La Rubrica online “Piazza Navona” in questi giorni così difficili è felicissima e orgogliosa di proporvi un incontro d’Arte con Serena Della Monica: musicista vietrese impegnata nella diffusione della tradizione popolare del Sud Italia… tra pop e rock!
Nonostante il Coronavirus la Rubrica online “Piazza Navona” non si ferma continuando a condividere con i suo lettori la Bellezza della Lettura, del Cinema, dell’Arte e della buona Musica.
Oggi per i nostri “incontri d’Arte” è con noi Serena Della Monica: musicista, cantante, insegnante di educazione musicale e fondatrice dei gruppi musicali Le Ninfe della Tammorra e Gli Sgarbatelli – Drum Circle.
È un vero piacere ospitare nella nostra piazza virtuale questa artista di origine vietrese che con il suo gruppo Le Ninfe della Tommorra e con passione, dedizione, cura e amore, è riuscita a creare un sound e un equilibrio eccezionali tra folk, pop e rock! E in tal senso tanti sono stati i riconoscimenti e gli apprezzamenti alla sua musica: basti pensare alle sue collaborazioni con artisti del calibro di Eugenio Bennato, Nando Citarella, Davide De Marinis…
Inoltre, tante e diverse le apparizioni televisive sulle nostre reti nazionali in programmi di rilievo come, ad esempio, Linea Blu (Rai 1), La domenica del villaggio (Rete 4), Linea Verde (Rai 1). E, ovviamente, non mancano i premi come il prestigioso Premio Mia Martini nel 2018 nella Sezione Etnosong, partecipazioni a Festival musicali importanti come il Budva Carnival Fest del Montenegro e il Festival della Dieta Mediterranea a Tavira (Portogallo)… per non contare i concerti in Italia e all’estero (oltre mille!)
Tammurriata – Le Ninfe della Tammorra
Questo e tanto altro è Serena Della Monica: l’anima profonda della tammorra… Ma lasciamo che sia proprio lei a raccontarci della sua Musica e del suo impegno educativo, professionale e artistico.
Buona lettura!
Come è nata la tua passione per la musica?
Ho cominciato a studiare musica all’età di sei anni grazie a mio padre, musicista/clarinettista anche lui insegnante di musica nella scuola media che sin da piccola mi ha indirizzato verso ogni forma di strumento musicale ed il mio primo vero amore è stato il pianoforte! Ho seguito il percorso standard dei dieci anni per il diploma ed ho poi conseguito presso il Conservatorio D. Cimarosa di Avellino la laurea di primo e secondo livello in discipline musicali con specializzazione in management dello spettacolo ed in seguito il biennio specialistico per l’abilitazione all’insegnamento dell’educazione musicale nella scuola media e superiore. Attualmente sto completando una nuova laurea in Musicoterapia perché adoro approfondire tutti gli aspetti legati alla musica e in particolare lavorare e aiutare comunicando emozioni e trasmettendo la mia passione anche a persone meno fortunate di me.
Come ti sei avvicinata alla musica e alla danza popolare?
Durante gli anni di studio, mi sono avvicinata agli strumenti a mantice (fisarmonica e organetto) ed alle percussioni per dare sfogo alla mia passione per la musica popolare che ho imparato ad amare sin da piccola frequentando le feste tradizionali e ascoltando mio padre. Da lì anche l’amore verso la danza popolare in particolare quella legata alla mia terra cioè la “tammurriata”, canto e danza sul tamburo (tammorra) strumento principe della tradizione campana.
Ilie mu – Le Ninfe della Tammorra
Quali sono i Maestri, gli Artisti che hanno formato il tuo essere musicista e la tua formazione professionale?
Nel campo della musica popolare gli artisti che ho sempre ascoltato si da piccola sono stati la NCCP Nuova Compagnia di Canto Popolare, Eugenio Bennato e Peppe Barra…ma in generale ho sempre amato tutta la musica, da quella classica che è stata la mia base a quella rock, pop, indie.
Quando e come è nato il gruppo Le Ninfe della Tammorra?
L’amore per la musica popolare, circa 15 anni fa, ha portato alla nascita del mio progetto etno folk de Le Ninfe della Tammorra che rappresenta un viaggio tra suoni, danze rituali e canti del Sud Italia. Si tratta di uno spettacolo tutto al femminile che nasce dalla necessità di raccontare e rendere attuale l’antica cultura popolare campana, attraverso un uso efficace del linguaggio musicale e del teatro-danza evocando le sonorità mediterranee unite a ritmi urbani della musica moderna, alla ricerca di un interessante connubio di world music e world dance.
Femmena comm’ a ‘mme – Le Ninfe della Tammorra
Quale vuole essere il messaggio della musica delle Ninfe della Tammorra?
