I vincitori del Premio Letterario Nazionale “EquiLibri” 2019: “Il vento al guinzaglio” di Niko Mucci

La Rubrica online “Piazza Navona” riprende a presentarvi le opere e gli Autori vincitori del Premio Letterario Nazionale “EquiLibri” Edizione 2019: Niko Mucci e la sua silloge “Il vento al guinzaglio” (Argento Vivo Edizioni, 2019). E non perdete il consueto “Incontro con l’Autore”!

La trama

“Il vento al guinzaglio” di Niko Mucci (Argento Vivo Edizioni, 2019)

Il vento al guinzaglio di Niko Mucci è una silloge attraverso la quale l’Autore racconta e mostra la parte più intima di se stesso e del mondo che lo circonda: le emozioni, le paure, le speranze, i ricordi, i volti del proprio passato, i sogni, l’universo femminile e la femminilità… Ogni suo verso è accompagnato da una dolce e armoniosa malinconia che si fa musica e diviene materia viva. Una raccolta di poesie che narra con la forza della tenerezza, della delicatezza e l’eleganza della parola di un mondo – quello dell’Autore che diviene anche quello del Lettore – osservato e amato con lo sguardo della purezza e della limpidezza d’animo.

Sul libro

Nel settembre 2019 la laziale Casa Editrice Argento Vivo crea – con grande coraggio – la Collana “Versi d’argento” interamente dedicata alla Poesia. A inaugurare tale progetto editoriale è la pubblicazione della silloge Il vento al guinzaglio di Niko Mucci.

Si tratta di una raccolta di quarantacinque poesie attraverso le quali l’Autore – senza schermo e senza posa  – mostra al Lettore le profondità del proprio animo. Niko Mucci, infatti, quasi come fosse un menestrello dell’animo umano e un cantore di sentimenti e di storie autentiche (perché vissute e “toccate” col proprio cuore e la propria sensibilità) denuda la sua essenza mostrandosi nella sua purezza d’Artista, nella sua innocenza quasi fanciullesca mista a un continuo stupore verso la Vita.

Argento Vivo Edizioni

Nelle sue poesie Niko Mucci canta (è proprio il caso di dirlo) la vita, le donne, i sogni, i timori, le speranze, il suo animo di uomo maturo che non ha abbandonato né perduto la purezza del fanciullo, lo stupore, la magia, il mistero, la bellezza e la nostalgia del suo mondo… che, in questo suo atto di generosità e condivisione, diventa anche il nostro.

…parlo e mi si vede allo specchio

trasparente e poi di riflesso

ho un altro di fronte, già vecchio

mentre io gioco, il fanciullo me stesso

Questo è dovuto al forte legame e all’amore che lega l’Autore alla Musica usandola come ulteriore “strumento” di comunicazione. Niko Mucci, infatti, oltre ad essere poeta e attore, è anche musicista e si dedica allo studio di strumenti musicali (più o meno antichi) e alla composizione. E questa  sua musicalità, questa armonia la ritroviamo nei suoi versi che divengono delle dolci melodie, delle colonne sonore di attimi di vita (vissuta e narrata), specchio e riflesso del sentimento, dell’emozione, dell’esistenza e dell’essenza dell’anima. In tal modo l’Autore si dona al Lettore in tutta la sua semplicità senza chiedere nulla in cambio.

Alcuni libri di Niko Mucci

Un regalo di un uomo e di un Artista a chi vorrà ascoltare e condividere la purezza delle sue malinconiche e pure emozioni che acquistano nuova vita e ancor più vigore. La musica e la poesia, così, continuano il loro viaggio…

Ti racconterò di me senza mai lasciare indietro

delle briciole di vetro, luce dei miei passi falsi…

Incontro con l’Autore

Come è nato il progetto editoriale del suo libro Il vento al guinzaglio?
Dopo la auto pubblicazione dei miei primi tre libri, ho avuto modo di conoscere, tramite amici comuni giornalisti, i responsabili della Casa Editrice Argento Vivo, che pensavano di iniziare una collana di poeti, ho inviato la mia ipotesi di quarta raccolta ed ha suscitato interesse, grazie a loro è nato il progetto d’intesa..

Come è avvenuto il suo “incontro” con la scrittura?

