Autore!

La trama

Paolo Ruffilli, “Maschere e figure. Repertorio dei tipi letterari” (Il Ramo e la Foglia Edizioni, 2023)

Maschere e figure. Repertorio dei tipi letterari è un saggio in cui Paolo Ruffilli indaga su nove archetipi che il teatro ha prestato alla letteratura facendone i suoi baluardi e i suoi protagonisti: il pigro, il libertino, l’ipocrita, l’ingenuo, il bello, la donna fatale, il malvagio, il vanitoso, l’androgino. Maschere, appunto, che divengono uomini e donne, carne e cuori pulsanti di romanzi e racconti. Caratteristiche che divengono caratteri, fattezze che diventano anime e parte integrante della storia della Letteratura. Ed è proprio questa che l’Autore indaga attraverso i nove tipi letterari fermandosi, però, alla Letteratura del primo Novecento. Un saggio che diviene una guida ragionata e assai puntuale alla lettura, alla scoperta della Letteratura, dei suoi protagonisti, scrittori e personaggi, delle sue vicende e delle sue fantasie. In fondo, ha scritto Italo Calvino: Leggere è andare incontro a qualcosa che sta per essere e ancora nessuno sa cosa sarà.

Sul libro

Il Ramo e la Foglia Edizioni

Nel settembre 2023 Il Ramo e la Foglia Edizioni pubblica nella Collana “Saggi” l’ultima opera di Paolo Ruffilli dal titolo Maschere e figure. Repertorio dei tipi letterari. È bene precisarlo sin da subito perché è doveroso: questo testo è indispensabile per chiunque ami la lettura e la Letteratura. Un saggio ragionato, ordinato, organizzato e (elemento importantissimo!) alla portata di ogni tipologia di Lettore, da chi si sta pian piano avvicinando al fantastico mondo dei libri al più consumato e agguerrito consumatore e fruitore di storie. Maschere e figure. Repertorio dei tipi letterari, infatti, si poggia in perfetto equilibrio tra il saggio e la guida – colmi di consigli – di lettura. Il testo è suddiviso in nove capitoli tanti quanti sono i tipi letterari analizzati e affrontati dall’Autore, ovvero: il pigro, il libertino, l’ipocrita, l’ingenuo, il bello, la donna fatale, il malvagio, il vanitoso, l’androgino.

Paolo Ruffilli, “Maschere e figure. Repertorio dei tipi letterari” (Il Ramo e la Foglia Edizioni, 2023)

In essi si troveranno significati, racconti, spiegazioni e inquadramenti letterari… sono dei veri e propri focus su queste tipologie letterarie che animano le opere che hanno reso immortale la Letteratura. Da Oblomov a Zeno, da Francesco Del Dongo al Cid. Racconti, opere teatrali, romanzi… in un viaggio senza tempo dove è impossibile non trovare nuovi amici, confidenti, compagni di giochi e persino complici. Sì, perché leggere è una incredibile magia. Quella stessa magia che ha permesso di scrivere a Paul Sweeney: Capisci di aver letto un buon libro quando giri l’ultima pagina e ti senti come se avessi perso un amico.

Per tutto questo l’opera di Ruffilli merita un plauso senza fine. L’Autore attraverso il suo saggio ci offre non solo la possibilità di scoprire nuove pagine da leggere ma anche, in un certo senso, di apprendere a seconda delle “penne” che li hanno descritto, le sfumature delle maschere prese in esame e la loro evoluzione da maschera, appunto, a personaggio. E il passo è assai breve.

