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Eduardo Orma, l’artista che dipinge con la penna

(Graphic Art Chiara Ricci)
(Graphic Art Chiara Ricci)

L’ospite di oggi della Rubrica online “Piazza Navona” è Eduardo Orma, l’artista originario di Torre del Greco (Napoli) che servendosi della sua biro racconta e ritrae con maestria la bellezza della memoria e delle tradizioni della sua terra.

Eduardo Orma nasce nel 1975 a Torre Del Greco (Napoli). Inizialmente si occupa di programmazione informatica e di database mentre dal 2001 è impiegato presso le Poste Italiane. La sua passione per il disegno e per l’arte, però, non lo hanno mai abbandonato. Con il passare del tempo ha perfezionato la sua tecnica e il suo studio.

Eduardo Orma
Eduardo Orma

Eduardo Orma è specializzato in particolar modo nella creazione di disegni eseguiti esclusivamente con penne a biro e rigorosamente senza l’uso di righelli e di strumenti di precisione. I suoi disegni, così, sono frutto esclusivo del suo estro e del suo talento attraverso i quali racconta le tradizioni, la vita dei borghi e di paese, le donne e gli uomini che hanno arato le belle terre del Sud agli inizi del Novecento. La sua terra. I suoi disegni in tal modo divengono fotogrammi di una memoria e di una Storia ormai passate, testimoni di un tempo che non c’è più senza però smettere di raccontare e di raccontarsi.

Eduardo Orma
Eduardo Orma

A pochi giorni dalla chiusura della personale dell’artista Eduardo Orma. L’artista che disegna il passato allestita presso le Scuderie di Villa Favorita ad Ercolano (Napoli) la rubrica online è lieta di presentare e condividere con i suoi lettori questo interessante incontro.

Quando ha scoperto il suo talento per il disegno?

Non è stata una scoperta improvvisa, diciamo che è stata una lenta maturazione che,  anno dopo anno, mi ha reso sempre più consapevole. Però, se dovessi fornire una data precisa di quando è tutto iniziato… direi gli inizi degli anni ’90, durante il mio periodo scolastico.

Eduardo Orma, "Abbasc o' Puort", disegno a penna su foglio 50x70
Eduardo Orma, “Abbasc o’ Puort”, disegno a penna su foglio 50×70

Come è arrivato al disegno realizzato totalmente a penna?

La penna è lo strumento più semplice da utilizzare in assoluto. Consideriamo che ciascuno di noi fin dalla tenera età inizia a disegnare con le penne o con i pennarelli colorati.

Eduardo Orma, "Emigranti di altri tempi"
Eduardo Orma, “Emigranti di altri tempi”

Qual è stata la prima opera che ha realizzato?

La mia prima opera che posso definire tale è stata disegnata nel 1998. Il soggetto era un paesaggio naturalistico con vallate, montagne, alberi… Purtroppo l’originale l’ho perso ma ne conservo la scansione realizzata prima della perdita. Quindi ho solo la copia digitale. Il primo disegno è molto importante perché negli anni successivi (precisamente nel 2011 e nel 2019)  ho ridisegnato lo stesso soggetto apportando ogni volta delle novità che contraddistinguono la maturità artistica raggiunta.

 Quali sono stati i suoi maestri o le sue fonti d’ispirazione artistica?

Sono un autodidatta e fondamentalmente non prendo ispirazione da alcun autore in particolare. Mi piace essere unico nei miei disegni senza influenze di terze persone. Le mie muse ispiratrici sono le foto antiche, le cartoline d’epoca di cui ho una collezione di circa 17.500 esemplari tutte in formato digitale. In realtà, ho deciso di disegnare in bianco e nero proprio per ricordare le cartoline antiche.

Eduardo Orma, "Antica Traversa rionale"
Eduardo Orma, “Antica Traversa rionale”

Quale vuole essere il messaggio delle sue opere?

