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I vincitori del Premio Letterario Nazionale “EquiLibri” 2018: “Il giovane Inca” di Gabriele Poli

(Graphic Art Chiara Ricci)
(Graphic Art Chiara Ricci)

La Rubrica online “Piazza Navona” vi presenta gli Autori e i libri finalisti dell’edizione 2018 del Premio Letterario Nazionale “EquiLibri”. Oggi racconteremo de Il giovane Inca (Onda d’Urto Edizioni) di Gabriele Poli.

La trama

Perù, Cusco. 1430 d.C. Il giovane Yusi Yupanki, figlio del re Sapa Inca Wiracocha, stimato e amato dal popolo sembra essere il futuro sovrano della città di Cusco. Tutto cambia, però, quando Urcu – fratellastro del principe – in accordo con la madre fa credere al re che il proprio figlio ed erede al trono sta tramando contro di lui. Il re va su tutte le furie e ordina l’arresto, il processo nonché la prossima condanna a morte del ragazzo. Quest’ultimo viene tempestivamente avvertito dalla madre che lo esorta a fuggire lasciando la sua terra e il suo regno abbandonando altresì – almeno per il momento – la sua rivoluzionaria idea di ricostruire da zero la sua amata città. Kusi decide di seguire il saggio consiglio di sua madre raccomandandole di prendersi cura della sua amata, la giovane e bella Killa sorella del suo migliore amico Ollanta che lo accompagnerà nel suo esilio involontario. I due ragazzi in fuga, così, si uniscono al Popolo del Puma, ovvero i guerrieri Chanca che erano riusciti persino a minacciare il popolo e il regno Inca.

Kusi e Ollanta vengono apprezzati per le loro capacità fisiche, tattiche e ben presto guadagnano la fiducia del generale arrivando alla guida dell’esercito. I giovani guerrieri, così, si ritrovano a lottare contro l’esercito di Wiracocha e Urcu che non vogliono trovare un accordo pacifico con la popolazione Chanca.

"Il giovane Inca" di Gabriele Poli (Onda d'Urto Edizioni)
“Il giovane Inca” di Gabriele Poli (Onda d’Urto Edizioni)

Ben presto, però, la situazione si ribalta e i ruggiti del “leone” divengono flebili miagolii. Ma riuscirà Kusi a salire legittimamente al trono e a ricostruire la sua città sui suoi ideali, in armonia e al fianco della donna tanto amata?

Sul libro

Gabriele Poli con Il giovane Inca (Onda d’Urto Edizioni, 2017) – pubblicato subito dopo Il tesoro di Tupac Amaru (Onda d’Urto Edizioni, 2016) –  ha vinto il Premio della Giuria Tina Merlin al Belluno Film Festival. In entrambi i casi l’Autore, appassionato ed esperto di cultura peruviana, rende omaggio al Paese Sudamericano raccontandone e descrivendone profumi, credenze, usanze, costumi, usi, religione, spiritualità… Non è un caso che Gabriele Poli è stato eletto cittadino onorario della Municipalità di Huaro (Perù) ed è anche Autore della Guida Verde Perù per il Touring Club Italiano e del libro Magie delle Ande (EDT, 2017).

Il giovane Inca è un romanzo per ragazzi e per adulti realizzato attraverso una scrittura semplice, profonda e incisiva che ben racconta e descrive i temi di fondo che lo caratterizzano: la storia e la storicità del popolo peruviano e l’uguaglianza tra i popoli. Attraverso la lettura di questo romanzo, infatti, pagina dopo pagina si sentono sempre più vivi il sapore e i profumi della terra peruviana. Ma non solo. Il Lettore entra a far parte del coro dei comprimari che accompagna la vicenda divenendo desideroso di agire, di sapere, di scoprire, di aiutare e di esortare i giovani protagonisti che credono fortemente nel Futuro, in una terra possibile da (ri)costruire, in una società da (ri)fondare dove vivere secondo regole oneste.

Onda d'Urto Edizioni
Onda d’Urto Edizioni

Si tratta di un romanzo da leggere tutto d’un fiato per la sua capacità di conquistare il Lettore e per questa sua storia descritta e raccontata con tanta leggerezza d’animo (che non ha nulla a che vedere con la superficialità o con il pressapochismo) che rincuora e rinforza per la sua verità e la sua bellezza. Una storia fissata al 1430 d.C. che, però, è al di là di ogni tempo e di ogni spazio… vive semplicemente da sé attraverso la purezza e l’essenzialità della sua costruzione e della sua narrazione.

