La Rubrica online “Piazza Navona” vi invita a non perdere la mostra Pasolini Pittore allestita alla Galleria d’Arte Moderna di Roma fino al 16 aprile 2023. Un racconto inedito del celebre regista attraverso la sua pittura.
Pasolini Pittore è un progetto espositivo esclusivo completamente inedito nel suo genere, ideato per i cento anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini (1922-1975), che intende riportare l’attenzione su un aspetto artistico rilevante, spesso trascurato dalla critica, nel contesto creativo complessivo dello scrittore e regista, a oltre quaranta anni dall’ultima antologica completa su Pasolini pittore, del 1978, tenutasi a Palazzo Braschi.
Il progetto, curato da Silvana Cirillo, Claudio Crescentini e Federica Pirani per la Galleria d’Arte Moderna di Roma dal 29 ottobre 2022 al 16 aprile 2023, è promosso da Roma Culture, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, “Sapienza” Università di Roma, Facoltà di Lettere e Filosofia, Dipartimento di Lettere e Culture moderne, Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux di Firenze, Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa della Delizia (PN) e Fondazione Cineteca di Bologna, in collaborazione con l’Archivio Giuseppe Zigaina e l’organizzazione di Zètema Progetto Cultura. Partner Tecnologico LIEU.city. Radio Partner Dimensione Suono Soft.
Comitato scientifico composto da: Silvana Cirillo (Docente “Letteratura italiana contemporanea”, Facoltà di Lettere e Filosofia, “Sapienza” Università di Roma); Claudio Crescentini (Storico dell’arte, Sovrintendenza Capitolina); Gianluca Farinelli (Direttore, Fondazione Cineteca di Bologna / Presidente, Fondazione Cinema per Roma); Gloria Manghetti (Direttrice, Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux, Firenze) e Federica Pirani (Storica dell’arte, Sovrintendenza Capitolina).
Oltre 150 opere, selezionate dal corpus della collezione del Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux di Firenze, depositario della maggiore raccolta di opere dello scrittore e regista, ma anche dalla Fondazione Cineteca di Bologna, dal Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa, per la prima volta in mostra fuori dalla locale Casa Colussi, dall’Archivio Giuseppe Zigaina, oltre che da collezionisti privati.
La mostra parte dagli inizi pittorici di Pasolini che vanno di pari passo con le prime prove poetiche in friulano. Ritratti e raffigurazioni di corpi, maschili e femminili, che ricreano una sorta di mappatura visiva della famiglia e delle amicizie di Pasolini. Presenti anche nature morte e paesaggi rurali friulani dal sapore fortemente intimista che, da altro punto di vista, quello tecnico, documentano l’eccezionale abilità artistica e la sperimentazione del pigmento messa in atto da parte del giovane Pasolini.
Un’importante sezione sarà dedicata all’autoritratto e al ritratto, generi pittorici molto amati da Pasolini, in modo particolare il secondo con in esposizione quelli che potremmo considerare come i “ritratti dell’anima”. Quelli familiari – il cugino Nico Naldini, la madre Susanna, la cugina Franca – la serie legata ai protagonisti del mondo artistico di Pasolini – Giovanna Bemporad, Federico De Rocco, Giuseppe Zigaina – oltre a quelli del mondo cinematografico romano – Laura Betti, Ninetto Davoli – con un’attenzione particolare ai ritratti dell’amico poeta Andrea Zanzotto.
Una riflessione a parte riguarda i ritratti di tre protagonisti del mondo culturale e artistico di Pasolini: Ezra Pound, Roberto Longhi e Maria Callas, che danno vita a una “mostra nella mostra”, grazie ad un’attenta ricostruzione delle fasi di realizzazione e delle potenzialità d’investimento creativo e tecnico di Pasolini.
Altro focus interessa la serie di ritratti dello storico e critico d’arte Roberto Longhi, Maestro riconosciuto da Pasolini fin dagli anni degli studi universitari a Bologna. In seguito, lo scrittore manifesta il proprio debito con Longhi dedicandogli Mamma Roma (1962) e, oltre 10 anni dopo, la recensione per «Tempo» (8 gennaio 1974) dell’antologia di saggi longhiani Da Cimabue a Morandi (Milano, Mondadori, 1973).
