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Letto per voi… “Connessioni” di Alessandro Bonaciti

La Rubrica online “Piazza Navona” ha letto per voi Connessioni di Alessandro Bonaciti (Catartica Edizioni). Una breve ma intensa raccolta di racconti dove, tra realtà e fantasia, il protagonista è il legame con il prossimo. E non perdete l’Incontro con l’Autore!

La trama

Alessandro Bonaciti, “Connessioni” (Catartica Edizioni, 2023)

Connessioni è una raccolta di cinque racconti scritti da Alessandro Bonaciti il cui elemento comune denominatore, come suggerisce il titolo stesso, è il legame, l’unione delle proprie forze a quelle altrui per raggiungere non solo un determinato scopo, ma anche la propria felicità e quella altrui. Così, in questa breve antologia troveremo un incivile deturpatore di panchine, il cui gesto vandalico viene riscattato dalla purezza di due ragazzini innamorati; un vagone di un treno dove ogni mattina i pendolari banchettano e fanno amicizia per augurarsi una felice giornata e condividere un attimo di pura gioia; la storia di Laleh che, mescolando realtà e fantasia, nel 2048 viene eletta (finalmente!) la prima donna presidente afghana; un signore che non riesce più a fare sogni durante il riposo notturno, per poi scoprire che – molto probabilmente – era tutto un sogno; la vera storia di Adalberto Cardoso, l’atleta brasiliano, che per partecipare alla X Olimpiade del 1932 , è fuggito correndo da San Francisco riuscendo ad arrivare appena in tempo per la sua competizione dei 10000 metri, disputata a piedi nudi, è arrivato ultimo; e, ancora, la storia di Josiah Thugwane che, sfidando ogni pregiudizio e andando di pari passo con la Storia del suo Paese e l’impegno civile di Nelson Mandela, è stato il primo atleta nero a ottenere una medaglia d’oro vincendo la maratona alle Olimpiadi di Atlanta 1996; e, infine, la storia di un professore di lettere che decide di dedicarsi all’insegnamento all’interno di un carcere minorile. Nei cinque racconti di Alessandro Bonaciti vi è dipinta l’umanità nei suoi più variegati colori. Quella più vera e intensa.

Sul libro

Catartica Edizioni

Nel gennaio 2023 la Catartica Edizioni pubblica la raccolta di racconti Connessioni dello scrittore e insegnante pordenonese Alessandro Bonaciti inserendolo nella collana “Urban Jungle”.

Prima di ogni altra cosa è bene precisare subito questo: non lasciatevi ingannare dal titolo! Connessioni, infatti, non ha nulla a che vedere con l’etereo, impalpabile e caotico mondo della rete, del web, della tecnologia. Al contrario, Bonaciti riprende il valore e il vero significato della parola “connessione” partendo proprio dalla sua etimologia e dal suo senso primario.

Prendiamo il celebre, onnisciente e indispensabile dizionario della Treccani e alla voce “connessione”, tra le molteplici spiegazioni, troviamo scritto quanto segue:

Alessandro Bonaciti, “Connessioni” (Catartica Edizioni, 2023)

[dal lat. connexio –onis, der. di connexus, part. pass. di connectĕre «connettere»]. – 1. L’essere connesso, intima unione fra due o più cose; per lo più fig., legame di stretta relazione e interdipendenza tra fatti, idee e sim.: non vedo la cdi (o traquesti due avvenimenti; cercare ctra le parti di un’operale nostre cognizioni e tutte le nostre idee hanno una reciproca c. (Beccaria); le sue frasi hanno la crapidasplendidastringente della sua logica (Foscolo).

È proprio da qui che dobbiamo partire per capire il vero significato dell’opera di Bonaciti. Nei cinque racconti che compongono la sua breve antologia, infatti, l’Autore pone l’idea e il concetto di unione, legame, armonia, collegamento da intendere come principio da cui parte – e può partire – ogni cosa. A questo si può aggiungere il fato? O il destino? Non sta a noi dirlo…

Alessandro Bonaciti, “Connessioni” (Catartica Edizioni, 2023)

Certo è che la connessione con l’altro, l’unione con il prossimo e la fiducia in esso e in sé stessi può far raggiungere vette e risultati insperati. La dimostrazione di questo la leggiamo nei racconti di Bonaciti il quale, mescolando realtà e finzione, fatti realmente accaduti e fantasia, ci regala un ritratto assai veritiero e concreto di quanto appena affermato. Lo scrittore, infatti, grazie al suo stile semplice nella sua più assoluta linearità e chiarezza (assai difficile da rendere attraverso un racconto e misurandosi con storie così “piene”, complete e articolate) ci regala una nuova – reale e possibile – visione della vita. Ognuno dei suoi cinque racconti è la narrazione di una possibilità, di una certezza, o di una possibile certezza. Pensiamo all’uomo senza sogni che, in una sorta di Inception, ci trascina bonariamente tra le sue (dis)avventure giornaliere per poi lasciarci con un dubbio quasi amletico: verità o finzione? Sogno o son desto? Ero già nei miei sogni oppure sto finalmente imparando a capire come si fa?  O ancora, la storia degli atleti Adalberto Cardoso e Josiah Thugwane: due campioni. Ma non tanto nello sport e sulla pista di atletica. Certamente nella vita! Hanno letteralmente macinato chilometri, corso pericoli, ricevuto umiliazioni, attentati, atti di violenza eppure entrambi, seppur con risultati diversi, hanno tagliato il traguardo. Senza se e senza ma. E la Storia ne è testimone.