Premio Letterario Nazionale "EquiLibri" - 2018
Premio Letterario Nazionale “EquiLibri” – 2018

Il giovane Inca di Gabriele Poli (Onda d’Urto Edizioni, 2017) ha partecipato alla prima edizione del Premio Letterario Nazionale “EquiLibri” nella Sezione “Racconti e Narrativa per l’Infanzia sino ai 12 anni” classificandosi al terzo posto con la seguente motivazione:

L’opera si inscrive nel fecondo filone del romanzo d’avventura. La cultura di un antico popolo affascinante e misterioso, ricostruita con accuratezza, fa da sfondo ad una avvincente storia di guerra e d’amore, rendendo questo testo un piccolo classico per giovani e adulti.

Guido Mastroianni (presentatore della Cerimonia di premiazione), lo scrittore Gabriele Poli e Chiara Ricci (Presidente dell'Associazione Culturale "Piazza Navona")
Guido Mastroianni (presentatore della Cerimonia di premiazione), lo scrittore Gabriele Poli e Chiara Ricci (Presidente dell’Associazione Culturale “Piazza Navona”)

Incontro con l’Autore

Da dove deriva la sua passione per il Perù e la sua cultura? 

Da una vincita al Totocalcio. Non scherzo, è vero! A marzo del 1981 stavo completando il servizio militare che, all’epoca, era obbligatorio. Mi trovavo in caserma quella domenica e non sapevo che fare. Il giorno prima avevo giocato due colonne al Totocalcio e, radiolina all’orecchio, ascoltavo in verità senza illusioni, Tutto il calcio minuto per minuto.

Provo a raccontare come segue. Mi stiracchio sbadigliando. Ho da poco iniziato il servizio come capoposto e mi attendono ventiquattro ore di guardia, di noia, ma il sole di questa domenica primaverile mi strappa ugualmente un sorriso. Provo una sensazione strana, immotivata; un flusso magico mi accarezza la pelle, si insinua nel petto, nel cuore, nella testa. Ieri sera mi sono lasciato convincere a giocare due colonne al Totocalcio; è sciocco, lo so, eppure la fantasia galoppa e immagini di vincite straordinarie affollano già i miei pensieri. Illusioni! Ma anche di questo è fatta la vita e allora libero i sogni, almeno fino al tardo pomeriggio quando, come appare inevitabile, la radio annuncerà che dovrò attendere ancora una settimana per riprendere a fantasticare.

Gabriele Poli (Per gentile concessione di Gabriele Poli)
Gabriele Poli (Per gentile concessione di Gabriele Poli)

Tutto il calcio minuto per minuto ha dato il suo responso. “Caporale!” La guardia mi chiama per il cambio, ma la sua voce è solo un suono senza valore. Fra le mani ho la schedina con quelle due povere colonne. Povere? No, non ci credo! Controllo ancora una volta, intanto che sale l’adrenalina: 13! Ancora mi sembra incredibile quando, un mese più tardi, la banca mi consegna i cinque milioni della vincita. Non è una cifra da capogiro, ma per me, studente squattrinato, è magia; significa la realizzazione di un sogno lungo un anno: il viaggio in Messico che pareva una chimera.

“La finirà sta naja schifosa, dalla morosa voglio tornar…”, cantavano i militari di leva. La morosa non c’è, ma il Messico è lì, quasi ne sento il profumo. Il servizio militare è finito ed ora mi precipito in agenzia di viaggio. “Messico, voglio andare in Messico!”
La signorina sorride dietro la scrivania, scruta lo schermo del computer, fa qualche telefonata. “Mi dispiace, ma per altri due mesi, almeno, non c’è un posto libero, i voli sono tutti completi”.
Che scherzo è questo? Deluso mi alzo dalla sedia. “Se vuoi, fra tre giorni c’è un posto per il Perù…” abbozza la ragazza. “Lo prendo!”

Del Perù non so quasi nulla, solo vaghi ricordi di una civiltà d’oro, ma non fa niente. Se non può essere Messico, sarà Perù. D’altronde, sempre di America Latina si tratta. Da allora mi si è aperto un mondo nuovo che mi ha conquistato.

Gabriele Poli e Francesca Rettondini (Per gentile concessione di Gabriele Poli)
Gabriele Poli e Francesca Rettondini (Per gentile concessione di Gabriele Poli)

È Presidente dell’Associazione Socioculturale Latinoamericana “Magie delle Ande Onlus”. Può raccontarci di questo suo impegno culturale e delle iniziative della sua Associazione? 