Lo scrittore, attore, regista e musicista Niko Mucci

Da ragazzo non era uno scrittore prolifico, ero più portato alla manualità, aggiustare riparare le cose… Poi ho incontrato una insegnante di italiano al liceo che ha cambiato la vita di molti di noi studenti introducendoci alla poesia e contemporaneamente alla scrittura musicale. Così, ho sentito quasi naturale l’esigenza di parlare di me, del mio sentire, prima attraverso i testi delle canzoni che scrivevo, e che per pudore scrivevo in inglese nei primi due anni, poi attraverso la costruzione di testi nello stile della canzone d’autore… Dopo c’è stata una lunga pausa dovuta al lavoro decennale sulla musica popolare e poi sul teatro di prosa, ho preso a scrivere testi teatrali rappresentati da me e da altri artisti, generalmente in prosa… Passano molti anni e circa venti anni fa durante una lunga ed estenuante tournèe teatrale sentii l’esigenza di tornare a giocare esprimendomi con le parole. Mi esercitavo descrivendo il mio sentire e i posti che visitavo, come in un gioco di componimenti, che mi ha aiutato a superare dei momenti difficili di lontananza a lungo da casa e famiglia, cominciai anche ad usare Facebook con la stessa intenzione salvifica e piano piano ho allargato i miei interessi poetici, la frequenza e i lettori, amici ma anche semplici conoscenti che sembravano gradire la lettura. Alcuni di loro mi hanno spinto a pubblicare i miei versi, come degni di attenzione e poco alla volta convinto cominciai a pubblicare seguendo la temporalità della scrittura a ritroso e pubblicai il primo libro scritto durante una tournèe di alcuni anni prima Marinai a babordo con una chiara assimilazione della vita di una compagnia teatrale con quella di un equipaggio convivente forzatamente su di una stessa nave poi via via una vita di passioni, incidenti e superamenti di grosse difficoltà… è stata alla base della mia scrittura ed ora mentre sono usciti quattro libri ne avrei pronti credo altri tre

Lo scrittore, attore, regista e musicista Niko Mucci

Attore, musicista, regista, scrittore, compositore: in quale ruolo si sente più a suo agio?

Sono un bravo dilettante in molte di queste cose ma ho usato tutto per arrivare al mio obiettivo vero di sempre la regia che, fra tante cose fatte abbastanza bene, è quella che mi prende in modo totale come somma di tutte le altre cose che ho imparato a fare anche professionalmente, pur riconoscendomi degli ampi limiti in ciascuna di esse. Per esempio, io suono moltissimi strumenti anche inusuali, tutti male dico io ma in modo da riuscire a far credere di essere abbastanza bravo. Mi danno del modesto ma sono solo consapevole che la mia qualità è saper legare molte cose più che eccellere in una. Trovo nella regia la sintesi della mia poliedricità che non sempre è una qualità che ti porta  ad eccellere ma comunque è una qualità…

La musica quanto ha influenzato la sua scrittura e il suo lavoro di Artista?

La musica è certamente presente in tutto quello che faccio come ritmo, come suggestione melodica… Quando scrivo le parole sono come note e spesso determinano la musicalità di tutta la mia scrittura. Del resto fra le mie esperienze lavorative annovero una collaborazione col maestro Roberto De Simone e ricordo di aver imparato da lui che durante le prove spesso chiudeva gli occhi… Gli chiesi il motivo pensando fosse stanco e lui mi rispose: “Ascolto se le voci suonano bene insieme”. Una lezione che mi porto dentro per i miei lavori teatrali.

Niko Mucci con “Il vento al guinzaglio” (Argento Vivo Edizioni, 2019)

Ne Il vento al guinzaglio il capoverso viene usato sempre come titolo delle sue poesie. A cosa si deve questa scelta stilistica?

Dare un titolo vuol dire in qualche modo dichiarare o anticipare il tema trattato nei versi ma non sempre è facile identificare un solo tema allora preferisco usare l’incipit perché è il punto di partenza della scrittura ad essere molto spesso l’inizio anche della fase creativa. Ho avuto anche una fase di titoli staccati dal capoverso e magari in grado di sintetizzare la tematica emotiva o addirittura qualche volta in antitesi col tema trattato ma rare volte mi hanno convinto più del capoverso che ha anche la funzione di aiutarmi nella memoria delle mie ormai troppo numerose poesie.

Quali sono gli Autori che hanno influenzato il suo essere scrittore e lettore?

Leggo moltissima poesia di autori famosi e meno conosciuti sono stato certamente influenzato da quasi tutti quelli che ho amato in vari momenti della vita: Montale, inarrivabile, Lorca specie nella scrittura poetica teatrale, Neruda per la semplicità con cui tratta un tema complesso come l’amore, Eluard più intellettuale e distaccato, adoro Erich Fried, Raboni e tanti altri… ma mi piace scoprirne sempre di nuovi come la bellissima penna di Emilio Piccolo, che ci ha lasciato troppo presto o tante poetesse – dalla Merini alla Gualtieri – specie quelle contemporanee anche medio orientali o figlie dell’emigrazione come la W. Shire. Ammiro anche tante amiche e amici che spesso ospito in un gruppo di lettura e confronto che ho su Facebook e che si chiama Postando versi dove ciascuno può scrivere o solo leggere o citare poeti che l’hanno colpito particolarmente. Ed è grazie a questo gruppo che ho conosciuto una delle poetesse che più stimo: una’amica di Salerno, insegnante di filosofia autrice di racconti e poesie davvero interessanti. Si chiama Valeria Francese. Ma sarebbe da fare un elenco lunghissimo di  letture che mi hanno sollecitato altri pensieri e spunti di scrittura e che stimo molto più capaci di  me. Fra i napoletani ho una venerazione per la figura di Raffaele Viviani, poeta, attore autore, compositore senza conoscere la musica di canzoni fra le più belle di sempre. Le rare volte che scrivo in napoletano, per sfruttarne la musicalità, lui è un esempio, un faro e come quello una luce che ti guida e vedi, ma non raggiungi mai con la tua nave….

