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Pietra Montecorvino: la “brigantessa” che canta l’anima del Sud

Quest’oggi ospite della Rubrica online “Piazza Navona” è Pietra Montecorvino l’Artista che porta in giro per il mondo l’anima e le storie delle femmene, delle donne del Sud. E non solo.

Io esisto per chi mi aspetta e per chi mi aspetterà. Io canto la mia anima e questo basta, fino a che mi basterà.

Pietra Montecorvino

Prima di lasciarvi alla lettura dell’intervista a Pietra Montecorvino ripercorriamo un poco la sua biografia e la sua storia.

Pietra Montercorvino il cui vero nome è Barbara D’Alessandro nasce a Napoli il 2 dicembre 1962.

Il 1983 è l’anno della svolta: partecipa al film “F.F.S.S – Cioè: “…che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene?”  di Renzo Arbore interpretando la canzone Sud. E da allora la sua carriera è stata sempre in ascesa grazie alla sua voce graffiante, roca, profonda che bene si adatta al racconto del Sud… bello e misterioso. Dove sacro e profano sono in perenne bilico. Di quel Sud ricco, colorato, vivo, arrabbiato, ferito ma mai sconfitto.

Pietra Montecorvino (Per gentile concessione di Pietra Montecorvino)
Pietra Montecorvino (Per gentile concessione di Pietra Montecorvino)

Nel 1991 arriva il suo primo album dal titolo Segnorita scritto appositamente per lei da Eugenio ed Edoardo Bennato. Da allora tantissimi i riconoscimenti ricevuti per la sua Arte, per la sua carismatica figura d’Artista e, soprattutto, per la forza di quella voce così incisiva, tagliente, forte e sensuale. Come non ricordare le sue meravigliose interpretazioni delle canzoni Comme Facette Mammeta, Nun Te Scurda (con gli Almamegretta, Raiz e M’Barka Ben Taleb), Dove Sta Zazá (con Max Casella) nel documentario musicale Passione che John Turturro dirige nel 2010.

 

 

 

 

 

 

 

 

Come dicevo all’inizio è un vero piacere poter intervistare un’Artista così completa, interessante come Pietra Montecorvino… la “brigantessa” che dà voce al Sud. Pietra, infatti, è capace di creare una tensione d’energia positiva come poche altre artiste in Italia. È cantante del popolo, anzi ne è suo interprete poiché – attraverso le sua canzoni – riesce a dargli vita, a renderlo combattivo, a dar sfogo alla sua rabbia, a quella che a Napoli chiamano la cazzimma, ovvero – come riporta il noto dizionario Treccani – un “atteggiamento o comportamento deciso, risoluto o anche aggressivo, interpretato favorevolmente come espressione di forza e personalità”.

Ma lasciamo spazio a Pietra Montecorvino – che desidero ringraziare ancora della cortese disponibilità – e alla sua intervista.

Pietra Montecorvino
Pietra Montecorvino

Lei debutta come attrice e come cantante nel 1983 assieme a Renzo Arbore. Da allora ha continuato a cantare e a recitare. Sente di essere più cantante o attrice?

Allora avevo molto tempo libero e nel frattempo mi sono resa conto che era la stessa cosa. Sicuramente nella mia carriera ho più esperienze in ambito musicale.

Come nasce la sua collaborazione artistica con Eugenio Bennato?

La nostra collaborazione è nata grazie allo spettacolo dal titolo Acqua acqua fuoco fuoco dove debuttammo a Venezia per poi raggiungere Parigi per finire in Argentina. Fu una bellissima esperienza.

Pietra Montecorvino durante le riprese di "Festa di Piedigrotta" di Nello Mascia. ©Pino Miraglia
Pietra Montecorvino durante le riprese di “Festa di Piedigrotta” di Nello Mascia. ©Pino Miraglia

La sua voce ha in sé Napoli e tutte le sue contaminazioni. La sua espressione ha la dolcezza e la grinta di un popolo che ha cavalcato secoli, il cui dialetto è già Musica. Come sente la sua identità con la sua terra?

Sento una grande responsabilità e tutta l’esperienza di questa terra nella mia anima. Non escludo ogni parte del mondo e che ogni etnia si somigli per la sola possibilità di appartenere all’arte. Per me l’arte è quello che vale.

Come è nata la collaborazione con John Turturro per il docufilm Passione. Che ricordi ha di questa esperienza professionale anche musicalmente parlando?

L’incontro è stato magico. Abbiamo lavorato benissimo come se ci fossimo conosciuti da sempre. Nonostante non capissi una parola in inglese ci siamo intesi alla perfezione. Ci siamo promessi di lavorare insieme nel prossimo futuro. Per quanto riguarda gli arrangiamenti e le musiche è stato tutto molto semplice per me. Ho avuto la collaborazione di Eugenio Bennato, il grande maestro, mi sono affidata completamente al suo pensiero e al suo concetto di musica Napoletana antica e moderna.

Pietra Montecorvino in "Passione" di John Turturro (2010)
Pietra Montecorvino in “Passione” di John Turturro (2010)

La sua forza interpretativa mi riporta alla memoria l’istintività, la verità e la veracità della romana Anna Magnani. La sua presenza sul palco, sullo schermo si vede e si sente sia attraverso la voce sia attraverso questa sua forza. Quanto è importante l’istinto?

L’istinto è tutto ma è fondamentale avere esperienza per una tecnica reale.

Pietra Montecorvino - ©Elisabetta Cartiere
Pietra Montecorvino – ©Elisabetta Cartiere

Come definirebbe la sua Arte musicale e la sua Musica? Che tipo di rapporto ha stretto con questa compagna di viaggio?

La mia musica la definisco soprattutto interpretativa. Io sono fondamentalmente una interprete ed è così che entro nel sound, nell’anima scugnizza. La mia musica non ha confini è musica dell’anima.

Se ne ha una, a quale canzone napoletana – tradizionale e non – è più legata. E, se posso, perché?

Sono particolarmente legata a Lusingame, la canzone napoletana di Nino Taranto perché so che piaceva molto a Massimo Troisi del quale sono ancora innamorata.

Pietra Montecorvino
Pietra Montecorvino

Ed è con questo dolce e bel ricordo di Massimo Troisi che la mia intervista a Pietra Montecorvino giunge al termine. Devo ammettere che è stata una grande emozione poter intervistare questa cantante dalla voce e dall’anima così profonda… che con il suo volto di Donna ben rappresenta e simboleggia il Sud del mondo con tutta quella vita, quella forza e quella fragilità che gli appartengono di diritto.

Grazie ancora a Pietra Montecorvino… l’Artista che canta con l’anima.

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