La Rubrica online “Piazza Navona” è lieta e orgogliosa di presentarvi i vincitori del Premio Letterario Nazionale “EquiLibri” Edizione 2020: Gianpaola Costabile e “Un Borbone per amico” (Rogiosi Editore).
La trama
Salve, mi presento: mi chiamo NINNILLO ed ho un Borbone per amico! È proprio così che inizia il racconto di Gianpaola Costabile in cui si narra ai ragazzi (a partire dai dieci-undici anni) di una pagina della storia italiana e napoletana: il periodo borbonico con i Re delle due Sicilie. Lo scugnizzo Ninnillo, infatti, è amico di Re Francesco II attraverso il quale scopre e impara la storia di questa famiglia reale di Napoli, della realtà che lo circonda, degli importanti monumenti che rendono la sua città unica al mondo. Un Borbone per amico, così, diviene anche il racconto di una tenera e fantasiosa amicizia tra due mondi, quello e quello popolare, tra loro tanto lontani ma che divengono sinonimo di condivisione e di interculturalità.
Sul libro
Nel 2014 la Rogiosi Editore pubblica il libro per ragazzi (dai dieci/undici anni) dal titolo Un Borbone per amico scritto dalla Professoressa napoletana Gianpaola Costabile classificandosi al terzo posto al Premio Letterario Nazionale “EquiLibri” Edizione 2020 nella Sezione dedicata alla “Racconti e Narrativa per l’Infanzia e Ragazzi sino ai 14 anni”.
Molto interessante e degna di nota è la descrizione di questo libro che nella sua prima pagina recita: Percorso di cittadinanza attiva su storia ed arte del nostro patrimonio culturale. In queste sole dodici parole è descritta perfettamente la funzione, l’importanza, la finalità di questo testo rivolto ai ragazzi e, in particolar modo, alle scuole. Infatti, l’Autrice, attraverso il suo fantasioso e fantastico racconto di amicizia tra il Re borbonico Francesco II e lo scugnizzo Ninnillo, oltre a unire il mondo nobile e quello popolare, narra non solo dell’universalità dei sentimenti e dell’amicizia che non hanno barriere e non (ri)conoscono classi o ceti sociali ma anche un capitolo importante della storia italiana e, ancor di più, napoletana. E si deve ammettere, se così si può dire, che l’esperimento è più che riuscito.
Anzi, se ci fosse anche il supporto di qualche istituzione e/o del mondo scolastico, sarebbe interessante dedicare libri come questo alle varie città italiane e raccontarle con la loro storia ai nostri ragazzi e agli adulti di domani (ma anche di oggi!) attraverso uno sguardo diverso, disincantato, semplice, puro. Proprio come Gianpaola Costabile è riuscita a fare con Un Borbone per amico. Infatti, nelle Prefazione del volume, la Professoressa Gabriella Talamo (D.S. 55° C.D. “Piscitelli”) scrive che Obiettivo del libro è quello di avvicinare gli studenti napoletani alla loro storia, al loro passato riCORdando (nel senso di riportare al cuore: secondo l’accezione classica di memoria che trova la sua sede nel cuore) quello che ha rappresentato nel panorama internazionale la nostra splendida città, capitale europea durante il periodo borbonico. Se una piccola precisazione si vuole fare è proprio quella di non limitare questo volume, colorato anche dall’uso intelligente del bel dialetto napoletano tra l’altro reso comprensibile ai lettori di ogni città, ai soli ragazzi napoletani ma di spingersi oltre i confini napoletani e della regione campana. Libri come questo devono essere diffusi e condivisi.
Inoltre, è doveroso annotare anche che Gianpaola Costabile, sia per il suo essere insegnante sia perché donna impegnata e vicina ai ragazzi e alla loro crescita psicoemotiva e quindi umana, ha impreziosito il suo piccolo volume di proposte operative. Si tratta di attività, domande, riflessioni e lavori sul testo che i lettori possono effettuare in classe o a casa finalizzate allo stimolo culturale, fantasioso, del loro apprendimento.
Tutto questo è Un Borbone per amico la cui Autrice, con il suo stile accattivante, la narrazione resa più fluida e semplice servendosi di un font pensato per i più piccoli lettori e dell’abbondante uso della forma epistolare e dialogica, non manca di far riflettere sulla Napoli di ieri e di oggi, sulla sua storia, le sue vittorie e le sue sconfitte stimolando, così, anche la capacità critica e di analisi dei suoi ragazzi. Come scrive la già citata Professoressa Talamo, tutto ciò è un patrimonio da conoscere, amare e difendere.
Un patrimonio da cui ripartire, per infondere nei nostri studenti un cocente orgoglio napoletano e sviluppare in loro senso di appartenenza, impegno civico ed istanze di responsabile cittadinanza attiva.