Paolo Ruffilli, “Maschere e figure. Repertorio dei tipi letterari” (Il Ramo e la Foglia Edizioni, 2023)

Il vocabolario Treccani alla voce persona riporta: “persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]”. Ed ecco che da qui si apre un ulteriore scenario: quanto dista la maschera dalla persona? E, ancora, la Letteratura quanto è vicina (o lontana) dalla profondità umana? Certo è che in essa si ritrovano caratteri, vizi e virtù che a noi sembra di conoscere così bene o di aver incontrato almeno una volta nella vita. È un rifugio la Letteratura. Un luogo non-luogo dove tutto è possibile e tutto accade. Dove non si è soli ma si possono comunque toccare le ruvide ali della solitudine. È un mondo alternativo, speciale proprio perché reale tanto quanto lontano dal mondo tangibile. Ha ragione Francis Scott Fitzgerald quando scrive: “Questa è la parte più bella di tutta la letteratura: scoprire che i tuoi desideri sono desideri universali, che non sei solo o isolato da nessuno. Tu appartieni”.

Paolo Ruffilli, “Maschere e figure. Repertorio dei tipi letterari” (Il Ramo e la Foglia Edizioni, 2023)

Ecco, noi apparteniamo! Che sia per un minuto, una pagina o un tempo, un racconto indefinito nello spazio e nel tempo, noi esistiamo. Giudici, complici, amici, nemici di tutte quelle maschere e di quel carosello di umanità che gli scrittori hanno raccontato (e raccontano). La forza dell’opera di Paolo Ruffilli sta proprio qui: è viva! Ci sprona, ci guida e ci accompagna in una moltitudine di mondi possibili, abitati da un vasto repertorio di maschere sublimi ognuna con le proprie caratteristiche. Simili eppure tanto diverse. A noi è dato il compito (bellissimo!) di scoprire, di capire, di leggere… quindi, di crescere.

Leggere libri è il gioco più bello che l’umanità abbia inventato.

Wisława Szymborska

Incontro con l’Autore

Lo scrittore Paolo Ruffilli (Ph. Dino Ignani – Per gentile concessione di Paolo Ruffilli)

Come è avvenuto il suo incontro con la scrittura e, in particolar modo, con la poesia?

Da lettore, molto presto, tra i 5 e i 6 anni, frequentando la grande biblioteca di casa. E ho cominciato a scrivere poesie e brevi racconti a imitazione di quello che leggevo. Ero anche un narratore orale, nel senso che a scuola il maestro si serviva della mia capacità di inventare storie in presa diretta per intrattenere i compagni nei momenti in cui lui si riposava.

Com’è nato il progetto editoriale di Maschere e figure. Repertorio dei tipi letterari?

Paolo Ruffilli, “Maschere e figure. Repertorio dei tipi letterari” (Il Ramo e la Foglia Edizioni, 2023)

Negli anni ho annotato in uno zibaldone considerazioni e riflessioni leggendo e rileggendo i libri della grande letteratura. Riattraversandolo in tempi più recenti, ho pensato che fosse interessante proporne una sintesi adeguata, come occasione di recupero e di confronto per gli amanti della lettura.

A cosa è dovuta la scelta delle “maschere e figure” che anima questo saggio?

Mi è parso vincente il progetto di proporre un attraversamento della grande letteratura attraverso i suoi personaggi, maggiori e minori, nella prospettiva anche di quell’indagine delle personalità e delle psicologie che ha sempre impegnato gli scrittori di tutti i tempi.

Paolo Ruffilli, “Maschere e figure. Repertorio dei tipi letterari” (Il Ramo e la Foglia Edizioni, 2023)

Quali ricerche ha svolto per la stesura di questo volume?

Il riattraversamento di quello zibaldone di cui parlavo ha messo in moto tutta una serie di riletture, per verificare le impressioni del momento e possibilmente approfondirle, oltre che indirizzarle sulla via di quella divisione per “tipi” secondo cui è costruito il libro.

Dalla fase di ideazione a quella di stesura: qual è stato il passaggio o la maschera più difficile da spiegare e illustrare? E perché?

Paolo Ruffilli, “Maschere e figure. Repertorio dei tipi letterari” (Il Ramo e la Foglia Edizioni, 2023)

Una continua riscrittura ha caratterizzato tutto il lavoro, senza che abbia incontrato una difficoltà maggiore per un “tipo” rispetto ad un altro. Si trattava di riscontrare soltanto il fatto che un “tipo” annoverasse molti più esempi di un altro. E, da questo punto di vista, è il “pigro” in tutte le sue varianti a fare la parte del leone.

