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“Il Primo Anno”, un film sull’amicizia che critica il draconiano sistema universitario

La Rubrica online “Piazza Navona” vi racconta de “Il Primo Anno” di Thomas Lilti designato Film della Critica dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani. Una storia di amicizia e un’attenta critica al rigido sistema universitario.

La trama

Locandina del film

Parigi. Benjamin e Antoine sono due ragazzi che frequentano il corso di preiscrizione alla Facoltà di Medicina i cui posti disponibili sono solo trecento. Benjamin è “figlio d’arte” ovvero di un chirurgo desideroso che il proprio figlio segua le sue orme; Antoine, invece, armato di una forte passione e di un profondo amore per la medicina è il terzo anno consecutivo che tenta di superare l’esame d’ammissione. I due ragazzi – sebbene tanto diversi per motivazioni ed entusiasmo – divengono buoni amici, studiano assieme, si aiutano l’un l’altro per raggiungere il comune obiettivo. La passione di Antoine, però, ben presto degenera in ossessione e questo fa sì che Benjamin inizi a porsi delle vere domande anche sul suo futuro: vuole davvero diventare un medico? E Antoine riuscirà, al quarto tentativo, nel suo intento?

Il trailer

Sul film

William Lebghil e Vincent Lacoste in una scena del film “Il Primo Anno” di Thomas Lilti

Oggi nelle sale italiane – distribuito da Movies Inspired – arriva Il Primo Anno di Thomas Lilti in cui si racconta il “dietro le quinte” dell’ambiente universitario: a cosa sono disposti e sottoposti gli studenti per rientrare in una facoltà a numero chiuso come Medicina? E, ancora, quali sono i reali metodi di valutazione degli speranzosi studenti? E, non in ultimo: come si può decidere sulla base di un test chi sarà realmente un bravo medico?

Questi sono tutti gli interrogativi che Thomas Lilti pone attraverso il suo film che è stato designato Film della Critica dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani – SNCCI con la seguente motivazione:

Attraverso l’emozione e il rispetto per i suoi personaggi il film riesce nell’impresa – mai facile – di raccontare il sacrificio di moltissimi giovani che si avvicinano all’istruzione superiore. Una commedia intelligente e vivacissima, sfaccettata e divertente, che omaggia la centralità della scuola nella società contemporanea con sguardo che evita banalità e luoghi comuni. Un piccolo grande film. Serio e necessario.

Vincent Lacoste e William Lebghil in una scena del film “Il Primo Anno” di Thomas Lilti

Il regista, infatti, servendosi dei suoi protagonisti utilizza un doppio registro attraverso il quale racconta questa prima fase dell’inserimento nel mondo universitario con occhio lucido, analitico e critico. Lilti mette i due ragazzi – ognuno con il suo mondo e con il proprio carattere – a confronto: Benjamin più “leggero”, umano, simpatico, empatico, ben disposto verso il prossimo e pronto a rivolgersi delle domande; Antoine, invece, già inquadrato, concentrato, sicuro di quale dovrà essere il suo futuro, appassionato, studioso ai limiti della sopportazione fisica e psicologica. Quest’ultimo, infatti, si infuria e ha un crollo nervoso quando Benjamin con più tranquillità e, forse, con meno sforzo riesce a ottenere risultati migliori dei suoi. Sì, perché nel film si affronta anche il tema dell’invidia tra i due studenti e amici soprattutto da parte di Antoine per il quale ogni crocetta, ogni prova, ogni compito diviene una sfida da superare, uno scontro da vincere a tutti i costi. Almeno fino a quando testa e mente lo permettono. Poi è l’empatia di Benjamin ad entrare in gioco aiutando l’amico a recuperare nello studio allenandolo come Rocky e Karate Kid: sforzo fisico e impegno mentale.

Vincent Lacoste e William Lebghil in una scena del film “Il Primo Anno” di Thomas Lilti

Intorno al microcosmo dei due amici, però, il regista non dimentica di mostrare come il macrocosmo universitario funziona e si muove: pensiamo ai risultati degli esami che vengono affissi nelle bacheche, alle pause in mensa, ai posti da prenotare in aula per i colleghi, alle sessioni di studio di gruppo, agli appunti da integrare e  condividere con quegli degli altri compagni di studio… Così facendo microcosmo e macrocosmo si uniscono e si fondono dando una visione d’insieme – da una prospettiva tutta al maschile – del mondo universitario. Eppure resta senza risposta la domanda di fondo: come si può decidere solo sulla base di un test chi sarà realmente – in questo caso – un bravo medico? Conta solo una passione cieca ai limiti dell’ossessione o una dosata e “leggera” (e ciò non vuol dire affatto superficiale) autoanalisi mista ad empatia? Forse, il finale del film vi darà qualche risposta in più… Certamente lo farà sul senso dell’amicizia e sull’autoconsapevolezza di ciò che si è e si potrebbe essere. O più semplicemente non essere.

Voto 2,5/5

Scheda tecnica

Titolo originale: Première année

Regia e Sceneggiatura: Thomas Lilti

Cast: Vincent Lacoste, William Lebghil, Michel Lerousseau, Darina Al Joundi, Benoît Di Marco, Graziella Delerm, Guillaume Clérice, Alexandre Blazy

Montaggio: Lilian Corbeille

Fotografia: Nicolas Gaurin

Musica: Alexandre Lier, Sylvain Ohrel, Nicolas Weil

Distribuzione: Movies Inspired

Produzione: 31 Juin Films, Les Films du Parc

Paese: Francia

Anno: 2018

Genere: Commedia

Uscita: 3 settembre 2020

Durata: 92 minuti (colore)

 

 

 

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