Alessandro Bonaciti, “Connessioni” (Catartica Edizioni, 2023)

Pensiamo ancora al docente che decide di dedicarsi all’insegnamento in un carcere minorile a dispetto di qualsiasi pregiudizio, di qualsiasi timore. La connessione. L’unione. Di forze, di intenti, di progettualità, di idee, di speranza, di voglia di cambiamento, di volontà… Ecco, Albert Einstein ha affermato che C’è una forza più potente del vapore e dell’energia elettrica: la volontà. Con questa frase credo si possa riassumere il senso e l’intento di questo magico e delizioso libro di Alessandro Bonaciti, scritto con armoniosa poesia, dolcezza, tenerezza, mostrando i suoi protagonisti quasi in punta di piedi e con i quali, però, è impossibile non stringere amicizia e quelle connessioni che porteranno a tante altre emozioni ancora. A tante altre storie. In fondo, di questo è fatto lo strato più vero e sincero delle nostre esistenze…

Incontro con l’Autore

Lo scrittore Alessandro Bonaciti (Per gentile concessione di Alessandro Bonaciti)

Come e quando è avvenuto il suo incontro con la scrittura?

Ho cominciato a scrivere circa 15 anni fa, in particolar modo sceneggiature per corti teatrali/cinematografici; il tutto nacque dalla mia passione per il cinema e il teatro e con lo scopo di far vedere quello che mi passava per la mente e dall’idea di far vivere al potenziale spettatore le emozioni grazie alle immagini oltre che alla lettura. Molti dei miei racconti sono nati inizialmente proprio come sceneggiature, più raramente avviene il contrario, ma in generale mi piace intrecciare le due cose; ritengo, infatti, che la lettura dei racconti scritti inizialmente come sceneggiature permetta al lettore di vedere e seguire meglio la situazione descritta.

Come sono nati l’idea e il progetto editoriale di Connessioni?

Alessandro Bonaciti, “Connessioni” (Catartica Edizioni, 2023)

L’idea iniziale è stata quella di trasformare una parola che utilizziamo solitamente quando parliamo di tecnologia in una parola legata invece – anche originariamente e dal punto di vista etimologico – ai rapporti umani, che molto spesso nella società di oggi vengono dimenticati. Il progetto editoriale è merito di Giovanni Fara e della Catartica Edizioni che hanno creduto in me.

I racconti che compongono Connessioni riguardano la rete umana e non digitale facendosi strumento di educazione civica, del rispetto del prossimo e dei propri sogni. Quanto sarebbe migliore il mondo se le anime dei suoi protagonisti ci accompagnassero in ogni singolo giorno?

Questa domanda/considerazione mi fa molto piacere sentirla, perché uno degli scopi che ha questa raccolta è proprio quello di far capire quanto poco possa bastare per rendere la vita di tutti più piacevole e soddisfacente. Quindi penso che con poco si potrebbe fare molto! E se questi racconti potessero contribuire a ciò, sarei proprio contento.

Lo scrittore Alessandro Bonaciti (Per gentile concessione di Alessandro Bonaciti)

Qual è stato il racconto più complesso da ideare e da scrivere? E perché?

Più di uno, direi almeno un paio: il racconto legato alla situazione dell’Afghanistan (“Anche noi abbiamo la nostra storia”) per la necessità di legare la narrazione – grazie a delle note che fossero le più semplici ma allo stesso tempo le più esaurienti possibili – alla storia molto lunga e complessa di quello Stato, lasciando poi nel finale la porta aperta a una speranza di libertà e rispetto per tutte le persone, di qualunque sesso, estrazione, provenienza esse siano; la difficoltà, invece, de “L’uomo che aveva finito i sogni” è stata quella di riuscire a mantenere il filo della narrazione in un testo che mescola situazioni reali a un potenziale fatto ‘soprannaturale’ o comunque difficilmente spiegabile.

Alessandro Bonaciti, “Connessioni” (Catartica Edizioni, 2023)

I protagonisti di Connessioni guardano tutti verso il cielo, credono nel domani, sono fiduciosi, credono nel cambiamento e sono carichi di ottimismo e voglia di fare. Soprattutto in questo preciso periodo storico, quanto è utile credere che tutto questo ancora esista? E secondo lei, esiste davvero?

