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I vincitori del Premio Letterario Nazionale “EquiLibri” 2021: “Breve e intenso come un racconto” di Francesca Bertelli

La Rubrica online “Piazza Navona” è lieta e orgogliosa di presentarvi i vincitori del Premio Letterario Nazionale “EquiLibri” Edizione 2021: Francesca Bertelli e la sua antologia Breve e intenso come un racconto (PlaceBook Publishing). Non perdete l’Incontro con l’Autrice! 

 La trama

Francesca Bertelli, “Breve e intenso come un racconto” (PlaceBook Publishing, 2020)

Breve e intenso come un racconto è la raccolta di dodici istanti, attimi di vita (ir)reali e surreali, ironici ed emozionanti nati dalla penna e dalla fantasia della vogherese Francesca Bertelli. Tra l’ironia e il sentimento si narra di temi importanti e attuali come la discriminazione, il razzismo, il terrorismo, la libertà, il rispetto per le donne, l’uguaglianza, la legalità. Così, ritroveremo il noto straccio Vileda che, assieme ai suoi “colleghi”, reclama lavaggi in lavatrice “misti” agli indumenti senza sentirsi di serie b, l’apostrofo che vuole il diritto di essere usato a dovere, una ragazza in viaggio in Egitto che si trova nel posto sbagliato al momento sbagliato, l’incontro tra un sordomuto e una ragazza di colore, una giovane donna che decide di recarsi in Afghansitan per meglio comprendere la condizione delle donne… Questo e tanto altro ci narra l’Autrice in questi suoi racconti brevi e intensi.

Sul libro

Nel 2020 Placebook Publishing pubblica nella Collana “I corti” l’antologia Breve e intenso come un racconto di Francesca Bertelli classificatosi al terzo posto nella sezione “Racconti” al Premio Letterario Nazionale “EquiLibri” – Edizione 2021.

PlaceBook Publishing

Già il titolo di questa opera prima della scrittrice di Voghera parla chiaro: non è breve ma intenso bensì breve e intenso. Ed è vero. Perché i dodici racconti che compongono questa raccolta hanno sì lunghezza variabile (da poco più di una pagina a quindici pagine) brevi e intensi lo sono realmente. Questo è dovuto alla scrittura agile, schietta, ironica, pulita e chiara dell’Autrice che, con grande sapienza e istinto, ha saputo ben dosare ironia e riflessione, sorrisi e commozione, cuore e cervello. Breve e intenso come un racconto, così, è un perfetto concentrato di equilibrio tra dialoghi e narrazione che si completano e armonizzano vicendevolmente.

Francesca Bertelli, “Breve e intenso come un racconto” (PlaceBook Publishing, 2020)

Con questa sua antologia Francesca Bertelli sottolinea quanto l’ironia sia necessaria anche per superare e affrontare momenti complicati se non (quasi) impossibili da sopportare e tollerare. A tal proposito non va dimenticata la dedica che l’Autrice scrive in apertura del suo libro:

Dedicato a tutte le persone che ci hanno lasciato, a quelle che sono state e sono in prima linea, a vario titolo, per combattere la pandemia di COVID-19, e perché no, anche a tutti quelli che in prima linea non sono stati, ma che hanno sofferto e soffrono comunque.

Francesca Bertelli, “Breve e intenso come un racconto” (PlaceBook Publishing, 2020)

Così, il libro racchiude in sé e affronta temi e tematiche assai (purtroppo!) attuali quali, ad esempio, il razzismo, la discriminazione, la lotta per la libertà, l’uguaglianza dei diritti di uomini e donne, la condizione delle donne in Afghanistan, la legalità, le difficoltà in cui vive il Terzo Mondo, il terrorismo… ma ci sono anche i dolci sentimenti, i rimpianti e i dolori d’amore e le conseguenze di scelte di gioventù. Tutto, però, viene narrato con estrema limpidezza e semplicità da intendersi come purezza, pulizia, linearità nella scrittura.

Si è parlato anche di ironia e allora come non ricordare il racconto in cui il Vileda e gli altri stracci per la pulizia della casa reclamano i propri diritti per un lavaggio in lavatrice inclusivo con lenzuola di seta e reggiseni Tezenis? E ancora, come non sorridere (e approvare) la richiesta e la rivendicazione di un uso corretto dell’apostrofo… da parte dell’apostrofo?

