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Letto per voi… “Amori diVersi” di Flavia Novelli

La Rubrica online “Piazza Navona” ha letto per voi Amori diVersi di Flavia Novelli (Porto Seguro) classificatosi al primo posto della sezione “Saggistica” alla quinta edizione del Premio Letterario Nazionale “EquiLibri”. Non perdete l’Incontro con l’Autrice!

La trama

Flavia Novelli, “Amori diVersi” (Porto Seguro, 2022)

Quale magia rivelano e nascondo le lettere d’amore? E quando queste sono scritte e ricevute da poeti, scrittori, scrittrici… la loro essenza e il loro significato diventano, se possibile, ancora più profondi e sinceri. Di questi amorosi prodigi (o dolci incantesimi) ci racconta Flavia Novelli in Amori diVersi. Qui l’Autrice, attraverso le parole, le poesie, stralci epistolari, mostra e fa rivivere diciannove storie amore tra alcuni dei più importanti poeti che la storia della Letteratura abbia mai avuto: da Dino Campana e Sibilla Aleramo, a Salvatore Quasimodo e Maria Cumani passando per Italo Calvino ed Elsa de Giorgi e Paul Verlaine e Athur Rimbaud. Storie d’amore che non hanno tempo né età che si mescolano alla vita della propria epoca impreziosendola. Perché, come scrive Fernando Pessoa, (…) dopotutto solo coloro che non hanno mai scritto lettere d’amore sono ridicoli.

Sul libro

Porto Seguro

Quelli fra poeti sono “amori diversi”, amori in cui il sentimento e la scrittura si influenzano a vicenda, in cui amore e parole si rincorrono e rifrangono all’infinito in un labirinto di specchi dove il vero si confonde con il verosimile, la sincerità con la simulazione, la vita con la letteratura.

Chi non ha mai scritto una lettera d’amore? Chi non ha mai provato quella sensazione di benessere, libertà e felicità nel consegnare i propri pensieri all’amato (o all’amato) servendosi di carta e penna? Quale magia si crea! Possiamo solo immaginare cosa abbiano provato poeti, scrittori, letterati nello scrivere e nel ricevere tali missive amorose. Possiamo solo sognare cosa abbiano significato le loro relazioni, le loro unioni e il loro amore. Flavia Novelli con il suo saggio Amori diVersi. Le grandi storie d’amore tra poeti raccontate attraverso scambi epistolari, diari e poesie edita da Porto Seguro (2022) ci aiuta non poco ad esplorare questo aspetto più intimo e privato della storia della Letteratura. Attraverso questo libro – classificatosi al primo posto della sezione “Saggistica” alla quinta edizione del Premio Letterario Nazionale “EquiLibri” dove ha ottenuto anche il Premio della Critica “Culturamente. Spacciatori di Cultura” – l’Autrice ci racconta con emozione, trasporto, entusiasmo ed estrema precisione diciannove amori diVersi, ovvero fatti letteralmente (anche) di poesie e parole.

Flavia Novelli, “Amori diVersi” (Porto Seguro, 2022)

Un nuovo punto di vista da cui osservare e capire la storia della Letteratura, potremmo dire, ma anche degli uomini e delle donne. Flavia Novelli, infatti, ci regala attraverso la sua opera estratti di vita di scrittori e poeti permettendoci di osservare la loro vita, il loro tempo e la loro poetica da un punto di vista estremamente privilegiato: quello dell’umanità. Elsa De Giorgi, Alda Merini, Italo Calvino, Paul Verlaine, Arthur Rimbaud, Dino Campana, Sibilla Aleramo, Salvatore Quasimodo… queste sono solo alcune delle anime innamorate e amata raccontate da Flavia Novelli. George Sand ha scritto: “C’è solo una felicità nella vita: amare ed essere amati” e tale sentimento traspare da queste pagine da cui si sentono i respiri, il pulsare del cuore e, quindi, della vita di questi poeti. Amori diVersi fa tornare in vita le parole, i sogni, i desideri, le aspirazioni, le difficoltà di quegli amori regalando al Lettore uno specchio di umanità, un caleidoscopio di emozioni e sensazioni che travolgono piacevolmente il Lettore.

Amori diVersi è un’opera piacevolissima da leggere, colma di spunti di riflessioni, di frasi, versi da leggere, rileggere e fari propri. E ancora, è un testo che ci ricorda – in un’epoca iperveloce e dove tutti i nostri pensieri sono filtrati dalle tastiere di un tablet, di un computer o dallo schermo di un telefono cellulare – la bellezza del contatto diretto con carta e penna e il valore di quelle attese (spesso interminabili) tra l’arrivo di una missiva e l’altra. E in quello spazio di tempo, ancora, il circolare della vita e dell’amore senza fine.