Magie delle Ande Onlus si prefigge di aiutare i fanciulli con disabilità del Perù, i più sfortunati fra gli sfortunati. Negli anni, l’associazione ha edificato un centro scolastico-residenziale a Huaro, sulle Ande. Si tratta di una struttura che accoglie i ragazzi con problemi provenienti da famiglie disagiate. Il centro offre accoglienza diaria con logopedisti, psicologi, fisioterapisti ed altri professionisti utili ad alleviare il disagio dei bimbi. Da alcuni anni, la struttura è stata ceduta gratuitamente all’amministrazione locale, con l’obbligo di mantenere gli obiettivi per cui è stata costruita. Magie delle Ande, tuttavia, continua nel suo incondizionato appoggio a progetti inerenti la disabilità infantile in Perù.

Certificato della collaborazione di Gabriele Poli con la Scuola di Antropologia dell’Università San Agustin di Arequipa, Perù (Per gentile concessione di Gabriele Poli)
Certificato della collaborazione di Gabriele Poli con la Scuola di Antropologia dell’Università San Agustin di Arequipa, Perù (Per gentile concessione di Gabriele Poli)

Quali sono gli Autori della Letteratura che hanno ispirato il suo stile di scrittura e formato il suo essere Lettore? 

Molti, ma ne cito due in particolare: James Albert Michener e José María Arguedas. Il primo fu un importante scrittore statunitense, autore di vari romanzi a carattere storico, mentre il secondo fu un antropologo e scrittore peruviano che ispirò il mio primo libro Magie delle Ande.

È cittadino onorario della città di Huaro (Perù) di cui le sono state consegnate le chiavi. Cosa ricorda di questo importante riconoscimento? 

Fu una grande emozione, anche perché non mi attendevo questo riconoscimento. Un giorno giunsi a Huaro, la località dove costruimmo il centro scolastico, per una visita ai “miei” bimbi. Mentre giocavo con i fanciulli, mi si avvicinò un signore che mi pregò di seguirlo per una comunicazione importante. Mi accompagnò in Municipio e grande fu il mio stupore quando il sindaco in persona mi accolse con un abbraccio. Nel patio del palazzo era raccolta parte della comunità e la banda musicale. Intonarono gli inni nazionali di Perù ed Italia e con grande pompa mi consegnarono le chiavi della città. Anche in questo momento, a distanza di anni, al ricordo un brivido mi scorre lungo la schiena.

Gabriele Poli e Moreno Morello (Per gentile concessione di Gabriele Poli)
Gabriele Poli e Moreno Morello (Per gentile concessione di Gabriele Poli)

Il giovane Inca ha partecipato alla prima edizione del Premio Letterario Nazionale “EquiLibri” nella sezione “Racconti e Narrativa per l’Infanzia sino ai 12 anni” classificandosi al terzo posto. Cosa ha significato per lei e per la sua attività di scrittore raggiungere questo risultato?

Sono grato alla Presidente Chiara Ricci e alla Giuria per avermi voluto omaggiare con questo riconoscimento. Fa sempre piacere ricevere gratificazioni per il proprio lavoro.

Guido Mastroianni (presentatore della Cerimonia di premiazione), lo scrittore Gabriele Poli e Chiara Ricci (Presidente dell'Associazione Culturale "Piazza Navona")
Guido Mastroianni (presentatore della Cerimonia di premiazione), lo scrittore Gabriele Poli e Chiara Ricci (Presidente dell’Associazione Culturale “Piazza Navona”)

Quali sono i suoi prossimi impegni culturali e letterari? 

Ho da qualche mese terminato di scrivere il secondo romanzo di una trilogia e sto lavorando al terzo. Si tratta di una serie di tre volumi dei quali al momento solo il primo è stato pubblicato, Il tesoro di Tupac Amaru. Sono romanzi storico/contemporanei, ambientati in due epoche diverse (fine 1700 ed inizio 1800 per la parte storica e fine XX secolo per quella contemporanea) e in paesi differenti, quali l’Italia, il Perù, la Spagna, la Polonia. Il tesoro di Tupac Amaru ha già vinto molti premi letterari importanti e ciò mi riempie di soddisfazione, naturalmente.

"Il tesoro di Tupac Amaru" di Gabriele Poli (Onda d'Urto Edizioni)
“Il tesoro di Tupac Amaru” di Gabriele Poli (Onda d’Urto Edizioni)

Cos’è per lei “scrivere”?  

Ho sempre scritto, sin da bambino. Scrivere è passione, fantasia, viaggio della mente, fa parte della mia vita. Scrivere è però anche sacrificio, studio, documentazione. A parer mio, se si desidera raccontare qualcosa è fondamentale farlo con attenzione, oculatezza, verificando con scrupolo certosino ciò che si va ad imprimere sul foglio. 

Qui di seguito il video della Cerimonia di Premiazione del Premio Letterario Nazionale “EquiLibri” tenutasi lo scorso 26 gennaio nel Salone d’Onore di Palazzo di Città di Cava de’ Tirreni. (Riprese e montaggio di Alberto Accarino e Massimo Pinto)

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