La nostra idea è quella di cantare per le donne che sono il motore del mondo, gridare attraverso i nostri tamburi e la nostra musica anche il No alla Violenza sulle donne…. Dico sempre che le donne non sono una questione ma una rivoluzione! Ed è questo che, attraverso la nostra musice, esce fuori… Donne che sul palco mostrano forza ma anche dolcezza, che sanno essere leader determinate ma anche innamorate “dell’amore”, non a caso l’ultimo album ha per titolo Femmene e rappresenta un omaggio alla figura femminile come donna, madre, amante, guerriera… Nel disco è presente anche per la prima volta “il mio pianoforte” con un brano d’amore Luna che è stato anche vincitore del Premio della Critica Mia Martini 2018.
Luna dall’album “Femmene” – Le Ninfe della Tammorra
Ma chi sono le componenti, l’anima delle Ninfe della Tammorra?
Il gruppo è formato da tre frontwomen affiancate da altro quattro musicisti: Sara Schiavo (voce), Carlotta D’Avino (tamburi e danza), Giuseppe di Donna (chitarra e bouzouki), Gianmarco Volpe (plettri e chitarra), Amleto Livia (violino), Mario Scassillo (batteria).
Le Ninfe della Tammorra hanno anche una sensibile anima rock: come riuscite a far convivere questi diversi elementi che vi rendono uniche?
Il nostro sound è particolarmente accattivante e sulle piazze riesce a coinvolgere un pubblico che va dai giovani ai meno giovani poiché racchiude tante contaminazioni, ciò perché i componenti della mia band provengono da tanti mondi musicali diversi, dal jazz al rock, dal folk al classico… unendo le nostre esperienze e i nostri vissuti musicali abbiamo dato vita a qualcosa che parte dalla nostra tradizione, dal suono ipnotico della tammurriata campana e spazia fino a un sound folk pop a volte un po’ rock! Ci piace azzardare e l’esperimento sembra funzionare perché sulle piazze la gente si scatena! È un progetto con il quale giriamo l’Italia e l’estero. Inoltre, siamo stati diverse volte ospiti rappresentando l’Italia a festival internazionali della musica folk ( Tavira – Portogallo, Bucarest – Romania, Montenegro, Francia).
Sei anche un’insegnante di Musica: raccontaci anche di questa esperienza professionale e dei tuoi alunni.
Al di là della passione per la musica popolare e questo mio progetto, insegno nella scuola media da dieci anni ormai e adoro trasmettere ai miei alunni le mie passioni e, soprattutto, l’amore per la musica che nella vita sarà sempre un rifugio e un’amica in ogni momento. Ho fondato un gruppo per abbattere la dispersione scolastica, insegnando a Garbatella… Ho chiamato i miei ragazzi Gli Sgarbatelli – Drum Circle.
È un grande cerchio di percussioni inizialmente che si è poi trasformato in un vero gruppo folk pop formato attualmente da circa 80 ragazzi con il quale in poco tempo siamo riusciti ad ottenere tanti consensi positivi calcando anche il palco dell’Ariston a Sanremo. Inoltre, ci siamo distinti al festival mondiale della creatività GEF Global Education Festival ottenendo una menzione speciale per musicalità e creatività e abbiamo vinto il Premio Bring your Rossini (indetto dal Miur) a Pesaro per una particolare versione in chiave folk pop delle ouveture di Rossini tratte dal Barbiere di Siviglia e dal Gulielmo Tell.
Soprattutto in questi giorni così difficili… cos’è per te la Musica?
Come dicevo prima… la musica è il mio rifugio e ricorro a lei in ogni momento, da quelli felici a quelli tristi… Qualche setimana fa ho perso mia madre e durante tutta la sua malattia l’unico mio sorriso era la musica in tutte le sue forme, dalla scuola con i miei alunni, al mio gruppo, fino al suonare chiusa in camera per me. È uno sfogo, una liberazione…. Mi riporta in una dimensione surreale nella quale riesco a isolarmi e trovare ciò di cui ho bisogno per stare bene. È la mia forza, l’unico mezzo attraverso il quale riesco ad esprimere senza inibizioni me stessa e i miei stati d’animo.
Quali sono i prossimi progetti musicali?
Progetti futuri? Nuovi pezzi in cantiere e un nuovo album che arriverà dopo l’estate. Per ora se questo coronavirus ci farà finalmente uscire di casa…ci aspetta una nuova tournée in giro per l’Italia e quest’anno una nuova collaborazione con diversi artisti…tra cui Tony Esposito grande percussionista e cantautore italiano.
Ed è con questo positivo sguardo al futuro che desidero ringraziare ancora una volta Serena Della Monica della sua cortesia, disponibilità e di aver accettato il mio invito a raggiungerci in questa piazza virtuale. Certamente la seguiremo e ci prenotiamo già per un altro futuro incontro… raccontando ancora di Musica, di concerti, di balli in piazza. Tutti insieme!