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“Taxisti di notte”, la giostra notturna di Jim Jarmusch in giro per il mondo

Ed eccoci al secondo appuntamento di oggi della Rubrica online “Piazza Navona” dedicato al cinema! Siamo felici di raccontarvi del film “Taxisti di notte” di Jim Jarmusch che il 30 luglio torna nelle sale italiane in versione restaurata. Buona visione!

La trama

Locandina del film

Taxisti di notte è un film a episodi ambientati in cinque diverse città e che si svolgono seguendo un preciso arco temporale: dal tramonto all’alba.

Los Angeles. Corky, una ragazza che lavora come tassista, va a prendere all’aeroporto Victoria Snelling, un’agente di Hollywood sempre a caccia di nuovi volti da trasformare in star. Le due donna sembrano essere lontane tra loro anni luce eppure durante la conversazione scoprono di avere molto in comune. Victoria propone alla ragazza una parte in un nuovo film ma Corky non si lascia convincere: ha ben altri progetti da realizzare…

New York. Helmut, un ex clown di un circo, si ritrova a dover lavorare come tassista. Ma la sua guida è pessima tanto da permettere al passeggero, Yoyo, di guidare al suo posto. Tutto sembra procedere tranquillamente fino a quando Yoyo fa salire nell’autovettura la scatenata cognata Angela.

Parigi. Il tassista originario della Costa d’Avorio dopo aver letteralmente lasciato a piedi due ambasciatori assai brilli e irriverenti fa salire nell’auto una giovane cieca. Tra i due si apre un dialogo dove la ragazza cerca di fargli capire che la vera disabilità non è la mancanza della vista e che lei riesce certamente a vedere e a sentire molto più di lui considerato “sano”.

Una scena del film “Taxisti di notte” di Jim Jarmusch (1991)

Roma. Il tassista toscano trapiantato a Roma guida come un folle per le vie della città. Accoglie nel suo taxi un sacerdote al quale inizia a confessare, senza elemosinare dettagli, tutti i peccati della sua vita, soprattutto quelli sessuali. Il sacerdote ne resta a dir poco scioccato…

Helsinki. Tre lavoratori ubriachi prendono un taxi per tornare a casa. Uno di loro è disperato: ha perso il lavoro, l’auto distrutta e una figlia ancora adolescente incinta. Mika, il tassista, allora inizia a raccontare la sua storia e tutte le percezioni cambiano…

Il trailer

Sul film

Taxisti di notte (noto anche con il titolo Taxisti di notte – Los Angeles New York Parigi Roma Helsinki) di Jim Jarmusch dal 30 luglio vi aspetta al cinema in versione restaurata distribuito da Movies Inspired.

Una scena del film “Taxisti di notte” di Jim Jarmusch (1991)

È la voce di Tom Waits con la sua canzone Night on Earth – che dà il titolo al film nella sua versione originale – ad aprire Taxisti di notte che pare Jim Jarmusch abbia scritto in soli otto giorni. Si tratta di un film a episodi ognuno dei quali si svolge quasi interamente all’interno di un taxi come fosse un mondo parallelo a quello della città che vive tutta intorno e che potrebbe essere qualsiasi parte del mondo. Infatti, se non fosse per i cinque orologi che indicano l’orario in cui si svolge e la vicenda e la città di appartenenza sarebbe assai difficile capire con precisione dove ci troviamo. Così, sono proprio questi orologi che, inquadrati di volta in volta, scandiscono i cinque episodi e i loro protagonisti. Altrimenti si potrebbe parlare di storie universali. Ma in un certo senso è veramente così. Diciamo che la città che fa da sfondo non è poi così importante in se stessa. Ciò che conta è la sua atmosfera e i protagonisti che, in qualche modo, la caratterizzano e la abitano. E il regista è molto bravo nel conferire carattere a ognuna delle cinque città (Los Angeles, New York, Parigi, Roma e Helsinki) attraverso le loro luci, l’illuminazione, la costruzione delle strade, dei palazzi, della vita notturna propria di ogni città… che, però, se non fosse rivelata non cambierebbe molto l’ordine e la validità degli eventi.