Il messaggio che cerco di portare avanti come filone artistico è il ricordo della vita semplice condotta dai nostri nonni. Mi piace far ricordare il ‘900 napoletano ma più in generale quello italiano, fatto di gente semplice ed umile ma ricca di valori sociali. Nei miei disegni realizzo sempre palazzi molto deteriorati dal tempo, lesionati e malridotti. Sgarrupati! Li disegno volutamente così perché voglio che lo spettatore capisca che sono edifici vissuti e che hanno una storia alle spalle. Un simbolo quello della storia che fa spesso da sfondo ai lavori umili di un tempo.

Se è possibile fare una scelta, a quale delle sue opere è più legato e perché?

Sicuramente il disegno più importante che ho realizzato è quello intitolato Vita nei borghi nel ‘900. Un’opera di grandi dimensioni (100cmx70cm) dove ho racchiuso tutta la mia tecnica, il mio stile e ciò che voglio raccontare. È un panorama di una città intera dove si posso vedere scene di vita quotidiana proprio come se fossimo all’inizio del secolo scorso. Ho aggiunto centinaia di dettagli e particolari per rendere quest’opera unica nel suo genere. Ho impiegato quasi due mesi per realizzarla lavorandoci tutte le sere per circa un’ora. Mi ha talmente ispirato che le ho dedicato anche una poesia intitolata appunto Era il ‘900.

Eduardo Orma, "Vita nei borghi agli inizi del '900", disegno a penna (100x70)
Eduardo Orma, “Vita nei borghi agli inizi del ‘900”, disegno a penna (100×70)

Il 28 giugno 2019 è stata inaugurata la sua personale “Eduardo Orma. L’artista che disegna il passato” allestita presso le Scuderie di Villa Favorita ad Ercolano (Napoli) rimasta aperta al pubblico sino allo sorso 14 luglio. Tanti sono stati gli appuntamenti che hanno caratterizzato questo evento aperto al pubblici. Cosa può raccontarci in merito?

L’idea era quella di uscire pubblicamente nella mia città per la prima volta. In passato ho partecipato a delle piccole mostre personali o in collettiva, ma allestire una location per quasi 20 giorni con serate dedicate al ‘900 è stata una bella fatica che mi ha regalato delle belle soddisfazioni. Ho contattato diverse strutture sparse nel nella mia zona. Purtroppo su Torre del Greco non ho ricevuto feedback mentre su Ercolano evidentemente hanno apprezzato la mia tecnica.

“Eduardo Orma. L’artista che disegna il passato”
“Eduardo Orma. L’artista che disegna il passato”

Quali sono i suoi progetti artistici?

Per i prossimi tempi ho in cantiere diversi progetti e sto cercando di dare a ciascuno di loro una priorità. Diciamo che prossimamente verrà pubblicato il mio primo libro. Un romanzo storico-fantascientifico ambientato nella Torre del Greco del 1906 anno in cui si è verificata una violenta eruzione del Vesuvio. Poi mi hanno proposto di realizzare un libro che racconta le mie opere e parla della mia vita da artista. Inoltre, sono in procinto di organizzare con un’emittente TV locale alcune rubriche tematiche. Infine, ci sono disegni che ho in mente di realizzare, poesie da scrivere… Beh, penso di avere un po’ da fare prossimamente.

Cos’è per lei disegnare?

Per me disegnare è molto rilassante. Provo una gioia nel cuore tutte le volte che realizzo un disegno che poi non vedo l’ora di pubblicare sui social, dove sono molto seguito. Penso che l’arte sia un modo per scaricare lo stress della vita quotidiana, un toccasana naturale che ti fa staccare dalla realtà e ti proietta per quel poco di tempo in un altro universo.

Eduardo Orma, "Pescatori al porto", 2015
Eduardo Orma, “Pescatori al porto”, 2015

Quanto hanno influenzato il suo disegno l’ambiente, la storia, la natura della sua terra di origine?

In buona sostanza tutto ciò che realizzo fa parte di qualcosa che ho visto, ascoltato e vissuto personalmente. I miei disegni prendono spunto proprio dai luoghi visti e dalle situazioni osservate, li faccio miei, le fotografo e poi ne studio i dettagli. Essere nato in una zona ricca di storia mi ha avvantaggiato nel capire cosa esprimere attraverso la mia arte.

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