Francesca Bertelli, “Breve e intenso come un racconto” (PlaceBook Publishing, 2020)

Ecco queste sono le facce della stessa medaglia rappresentate da Breve e intenso come un racconto che raccoglie in sé infinite e minime sfaccettature dell’animo e del sentire umano nella sua universalità, nel racconto di brevi e intensi attimi di vita che in un istante ci coinvolgono, ci rendono partecipi, presenti, agenti attivi della narrazione… proprio perché Francesca Bertelli riesce a chiamare a sé il Lettore facendo sì che possa vivere, sorridere e riflettere assieme ai personaggi e alle situazioni che l’Autrice crea. Con grande naturalezza, tranquillità, serenità… tanto che si vorrebbe tanto andare oltre la pagina scritta e sapere cosa ne è stato di tutte le sue creature. Ci auguriamo che Francesca Bertelli continui a scrivere forte della sua penna e della chiarezza della sua scrittura. Un vero regalo per chi ama riflettere con un sorriso di quiete e di allegria sulle labbra.

Incontro con l’Autrice

La scrittrice Francesca Bertelli (Per gentile concessione di Francesca Bertelli)

Quando ha scoperto la sua passione per la scrittura?

Contrariamente a tanti miei colleghi di penna, ho scoperto questa passione in età già avanzata, verso i 30 anni, inaspettatamente, dato che al Liceo ero una vera schiappa in Italiano scritto: i miei temi prendevano sempre voti stiracchiati, massimo 6+… Basti sapere che mia mamma, che è una vera Prof con la P maiuscola, diceva che i miei non erano temi, ma “relazioni tecniche” e si faceva portare a casa quelli delle mie compagne per “leggere qualcosa di decente”. Non le dico il suo stupore quando ho iniziato a scrivere racconti e quando è uscito il libro, quasi non ci credeva.

Come è nata la raccolti di racconti Breve e intenso come un racconto?

Questi racconti sono stati scritti nell’arco di una quindicina d’anni, in momenti diversi e su temi diversi, infatti sono molto eterogenei. Durante il COVID, copiando l’idea di un mio amico (scrittore vero, lui) li ho mandati ad alcuni miei amici chiedendo in cambio, dato il periodo critico, di fare una donazione ad un ente benefico. Molti mi hanno suggerito di pubblicarli, dato che erano piaciuti, quindi ci ho provato e grazie alla Placebook ci sono riuscita!

Francesca Bertelli, “Breve e intenso come un racconto” (PlaceBook Publishing, 2020)

Quali sono gli Autori e le opere che hanno influenzato il suo essere lettrice e scrittrice?

Come lettrice sono vorace di ogni genere, ma se dovessi indicare un autore preferito, direi Stephen King. Mi piacciono molto anche Nesbø, Grisham, Follett, la Allende, Camilleri, Zafón e anche rileggere i classici studiati a scuola. Sono molto curiosa, quindi mi piace anche acquistare libri di autori non conosciutissimi e molto spesso trovo delle perle inaspettate. È difficile che non riesca a finire un libro, cerco sempre di arrivare all’ultima pagina per non dare giudizi affrettati o anche solo per vedere dove “va a parare”.

Come nasce un racconto? Secondo lei, quali devono essere gli “ingredienti” che non devono e non possono mancare per renderlo funzionale e ben strutturato?

I racconti che ho scritto sono derivati da un’idea, un’ispirazione che, non so come spiegarlo, dovevo in qualche modo mettere nero su bianco; solitamente li scrivo in prima battuta di getto, in poco tempo. Avendo spazio limitato a disposizione, rispetto ad un romanzo, si deve comprimere tutto in poche pagine: il difficile credo sia far calare subito il lettore nella situazione e quindi essere sintetici ma efficaci nelle descrizioni dei luoghi e dare solo alcuni dettagli, ma significativi, che fanno capire il personaggio. In tutto questo dovrebbe passare un messaggio, non è facile condensare tutto in poche righe.

Francesca Bertelli, “Breve e intenso come un racconto” (PlaceBook Publishing, 2020)

Perché ha scelto di dedicarsi proprio alla scrittura di racconti?

Il racconto è il genere più consono alla mia personalità, io sono una persona schietta che va subito al dunque senza girarci intorno (e devo dire che questo mi ha creato qualche problema, talvolta) e ho il dono della sintesi, credo sia questo che rende i miei racconti efficaci.

Per i suoi protagonisti e le loro storie da cosa trae ispirazione?