Guido Mastroianni (Presentatore della Cerimonia di premiazione), Chiara Ricci (Presidente dell’Associazione Culturale “Piazza Navona”) e lo scrittore Niko Mucci – Ph. Francesco Corrado

Con la silloge Il vento al guinzaglio si è classificato al secondo posto nella Sezione Poesia al Premio Letterario Nazionale “EquiLibri” 2019 con la seguente motivazione:

Se il mestiere di uno scrittore è quello di indagare sul paesaggio torrido dell’anima umana, Mucci fa proprio questo. Intensi e profondamente personali, queste poesie realizzano ciò per cui tutti i poeti lottano: la connessione.

Cosa ha significato per lei ricevere riconoscimento?

Quando le mie poesie vengono lette ed apprezzate, non solo da amici e parenti, è una gratificazione dell’impegno e del lavoro sulla scrittura. Ricevere riconoscimenti specie da lettori professionisti è una motivazione e un riconoscimento che la scelta di non tenere per me i miei scritti era giusta  e che tutto il mio lavoro di artista colto alla comunicazione, all’empatia emotiva , alla quasi necessità di comunicare in modo scambievole con il pubblico del mio teatro, coloro che ascoltano al mia musica, i lettori della mia scrittura poetica ha un senso complessivo che soddisfa i miei obiettivi di uomo, teatrante, comunicatore… Poi alla fine più che il riconoscimento in sé mi preme avere la possibilità di allargare la platea di possibili lettori per riunire più emozioni possibili sotto la bandiera della poesia.

Guido Mastroianni (Presentatore della Cerimonia di premiazione), Chiara Ricci (Presidente dell’Associazione Culturale “Piazza Navona”) e lo scrittore Niko Mucci – Ph. Francesco Corrado

Qual è la poesia che vorrebbe ancora scrivere? 

C’è un collegamento diretto fra il mio scrivere e le mie emozioni quindi quella che ancora non ho scritto è legata ad emozioni che vorrò ancora vivere, per affetti, amori nelle varie forme, incontri che mi aspettano dietro l’angolo avventure… Non ho ancora finito di volerlo e quando per periodi più o meno lunghi non scrivo mi sento in colpa e inaridito fino al verso successivo.

Tra le sue poesie a quale sente di essere più legato? 
Amo in modo diverso tutti i miei numerosi figli e figlie ma sono particolarmente legato a due: una scelta fra le tante poesie d’amore
Messaggio 46
Mi è rimasto
un bacio sulle labbra
che credo ti appartenga
scrivimi dove vorrai
ch’io te lo renda
me ne farò un dovere
te lo verrò a portare….

e una nata come esercizio letterario di stile dove tutte le strofe dovevano finire con la stessa sillaba. Poi divenne un mio collegamento con mio figlio che non vedevo da tempo e mi sembrava crescesse senza di me e tuttora quando la leggo, dopo quasi 15 anni, mi commuove 
Figlio
Figlio che con uno sbadiglio
distruggi il mio consiglio
per evitarti uno sbaglio
non prender per abbaglio
tutto quel che voglio
spiegarti in un bisbiglio

che va di padre in figlio
Mi ascolti pien d’orgoglio
nel tuo candor di giglio
mentre cerco un appiglio
che ti convinca a me
mi guardi con cipiglio
ma io non me la piglio
sai, solo per un miglio
io ti accompagnerò.

Lo scrittore, attore, regista e musicista Niko Mucci

Quali sono i suoi progetti editoriali  e gli impegni professionali?

Questo è un momento particolarmente difficile per la cultura e per il teatro. In genere ho diversi progetti in mente ma tutti richiedono molta prudenza e riflessione, anche con i miei cari laboratori teatrali non sappiamo ancora se potranno riprendere, qualcosa si muove nel mondo del cinema ma vi lavoro solo occasionalmente. Ho in mente un progetto di spettacolo di videopoesia e danza che ho elaborato nel periodo del lockdown che spero di riuscire a realizzare entro fine d’anno e vorrei riuscire a completare un testo teatrale molto personale sul rapporto artistico sentimentale fra me e mia moglie dal il titolo molto esplicativo: A chi vuoi che importi. Immagino di scrivere anche qualcosa di comico magari un corto teatrale sul mondo femminile ai 40 anni … Per quanto riguarda la poesia vorrei riuscire a fare delle presentazioni del libro Il vento al guinzaglio uscito poco prima del blocco e con calma preparerò la scelta delle poesie da inserire nel quinto libro, che immagino sarà pronto per la primavera 2021… Per il resto aspetto altre sorprese dalla vita, possibilmente positive…

Qui di seguito troverete il video della Cerimonia di Premiazione del Premio Letterario Nazionale “EquiLibri” Edizione 2019 tenutasi lo scorso 25 gennaio nel Salone di Rappresentanza presso il Palazzo di Città di Cava de’ Tirreni (Sa) – Riprese e montaggio di Alberto Accarino

 

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