Tra le “maschere e le figure” spiegate e illustrate nel testo quale (o quali) la affascina di più? E perché?

In realtà sono affascinato da tutte e da sempre, fin dalle prime lontane letture. Tutte hanno aspetti, positivi e negativi, che mi hanno sempre interessato, sia che mi attirassero sia che mi respingessero, D’altra parte, sia pure nel difetto e nel dolore, il Male esercita un tipo di coinvolgimento che in letteratura al Bene non riesce altrettanto potente. Ma se proprio devo fare una scelta, allora ne indico due: la donna fatale, per la mia formazione cattolica, e l’androgino, per il mistero che lo avvolge.

Paolo Ruffilli, “Maschere e figure. Repertorio dei tipi letterari” (Il Ramo e la Foglia Edizioni, 2023)

Maschere e figure. Repertorio dei tipi letterari diviene una sorta di guida, di compendio, di comprensione del testo e di invito alla lettura. Secondo lei, questo può essere un modo di avvicinare al fantastico mondo dei libri e della lettura?

Ho pensato che potesse essere d’aiuto, rivolto ai lettori che hanno amato e amano la grande letteratura, per riattraversare dal punto di vista dei personaggi anche in chiave psico-sociologica i libri che li hanno appassionati o per intraprendere, all’amo delle figure qui evocate, nuove letture, rimaste ignote o magari trascurate.

Paolo Ruffilli, “Maschere e figure. Repertorio dei tipi letterari” (Il Ramo e la Foglia Edizioni, 2023)

Tra i tanti e bellissimi libri riportati in Maschere e figure. Repertorio dei tipi letterari quale ha preferito?

Difficile distinguere, per un patito come me. Certo i grandi romanzi russi, ma anche quelli inglesi e francesi. La grande poesia. La grande letteratura del Novecento che reinventa i modi della scrittura e della lingua (Musil, Kafka, Hesse, Svevo, Joyce, Pirandello…).

Posso chiederle quali sono il suo libro e la sua “maschera” del cuore? E perché?

Come già accennavo, non ho una “maschera” del cuore e, quanto ai libri, ne ho una sfilza tale che sarebbe lungo a farsi l’elenco. Posso dire che certi libri li ho riletti almeno tre volte, come i Russi (Dostoevskij, Tolstoj…), i francesi (Maupassant, Stendhal, Flaubert, Proust…), gli inglesi (Shakespeare, Dickens, Austen…), gli italiani (Boccaccio, Manzoni, Tomasi di Lampedusa, Nievo…), e tutta la grande poesia.

Paolo Ruffilli, “Maschere e figure. Repertorio dei tipi letterari” (Il Ramo e la Foglia Edizioni, 2023)

Quali sono gli Autori e le opere che hanno formato il suo essere scrittore e lettore?

Impossibile dirlo perché, per esperienza, so che spesso conta di più il padre che rifiuti rispetto a quello con cui ti senti in sintonia e, in ogni caso, l’effetto decisivo è il tipo di “frullato” che si mette in moto tra tutto quello che c’è a monte nella tua esperienza di lettore.

La Letteratura è un mondo meraviglioso con le sue storie, i suoi protagonisti, le sue regole, la sua fantasia. Oggi, quanto è importante rifugiarsi in essa? E quanto è importante leggere?

Paolo Ruffilli, “Maschere e figure. Repertorio dei tipi letterari” (Il Ramo e la Foglia Edizioni, 2023)

Leggere è fondamentale non solo per “trasferirsi” in quella dimensione simbolica che ci consente di mettere a fuoco la vita e il suo mistero, ma anche perché quasi inavvertitamente ci fa crescere potenziando le nostre idee, il nostro pensiero, perfino le emozioni e i sentimenti.

Quali sono i suoi prossimi progetti e impegni editoriali e professionali?

Ho lavorato per anni a un romanzo che, dedicato a uno dei miei poeti preferiti Pessoa, indaga il campo sempre affascinante e coinvolgente dell’amore e della passione.

 

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