L’ispirazione arriva sempre dalla vita reale: un fatto storico che mi colpisce e per i protagonisti del quale provo empatia, oppure semplicemente quello che vedo nella mia vita quotidiana. Nello scrivere cerco di immedesimarmi nei panni delle altre persone e cercare di capire e rendere quello che provano e pensano. Questo è chiaramente influenzato da come sono fatta io, per questo chi mi conosce bene sa sempre leggere qualcosa di me nei miei racconti.

Tra i racconti che compongono Breve e intenso come un racconto a quale sente di essere più legata? E perché?

Francesca Bertelli, “Breve e intenso come un racconto” (PlaceBook Publishing, 2020)

I miei racconti preferiti sono in realtà due: Ombre nel Parco, del quale sono molto orgogliosa perché ancora oggi non capisco come sia stato per me possibile creare dal nulla un personaggio come Jonny, che è un ragazzino di 15 anni, considerando che all’epoca non ne conoscevo (oggi mi rendo conto che assomiglia molto al mio cuginetto quando aveva quell’età, però all’epoca credo avesse 2 o 3 anni!). Il secondo è Sul filo perché ogni volta che lo leggo o qualcuno lo fa, rido come una matta, eppure l’ho scritto io… ma è troppo divertente, riuscendo comunque a passare un bel messaggio, molto serio ed attuale.

Sempre tra questi suoi racconti, qual è stato il più complesso da tradurre su carta per il Lettore?

Il più complesso è stato Ombre nel Parco perché è un po’ più articolato degli altri, quindi ha richiesto un lavoro in più battute. Ne ho poi scritto un altro, non presente nella raccolta, che è stato molto difficile da scrivere, emotivamente parlando, data la sua intensità. Chissà, magari sarà nella prossima pubblicazione! 

A proposito di lettori: quale messaggio vorrebbe arrivasse forte e chiaro a chi si appresta a conoscere i protagonisti della sua antologia?

Francesca Bertelli, “Breve e intenso come un racconto” (PlaceBook Publishing, 2020)

I messaggi che vorrei passassero riguardano l’apertura mentale e l’attenzione al prossimo. Seppure tutti noi abbiamo i nostri problemi quotidiani, a volte anche pesanti, cerchiamo di ricordarci chi abbiamo di fronte e dei suoi “casini”, per rapportarci con loro. Siamo tutti esseri umani e non gira tutto sempre e solo intorno a noi, per tutti è difficile prendere decisioni e affrontare le sfide di ogni giorno, non possiamo conoscere tutti i retroscena, i finali a sorpresa sono sempre possibili.

Breve e intenso come un racconto ha ottenuto il terzo posto nella sezione “Racconti” al Premio Letterario Nazionale “EquiLibri” Edizione 2021 con la seguente motivazione:

Dietro l’ironia e la sagacia si nascondono, nemmeno troppo latenti, denunce forti che remano verso l’abbraccio universale. Anche un Vileda a questo punto può raccontare cos’è il razzismo, e soprattutto diventare metafora dell’accoglienza. Idee originali e portatrici di una nobile missione: un testo interessante anche per le scuole e per i più giovani. L’esposizione dell’Autrice può ancora dare molto.

La scrittrice Francesca Bertelli (Per gentile concessione di Francesca Bertelli)

Cosa ha significato per lei e la sua scrittura ricevere questo riconoscimento?

Questo riconoscimento è arrivato inaspettatamente (lo so che lo dicono tutti…), è stata una emozione davvero forte, infatti, nonostante la mia famosa parlantina, non sono riuscita a mettere insieme una frase di senso compiuto durante la premiazione! Sicuramente è una grande soddisfazione e mi dà un ulteriore spunto, oltre al mio bisogno personale di scrivere, per continuare. Di questo ringrazio molto Chiara.

Quali sono i suoi prossimi progetti editoriali?

Non parlerei di progetti editoriali, ma di progetti personali: ho un’idea in testa che vorrei mettere su carta, ma non so se vedrà mai la luce, dati gli impegni lavorativi e non che, come è normale che sia, mi prendono molte energie mentali. Di sicuro ci vuole tempo, ma non ho fretta, come si dice, se sono rose, fioriranno.

Qui di seguito troverete una breve clip della Cerimonia di Premiazione del Premio Letterario Nazionale “EquiLibri” Edizione 2021 tenutasi lo scorso 21 maggio 2022 presso i Giardini del Torrione di Anguillara Sabazia (Rm). Questa è una occasione per ringraziare ancora una volta il Comune di Anguillara Sabazia, tutti i partecipanti, gli Autori, gli Editori e i collaboratori che hanno permesso e sostenuto la realizzazione della manifestazione con immenso entusiasmo e grande fiducia.

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