Incontro con l’Autrice

La scrittrice Flavia Novelli con il suo “Amori diVersi” (Porto Seguro, 2022) – Per gentile concessione di Flavia Novelli

Come è avvenuto il suo incontro con la scrittura?

Da che io ricordi, ho sempre avuto un forte richiamo verso la scrittura. La prima poesia la scrissi intorno agli otto, nove anni e parlava di morte. Per tutta l’adolescenza e prima giovinezza ero solita tenere sempre con me un quadernetto sul quale appuntavo poesie o riflessioni. In età adulta mi sono dedicata prevalentemente alla scrittura saggistica, nell’ambito dei miei studi sociologici e di comunicazione, per poi tornare alla poesia, quando alcuni eventi dolorosi della vita me ne hanno fatto avvertire il bisogno.

Come è nato il progetto editoriale di Amori diVersi?

Determinante è stata la lettura de “Il settimo sogno (lettere 1926)” di Marina Cvetaeva, Boris Pasternak e Rainer-Maria Rilke. Sono state proprio le straordinarie lettere fra queste tre grandi personalità, che si sono amate senza mai incontrarsi, a suggerirmi che ci potessero essere delle peculiarità nel modo di amare ed esprimere l’amore da parte dei poeti. Da quel momento è nata una ricerca volta a verificare quell’intuizione. Inizialmente pensavo solo di trarne alcuni racconti per Librinews.it, un blog per il quale curavo la sezione dedicata alla poesia, ma la cosa mi ha preso la mano…

Flavia Novelli, “Amori diVersi” (Porto Seguro, 2022)

Per la realizzazione della sua opera quali studi e ricerche ha effettuato?

Dietro a questo libro c’è un lungo e appassionante lavoro di ricerca, raccolta e studio, principalmente di scritture private, come lettere e diari, in grado di testimoniare sia le caratteristiche che accomunano gli amori diVersi, sia di consentire di restituire di ogni storia la sua peculiarità. Per questo ho intenzionalmente evitato di adottare un medesimo schema narrativo valido per tutte le narrazioni, perché se per alcune mi sembrava ad esempio fondamentale partire dalla biografia degli autori, per altre poteva essere più rilevante il contesto storico e culturale oppure, ancora, il ritratto psicologico dei due amanti, o la loro produzione letteraria. Insomma, come nella vita reale, ogni storia d’amore è unica e irripetibile, e come tali sono state trattate. In tutte ho comunque voluto che la voce dei protagonisti risuonasse con più forza della mia. Io sono una sorta di voce narrante che, al momento opportuno del racconto, lascia che a parlare siano i protagonisti, attraverso stralci di lettere, diari o poesie che seguono sempre il filo temporale o logico della ricostruzione della loro storia d’amore. Per fare un esempio: mentre scrivo di quando e come si sono conosciuti Sylvia Plath e Ted Hughes, si inserisce la rievocazione di quell’episodio fatta da Sylvia in una pagina del suo diario e da Ted attraverso una poesia. Scrivendolo, ma soprattutto rileggendolo, l’ho immaginato quasi come una rappresentazione teatrale nella quale la luce illumina di volta in volta i personaggi presenti sul palco.

Flavia Novelli, “Amori diVersi” (Porto Seguro, 2022)

Perché ha scelto di dedicarsi principalmente al mondo della poesia e dei suoi protagonisti?

Non è stata una decisione presa a tavolino. È successo in modo piuttosto naturale, scaturendo dalla fusione di tre grandi interessi: la poesia, gli epistolari e, naturalmente, l’amore. Come ho già detto la scintilla si è accesa leggendo le lettere di Marina Cvetaeva, Boris Pasternak e Rainer-Maria Rilke, ma c’è da premettere che mi hanno sempre attratto gli scambi epistolari tra grandi personaggi della storia e della letteratura, anche per scoprirne i lati più umani e nascosti. Forse perché appartengo a una generazione che ricorreva largamente alla parola scritta per intessere e mantenere relazioni amicali o amorose a distanza, non essendo ancora apparsi i telefoni cellulari ed essendo le telefonate interurbane molto costose. Conservo ancora centinaia di lettere e cartoline della mia adolescenza e prima giovinezza.

La scrittrice Flavia Novelli con il suo “Amori diVersi” (Porto Seguro, 2022) – Per gentile concessione di Flavia Novelli

Cos’è per lei la poesia?

Non è mai semplice rispondere a questa domanda. A livello di esperienza personale, la poesia (scrivere poesia) rappresenta una risposta a un eccesso di vita e di sentire; un modo per liberarsi di qualcosa di indicibile, che la poesia ti consente di comunicare, riuscendo contemporaneamente a nascondere e a rivelare. Oltre a quello di farti sprofondare dentro te stessa, costringendoti a mostrare nuda la tua anima, la poesia ha però anche un altro grande potere: quello di spingerti fuori da te per farti vivere le vite degli altri, per farti sentire empaticamente l’altrui sentire. È grazie a questo che la poesia non è solamente un’espressione dell’animo umano individuale, ma è, e deve essere, anche una voce civile, deve parlare di quello che succede nel mondo, delle ingiustizie, dei crimini, delle violazioni dei diritti umani. Può e deve sensibilizzare e risvegliare le coscienze su temi che ci riguardano tutti.