Una scena del film “Taxisti di notte” di Jim Jarmusch (1991)

La città resta il palcoscenico dove i protagonisti di Jarmusch si scatenano senza fine. E non è un caso, infatti, che nella versione originale gli attori parlino ognuno nella propria lingua madre proprio per sottolineare tale caratterizzazione che altrimenti (come nella versione italiana) si perderebbe e perderebbe ancor più di senso.

Ancora una volta al centro del film vi è il tema della comunicabilità. Tutti i protagonisti, infatti, hanno un incessante e impellente bisogno di parlare, di comunicare, di sapere, di conoscere e di conoscersi anche attraverso l’altro. E questo vale per la famosa agente di Hollywood all’uomo che, dall’altro capo del mondo, ha perso ciò che di più caro aveva nella sua vita. I modi di comunicare sono diversi – c’è chi piange, chi è diffidente, chi la prende a ridere, chi s’infuria come una belva in gabbia, chi pensa solo al lavoro – ma il bisogno intimo e profondo di confrontarsi e parlare è comune a tutti i protagonisti.

Così, con maestria, sferzante e sprezzante ironia, semplice poesia, irriverenza e leggerezza Jim Jarmusch ci guida in questa giostra di colori e di emozioni che dura una notte intera. Dal tramonto all’alba.

Una scena del film “Taxisti di notte” di Jim Jarmusch (1991)

Il regista ci guida in questo variegato carosello di personalità e caratteri fieri, deboli, spaventati… e ci fa sentire parte di loro e del loro mondo. Quel mondo perfetto e indistruttibile che dura quanto la corsa di ciascun passeggero sino alla destinazione prescelta. Ognuno si rapporta all’altro come può e come sa sopportando fin dove è possibile e non mancheranno sorprese ma… ciò che più conta è che l’uomo (o donna che sia) si ritrova forse come mai prima chiuso (deliberatamente) all’interno di un ecosistema, di un microcosmo perfetto apparentemente lontano e distinto da ciò che lo anima tutto intorno. Tutti i personaggi si ritrovano seduti in un taxi e hanno l’opportunità di comunicare all’altro i propri pensieri, i propri timori, persino i più intimi segreti proprio come stessero onorando la più sentita e la più sacra delle confessioni. Non hanno paura. Sono liberi. Anche perché quante possibilità ci sono di ritrovare lo stesso taxi e lo stesso tassista? E, ancora, quanto è più semplice (spesso) parlare con un estraneo che non con un conoscente che avrà sempre un pregiudizio nei nostri riguardi se non un’idea di noi costruita, fissa e assai difficile da smantellare?

Una scena del film “Taxisti di notte” di Jim Jarmusch (1991)

Una cosa è certa: i passeggeri e i taxisti del film di Jim Jarmush non saranno mai gli stessi di quelli che vi erano saliti e di quelli che hanno iniziato il proprio turno di lavoro. E forse… nemmeno noi spettatori lo saremo dopo aver visto Taxisti di notte e aver riflettuto a fondo – e con una buona dose di ironia e di sana leggerezza – su cosa ci portiamo dentro e saremmo ben felici di comunicarlo o confidarlo a qualcuno… fosse pure un estraneo!

Voto 2,5/5

Scheda tecnica

Titolo originale: Night on Earth

Regia, Soggetto e Sceneggiatura: Jim Jarmusch

Cast: Gena Rowlands, Winona Ryder, Béatrice Dalle, Armin Mueller-Stahl, Giancarlo Esposito, Rosie Perez, Isaach De Bankolé, Roberto Benigni, Paolo Bonacelli, Matti Pellonpää, Kari Väänänen, Sakari Kuosmanen, Tomi Salmela

Montaggio: Jay Rabinowitz

Fotografia: Frederick Elmes

Musica: Tom Waits

Distribuzione: Movies Inspired

Produzione: Victor Company of Japan, Victor Musical Industries, Pyramide Productions

Paese: Stati Uniti d’America, Giappone, Francia, Regno Unito, Germania

Anno: 1991

Genere: Commedia

Uscita: 30 luglio 2020

Data prima uscita: 1° maggio 1992 (Stati Uniti d’America)

Durata: 129 minuti (colore)

 

 

 

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