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“Leonardo. Il capolavoro perduto”, il docufilm dedicato ai segreti del “Salvator Mundi”

La Rubrica online “Piazza Navona” vi racconta del docufilm “Leonardo. Il capolavoro perduto” di Andreas Koefoed. Un emozionante viaggio alla scoperta del misterioso “Salvator Mundi” di Leonardo Da Vinci. Al cinema solo il 21, 22 e 23 marzo 2022!

La trama

“Leonardo. Il capolavoro perduto”, Andreas Koefoed (2021)

Nel 2005 il dipinto Salvator Mundi viene ritrovato per caso a New Orleans e viene acquistato per “soli” 1175 dollari. Tre anni più tardi i massimi esperti di Leonardo Da Vinci si riuniscono attorno all’opera per accertarne la paternità e, quindi, l’autenticità. È il 2011 quando la National Gallery espone il Salvator Mundi attribuito dunque a Leonardo Da Vinci mentre due anni dopo viene acquistato dall’oligarca russo Dmitry Rybolovlev, truffato dal suo intermediario Yves Bouvier che incrimina per frode e concorso in riciclaggio di denaro. Solo nel 2017 la casa d’asta Christie’s, dopo una sensazionale campagna pubblicitaria, organizza un vero e proprio tour del dipinto sino al suo arrivo a New York dove viene venduto per la cifra record di 450 milioni di dollari al principe ereditario saudita, Mohammad bin Salman che, però, non ha mai confermato tale acquisto. Da allora il dipinto non è stato più mostrato in pubblico e nessuno sa dove sia conservato. O nascosto. Tutto questo (e molto altro) è il docufilm Leonardo. Il capolavoro perduto di Andreas Koefoed che, con estrema schiettezza, racconta i giochi di denaro, potere e politica attuati alle spalle della Storia.

Il trailer

Sul film

“Salvator Mundi” COPYRIGHT Diane Modestini

Dopo il successo ottenuto al Tribeca Film Festival e alla Festa del Cinema di Roma, dove è stato presentato in anteprima mondiale, il 21, 22 e 23 marzo 2022 arriva nelle nostre sale, distribuito da Nexo Digital, il film evento Leonardo. Il capolavoro perduto di Andreas Koefoed. Il docufilm, infatti, diviso in tre capitoli (Il gioco dell’asta; Il gioco dei soldi e Il gioco mondiale) racconta la storia del dipinto Salvator Mundi ritenuto un altro capolavoro di Leonardo Da Vinci (oltre alle quindici opere che ci restano dell’Artista).

È il 2005 quando tutto ha inizio. Alexander Parish è un “cacciatore di dormienti” ovvero di quei dipinti che vengono offerti solo quasi tramite asta realizzati quasi sempre da artisti migliori di quanto siano  considerati dalle stesse case d’arte. Nelle sue ricerche a New Orleans trova un dipinto che subito attrae la sua attenzione e chiama il mercante d’arte Robert Simon con il quale, un po’ come la coppia Geoffrey Rush/Virgil Oldman e Donald Sutherland/Billy Whistler ne La migliore offerta di Giuseppe Tornatore, acquista  opere in società per collezionarle o rivenderle. Decidono di acquistare il dipinto che pagano “solo” 1175 dollari per poi essere sottoposto alle cure e alle attenzioni della restauratrice Dianne Modestini che riconosce come un autentico Leonardo.

Dianne Modestini in “Leonardo. Il capolavoro perduto”, Andreas Koefoed (2021)

Da questo momento in poi il dipinto ha su di sé lo sguardo di tutto il mondo. Il quadro viene sottoposto a perizie, osservazioni, controlli fin quando la National Gallery, sicura si tratti di un’opera di Leonardo, la inserisce nella mostra che celebra i 500 anni della morte del Maestro.

Il mondo dell’Arte si spacca a metà: c’è chi è convinto si tratti di un’opera di Leonardo da Vinci e chi, addirittura, afferma con veemenza che il Salvator Mundi non sia Arte. Il ritrovamento dell’opera scatena interessanti e intriganti giochi di soldi e potere: da chi specula sull’acquisto di opere d’arte conservate in un porto franco di Ginevra all’oligarca russo Dmitry Rybolovlevche, scoperta la frode, denuncia pubblicamente il suo intermediario obbligandolo a rivendere tutta la collezione acquisita al prezzo di costo e in poco più di mese. A questo si aggiunge l’interesse della nota casa d’asta Christie’s che organizza un vero e proprio tour dell’opera in giro per il mondo e un battage pubblicitario di forte impatto (con la partecipazione anche di Leonardo Di Caprio) prima della vendita dell’opera.

Warren Adelson, Alexander Parish e Robert Simon, primi “proprietari” del “Salvator Mundi”

Quest’opera, infatti, dopo un vero e proprio duello a colpi di rialzo viene venduta alla cifra record di 450 milioni di dollari – pare – al dal principe ereditario dell’Arabia Saudita, Mohammad bin Salman. Ma anche questo è un mistero. La storia si infittisce sempre più tanto che intervengono l’FBI e la CIA. Non è un caso che il regista di Leonardo. Il capolavoro perduto abbia impiegato circa tre anni per realizzare questo interessante e avvincente docufilm che viene narrato con le tinte di un coinvolgente e affascinante thriller dove a governare sono il denaro  e il potere.

“Leonardo. Il capolavoro perduto”, Andreas Koefoed (2021) – © Adam Jandrup

Sono proprio questi ultimi, infatti, a muovere le sorti delle trattative, dell’autenticità e della destinazione di questa opera che così tanto ha difeso il mondo dell’Arte e degli studiosi. Ormai Leonardo Da Vinci è sinonimo di mistero, di intrighi, di enigma e di oscurità. E a noi davanti a tanta Bellezza, che sia per opera dell’Artista toscano o meno non resta che chiederci: cosa e chi si nasconde dietro l’enigmatico volto di Salvator Mundi? La storia continua…

Voto 4/5

Scheda tecnica

Titolo originale: The Lost Leonardo

Genere: Documentario

Regista: Andreas Koefoed

Sceneggiatura: Andreas Dalsgaard, Christian Kirk Muff, Andreas Koefoed, Mark Monroe, Duska Zagorac

Cast: Dianne Modestini; Robert Simon, Alexander Parish, Warren Adelson, Yves Bouvier, Luke Syson, Martin Kemp, Maria Teresa Fiorio, Frank Zöllner, Jacques Franck, Evan Beard, Georgina Adam, Bradley Hope, Alexandra Bregman, Kenny Schachter, Jerry Saltz, Stéphane Lacroix, Alison Cole, Antoine Harari, David Kirkpatrick, Robert King Wittman, Doug Patteson, Bruce Lamarche, Didier Rykner, Bernd Lindemann

Montaggio: Nicolás Nørgaard Staffolani

Fotografia: Adam Jandrup

Produzione: Elk Film, Mantaray Film, Pumpernickel Films

Distribuzione: Nexo Digital

Musica: Sveinung Nygaard

Paese: Danimarca, Francia

Durata: 100 minuti

Uscita: 21, 22 e 23 marzo 2022

 

 

 

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