Il dado è tratto! Gianpaola Costabile ha mosso il “primo passo” di quello che, speriamo, diventi un lungo cammino e percorso di crescita e consapevolezza. Per i nostri ragazzi ma anche per gli adulti che li affiancano in questa terra tutta da esplorare chiamata vita.
Incontro con l’Autrice
Come è nata l’idea di Un Borbone per amico?
Un Borbone per amico nasce come naturale prosieguo del mio precedente libro di narrativa per ragazzi Napulera in cui narravo la storia di Napoli dalle sue origini al periodo borbonico, senza però approfondire i molteplici aspetti della dinastia.
Qual è stata la parte più difficile ma anche più stimolante nel dover rendere la storia dei Borbone ad “altezza di bambino”?
Il tema della memoria narrata, il rendere lo studio della storia un’esperienza di partecipazione empatica agli eventi del passato, è stata sempre un mio obiettivo, anche come docente. Quindi creare un racconto storico, con personaggi reali ma descritti con divagazioni narrative ha reso l’approccio con il passato sicuramente più efficace per i bambini.
Da insegnante: quanto è importante insegnare sin dalla più tenera età la storia delle proprie radici, della propria terra, dei luoghi dove si è nati?
Per noi napoletani è un’operazione necessaria. Credo che se non usciamo dal cliché di pizza e mandolino non riusciremo a recuperare la forza delle nostre origini: di una Napoli che, sebbene sottomessa da tante dominazioni nonché colonizzata dagli spagnoli per duecento anni, ha saputo recuperare il suo ruolo di capitale europea reinterpretandolo con originalità e fascino.
Un Borbone per amico è un testo perfetto per essere adottato nella scuola. È stato già avviato un progetto in tal senso?
Sì, è un libro che mi ha dato tante soddisfazioni ed è stato per anni anche nel circuito della Feltrinelli “Le scuole incontrano l’autore”.
Molto importanti sono il suo lavoro e il suo impegno con i ragazzi e i bambini della sua città, Napoli, occupandosi soprattutto di legalità e di rapporti col territorio. Può raccontarci di più di queste sue attività?
I mali di Napoli sono intrecciati alla sua storia fatta anche di sopravvivenza economica. Eppure se i giovani non imparano a riconoscere le insidie della camorra, che si veste da “buon samaritano” in grado di garantire lavoro e sicurezza, non si uscirà da questa spirale di degrado morale e di connivenza. Quindi la scuola, finestra sul mondo, deve affilare le capacità critiche degli studenti.
A proposito del suo lavoro con i ragazzi e nella scuola: quanto e cosa è ancora necessario fare per promuovere la lettura e la cultura, in ogni sua forma ed espressione, tra i giovanissimi? E la scuola, gli educatori, gli insegnanti cosa possono ancora fare e di cosa hanno bisogno?
Bisogna avviare dibattiti in classe, ascoltare il territorio, invitare esperti, valorizzare e promuovere le esperienze dell’associazionismo militante. E poi, proposta di parte, adottare libri come C come Camorra oppure 70 ma non li dimostra (Rogiosi Editore) per introdurre in classe queste tematiche scottanti…
Quali sono le opere e gli Autori che hanno formato il suo essere “lettrice”, “Autrice” e anche “insegnante”?
Essendo laureata in Lingue ho dovuto conoscere in modo approfondito almeno la letteratura tedesca e inglese. Ma quando la lettura diventa tua compagna di vita non puoi farne più a meno. Entra nelle tue routine quotidiane. E ti dona emozioni.
Un Borbone per amico si è classificato al terzo posto al Premio Letterario Nazionale “EquiLibri” Edizione 2020 nella sezione “Racconti e Narrativa per l’Infanzia e Ragazzi sino ai 14 anni”. Cosa ha significato per lei e la sua opera ricevere tale riconoscimento?
Una grande gioia. Un riconoscimento che dà senso al mio lavoro, ai sacrifici per un hobby che ti toglie tempo e sonno ma che, di contro, sta donando gratificazione alla mia vocazione tardiva.
Quali sono i suoi prossimi progetti editoriali e professionali?
Durante il periodo di lockdown e di DAD ho scritto tanto, partecipando con i miei racconti a molti concorsi. Questa esperienza fortunata mi ha consentito di vedere molti miei lavori inseriti in testi antologici. Ho in cantiere anche qualche lavoro sempre di taglio storico…ma per ora la mia creatività va destinata innanzitutto ai miei ragazzi a cui va restituito il tempo perso e tutta la gioia di una buona scuola.
Qui di seguito troverete una breve clip realizzata da Chiara Ricci, Presidente dell’Associazione Culturale “Piazza Navona”, dedicata alle opere e agli Autori vincitori del Premio Letterario Nazionale “EquiLibri” Edizione 2020. Questa è una rinnovata occasione per ringraziare ancora una volta tutti i partecipanti, gli Autori, gli Editori e i collaboratori che, nonostante la distanza e le difficoltà, hanno permesso e sostenuto la realizzazione della manifestazione con immenso entusiasmo e grande fiducia.