Credo inoltre che la poesia sia il genere letterario che più si avvicini più all’arte. Questo perché, normalmente, quando ci si attinge a leggere un testo in prosa, si attivano per prime le funzioni cognitive che ci consentono di comprenderne il contenuto e solo successivamente possono scaturire emozioni dettate dalle riflessioni che quanto letto ha stimolato o dai vissuti esperienziali che ha rievocato. Con la poesia, similmente ad altre forme d’arte quali la pittura o la musica, avviene l’inverso: immediatamente si è investiti da un’emozione, a partire dalla quale si può in seguito attivare un processo di elaborazione e riflessione, allo scopo di comprendere le ragioni per cui quelle parole, che possono lavorare nella mente per giorni, abbiamo generato un tale effetto.

Flavia Novelli, “Amori diVersi” (Porto Seguro, 2022)

Dalla scrittura di versi alla stesura di un saggio poetico: in che modo ha affrontato la realizzazione di Amori diVersi? Quali difficoltà ha riscontrato?

L’ho affrontata cambiando completamente approccio. Quando si tratta di poesia, non decido se, quando e cosa scrivere, i versi “arrivano” e io li accolgo, scrivendo di getto, con urgenza, rapidamente, per non perdere il momento. Per scrivere questo libro, invece, mi sono dovuta dare un metodo, accettare i tempi lenti della scrittura, allenare la pazienza (ci sono voluti più di tre anni). Ad ogni singola storia d’amore ho dedicato il tempo della ricerca documentaria, dello studio, della scrematura, della definizione della struttura del racconto e infine della scrittura. Fra le principali difficoltà riscontrate, ci sono state, da una parte, quella di orientarsi nel mare magnum di fonti letterarie sull’opera e la vita dei poeti, dall’altra quella opposta di doversi ingegnare nella ricerca di testi di scritture private, come lettere e diari, ormai fuori catalogo o mai tradotti in italiano. In alcuni casi ho anche contattato testimoni diretti, come uno dei figli di Michele Pierri (ultimo marito di Alda Merini) e Alessandro Quasimodo, figlio del Premio Nobel, che mi ha fornito informazioni inedite sui suoi genitori e con il quale ho avuto interessantissime conversazioni.

Flavia Novelli, “Amori diVersi” (Porto Seguro, 2022)

Tra le grandi storie d’amore tra poeti narrate in Amori diVersi a quale sente di essere più legata? E perché?

Ho difficoltà a indicarne una sola, anche perché ogni volta che mi immergevo in una storia, dedicandole mesi di letture e scrittura, mi convincevo che fosse la storia d’amore più bella di tutti i tempi, per poi pensare la stessa cosa quando passavo a quella successiva. Certo ci sono storie in cui mi sono maggiormente identificata o poeti per i quali ho provato più simpatie o antipatie, ma se posso dire ciò che mi ha colpito maggiormente, più che una singola storia, è la potenza delle figure femminili. Tranne poche eccezioni, le poetesse presenti nel libro sono figure ingiustamente escluse, per una sorta di damnatio memoriae, dalla maggior parte delle antologie o dei manuali di letteratura, e invece ho scoperto delle donne di grande spessore, spesso innovative, all’avanguardia, coraggiose, ribelli, impegnate, che ci hanno lasciato materiale letterario di tutto rilievo e che spesso hanno avuto notevole influenza sulla produzione dei loro compagni. Per citarne alcune: Amalia Guglielminetti, Annie Vivanti, Bianca Garufi, George Sand, Elizabeth Barrett, Maria Cumani.

Flavia Novelli, “Amori diVersi” (Porto Seguro, 2022)

C’è una coppia di poeti che avrebbe voluto aggiungere al suo testo? Se sì, quale?

Oh sì, ce n’è una che rimpiango molto di non aver potuto inserire, non per mia volontà. Una storia d’amore straordinaria e anche avventurosa fra due donne giovani, colte, cosmopolite, libere e anticonformiste, perdutamente innamorate l’una dell’altra, che scandalizzarono l’Alta Società britannica di inizio Novecento con il loro amore folle e disperato. Il capitolo era già quasi pronto. Purtroppo, ho contattato la curatrice del volume contenente le lettere scritte da una delle due poetesse all’altra per chiederle informazioni e in cambio ho ricevuto il veto assoluto di scrivere di questa storia, detenendo lei tutti i diritti. Non nego di essere rimasta molto amareggiata. Sicuramente il confronto più sgradevole che io abbia avuto in ambito letterario.

