La Rubrica online “Piazza Navona” è felice di parlarvi in anteprima del docufilm “Napoleone. Nel nome dell’arte” di Giovanni Piscaglia in cui si celebra il bicentenario della morte dell’Imperatore francese e della sua passione per l’Arte e la Cultura.
La trama

Napoleone. Nel nome dell’arte è il docufilm diretto da Giovanni Piscaglia che, attraverso la guida del Premio Oscar Jeremy Irons e di studiosi, storici e archivisti, narra e mostra un ritratto dell’Imperatore oltre i campi di battaglia e le tattiche di guerra. Amante dell’Arte, appassionato di letteratura, grande studioso e vorace lettore del De Bello Gallico di Gaio Giulio Cesare, la sua ambizione e sete di potere lo ha portato alla conquista e alla scoperta dei tesori delle grandi civiltà del passato. I suoi territori di conquista, primi fra tutti l’Egitto (nota è la frase rivolta ai suoi soldati: Soldati, dall’alto di queste piramidi, quaranta secoli vi guardano) e l’Italia, divengono dei veri e propri cantieri archeologici dove si trovano i grandi tesori del passato come, ad esempio, la celeberrima Stele di Rosetta, che pian piano porteranno alla fondazioni di importanti musei come il Louvre a Parigi e la Pinacoteca di Brera a Milano. Uomo di Cultura, di Legge (suo è il codice civile napoleonico del 1804), di Lettere e indiscusso uomo carismatico, Napoleone con i suoi bottini di guerra ha cercato di dare una nuova vita al classicismo, di regalare il Bello ai suoi sudditi, di educarli all’uguaglianza, alla meritocrazia, alla necessità di un’educazione morale e intellettuale.
Il trailer
Sul film

Nelle sale italiane l’8, 9 e 10 novembre 2021 vi aspetta un imperdibile appuntamento con l’Arte e la Storia con il docufilm Napoleone. Nel nome dell’arte diretto magistralmente da Giovanni Piscaglia e prodotto da 3D Produzioni e Nexo Digital.
Il docufilm parte da Milano, dalla magnificenza del Duomo, dove Napoleone è incoronato Re d’Italia il 26 maggio 1806 (di cui si mostrano il verde mantello e gli oggetti indossati) e dove viene suonato per la prima e unica volta il Te Deum di Francesco Pollini. Lo spartito di quest’ultimo, creduto perduto, è stato ritrovato dopo duecento anni nella Biblioteca del Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano grazie ad una ricerca condotta dal Centro documentazione Residenze reali lombarde, studiato da Licia Sirch, e riprende vita – da quel lunedì del 1806 – grazie all’esecuzione dell’Orchestra Fondazione “I Pomeriggi Musicali”, diretta da Marco Pace, con il mezzosoprano Giuseppina Bridelli.

Da Milano ci si sposta in Egitto, Russia, Francia… in tutti i luoghi conquistati da Napoleone Bonaparte che, accompagnato da studiosi e archeologi oltre ad essere affiancato dai suoi soldati, estrae i più bei tesori dell’Arte: da quella antica a Canova passando per Raffaello mantenendo sempre vivo e intatto il suo amore per il classicismo che, attraverso la sua opera, acquisisce una nuova vita e una nuova linfa.
Sono trascorsi esattamente duecento anni dalla morte di Napoleone (avvenuta il 5 maggio 1821 e celebrata anche dai meravigliosi versi di Alessandro Manzoni) e oltre 170.000 libri sono stati scritti sulla sua vita politica e privata. Un uomo complesso, Napoleone. Deriso e bullizzato da bambino, ambizioso e affamato di potere da “grande”. Uomo libero d’animo che mai si è lasciato incoronare dalle mani della Chiesa. Conquistatore di territori e di saperi, di confini e di culture divenendo, agli occhi della Storia e del Tempo, l’uomo più famoso al mondo dopo Gesù

Napoleone ha portato su di sé il peso del suo Tempo e ancor oggi è viva presenza della Storia e del suo operato immortalato dagli artisti più in voga del suo periodo: da Jacques-Louis David a Canova che in un secondo momento (nel 1816) si è adoperato personalmente per far sì che molte opere d’Arte tornassero a casa, a Parigi. Amato e odiato dai suoi contemporanei e dai popoli conquistati tanto che a Roma, la nota statua di Pasquino parlò sibillina e con quell’ironia tutta romana: Sono tutti ladri i francesi? No…ma Bonaparte sì.
Napoleone Bonaparte. L’uomo che ha conquistato il mondo. Il Re. L’Imperatore. L’uomo che, forse prima di altri, ha compreso la validità dell’Arte quale migliore arma difensiva e di lotta. Uomo solitario e monarca ambizioso, pignolo, affamato di potere, attento al dettaglio… sino a perdersi.

Ed è in questo viaggio unico (consigliatissimo anch ai giovani studenti), in questo ritratto attento e limpido di uno dei personaggi storici più emblematici e affascinanti in assoluto che ci guida sapientemente Jeremy Irons qui nella veste di un perfetto Virgilio della Storia alla scoperta della Bellezza dell’Arte e della personalità, molto più umana e fragile di quanto si possa immaginare, di un uomo che – fatto da sé – ha saputo avere ai suoi piedi il mondo intero.
Vi sono in me due uomini: l’uomo di cervello e l’uomo di cuore.
Napoleone Bonaparte
Voto 4,5/5
Scheda tecnica
Titolo originale:
Regia: Giovanni Piscaglia
Regia Set Jeremy Irons e Orchestra: Michele Mally
Soggetto: Didi Gnocchi
Sceneggiatura: Didi Gnocchi e Matteo Moneta
Produttore esecutivo: Gloria Bogi
Montaggio: Valentina Ghilotti e Elena Luchetti
Direttore della Fotografia: Mateusz Stolecki
Direttore della Fotografia Set Jeremy Irons e Orchestra: Marco Alfieri
Musiche Originali: Remo Anzovino
Distribuzione: Nexo Digital
Produzione: 3D Produzioni e Nexo Digital in partnership con Intesa Sanpaolo e Gallerie d’Italia
Genere: Documentario
Anno: 2021
Paese: Italia
Durata: 100 minuti