Focus speciale è dedicato al rapporto artistico e di amicizia fra Pasolini e Fabio Mauri, con una serie di disegni bolognesi degli anni Quaranta-Cinquanta, di cui alcuni per la prima volta in mostra grazie alla collaborazione con lo Studio Fabio Mauri Associazione per l’Arte L’ Esperimento del Mondo, documenti essenziali della determinazione di un’amicizia, che è anche scambio continuo di idee e stili.
Una sezione della mostra è riservata al rapporto fra Pasolini e l’arte italiana del Novecento, attraverso l’esposizione di opere delle collezioni d’arte contemporanea della Sovrintendenza Capitolina (Galleria d’Arte Moderna, Museo Carlo Bilotti Aranciera Villa Borghese, Casa Museo Alberto Moravia, MACRO), con artisti di cui Pasolini ha fortemente apprezzato lo stile – Carlo Carrà, Filippo de Pisis, Giorgio Morandi, Mario Mafai, Scipione e Antonietta Raphäel ecc. – e altri artisti considerati per la loro novità estetica nel panorama italiano della metà del Novecento. Come Federico de Rocco, Franco Gentilini, Virgilio Guzzi, Renato Guttuso, Carlo Levi, Giacomo Manzù, Toti Scialoja, Lorenzo Tornabuoni, Renzo Vespignani, Giuseppe Zigaina, ecc.
Proveniente in esclusiva dalla Collezione di famiglia è esposta per la prima volta anche un’accurata selezione di opere d’arte contemporanea di proprietà di Pier Paolo Pasolini, con l’intento di sottolineare come certe passioni artistiche e stilistiche abbiano attraversato la vita e la pittura di Pasolini, così come i suoi scritti d’arte e le stanze delle sue diverse case romane, con opere di Massimo Campigli, Giorgio de Chirico, Renato Guttuso, Carlo Levi, Alberto Savinio, Andy Warhol, ecc.
A chiusura della mostra un minimo omaggio al “volto” di Pasolini, tramite una serie di ritratti storici realizzati, con vari stili e in tempi diversi, da Ennio Calabria, Renato Guttuso, Carlo Levi, Milo Manara, Mario Schifano e altri.
A contrappunto mediale una serie di fotografie di Sandro Becchetti, Mimmo Cattarinich, Vittorugo Contino, Aldo Durazzi, Ezio Vitale, oltre a documentari e film concessi dalla Fondazione Cineteca di Bologna, RAI Teche, RAI Cinema e Palomar, fra i quali: Carpaccio (1947), cortometraggio di Roberto Longhi diretto da Umberto Barbaro; Pier Paolo Pasolini. La Ragione di un sogno (2001), un appassionante e poetico film di Laura Betti e Pasolini, Il Corpo e la Voce (2015) film-documentario di Maria Pia Ammirati, Arnaldo Colasanti e Paolo Marcellini.
A corollario della mostra sarà organizzata una serie di incontri culturali, readings e proiezioni di compendio alle tematiche affrontate nella mostra dal titolo “Pasoliniana. Intorno a Pasolini pittore”, a cura di Silvana Cirillo e Claudio Crescentini, che si svolgeranno presso la Galleria d’Arte Moderna. In tale contesto il Dipartimento di Lettere e Culture moderne della Facoltà di Lettere e Filosofia, “Sapienza” Università di Roma, ha in corso la realizzazione del “Progetto Pasolini” Convegno Internazionali di Studi, a cura di Silvana Cirillo e Claudio Crescentini, sul rapporto fra scrittura, pittura e cinema.
Un’attenzione particolare è stata dedicata all’accessibilità: per le persone con disabilità visiva è stato progettato, in collaborazione con il Museo Tattile Statale Omero di Ancona, un percorso dedicato, dotato di disegni a rilievo e relative audiodescrizioni. Saranno inoltre disponibili visite tattili gratuite, guidate da operatori specializzati.
Il catalogo è edito da Silvana Editoriale. Grazie alla collaborazione del Partner Tecnologico la mostra sarà visitabile dall’8 dicembre 2022 nel Metaverso di LIEU.city.