La scrittrice Flavia Novelli con il suo “Amori diVersi” (Porto Seguro, 2022) – Per gentile concessione di Flavia Novelli

Se avesse la possibilità di incontrare una delle “sue” coppie poetiche, quale sceglierebbe? E cosa vorrebbe dirle o chiederle?

Difficile indicarne solo una, perché vorrei incontrarle tutte! Dovendo però scegliere, direi Marina Cvetaeva e Boris Pasternak per dire loro quanto il loro amore, le loro parole e le loro vite mi abbiano segnata. Inoltre, dato che, sfortunatamente, gran parte del loro carteggio epistolare, durato dal 1922 al 1935, è andato perduto, chiederei loro qualche dettaglio di quel lungo dialogo epistolare che li ha tenuti uniti per tredici anni. Ma, soprattutto, Cvetaeva è tra le donne e poete che più mi affascinano, quindi penso che rimarrei ad ascoltarla in adorante silenzio, qualsiasi cosa avesse voglia di raccontarmi.

Quali sono gli Autori e le opere che hanno formato il suo essere lettrice e scrittrice?

Se vado molto indietro con la memoria, ci sono due libri in particolare che hanno segnato il mio percorso di lettrice e scrittrice: “Lettera a un bambino mai nato”, di Oriana Fallaci, letto durante le scuole medie e, poco dopo, “Antologia di Spoon River”, di Edgar Lee Masters. Non saprei dire bene perché, ma sono state letture che in qualche modo mi hanno segnata e alle quali continuo a pensare con grande affetto.

Amori diVersi si è classificato al primo posto della sezione “Saggistica” alla quinta edizione del Premio Letterario Nazionale “EquiLibri” con la seguente motivazione:

Partendo da un binomio antico quanto l’uomo, Flavia Novelli affronta diciannove storie d’amore fra letterati e poeti, dove l’umanità e la coscienza del proprio Io si intrecciano nella vita quanto sulla carta. Una scrittura limpida e mai aulica conduce il Lettore a rivisitare quel “gioco” che non conosce parole che è l’amore. Amore amato, Angelo mio, mia luce cara, amorissimo mio, piccolina mia, graziosa mia sovrana, fatinella mia… Le parole che fortificano, semplici, il rapporto felice tra Giuseppe Ungaretti e Bruna Bianco. Un esempio fra quelli che il libro propone che, nel languore del sentimento, restituisce umanità e colore a Poeti rimasti nella storia.

Flavia Novelli alla cerimonia di premiazione del Premio Letterario Nazionale “EquiLibri” – Anguillara Sabazia, 27 maggio 2023

Cosa ha significato per lei ottenere tale riconoscimento?

Ho un bellissimo ricordo di quella giornata di maggio in cui si è svolta la premiazione, nella meravigliosa cornice dei giardini del castello di Anguillara. Voglio approfittarne per farle ancora i complimenti per la perfetta organizzazione e conduzione dell’evento. Per me è stata una grande e inaspettata emozione ricevere il primo premio della sezione “Saggistica”, doppiata dall’assegnazione anche del Premio della critica “Spacciatori di cultura”. Quando si dedica tanto tempo e passione alla costruzione di un libro, questi riconoscimenti ti ripagano di tutto l’impegno e ti dicono che quel libro, come un figlio cresciuto, ormai non ti appartiene più, che ha una sua vita, che viene preso in mano, letto, apprezzato. Non c’è soddisfazione più grande.

Flavia Novelli, “Amori diVersi” (Porto Seguro, 2022)

Quali sono i suoi prossimi progetti editoriali?

Il 17 maggio, a Parco Nemorense a Roma, nell’ambito del Maggio dei Libri, organizzato da Il Talento di Roma,  è andato nuovamente in scena il reading teatrale “ITALO CALVINO E ELSA DE GIORGI Il calabrone e la farfalla”, tratto da Amori diVersi e interpretato da Francesca Termine, Eleonora Franchina, Daniele Termine. Ho inoltre da poco terminato di scrivere una nuova raccolta di poesie e sono alla ricerca di un editore. Spero di riuscire a pubblicarlo presto perché si tratta di poesie dedicate a una tematica sociale che mi sta molto a cuore.

Qui di seguito troverete una breve clip della Cerimonia di Premiazione della quinta edizione del Premio Letterario Nazionale “EquiLibri” tenutasi lo scorso 27 maggio 2023 presso i Giardini del Torrione di Anguillara Sabazia (Rm). Questa è una occasione per ringraziare ancora una volta il Comune di Anguillara Sabazia, tutti i partecipanti, gli Autori, gli Editori e i collaboratori che hanno permesso e sostenuto la realizzazione della manifestazione con immenso entusiasmo e grande fiducia.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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