Questa raccolta, a differenza di altre in cui i racconti che avevo inserito si concludevano sia positivamente sia negativamente, hanno effettivamente tutti un finale che definirei costruttivo, perché si vuole proprio far vedere come con dei semplici atti, con l’affetto, con la correttezza e con la passione si possa andare avanti e superare le difficoltà che la vita può metterci di fronte: come educatore di giovani leve mi sento in obbligo di portare avanti queste idee. In un mondo in cui gli stimoli, soprattutto per i giovani, sono tantissimi, è importante portare avanti questi pensieri.

Alessandro Bonaciti, “Connessioni” (Catartica Edizioni, 2023)

Alcune dei racconti della sua antologia sono tratte da fatti realmente accaduti. Come è riuscito a condensare in così poche pagine storie così delicate e toccanti mantenendo un giusto equilibrio tra realtà, fantasia e (ri)costruzione?

In generale scrivere racconti brevi può sembrare facile… ma non lo è! Riuscire a condensare storie che si rifanno ad avvenimenti reali in poche pagine forse è ancora più complesso, e in certi momenti è proprio la sfida che mi pongo, che parte anche dalla ricerca di alcuni episodi poco conosciuti ma che nascondono dei contenuti importanti; inoltre la sfida del racconto breve è legata al fatto che mi piace l’idea di dare al lettore la possibilità di immergersi anche in un solo racconto per volta, magari la sera, poco prima di andare a letto, o in altri momenti in cui sente il bisogno di avere 15-20 minuti tutti per sé che vuole impegnare per qualcosa di stimolante. Una lettura anche breve, se significativa, con le riflessioni ad essa legata può accompagnarti per tutta una giornata!

Alessandro Bonaciti, “Connessioni” (Catartica Edizioni, 2023)

C’è ancora qualcosa vorrebbe “dire” a uno o più protagonisti di Connessioni?

Ho una vera passione per i due ragazzi che appaiono per poco ma in un punto decisivo de ‘Il disubbidiente incivile’: la purezza, l’ingenuità del loro rapporto mi emoziona ogni volta che ripenso al momento in cui ho scritto quelle poche righe o quando mi ricapita di avere il libro tra le mani e vado a rileggere quel passo. Quindi a loro direi proprio un ‘Grazie!’.

Quale vuole essere il messaggio di Connessioni?

‘Pensate a come possa essere bello collaborare e stare con gli altri’.

Alessandro Bonaciti, “Connessioni” (Catartica Edizioni, 2023)

Quali sono gli Autori e le opere che hanno formato e influenzato il suo essere scrittore e lettore?

Sicuramente Pirandello e in generale le sue novelle, grazie alla capacità di intrecciare vita reale e invenzione, di creare indifferentemente testi teatrali, romanzi e racconti.

Lei scrive testi per il teatro, racconti, soggetti cinematografici… in quale genere e stile di scrittura sente di essere più a suo agio? E perché?

La sceneggiatura è la mia passione principale, seguita a brevissima distanza dalla ‘sfida’ del racconto breve; il mio sogno sarebbe quello di riuscire a vedere realizzata in una produzione cinematografica una sceneggiatura che è già diventata racconto (o viceversa). Qualche anno fa con una casa di produzione si era provato ad ottenere un finanziamento per realizzare alcuni cortometraggi, ma purtroppo non si riuscì alla fine ad averlo e quindi il progetto venne accantonato. A teatro invece qualche testo è stato rappresentato ed è stato bello poter assistere alla messa in opera di un mio testo.

Alessandro Bonaciti, “Connessioni” (Catartica Edizioni, 2023)

Importante è anche il suo impegno con i suoi studenti educandoli e abituandoli alla scrittura. Può raccontarci qualcosa di più in merito?

In classe mi piace stimolare gli studenti a usare la loro fantasia per collaborare tutti insieme alla realizzazione di progetti interessanti, in particolar modo legati alla tematica di Cittadinanza e Costituzione e alle discipline letterarie. Così come faccio nelle attività scolastiche più tradizionali, cerco sempre di inserire una parte di scrittura con lo scopo di permettere ai ragazzi di esercitare, magari anche mettendoci un po’ di passione, questa competenza; il tutto spero possa evitare che i giovani perdano tale pratica, che è poi collegata strettamente anche alla lettura.

Alessandro Bonaciti, “Connessioni” (Catartica Edizioni, 2023)

Quali sono i suoi prossimi impegni editoriali e professionali?

Dal punto di vista professionale il mio scopo è assolutamente quello di continuare con l’impegno scolastico. Nel frattempo sto scrivendo altri racconti e sceneggiature sempre puntando su argomenti e situazioni sociali e relazionali.

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